Galaxy Note 20 e Note 20 Ultra: primo sguardo ai top di gamma col pennino

Samsung ha presentato oggi i nuovi smartphone della gamma Note, li abbiamo provati in anteprima ed ecco le nostre prime impressioni.

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Il mese di agosto è ormai sinonimo di Galaxy Note. Anche quest'anno Samsung ha scelto questo periodo per presentare uno dei suoi prodotti più iconici e rappresentativi. Per molti i Galaxy Note sono i veri smartphone top di gamma della casa coreana, i dispositivi che più di tutti, anche della serie Galaxy S, racchiudono al loro interno le migliori tecnologie create da Samsung.
Nonostante l'anno particolare la tradizione non è cambiata e da poco i nuovi Galaxy Note 20 e Note 20 Ultra sono stati svelati, mostrando specifiche tecniche interessanti e l'immancabile pennino. Lo scorso anno abbiamo eletto il Note 10+ come il miglior smartphone creato da Samsung nel corso del 2019, riusciranno i nuovi modelli a superarlo? Da questo primo sguardo sembra proprio di sì.

Design All-Screen

Samsung non ha stravolto il design dei nuovi modelli ma ha apportato piccole modifiche, mantenendo quanto di buono fatto lo scorso anno. I Note si distaccano dall'attuale top di gamma, il Galaxy S20 Ultra, grazie a una scocca decisamente più sottile e a un peso inferiore. Il Note 20 pesa infatti 192 grammi, che salgono a 208 per Note 20 Ultra, contro i 220 grammi di S20 Ultra. Note 10+ invece pesa 196 grammi, di fatto tutte le migliorie apportate da Samsung in questa nuova variante hanno avuto un impatto minimo sul peso dei due nuovi modelli. Nonostante le dimensioni generose i due Note 20 sono comodi da tenere in mano, il merito va anche allo spessore ridotto, che facilita la presa. I materiali sono ovviamente di alta qualità, solo vetro e metallo sono stati impiegati per la realizzazione dei due telefoni.

Frontalmente è cambiato poco, il foro per la fotocamera centrale è rimasto e non da alcun fastidio, anzi sembra che le sue dimensioni siano leggermente diminuite. I bordi che circondano il display sono sottilissimi e mantengono una delle caratteristiche distintive viste lo scorso anno. Note 20 ha uno schermo piatto mentre nella variante Ultra è presente una curva ai lati, che tuttavia prende solo una piccola parte del display e non disturba minimamente, una scelta fatta per agevolare l'utilizzo del pennino. Col passare del tempo abbiamo iniziato ad apprezzare di più i telefoni senza una curvatura accentuata, semplicemente perché rendono lo schermo utilizzabile in tutta la sua interezza, soprattutto con i contenuti multimediali, dai filmati ai giochi.

Qualche piccola critica era arrivata lo scorso anno per i tasti di accensione e del volume, installati nel bordo sinistro, nei nuovi modelli invece Samsung ha corretto il tiro e ha spostato tutto sul bordo destro, rendendo più facile raggiungerli con il pollice. Cambia anche la posizione del pennino, spostato ora in basso a sinistra.

Sulla backcover le differenze sono più marcate ma sono dovute principalmente alle colorazioni disponibili e al modulo della fotocamera, decisamente più grande che in passato. Note 20 sarà disponibile nei colori Mystic Black, Mystic Green e Mystic Grey mentre la variante Ultra arriverà nelle tonalità Mystic Bronze, Mystic Black e Mystic White. Il design delle lenti che ricoprono i sensori fotografici e la colorazione Mystic Bronze sono i due elementi che modificano di più l'aspetto rispetto al modello dello scorso anno e che danno un pizzico di originalità alle nuove varianti.

Caratteristiche tecniche

Galaxy Note 20 e Note 20 Ultra offrono delle specifiche tecniche differenti, che hanno un impatto importante sul prezzo finale. Si parte dal display, un Super AMOLED Plus da 6.7 pollici con risoluzione di 2400x1800 e aspect ratio di 20:9 per la variante standard, mentre il modello Ultra ha un Dynamic AMOLED 2X da 6.9 pollici con risoluzione di 3088x1440 pixel e referesh rate dinamico a 120 Hz (entrambi compatibili con HDR10+). La frequenza di aggiornamento si adatta infatti al contenuto visualizzato sullo schermo e varia da 1 a 120 Hz, una tecnologia che, se ben applicata, riesce bene a contenere il consumo energetico.

Durante la nostra breve prova abbiamo verificato che i 120 Hz sono attivabili solo scendendo con la risoluzione al Full HD+, una scelta che è stata fatta per limitare il più possibile l'impatto sulla batteria del refresh rate elevato. Il display del Galaxy Note 20 Ultra si differenzia anche per un aspect ratio differente, di 19.3:9, per il Touch Sampling Rate di 240Hz, utile in ottica gaming, e per l'utilizzo di una tecnologia di nuova generazione per il vetro a protezione dello schermo. Su questo modello è installato infatti il nuovo Gorilla Glass 7, che dovrebbe offrire una resistenza ai graffi e alle cadute decisamente superiore rispetto al passato (usiamo il condizionale perché Corning non ha ancora diffuso informazioni in merito).

Sul Note 20 invece Samsung è tornata al passato, utilizzando un Gorilla Glass 5 per ridurre i costi produttivi. Nessuna differenza invece per il processore, che è l'Exynos 990 per entrambi i modelli, lo stesso visto nella recensione del Galaxy S20 Ultra. Sarà interessante capire come si comporta nell'utilizzo quotidiano, visto che nel corso dell'anno è stato oggetto di diverse critiche, ma questo è un aspetto che può essere valutato solo con una prova approfondita dei nuovi telefoni.

Grandi novità arrivano dalle fotocamere, il Note 10+ infatti scatta ottime foto ma non aveva un sistema per lo zoom in grado di competere con i top di gamma usciti quest'anno. Ora questa lacuna è stata colmata, tuttavia con delle differenze. Note 20 infatti utilizza un triplo sensore composto da una cam principale da 12 Megapixel (f/1.8), un sensore della stessa dimensione ma con apertura f/2.2 e ottica grandangolare, infine un sensore da 64 Megapixel con apertura f/2.0, che permette uno zoom 3x ibrido.

Sul modello Ultra Samsung ha utilizzato invece un sensore principale da 108 Megapixel con apertura f/1.8, in coppia con una cam da 12 Megapixel (f/2.2) per gli scatti grandangolari e una della stessa dimensione (f/3.0) per ottenere uno zoom 5x, con ottica a periscopio.
Come si può capire dalle specifiche la resa finale degli scatti dipenderà molto dal software e dalla qualità delle ottiche, basti pensare che Note 20 Ultra utilizza un sensore più piccolo per lo zoom rispetto al modello standard pur offrendo un ingrandimento maggiore.

Per agevolare la messa a fuoco della cam da 108 Megapixel è stato aggiunto anche un sistema di messa a fuoco laser nel modello Ultra, assente nella variante standard. Samsung lo ha implementato per correggere uno dei limiti principali del suo sensore di punta, che a causa della sua struttura interna ha dovuto abbandonare il Dual Pixel Auto Focus per un più semplice PDAF. Per quanto abbiamo visto durante i primi test la velocità di messa a fuoco sembra migliorata rispetto a quella vista su S20 Ultra, dobbiamo però fare ulteriori prove per capire davvero l'efficacia della nuova soluzione utilizzata da Samsung. La fotocamera frontale rimane invece uguale per i due modelli, da 10 Megapixel con tecnologia Dual Pixel e apertura f/2.2.

Altra differenza tra Note20 Ultra e variante base è nella batteria, da 4500 mAh nel primo e da 4300 mAh per il secondo, entrambi con ricarica rapida a 25 W e ricarica wireless. Sul fronte connettività arriveranno sia modelli con 4G che con 5G, tutti con NFC e Bluetooth 5, e con diversi tagli di memoria. Note 20 4G con 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna costa 979€, che salgono a 1079€ per la variante 5G. Note 20 Ultra invece è disponibile esclusivamente in versione 5G a partire da 1329€ per il modello 12+256 GB, salendo a 1429€ per quello 12+512 GB. Interessanti le offerte pensate da Samsung per chi effettuerà il preorder, chiamate Music Pack e Gaming Pack.

La prima comprende in regalo le cuffie Galaxy Buds+ con Note 20 e Galaxy Buds Live per Note 20 Ultra, mentre la seconda include tre mesi di abbonamento a Xbox Game Pass Ultimate, con cui sfruttare il servizio di cloud gaming xCloud, un pad e un caricatore wireless.

Le novità del pennino e di DeX

La S Pen è centrale nell'offerta tecnologica del Galaxy Note, in tanti hanno provato a realizzare un sistema simile su smartphone ma nessuno è riuscito a raggiungere la precisione e la duttilità di questo accessorio. Difficile migliorare ulteriormente quanto visto lo scorso anno ma Samsung è riuscita comunque ad apportare degli upgrade interessanti. L'input lag è stato ulteriormente ridotto ed è di 25 ms su Note20, un valore che scende a soli 9 ms sulla variante Ultra, per un totale di 4096 livelli di pressione. A livello software sono state aggiunte delle gesture semplificate che permettono di navigare tra i menù del telefono muovendo il pennino senza toccare lo schermo, oppure di fare uno screenshot inclinando il polso.

Novità anche per Samsung Notes, dotata ora di una suddivisione in cartelle delle note personali, della possibilità di registrare audio e della funzionalità cloud, con cui sincronizzare i propri appunti su più dispositivi, dal telefono al PC, grazie alla compatibilità con Microsoft OneNote e Outlook. Piccolo aggiornamento per Samsung DeX, servizio che offre un'esperienza d'uso desktop una volta connesso il telefono a uno schermo esterno. Con la nuova versione è possibile collegare il Note 20 a un display senza bisogno di cavi, a patto di avere un televisore o uno schermo compatibile con lo standard Miracast.

Samsung Galaxy Note 20 I nuovi Note 20, soprattutto la variante Ultra, hanno tutto quello che serve per migliorare il precedente modello. Dal refresh rate elevato alle fotocamere, allineate ora ai migliori modelli della concorrenza grazie allo zoom, i miglioramenti ci sono rispetto al passato. Miglioramenti che non hanno snaturato il design sinuoso del precedente modello, prendendo le distanze dal peso e dallo spessore di S20 Ultra. Nelle prossime settimane saranno molti gli elementi da verificare, dalla durata della batteria alle fotocamere, sulla carta ottime ma da provare sul campo, fino al SoC Exynos 990, solo in questo modo si potranno capire le vere potenzialità dei nuovi Galaxy Note20.