Provato Nvidia serie 600M

La nuova architettura Nvidia rivoluziona il mondo del gaming portatile!

Provato Nvidia serie 600M
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Durante la conferenza tenuta da Nvidia il 17 Aprile , ci sono stati mostrati in anteprima i modelli notebook prodotti dalle aziende partner della casa di Santa Clara. Questi nuovi modelli di computer portatili dispongono di hardware di nuova generazione: processori Intel Ivy Bridge e schede grafiche dedicate GeForce della nuova serie 600M. Nello specifico ci è stato permesso di testare però un unico prodotto, l’Acer M3 (di cui troverete a breve una nostra recensione estesa, NdR), un ultrabook che potrebbe essere la rivoluzione della famiglia di cui fa parte. Come tutti sappiamo, gli ultrabook sono particolari modelli di computer portatili che basano le loro caratteristiche sulla portabilità, parliamo quindi di dimensioni e peso ridotti con un occhio di riguardo anche alla durata della batteria, cose che solitamente lasciano poco spazio alle prestazioni. Vedremo invece come grazie alla nuova architettura le cose sono finalmente migliorate.

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Uno sguardo alle novità

Come abbiamo già riportato nella nostra esauriente recensione della Gtx 680, la nuova famiglia di schede grafiche Geforce 600M introduce il processo produttivo a 28nm, ma non tutte le schede sono di nuova concezione, troviamo difatti i consueti rebrand di modelli precedenti, ancora a 40nm, che non beneficiano di nessuna novità: meglio fare attenzione dunque al modello presente nel

notebook che andrete a comprare per non ritrovarvi con un prodotto obsoleto. Le schede prodotte tramite litografia a 28nm sono per ora solo le seguenti: GTX660M, GT650M, GT640M, GT630M e GT620M.
Questi nuovi modelli vantano fino al triplo dei Cuda core rispetto alla generazione precedente e grazie ai 28nm è ormai possibile avere un livello di consumi e calore generato particolarmente basso, tali da poter utilizzare schede di un certo livello anche in formato ultrabook.

Scheda di rpesentazione con le principali feature della serie Nvidia 600M. Indicativamente Nvidia parla di un'efficienza doppia rispetto ai modelli di serie 500. Notare il logo di Diablo in bella mostra.


Ad accompagnare le nuove soluzioni grafiche della casa verde troviamo la terza generazione di processori Intel Core, nome in codice Ivy Bridge. Costruiti tramite processo produttivo a 22nm, anch'essi contribuiscono a migliorare l'efficienza complessiva della piattaforma grazie ai transistor 3D e, in modo meno marcato, le prestazioni. Questi processori dispongono di grafica integrata Intel HD4000 a cui Nvidia affianca la tecnologia Optimus per lo switch automatico tra chip integrato e dedicato per avere un perfetto sfruttamento delle risorse necessarie al sistema e risparmiare così energia quando serve. Questa tecnologia è ormai fondamentale per una gestione molto più flessibile del sistema e Nvidia sta puntando molto in questa direzione ottenendo risultati davvero notevoli.

Prime impressioni

Alla conferenza abbiamo avuto modo di provare solamente uno dei numerosi modelli in esposizione a causa dell'embargo sulle prestazioni dei processori di nuova generazione Intel: l'Acer M3. L'M3 si colloca nel settore degli ultrabook dato lo spessore di soli 2cm e la sua leggerezza. Tuttavia -come avrete già intuito- rimane un modello un po’ sottotono, nonostante il prezzo molto abbordabile, per via dell’utilizzo di materiali plastici e la mancanza di caratteristiche particolari rispetto ai modelli di fascia superiore a cui ci è stato concesso di dare uno sguardo. Abbiamo potuto provare questo modello alle prese con uno dei giochi più pesanti attualmente disponibili sul mercato: Battlefield 3. Non molti si aspetterebbero di vedere girare un gioco del genere su un ultrabook, eppure Nvidia è riuscita a lasciarci piacevolmente sorpresi. L’M3 monta un i7-2637M -di seconda generazione, quindi ancora a 32nm-, 4Gb di RAM e la nuova GT 640M. Con una configurazione come questa siamo riusciti a fare una partita multiplayer su un server con 62 giocatori a Battlefield 3 a dettagli medio-alti e un framerate accettabile, cosa che Nvidia aveva garantito fin dall’inizio spiegando che l’obbiettivo di questi nuovi tipi di ultrabook è poter giocare comodamente a tutti gli ultimi titoli in commercio con un framerate minimo di 30fps. Ovviamente stiamo parlando di test effettuati rimanendo collegati alla presa di corrente:

"Abbiamo assistito al vero e proprio varco di quella soglia invisibile che decretava i portatili per nulla idonei al videogaming, se non spendendo cifre ragguardevoli."

una volta scollegati infatti giocare diventa impossibile a causa dell'intervento delle impostazioni di Windows. Il traguardo raggiunto è impressionante, basti pensare a qualsiasi notebook di questa fascia oggi in commercio con cui è impossibile, o quasi, riuscire a giocare agli ultimi titoli disponibili proprio per mancanza di potenza elaborativa. In questo caso abbiamo assistito al vero e proprio varco di quella soglia invisibile che decretava i portatili per nulla idonei al videogaming, se non spendendo cifre ragguardevoli. E stiamo parlando di veri e propri portatili dal peso di poco superiore ai 2Kg e con longevità di vita fino a 8 ore di utilizzo d’ufficio.

Termografia delle principali cause dell'aumento notevole di calore su piattaforme portatili.


In termini di dissipazione termica, nonostante i notevoli vantaggi dati dal processo produttivo ridotto delle nuove schede Nvidia, il risultato non è tuttavia ottimale. Dopo alcuni minuti di gioco infatti si percepisce un importante aumento della temperatura interna, probabilmente dato dalla dubbia efficacia del sistema di dissipazione del modello da noi testato, ma siamo convinti che molti altri modelli concorrenti superino di gran lunga le aspettative, avendoli visti di persona e risultatici molto più curati nello chassis e nei materiali.

Elenco di alcune delle case produttrici che proporranno soluzioni notebook e ultrabook dotate di processori Ivy Bridge e schede Nvidia serie 6 mobile.


Tra quelli esposti, la casa di Santa Clara si estende anche a Sony, HP e Dell, che però non erano presenti. Queste soluzioni si differenziavano molto tra di loro e l’Acer M3 è soltanto la punta dell’iceberg di ciò che potremmo vedere sul mercato tra poco. Si spaziava tra ultrabook e notebook di target e fasce diverse: menzioniamo in particolar modo il modello della MSI, imponente e dall’aspetto futuristico, tutto dedicato ai gamers, con un hardware decisamente performante: parliamo di una GTX670M e un i7 di terza generazione. Un altro modello interessante era la soluzione Asus, che ci ricorda decisamente le linee della casa della mela, con chassis in alluminio e un comparto audio Bang & Olufsen di qualità ben superiore alla media.

Nvidia serie 600M Nvidia ormai è sulla cresta dell’onda: le prestazioni e l’efficienza, inarrivabili dalla concorrenza, la mettono sicuramente al primo posto tra le scelte disponibili al momento. L’Acer M3 è sicuramente il primo di una serie di computer portatili atti a rivoluzionare il modo in cui concepiamo il gaming su questo tipo di macchine, portando effettivamente dopo molto tempo la concreta possibilità di godersi i giochi di ultima generazione su dei PC spessi quasi come un cellulare e con una durata finalmente degna della nomenclatura “portatile”.