First look Nokia Z Launcher

Il launcher alternativo di Nokia è arrivato nel Play Store.

First look Nokia Z Launcher
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Be Togheter Not The Same: è questa la parola d’ordine della nuova campagna pubblicitaria promossa da Google in occasione del lancio dei nuovi prodotti della gamma Nexus. Chi conosce un minimo il mondo Android, saprà come in questa piccola frase si nasconda il segreto del successo riscosso da questo sistema operativo. Il robottino verde infatti possiede la capacità di adattarsi a diversi hardware e consente all’utente di cucire su misura l’interfaccia del sistema, in una maniera davvero impensabile per altri sistemi operativi. Questa versatilità è dovuta alla scelta fatta dal team di Google di rendere selezionabile dall’utente il launcher delle applicazioni. Usando un’analogia, se Android fosse uno stabile, ed i piani fossero le applicazioni, il launcher sarebbe rappresentato dall’insieme di scale ed ascensori necessari a raggiungerli. Il sistema operativo californiano permette di cambiare liberamente e illimitatamente la struttura e la disposizione di queste scale, tanto che alcune delle interfacce utente utilizzabili hanno un aspetto ed una modalità di interazione profondamente diversa da quella originale, mantenendo però sempre un filo conduttore comune, come l'accesso alle notifiche.
Z launcher, concepito inizialmente da un piccolo team di sviluppo e in seguito acquisito da Nokia, si basa su una filosofia molto diversa da quella che troviamo nella gran parte dei launcher Android. Nokia crede molto nel progetto tanto da averlo inserito come home predefinita nel suo ultimo prodotto: il tablet N1. In contemporanea con la presentazione del nuovo dispositivo, Z Launcher è stato rilasciato gratuitamente in versione beta (compatibile con le versione di Android dalla 4.1 alla 4.4, non con Lollipop) sul Play Store, dandoci la possibilità di testarne le caratteristiche.

Caratteristiche

Il funzionamento di questo launcher si basa su due concetti fondamentali. Contestualità e ricerca universale. Dopo il primo avvio il programma richiede l’autorizzazione ad immagazzinare informazioni sull’utilizzo da parte dell’utente. Queste informazioni servono al launcher per adattare l’interfaccia in maniera automatica, in modo da farci avere a portata di mano i collegamenti giusti quando necessari. Ad esempio, se la mattina siamo in orario di lavoro, il software mostrerà nella pagina iniziale le applicazioni legate alla produttività, o i contatti che chiamiamo più spesso. Se invece nel pomeriggio siamo soliti fare sport, troveremo nella home le icone relative alle applicazioni di fitness tracking e via dicendo. Le informazioni si basano sia sull’orario della giornata sia sulla posizione GPS. I programmatori, per spiegare meglio il funzionamento contestuale, hanno fatto un esempio: una persona, che tornando tutti i giorni dall’ufficio chiama un determinato contatto, dopo qualche giorno di utilizzo, durante il tragitto troverà il numero tra le scorciatoie disponibili nella home.
Nell’utilizzo effettivo il programma non riesce ad essere così puntuale, ma dopo un breve periodo di apprendimento (3 o 4), l’applicazione comincia a proporre link adeguati alle nostre esigenze; la predizione diventa sempre più efficace tanto che nel giro di una settimana il launcher è in grado di anticipare le nostre mosse con una precisione molto buona. Considerato come sia statisticamente dimostrato che l’utente medio, nell’uso quotidiano, faccia effettivo ricorso solo ad un pugno di applicazioni e contatti, l’approccio contestuale di questo launcher si dimostra un’idea intelligente. Avere a disposizione solo poche connessioni che cambiano in maniera dinamica durante la giornata ed a seconda della posizione diminuisce in maniera drastica le mosse necessarie a compiere le operazioni, contrastando la dispersività di cui alcune volte Android tende a soffrire, soprattutto in presenza di molte applicazioni installate.

Per arrivare alle applicazioni che non siano automaticamente elencate nella home principale, il team di sviluppo ha escogitato un’ingegnosa soluzione chiamata Scribble. Una feature che consente di lanciare una ricerca universale su programmi, contatti o web: per farlo basterà, una volta sbloccato il dispositivo, tracciare sullo schermo con le dita l’iniziale dell'elemento che vogliamo cercare. Fatto questo il launcher mostrerà un breve elenco, sempre ordinato in maniera contestuale, di risultati che iniziano con la lettera tracciata. Qualora ciò che vogliamo cercare non sia nell’elenco proposto, per affinare ulteriormente la ricerca basterà tracciare sullo schermo la seconda lettera e così via. Nonostante possa lasciare inizialmente spiazzati, facendo un po’ di pratica questo sistema di ricerca si rileva molto efficace, e raramente per trovare quello che cerchiamo saremo costretti ad inserire più di un paio di lettere. L’indicizzazione funziona particolarmente bene per i contenuti all’interno del telefono, mentre la ricerca sul web merita sicuramente un lavoro di ottimizzazione. Interessante inoltre la possibilità di selezionare come motore di ricerca, oltre a Google, anche il cinese Baidu. Indizio di come questo software si rivolga anche al mercato della Repubblica Popolare Cinese e del perché Nokia l’abbia inserito nel nuovo N1, in arrivo proprio nel paese asiatico.

Design

Dal punto di vista strettamente visivo, una volta installato Z launcher, ci troveremo di fronte ad una home molto essenziale, composta di una sola schermata, divisa in tre parti. Nella parte superiore troviamo la zona dedicata ai widget: uno riporta l’orario sia in forma analogica che digitale, un secondo è invece dedicato al meteo della località attuale ed un eventuale terzo riguarda i prossimi eventi in calendario (nel caso il vostro calendario non presenti appuntamenti vicini, il terzo widget non sarà presente). È possibile passare alla visualizzazione di un widget piuttosto che un altro, effettuando uno swipe, ma sullo schermo ne verrà visualizzato soltanto uno alla volta.
Nella parte centrale dello schermo troviamo cinque scorciatoie disposte verticalmente, che possono essere dedicate ad app, contatti o ricerche web selezionate automaticamente dal software, secondo la logica di funzionamento contestuale di cui abbiamo parlato in precedenza. I collegamenti occupano tutta l’ampiezza dello schermo in senso orizzontale, e riportano sia il nome per esteso sia l’icona della destinazione.

Nella parte inferiore troviamo una canonica dock, composta da 5 link, di cui 4 dedicati ad applicazioni. Una delle scorciatoie, quella centrale, porta direttamente al drawer delle app. Realizzato anch’esso in maniera minimale, riporta il software in ordine alfabetico, con una disposizione spaziale simile a quella descritta per la parte centrale della schermata principale. Sempre nel drawer possiamo trovare, posizionati in alto a destra, due collegamenti rapidi: uno per il play store ed un altro per le impostazioni generali del launcher. La personalizzazione che è possibile fare è modesta: il numero di schermate e di link nella home è fisso e non può essere modificato.
Se questa rigidità è coerente col criterio operativo di questo launcher, l’impossibilità di selezionare uno sfondo personalizzato per la home rappresenta una carenza imperdonabile. Tuttavia, il design dell’interfaccia, più di altri aspetti, probabilmente risente del fatto che il programma sia ancora in fase beta. Dai primi hands-on del Nokia N1 infatti, è possibile notare che la versione di Z launcher montata sul tablet ha un assetto delle icone diverso rispetto a quella che abbiamo provato, per cui ulteriori miglioramenti sono previsti a breve.

Nokia Z Launcher Z launcher propone una modalità d’interazione molto diversa dalla stragrande maggioranza dei launcher scaricabili dal Play Store. Per questo la sua filosofia potrebbe rimanere indigesta all’utente Android di vecchia data, che ha sviluppato nell’utilizzo del terminale una certa forma mentis legata ad alcuni punti fermi nel sistema. Al contrario Z potrebbe essere indicato per fruitori che si affacciano per la prima volta al sistema operativo Google ed in generale ai neofiti del mondo degli smartphone. Le modalità di ricerca e disposizione dei collegamenti, superata una certa difficoltà iniziale, regalano diverse soddisfazioni ed una velocità di utilizzo fulminea. Il sistema diventa sempre più personalizzato a mano a mano che lo si utilizza, grazie al sistema di raccolta informazioni elaborato dal team di sviluppo, in maniera del tutto automatica. In definitiva Nokia, puntando su questo launcher per la nuova gamma di prodotti Android, ha fatto una scelta poco convenzionale e che potrebbe avere successo, caratterizzando i device finlandesi rispetto alla miriade di terminali Android presenti sul mercato. Tutto a patto che vengano limati i diversi difetti presenti nella versione attuale, che ricordiamo ancora è soltanto una beta.