OnePlus 3T: caratteristiche tecniche, uscita e prezzo del nuovo flagship killer Anteprima

OnePlus aggiorna il suo flagship killer con un nuovo processore, una batteria più capiente e una fotocamera frontale migliorata.

OnePlus 3T: caratteristiche tecniche, uscita e prezzo del nuovo flagship killer Anteprima
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OnePlus non è un'azienda come tutte le altre. I suoi volumi produttivi sono più bassi rispetto a quelli dei grandi brand della telefonia, mentre il marketing è gestito in molto particolare, agendo quasi per intero sul web. Da una realtà di questo tipo ci si aspetterebbero aggiornamenti annuali della lineup, ma OnePlus ha stupito tutti, presentando il nuovo OnePlus 3T, versione aggiornata del flagship killer uscito solo pochi mesi. Nemmeno Samsung ed Apple aggiornano i propri top di gamma con tanta frequenza, ma a spiegare i motivi di questa scelta ci ha pensato Kyle Kiang, Responsabile Marketing di OnePlus. In realtà, la spiegazione data da Kiang è molto semplice: non c'è un motivo particolare per cui hanno deciso di aggiornare l'hardware, semplicemente c'erano le condizioni per migliorare la User Experience e attendere un anno per farlo sarebbe stato troppo. Semplice voglia di innovare dunque, unita al fatto che le capacità produttive attuali del piccolo brand cinese non permettono di aprire più linee produttive contemporaneamente. Ecco perché OnePlus 3 rimarrà comunque in vendita fino ad esaurimento scorte, lasciando poi il posto al nuovo modello.

Piccoli cambiamenti

OnePlus 3T non modifica in modo clamoroso le specifiche del precedente modello, ma apporta comunque cambiamenti rilevanti. Il design è lo stesso, ma si aggiunge una nuova colorazione Gunmetal, insieme a quella Soft Gold. Il display rimane da 5.5 pollici con tecnologia AMOLED e risoluzione Full HD; anche la RAM non è stata aumentata, del resto i 6 GB del "vecchio" terminale sono già molti. La prima novità di rilievo riguarda il processore, che passa dallo Snapdragon 820 al successore 821, lo stesso presente nei recenti Google Pixel, che raggiunge frequenze di clock più alte per la CPU e per la GPU. Importante il rinnovamento nella batteria, che passa da 3000 a 3400 mAh. One Plus ha affermato che questo miglioramento dovrebbe permettere il 13% di autonomia in più al terminale, senza per questo aumentare peso o dimensioni del dispositivo. Anche le fotocamere sono state parzialmente riviste. Quella principale rimane da 16 Megapixel e con stabilizzatore ottico, ma la protezione del sensore è più resistente grazie all'adozione del vetro zaffiro. Aggiornato anche l'algoritmo di stabilizzazione elettronica per i video, che saranno quindi meno mossi. Novità più consistenti invece per la cam frontale, che passa da 8 a 16 Megapixel, con performance superiori in scarse condizioni di luminosità. La memoria interna rimane invece da 64 GB, ma questo taglio viene affiancato da una variante da 128 GB, disponibile solo nella colorazione Gunmetal (ricordiamo che OnePlus 3 non offre slot per Micro SD).

Ultima novità, che arriverà certamente anche su OnePlus 3 standard, riguarda il sistema operativo OxygenOS, aggiornato con alcune feature che permettono una maggiore personalizzazione, in attesa del corposo update che aggiornerà il terminale ad Android 7 Nougat, visto che l'attuale OS è basato sempre su Android 6.0 Marshmallow. Il prezzo per l'Europa di OnePlus 3T è di 439€ per la variante da 64 GB, mentre per quella da 128 GB sono necessari 479€, con disponibilità a partire dal 28 novembre.

OnePlus 3T La scelta di OnePlus di aggiornare il proprio smartphone di punta a pochi mesi dall’uscita è certamente strana, ma pienamente comprensibile nell’ottica dell’azienda cinese, che non segue le regole comuni del mercato. I limiti produttivi non permettono di tenere aperte troppe linee di assemblaggio, motivo per cui il “vecchio” OnePlus 3 sarà mandato precocemente in pensione, inoltre le nuove componenti sono state implementate senza stravolgere il dispositivo, fatto che ha semplificato molto il lavoro di ingegnerizzazione di OnePlus. In questo modo, i nuovi acquirenti potranno avere un device più aggiornato, mentre gli altri avranno comunque per le mani un ottimo terminale, che sarà supportato ancora a lungo dalla casa madre.