Anteprima LG Watch Urban e Watch Urban LTE

Maggiori dettagli sui nuovi smartwatch LG presentati a Barcellona.

Anteprima LG Watch Urban e Watch Urban LTE
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I prodotti mobili sono ormai parte integrante della nostra quotidianità. Se qualche mese fa parlavamo di questo mercato riferendoci quasi esclusivamente a smartphone e tablet, ora non possiamo più fare a meno di sottolineare l’importanza dei dispositivi indossabili, tra cui gli smartwatch. All’inizio del 2014 abbiamo assistito al lancio dei primi modelli e della prima piattaforma software dedicata, Android Wear, ma il giudizio di utenti e critica in questa prima fase è stato univoco: gli smartwatch sono dispositivi ancora acerbi e privi di funzionalità interessanti. Tuttavia il progresso tecnologico viaggia a velocità sostenute, soprattutto quando c’è da generare soldi. Così il 9 settembre Apple ha presentato il suo Watch, Samsung ha proposto al pubblico il Gear S, dotato di scheda SIM, e in questi primi mesi del 2015 abbiamo assistito all'arrivo di nuovi interessantissimi prodotti, che uniscono la perfezione della tecnologia in miniatura all’affascinante design degli orologi classici di pregio. LG ha deciso di scegliere quest’ultima strada, con LG Watch Urbane e LG Watch Urbane LTE, entrambi annunciati alla vigilia del Mobile World Congress di Barcellona.

L’estetica prima di tutto

E' cosa risaputa, i primi smartwatch lanciati sul mercato da LG e da Samsung non brillavano certo per il design. Materiali economici e forme poco curate la facevano da padrone. Le stesse case produttrici hanno poi capito che per realizzare uno smartwatch di livello bisogna prendere spunto dagli orologi veri, quelli meccanici. Ecco che LG propone il G Watch R, con display tondo e rotellina di contorno, molto simile a quello di un cronografo. Le stesse forme del G Watch R sono state riprese per lo sviluppo dei due smartwatch presenti al Mobile World Congress di Barcellona e su cui abbiamo potuto mettere le mani nella sede milanese di LG: il Watch Urbane e il Watch Urbane LTE. Il tutto è stato impreziosito dall’utilizzo dell’acciaio inossidabile e dalle finiture, spazzolate in alcuni tratti, color oro o argento e potenziato con componenti hardware di rilievo. Il Watch Urbane "classico" rappresenta un'evoluzione premium nel campo degli smartwatch Android Wear, ma è con il Watch Urbane LTE che LG propone qualcosa di veramente differente anche a livello funzionale.
E' il primo orologio tech al mondo dotato di connettività LTE, sebbene poche ore dopo, sempre al Mobile World Congress di Barcellona, sia stato annunciato l'Huawei Watch LTE, ed è il primo a proporre un sistema operativo basato sulle ceneri del vecchio webOS. Prima di analizzarlo nel dettaglio diamo un rapido sguardo alla versione Android Wear, mutuata dal G Watch R in quanto ad hardware e software. Display da 1.3 pollici P-OLED, chip Qualcomm Snapdragon 400, 512MB di RAM, batteria da 410 mAh e sistema operativo, come anticipato, Android Wear. Presenti diversi cinturini in pelle che rendono il dispositivo ancora più aggraziato. Se LG si fosse fermata qui con la sua proposta "indossabile" saremmo rimasti molto delusi. L'approccio "nuovo design, stesse funzioni" non paga alla lunga e il colosso coreano sarebbe stato rilegato, finito l'effetto novità, ai margini del settore.

Tuttavia l'intraprendenza di LG mostrata negli ultimi anni nel mercato smartphone si è presentata puntuale anche in quello degli smartwatch e, quasi a sorpresa, a poche ore dall'inizio della fiera catalana, ecco comparire il modello LTE con sistema operativo webOS. Sviluppare un proprio software ha portato LG ad arricchire il prodotto con nuove feature. Sebbene lo sforzo di creare prodotti Android Wear continuerà nei mesi a seguire, la società coreana si è detta insoddisfatta nell'adoperare una sola piattaforma software. L'obbiettivo è chiaro: accontentare il maggior numero di acquirenti, e se questo significa svincolarsi da Android Wear allora meglio creare un OS su misura per gli utenti .
L'Urbane LTE ha le stesse forme e lo stesso display ma è leggermente più pesante rispetto al modello "base", offrendo quel senso di importanza e completezza che non fa male in un dispositivo del genere. Tuttavia per un orologio che offre connettività NFC, 4G e batteria da ben 700 mAh (il doppio rispetto al "cugino"), l'Urbane LTE è ben proporzionato. Presenti anche tre pulsanti laterali che aumentano le combinazioni di input con il dispositivo in maniera esponenziale. Quello in alto serve a visualizzare un menù impostazioni circolare, il tasto centrale permette di interagire con l'app launcher e quello in basso funge da back command. Tre tasti possono sembrare tanti su un orologio, ma sono assolutamente necessari viste le funzionalità che LG ha pensato per gli utenti. Il nucleo del vecchio webOS infatti, è stato sapientemente nascosto con app in-house pensate per i più svariati ambiti. Grazie alla connettività 4G sarà possibile accedere alle applicazioni dedicate al golf o alla corsa, a piedi o in bicicletta, le quali forniranno informazioni specifiche sui movimenti effettuati. Un traduttore convertirà l'inglese parlato in cinese o giapponese (e viceversa).

L'adozione di una piattaforma proprietaria era necessaria per consentire chiamate vocali via SIM, in stile Dick Tracy. Per non parlare della tecnologia NFC di cui dispone LG Watch Urbane LTE. Ciò permette agli utenti di avere un portafoglio virtuale al polso con il quale è possibile effettuare pagamenti per cene, biglietti per cinema o visualizzare tariffe senza bisogno di mettere mani al portafogli. Una specifica funzionalità consente di bloccare, localizzare, inizializzare da remoto l’orologio in caso di furto, in maniera simile a quanto è possibile fare con “Trova il mio iPhone” di Apple. C'è dell'altro? Si. Il Watch Urbane LTE è un dispositivo indipendente e come tale, oltre ad effettuare e ricevere chiamate, invia e riceve messaggi di testo e offre servizi push-to-talk. Per non parlare di funzioni mai viste fino ad ora. Al Mobile World Congress di Barcellona, ad esempio, Audi ed LG hanno mostrato qualcosa di sensazionale. Con il Watch Urbane LTE e grazie alla connettività NFC sono state aperte e chiuse le porte e avviato il motore di un Audi RS5: "I guidatori non avranno più bisogno di portarsi dietro una chiave", dichiara il colosso coreano, "basterà indossare l'LG Watch Urbane LTE e premere l'icona di avvio del motore per partire".
A completare il quadro hardware di questo dispositivo ancora tutto da scoprire abbiamo lo stesso chip Snapdragon 400 del modello senza modulo LTE, ma affiancato da 1GB di RAM, e sensori di vario tipo (giroscopio, accelerometro, barometro, bussola, cardiofrequenzimetro e GPS). I materiali di pregio utilizzati non compromettono la resistenza a polvere e acqua tanto che il Watch Urbane può essere immerso fino ad un metro d'acqua di profondità per circa 30 minuti. Ciliegina sulla torta, lo smartwatch LG è protetto dagli attacchi di virus e software malevoli grazie a McAfee Mobile Security, un meccanismo che rende più sicuro scaricare applicazioni, interagire con i social network ed effettuare operazioni di home banking o e-commerce con i pagamenti mobili. Proveremo a valutare attentamente l'LG Watch Urbane e l'LG Watch Urbane LTE appena arriverà sul mercato europeo, durante il secondo trimestre del 2015.

LG Watch Urbane LG punta forte sugli smartwatch. Crede nel ruolo centrale (al pari degli smartphone) di questi dispositivi nel futuro della comunicazione mobile. La strada intrapresa fa ben sperare. Un orologio, sebbene tecnologico, va indossato e diventa parte della personalità dell'utente. Per questo motivo l'attenzione ai dettagli estetici è fondamentale e ha, forse, maggior importanza rispetto alle peculiarità tecniche. Da questo modus pensandi prendono vita i due Watch Urbane. Tuttavia, prima di investire principalmente su una determinata tipologia di prodotto, il colosso coreano ha portato avanti una strategia fatta di esperimenti. Le proposte fatte ai clienti sono state tutte diverse tra loro. Dal primo G Watch con cassa in plastica squadrata e Android Wear si è passati al G Watch R con cassa metallica (poco rifinita) tonda fino agli attuali modelli decisamente più completi sul fronte della lavorazione dei materiali, del design e del software (quest'ultimo riferito al modello LTE). Siamo agli esordi di un nuovo mercato e sperimentare e osare serve a capire la reazione degli utenti, adeguandosi di conseguenza. Dal punto di vista tecnico sarà fondamentale l'evoluzione dei vari sistemi operativi. Google ha avuto il merito di proporre, per prima, un software dedicato agli indossabili, Android Wear, il quale al momento non pare essere al passo con le proposte hardware dei vari produttori. WebOS promette decisamente bene su questo tipo di prodotti, ma è ancora troppo giovane per essere giudicato a pieno.