A distanza di 15 mesi dall'esordio sul mercato Microsoft presenta l'aggiornamento della propria gamma di tablet dedicati all'uso professionale. Una conferenza improvvisa, aperta a pochi, senza tanti preamboli o inutili distrazioni. Il messaggio è chiaro e la casa di Redmond punta subito al sodo.Ed è con questa filosofia in mente che Panos Panay (Corporate VP di Microsof per il progetto Surface) accoglie i suoi ospiti in un ambiente conviviale dove non c'è una vera e propria scenografia e i tablet sono in bella mostra su un tavolo laterale. A un primo impatto nessuno stravolgimento, la seconda versione dei Surface sembra identica alla prima. Ma di novità, almeno dal punto di vista hardware, ce ne sono eccome.
Surface Pro 2 e Surface 2: le caratteristiche tecniche
Surface Pro 2 Microsoftaggiorna il proprio top di gamma pensando alle esigenze dei professionisti e punta così sulla fedeltà cromatica e sonora: il nuovo modello monta infatti uno schermo ClearType finalmente in risoluzione FullHD da 10,6 pollici con fedeltà cromatica migliorata del 46% rispetto al modello precedente, mentre gli speaker sono adesso Dolby, rendendo il prodotto ancora più appetibile per chi fa editing audio di professione. Grazie al nuovo processore Intel Core i5, Surface Pro 2 aumenta del 20% le prestazioni portando la reattività del dispositivo ad ottimi livelli: davvero impressionante l'editing in real time di dati video RAW con risoluzione 6k che viene mostrato durante la presentazione, una prova di forza superata in maniera eccellente.
Surface Pro 2 verrà venduto in 4 configurazioni diverse in base alle esigenze del consumatore relativamente alle memorie: si parte da 4 GB di RAM e 64 GB di HD per arrivare a una configurazione molto aggressiva con 8 GB di RAM e 512 GB di HD.Non manca il tanto atteso update riguardante la batteria che a detta di Microsoft adesso dura addirittura il 75% in più rispetto al modello precedente attestandosi sulle 7-8 ore di utilizzo consecutivo, una durata finalmente sufficiente per questo tipo di device.
Novità anche da un punto di vista di software: Surface Pro 2godrà della nuova versione Pro 8.1 di Windows con annesso pennino.
ll prezzo proposto per la versione più contenuta (4GB RAM / 64GB di HD) è di però di ben 889€, poco inferiore ad Mac Book Air da 11 pollici.Surface 2 RTPensato per coloro che vogliono un tablet capace di produrre ed editare contenuti, Surface 2 è definibile come il fratello minore del Surface Pro 2.Lo schermo è lo stesso della versione Pro 2, ma il processore è un più contenuto Tegra 4 prodotto da Nvidia, e la memoria volatile interna si ferma a 2 GB (purtroppo non configurabile).
Meno potenza a tutto vantaggio della durata della batteria che si attesta intorno alle 10 ore di utilizzo consecutivo.
Rispetto al modello precedente sono migliorate le due fotocamere (anteriore da 3,5 Megapixel, posterieriore da 5 Megapixel) mentre il peso rimane invariato: 680g.Anche per questo modello é previsto un aggiornamento del sistema
operativo: Windows RT 8.1 che come la precedente versione non permetterà l'installazione di applicazioni se non passando dallo store Microsoft. Il prezzo per questo prodotto è di 439€.
Un mero update, basterà a risollevare le sorti di un fiasco commerciale?
Microsoft fa il compitino, senza apportare alcuna vera e propria innovazione ai nuovi tablet. Una scelta discutibile poiché se per Apple è vero che un semplice aggiornamento hardware ai propri device può bastare per piazzare milioni di prodotti, la stessa strategia non è applicabile per i Surface, perché quella del semplice update, è una strategia che si basa sul successo delle precedenti versioni.Successo mai arrivato per la prima generazione, tanto che lo stesso Ballmer aveva parlato di flop colossale con cifre in perdita che si attestavano intorno ai 900 milioni di dollari. Insomma ci aspettavamo un cambio pagina che non c'è stato.
Che fine ha fatto il tanto visionario Microsoft Courier, il tablet dual screen che prometteva un'interazione mai vista prima? E che ne è stato dello spirito innovativo che ha portato alla creazione del primo prodotto, nome in codice Surface, ribattezzato poi in PixelSense?In un mercato complesso come quello dei tablet ed ormai quanto mai frammentato a livello di produttori hardware e OS, Microsoft forse si accontenta di puntare a mantenere la propria (piccola) fetta nel settore business cercando di evitare lo scontro con Apple, che però va di moda anche tra i ranghi alti delle dirigenze aziendali.Con Surface Pro 2, l'azienda di Redmond fa timidi passi nella direzione giusta, correggendo alcuni dei problemi che affliggevano la prima versione e igliorandone in generale le prestazioni.
Non riusciamo però a capire alcune scelte, come ad esempio l'assenza di connessione LTE e del modulo NFC per la
ricarica Wireless: una mancata occasione di rendere i propri dispositivi veramente completi anche in funzione del prezzo non proprio popolare (e ancora aspettiamo di conoscere quello della versione più performante).Di contro, il Surface 2 RT potrebbe avere tutte le carte in regola per fare grandi numeri: solido, potente e reattivo a un prezzo tutto sommato concorrenziale (439€). Il problema qui è il software: l'utente è costretto a installare solo le (relativamente poche) applicazioni presenti sullo store dedicato castrandone di fatto le potenzialità. Tale scelta sembra essere dettata dal desiderio di ampliare numericamente e qualitativamente le app sullo store Microsoft, ma trattasi di cane che si morde la coda: senza una base solida di hardware le software house non si interessano a produrre app di qualità per Microsoft Store, e senza app di qualità su Microsoft Store le persone non sono invogliate a comprare un hardware chiuso. Una limitazione a nostro giudizio prematura che manda in fumo una soluzione potenzialmente vincente.Da segnalare la permanenza in catalogo della versione precedente,
Surface RT, scontata di un centinaio di euro rispetto a quella nuova (337€). Nota di demerito anche relativamente ai prezzi degli accessori, esorbitanti soprattutto quelli delle tastiere che fatichiamo a chiamare
"accessori" su un dispositivo dedicato alla produzione di contenuti. Per una configurazione standard (Surface Pro 2 base con tastiera Type Cover 2) ci vogliono più di 1000€, realisticamente per aggiudicarsi una configurazione top con Power Cover dovremo sborsarne forse il doppio.
Gli Accessori
Cover Touch 2 (120$)
Disponibile in quattro colori (viola, nera, ciano e magenta), aggiunge un ulteriore grado di personalizzazione al dispositivo. E' più sottile e precisa rispetto alla precedente versione e presenta come grossa novità la retroilluminazione. Type Cover 2 (130$)La tastiera dal feeling classico è anche questa disponibile in vari colori e retroilluminata. La nuova versione è stata schiacciata di 1 millimetro per incrementare la velocità di scrittura e, chiaramente, la portabilità. Un accessorio inaspettato dedicato agli amanti della musica: assieme al software Surface Music Kit trasforma il dispositivo in una dj-station per la produzione e riproduzione di contenuti audio. Power Cover La vera novità: compatibile solo con Surface Pro 2 è tale e quale la Type Cover 2, ma con una batteria integrata da 30 Wh che estende quella principale del 50%, un vero e proprio must-have. Il rilascio è previsto nei primi mesi del 2014.Music Cover Docking Station (200$)Un accessorio che trasforma il Surface Pro 2 in un vero e proprio laptop, aggiungendo 3 porte USB 2.0, 1 porta USB 3.0, una Mini DisplayPort, connessione Ethernet, Audio in e Audio Out. Francamente però fatichiamo a capire le motivazioni che porterebbero un cliente a comprare un tablet e poi usarlo come laptop se non in rare occasioni. Il rilascio è previsto nei primi mesi del 2014.Arc Touch Mouse Surface Edition. Il famoso Mouse Microsoft rivisto nel design per affiancarsi al Surface. Si connette tramite Bluetooth 3.0.
Volendo fare un paragone i nuovi Surface sono delle macchine da F1: vanno forte e hanno un fascino molto attrattivo ma per portarsele a casa bisogna sborsare diversi soldi e accontentarsi di farle girare su un circuito ben delimitato. Rimangono ancora delle perplessità sulle nuove versioni dei sistemi operativi, ma a un mese dal lancio non ci vogliamo esprimere più di tanto. A parte le pecche evidenziate e la sensazione che Microsoft abbia perso l'ennesimo treno, il desiderio di metterci le mani sopra è alto: il prodotto sembra veramente solido, ben strutturato e di facile utilizzo. Rimaniamo in febbrile attesa per un hands-on che arriverà non prima del 22 ottobre, data di lancio in Italia salvo sorprese.