Oppo Find X alla prova: l'innovazione arriva, ancora una volta, dalla Cina

Abbiamo provato il nuovo smartphone di Oppo, in arrivo in Italia in autunno, dotato di fotocamera a scomparsa e schermo senza quasi cornici.

Oppo Find X alla prova: l'innovazione arriva, ancora una volta, dalla Cina
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Il vento del cambiamento arriva dalla Cina. Il 2018, finora, è stato un anno povero di novità interessanti nella telefonia. Apple ha sparato tutte le sue cartucce alla fine del 2017 e Samsung, con il Galaxy S9, ha scelto di prendere un anno sabbatico dalle innovazioni. L'unica ad aver portato una reale novità è stata Huawei, che con il suo P20 Pro è riuscita a creare un comparto fotografico unico nel suo genere.
In un contesto di questo tipo, vedere dal vivo il nuovo Oppo Find X fa un certo effetto, non solo per lo schermo, che occupa quasi tutta la superficie frontale. Fotocamera a scomparsa e il primo riconoscimento facciale 3D su Android sono innovazioni importanti, soprattutto se si pensa che sono tutte racchiuse nello stesso smartphone, una vera rarità nel mercato attuale.

Chi è Oppo

In Italia Oppo è conosciuta solo dagli appassionati, ma in Asia è una delle protagoniste del mercato. In Cina, ad esempio, Oppo è seconda solo a Huawei come quota di mercato, e supera nomi del calibro di Samsung, Apple e Xiaomi. Non solo Cina però, perchè Oppo è presente in tutta l'Asia, con negozi monomarca che non hanno nulla da invidiare a quelli della rivale Xiaomi. Ne abbiamo visitato uno a Taipei durante il recente Computex e siamo rimasti colpiti per la varietà dell'offerta, che spazia dalla fascia bassa a quella media, fino ai top di gamma. Per comprendere appieno il potenziale di questa azienda, non si possono non citare le cugine Vivo e OnePlus, formalmente separate ma di proprietà dello stesso brand, BKK Electronics, colosso dell'elettronica cinese che ha saputo portare al successo tre realtà molto differenti, sia per posizionamento sul mercato che per caratteristiche dei loro prodotti.

Caratteristiche tecniche

Oppo Find X è un top di gamma dal costo di 999€. Tanti, ma la tecnologia al suo interno è molta, variegata e spesso unica nel suo genere, a partire dallo schermo. Il display da 6.4" ha una risoluzione di 2340x1080 e utilizza la tecnologia OLED. Questo occupa il 93.8% della superficie frontale, con bordi ridotti all'osso: 1.65 mm per quelli laterali, 1.91 mm per quello superiore e 3.4 mm per quello inferiore. Difficile fare di meglio, a meno che non si voglia avvolgere lo schermo intorno ai bordi, una soluzione vista in alcuni prototipi ma che non convince, non solo a livello funzionale ma anche di design. Da verificare sarà la presenza di tap involontari causati dalla bassa superficie di presa, che non abbiamo però evidenziato nella nostra breve prova.
Il processore utilizzato è uno Snapdragon 845, il migliore attualmente disponibile, in coppia con 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna. La doppia fotocamera posteriore, che si attiva e fuoriesce dalla scocca una volta attivata l'app di cattura, offre un sensore da 16 in coppia con uno da 20 megapixel, stabilizzati con OIS, mentre quella frontale, anche questa a scomparsa, è da 25 megapixel e sfrutta un sistema di rilevamento 3D del volto. L'autonomia è potenzialmente buona, vista la batteria da 3730 mAh, compatibile con il sistema di ricarica rapida VOOC di Oppo. Incredibile, sotto questo aspetto, quanto la casa cinese è riuscita a fare con la variante Lamborghini del terminale, una versione di lusso che sarà disponibile più avanti: grazie alla la nuova ricarica veloce SuperVOOC, Find X Lamborghini Edition sarà in grado di caricarsi dallo 0 al 100% in soli 35 minuti.
Tornando alla versione "base" del telefono, questa utilizza Android Oreo 8.1 con personalizzazione ColorOS, che introduce, tra le altre, diverse feature dedicate al gaming, dall'ottimizzazione delle prestazioni per migliorare l'esperienza di gioco, fino all'allocazione di banda privilegiata per il gioco online. Infine le dimensioni: Oppo Find X misura 156.7x74.2, con uno spessore di 9.6 mm e un peso di 186 g.

Primo contatto con Oppo Find X

Allo stato attuale, Oppo Find X è ancora un prototipo. Di fatto, il prodotto che abbiamo provato è praticamente definitivo, altrimenti l'arrivo sul mercato in autunno sarebbe solo un miraggio, ma già a questo punto lo smartphone di Oppo si configura come un concentrato di innovazioni, a partire dal design, definito "fluido". Sia la parte anteriore che quella posteriore sono in vetro, curvo ai lati, con il colore impresso però sulla scocca sottostante, non sul vetro stesso. L'effetto è particolare, così come le colorazioni, scelte appositamente per esaltare il concetto di "fluidità", soprattutto quella azzurrina, denominata Glacier Blue, a cui si affianca la Bordeaux Red. Nonostante l'esuberanza nella scelta del colore, Oppo ha puntato su un design sinuoso ma minimale: se si esclude il bilanciere del volume e il tasto di accensione, non sono presenti altri tasti, come sono assenti il lettori di impronte o la fotocamera. Una linea unica nel suo genere, del resto erano anni che non si vedevano smarthpone con una backcover così pulita, senza alcun elemento inserito inserito al suo interno.
Questo è possibile grazie al sistema di apertura della scocca, che permette alla fotocamera di uscire, dalla parte superiore, grazie un meccanismo a vite motorizzato. La velocità di apertura è elevata, ci è capitato di non renderci nemmeno conto che si aprisse durante la prova. L'avvio del meccanismo è accompagnato da un leggero suono derivato dal movimento dello stesso. Ovviamente, massima cura è stata riposta nella realizzazione di questo sistema, per prevenire eventuali guasti. I test di laboratorio effettuati da Oppo hanno certificato oltre 300.000 aperture, che equivalgono, sempre secondo la casa cinese, a dieci anni di utilizzo medio o tre anni di utilizzo intenso.

Per quanto riguarda le prestazioni della doppia fotocamera, non possiamo ancora esprimere un parere, la prova non ha consentito test abbastanza approfonditi, ma possiamo già dire qualcosa sulla fotocamera 3D frontale, altra grande novità di questo terminale. Si tratta di una prima assoluta nel mondo Android per questa tecnologia, nonostante molti analisti dessero, solo pochi mesi fa, il robottino verde indietro di due anni rispetto ad Apple su questo fronte.
Il sistema 3D Structured Light utilizza 15.000 punti di riconoscimento, in coppia con un'analisi del viso intelligente, per riconoscere un volto. I sensori coinvolti nella procedura sono diversi e includono illuminatore Flood, che permette l'analisi del volto anche in scarse condizioni di luminosità, una cam a infrarossi, un sensore di luce ambientale, una seconda fotocamera e un proiettore di punti. Abbiamo impostato il nostro volto sullo smartphone di prova in meno di 10 secondi, da quel momento il sistema ha sempre riconosciuto il volto al primo colpo.

Basta prendere in mano il telefono e puntarlo verso il viso, a questo punto la scocca si apre e la fotocamera 3D rileva il volto. Un sensore di impronte digitali è più rapido, ma si tratta di una questione di istanti, nonché di un sacrificio necessario per avere uno smarthpone dalla linea pulita come quella creata da Oppo. La tecnologia 3D non è utilizzata solo per lo sblocco del terminale, ma anche per aggiungere funzionalità fotografiche uniche, grazie anche alla IA, sfruttata da tutte le cam del dispositivo. Ad esempio, è possibile utilizzare il sistema per applicare effetti particolari alle immagini, gestendo la luce in modo simile a quello visto su iPhone X.
Insomma, design unico e tecnologie di nuova concezione abbondano in questo Oppo Find X, ma solo una prova prolungata ci potrà chiarire del tutto se le novità presenti, oltre che interessanti, si riveleranno anche funzionali nella pratica. Per ora, la sensazione è quella di avere di fronte uno smartphone esclusivo e unico nel suo genere, un biglietto da visita perfetto per lo sbarco di Oppo in Italia.