Anteprima Saygus V2

Fino a 320 Gb di memoria per lo smartphone creato nello Utah.

Anteprima Saygus V2
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È indubbio come, nel mondo delle aziende, quella che stiamo attraversando sia l’epoca delle cosiddette start-up. Piccole compagnie con un capitale sociale ed un numero di dipendenti ridotto, ma dotate di un grosso potenziale di espansione e crescita futura. Una struttura societaria che ha trovato terreno fertile nel campo dell’informatica e dello sviluppo software, rivelandosi particolarmente adatta nel sostenere e concretizzare le idee di tanti giovani sognatori in giro per il mondo. Sull’onda del successo ottenuto nel ramo dell’information technology, il concetto di start-up si sta allargando a macchia d’olio in tantissimi settori produttivi. Proprio una di queste nuove compagnie è la costruttrice del telefono oggetto di questa anteprima. Parliamo di Saygus, un piccola azienda con sede nello Utah, che con il suo V2 (leggasi V squared), ha stupito numerosi addetti ai lavori durante l’ultimo CES. Uno smartphone pensato per quanti, nello spazio di archiviazione offerto dai telefoni attuali, hanno sempre visto un limite.

Spazio e potenza

Nonostante la caratteristica saliente di questo telefono sia la possibilità di arrivare a ben 320 GB di storage totali, per rendere veramente giustizia al lavoro dei ragazzi di Saygus bisogna valutare la scheda tecnica del V2 nel suo complesso. Un hardware di tutto rispetto, in particolare se messo in relazione col prezzo a cui dovrebbe essere lanciato il telefono.
Il terminale si basa su uno Snapdragon 801 di Qualcomm, una CPU quad-core da 2.5 GHz con una GPU Adreno 330. Una soluzione che pur non rappresentando lo stato dell’arte, si rivela ancora di tutto rispetto. La memoria di sistema è di ben 3 GB, una dimensione tutt’oggi sconosciuta a molti flagships delle maggiori OEM. Completo il comparto connessioni, con Wi-Fi b/g/n/ac, supporto completo alle reti 4G, NFC, Bluetooth in versione 4.0 e trasmettitore ad infrarossi. Da aggiungere a queste anche la porta USB 3.0 con OTG e MHL. Il display 5 pollici è caratterizzato da una risoluzione Full HD; risoluzione che seppur al di sotto da quanto proposto dai migliori modelli attuali, dovrebbe rivelarsi eccellente nello svolgere qualsiasi tipo operazione.

Tornando alla memoria di archiviazione, il V2 è il primo smartphone ad integrare ben due slot per microSD, entrambi in grado di ospitare una scheda fino a 128 GB. Sommando queste due ai già ottimi 64 GB di memoria integrata, si ottiene la strabiliante cifra di 320 GB. Una dimensione mai vista su un dispositivo di questo tipo e più simile a quella dell’hard drive di un laptop. Una scelta costruttiva inconsueta quella dell’azienda americana, ma non insensata, soprattutto perché oggi come oggi molti utenti utilizzano questo tipo di device come sostituto del PC e vero proprio ufficio in mobilità, senza dimenticare il peso sempre maggiore delle raccolte musicali e dei video. Una capacità di archiviazione così alta quindi, potrebbe fare gola ai molti che con le dotazioni attuali non riescono a trovare il sufficiente spazio. Ottimo il lavoro fatto anche nel comparto multimediale, composto da una fotocamera frontale da 13 Megapixel, una posteriore da ben 21 Megapixel con doppio flash led (entrambe dotati di stabilizzazione OIS) e due speakers stereo frontali (con audio software by Harman-Kardon). Tutto il sistema è alimentato da una batteria rimovibile da ben 3100 mAh che dovrebbe garantire un’autonomia più che discreta al telefono, un altro aspetto irrinunciabile a chi utilizza lo smartphone in ambito lavorativo. Chiude il quadro tecnico di un prodotto davvero di ottimo livello, la certificazione IPX7 (protezione da immersione temporanea).

Un po’ telefono ed un po’ muscle car

Se una notevole cura è stata riposta nell’assemblare l’hardware di questo V2, un’attenzione ancora maggiore è stata profusa nella scelta dei materiali e nel design. Nelle intenzioni dai due fondatori dell’azienda, come raccontato in uno dei tanti video di presentazione reperibili sul web, la scocca è stata disegnata per ricordare lo spoiler di una Camaro nella parte inferiore e il frontale di una Firebird in quella superiore. Nella realtà lo chassis ha una forma particolare e asimmetrica, che presenta una rastrematura nella parte inferiore e linee nette che vanno chiudendosi con degli spigoli arrotondati nella parte superiore.

La cornice è realizzata in alluminio anodizzato mentre per la parte posteriore e quella frontale (nello spazio non occupato dal display edge-to-edge da 5” con vetro Gorilla Glass 4) è stato usato del Kevlar. Materiale noto per la sua resilienza e leggerezza, che dovrebbe donare al terminale un’ottima resistenza agli urti accidentali ed ai graffi, contenendo notevolmente il peso.
Visto nell’insieme il prodotto di Saygus appare piacevole e si lascia apprezzare soprattutto grazie alla back cover in Kevlar, una vera chicca che grazie ad una finitura simil fibra di carbonio caratterizza fortemente questo device.

Android Developer Ready

Il sistema operativo su cui si basa il Saygus V2 è Android nella sua versione 4.4.4 KitKat. Un software teoricamente superato, ma nella sostanza attuale viste le percentuali di adozione di Lollipop, ad oggi di fatto disponibile soltanto per i modelli Nexus ed una manciata di altri prodotti. L’interfaccia utente, da quanto possibile intravedere, è praticamente quella stock; una scelta sempre gradita rispetto a personalizzazioni poco curate, sia perché presenta uno standard qualitativo molto alto, sia perché lascia all’utente massima libertà di personalizzazione. Quelli di Saygus hanno inoltre tenuto a precisare che oltre a quella standard verrà commercializzata una versione Developer del prodotto, che oltre al boot loader sbloccato avrà abilitati di default i privilegi di Root e la possibilità di avviare diverse immagini di sistema dalle schede SD esterne. Un’opzione davvero interessante quest’ultima, che vista anche la quantità davvero importante di memoria a disposizione, rende questo prodotto perfetto per una configurazione multi-boot.
Rimane da capire quale sarà il livello di ottimizzazione, vista la poca esperienza della compagnia sul fronte software. Un aspetto che potrebbe penalizzare in particolare il comparto multimediale più che l’esperienza di utilizzo, vista anche l’estrema diffusione del SoC scelto.

Saygus V2 Saygus V2 è in preordine sul sito dell’omonima compagnia al prezzo di 599 $, per il momento nel solo mercato Americano. Un prezzo notevole per la prima creatura di un'azienda sconosciuta, messa su da tali Chad e Tim, due ragazzotti intraprendenti dello Utah. Due imprenditori che affermano di aver creato questo smartphone in risposta ad esigenze personali che non venivano soddisfatte da altri prodotti. Un’affermazione che in sostanza sintetizza la natura del V2, un insieme di caratteristiche stravaganti, che potrebbero sembrare inutili per alcuni e irrinunciabili per altri. Da apprezzare senza dubbio la passione e l’attenzione impiegate nella progettazione di questo prodotto, che traspaiono dalla scheda tecnica e dai tanti video di presentazioni rilasciati.