In questi giorni abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Sebastian Colnaghi, un Green Influencer che lotta per l'ambiente e per preservare il pianeta. Nato a Milano 21 anni fa, Sebastian vive da sempre a Siracusa, dove miscela il suo amore per la divulgazione e per la natura. Una passione che molti ritenevano sarebbe scomparsa con il passare degli anni, ma che ad oggi ha portato l'influencer a conoscere sempre più a fondo un mondo nuovo, che lo continua ad affascinare giorno dopo giorno. Dato il suo amore per la Terra e la divulgazione, non potevamo fare altro che approfondire il discorso alla ricerca di qualche interessante spunto di riflessione.
Intervista a Sebastian Colnaghi
Everyeye: Ciao Sebastian, la prima domanda è molto semplice: ci spiegheresti qual è il ruolo di un green influencer? Come descriveresti questa figura in "poche parole"?
Sebastian: "Ciao Salvo. Sicuramente il green influencer è colui che manda dei messaggi positivi alla gente sul tema dell'ecologia o sui cambiamenti climatici. Questi sono scenari che oggi giorno ci preoccupano sempre di più. Il nostro mare è sommerso da plastica e rifiuti, ad esempio, e anche per questo ho deciso sui social di sensibilizzare i miei follower su questo tema, che a parer mio è importantissimo. Questo per me significa essere un green influencer: indirizzare il pubblico a delle scelte sostenibili".
Preservare il mare dalle spiagge...
... ai fondali
Everyeye: Tra le tue grandi conquiste, c'è anche stata la scoperta della Vipera aspis hugyi concolor. Parlaci di questo incredibile ritrovamento, più unico che raro.
Sebastian: ""Partiamo dal presupposto che in Sicilia abbiamo solo una specie di Vipera, la Vipera aspis hugyi. Nel territorio non si trova tanto facilmente, se non sull'Etna, sui Monti Iblei e in altre zone remote della Sicilia. La varietà concolor è definibile una anomalia cromatica dovuta a fattori genetici e risultante nell'assenza completa o parziale del pattern dorsale. Ad oggi non sono ancora note le variabili ambientali che favoriscano la presenza di individui con questa caratteristica. In questo caso parliamo di una colorazione marrone chiaro, varietà che finora era stata riscontrata solo in un'altra sottospecie di Vipera aspis, limitatamente ad alcune zone alpine di Piemonte e Val D'Aosta, ma mai nella sottospecie Vipera aspis hugyi.
Tutto ebbe inizio qualche anno fa: degli operatori forestali che lavoravano nell'area archeologica di Castelluccio, un paese in provincia di Noto, trovarono questa vipera che si dimenava tra i rovi. Conoscendomi, decisero di mandarmi foto e video. Io rimasi scioccato e non credevo fosse vera. Successivamente ci siamo incontrati e mi sono reso conto della veridicità della scoperta, quindi mi sono messo in contatto con il mio amico nonché collega Matteo di Nicola, Erpetologo di Milano, e abbiamo proceduto alla stesura di una nota scientifica successivamente pubblicata sulla prestigiosa rivista Herpetological Review".
Everyeye: Sei un influencer che si preoccupa dell'ambiente, cosa diresti a tal proposito della nostra situazione sulla Terra, tra riscaldamento globale e l'uso spasmodico della plastica?
Sebastian: "Noi esseri umani abbiamo un unico pianeta, e dobbiamo cercare - quanto meno provare - di migliorarlo e salvarlo. In caso contrario, tra qualche anno ci ritroveremo sommersi dai rifiuti, dall'inquinamento e dai cambiamenti climatici. Personalmente, nel nostro piccolo, dovremmo fare dei piccoli gesti, come la raccolta differenziata o evitare di usare oggetti monouso fatti di plastica.
Magari quando andiamo al mare dovremmo abituarci a portare con noi una busta per portare via dalla spiaggia un po' di rifiuti. Tutti noi dobbiamo cercare di cambiare in meglio il nostro pianeta. Mi sono reso conto che la terra e il mare sono completamente invasi da plastica, che non solo inquinano il nostro pianeta ma fanno pure danno all'ecosistema marino. Negli ultimi anni avrò trovato un 4-5 tartarughe marine della specie Caretta Caretta probabilmente decedute a causa dell'ingestione di rifiuti e di plastica, o addirittura incagliate in reti da pesca".
Everyeye: Vivi in Sicilia, un'isola circondata dal mare, cosa pensi riguardo all'inquinamento del mare? Si potrebbe trovare una possibile soluzione per mettere fine a questa situazione disastrosa, o la vedi da una prospettiva negativa?
Sebastian: "Sicuramente la situazione è negativa perché ormai esiste un settimo continente composto dai rifiuti. Ormai sarà impossibile togliere tutta la plastica che viene versata nei nostri mari, però come ho detto prima dobbiamo fare tutti dei piccoli gesti per cercare di migliorare la situazione. C'era un iniziativa che mi è piaciuta moltissimo, ovvero pagare i pescatori per pescare la plastica. Ci sono anche moltissime organizzazioni che vanno con delle enormi barche a ripulire parti dell'oceano. Quindi questo mi fa capire che c'è ancora speranza, anche se il danno è sicuramente profondo".
La plastica è un problema
per tutti gli abitanti dei mari
Everyeye: Come spiegheresti alle nuove generazioni l'importanza di non utilizzare la plastica e preservare l'ecosistema? Alle vecchie generazioni, invece?
Sebastian: "Per sensibilizzare le nuove generazioni, sicuramente in grado di ascoltare meglio questi messaggi, gli mostrerei i danni causati dalla plastica agli stessi animali marini o di terra. Li spronerei a non utilizzare la plastica nella loro vita quotidiana, mostrandogli tutti i pericoli della sostanza, sia all'uomo con le microplastiche che, appunto, al nostro pianeta.
Con tanto disappunto mi sono reso conto che moltissime persone della vecchia generazione non credono ai cambiamenti climatici. Questi però non sono invisibili e li abbiamo visti tutti. Nella mia città in diversi periodi dell'anno ci sono mesi e mesi che non piove e poi, tutto d'un tratto, arriva un temporale e fa danni incredibili. Sono queste le prove che mostrerei a loro. Dei "documenti" tangibili dei cambiamenti causati dall'uomo all'ecosistema".
Everyeye: La nostra intervista è giunta praticamente al termine, come ultima domanda vorrei chiederti, che programmi hai per il futuro? Quali obiettivi ti poni?
Sebastian: "Sicuramente il mio obiettivo è quello di continuare nei social a sensibilizzare la gente su questi temi che io ritengo fondamentali, dare dei consigli di vita più sani e adeguati per tutti noi, e continuare a organizzare giornate ecologiche in giro per la Sicilia. Cercare di influenzare più gente possibile e mandare sempre un messaggio positivo a tutti".
Cosa fa un Green Influencer? Ce lo spiega Sebastian Colnaghi
Abbiamo fatto qualche domanda a Sebastian Colnaghi, un green influencer molto attivo sui Social Network per sensibilizzare sulle tematiche ambientali.
In questi giorni abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Sebastian Colnaghi, un Green Influencer che lotta per l'ambiente e per preservare il pianeta. Nato a Milano 21 anni fa, Sebastian vive da sempre a Siracusa, dove miscela il suo amore per la divulgazione e per la natura. Una passione che molti ritenevano sarebbe scomparsa con il passare degli anni, ma che ad oggi ha portato l'influencer a conoscere sempre più a fondo un mondo nuovo, che lo continua ad affascinare giorno dopo giorno. Dato il suo amore per la Terra e la divulgazione, non potevamo fare altro che approfondire il discorso alla ricerca di qualche interessante spunto di riflessione.
Intervista a Sebastian Colnaghi
Everyeye: Ciao Sebastian, la prima domanda è molto semplice: ci spiegheresti qual è il ruolo di un green influencer? Come descriveresti questa figura in "poche parole"?
Sebastian: "Ciao Salvo. Sicuramente il green influencer è colui che manda dei messaggi positivi alla gente sul tema dell'ecologia o sui cambiamenti climatici. Questi sono scenari che oggi giorno ci preoccupano sempre di più. Il nostro mare è sommerso da plastica e rifiuti, ad esempio, e anche per questo ho deciso sui social di sensibilizzare i miei follower su questo tema, che a parer mio è importantissimo. Questo per me significa essere un green influencer: indirizzare il pubblico a delle scelte sostenibili".
Preservare il mare dalle spiagge...
... ai fondali
Everyeye: Tra le tue grandi conquiste, c'è anche stata la scoperta della Vipera aspis hugyi concolor. Parlaci di questo incredibile ritrovamento, più unico che raro.
Sebastian: ""Partiamo dal presupposto che in Sicilia abbiamo solo una specie di Vipera, la Vipera aspis hugyi. Nel territorio non si trova tanto facilmente, se non sull'Etna, sui Monti Iblei e in altre zone remote della Sicilia. La varietà concolor è definibile una anomalia cromatica dovuta a fattori genetici e risultante nell'assenza completa o parziale del pattern dorsale. Ad oggi non sono ancora note le variabili ambientali che favoriscano la presenza di individui con questa caratteristica. In questo caso parliamo di una colorazione marrone chiaro, varietà che finora era stata riscontrata solo in un'altra sottospecie di Vipera aspis, limitatamente ad alcune zone alpine di Piemonte e Val D'Aosta, ma mai nella sottospecie Vipera aspis hugyi.
Tutto ebbe inizio qualche anno fa: degli operatori forestali che lavoravano nell'area archeologica di Castelluccio, un paese in provincia di Noto, trovarono questa vipera che si dimenava tra i rovi. Conoscendomi, decisero di mandarmi foto e video. Io rimasi scioccato e non credevo fosse vera. Successivamente ci siamo incontrati e mi sono reso conto della veridicità della scoperta, quindi mi sono messo in contatto con il mio amico nonché collega Matteo di Nicola, Erpetologo di Milano, e abbiamo proceduto alla stesura di una nota scientifica successivamente pubblicata sulla prestigiosa rivista Herpetological Review".
Everyeye: Sei un influencer che si preoccupa dell'ambiente, cosa diresti a tal proposito della nostra situazione sulla Terra, tra riscaldamento globale e l'uso spasmodico della plastica?
Sebastian: "Noi esseri umani abbiamo un unico pianeta, e dobbiamo cercare - quanto meno provare - di migliorarlo e salvarlo. In caso contrario, tra qualche anno ci ritroveremo sommersi dai rifiuti, dall'inquinamento e dai cambiamenti climatici. Personalmente, nel nostro piccolo, dovremmo fare dei piccoli gesti, come la raccolta differenziata o evitare di usare oggetti monouso fatti di plastica.
Magari quando andiamo al mare dovremmo abituarci a portare con noi una busta per portare via dalla spiaggia un po' di rifiuti. Tutti noi dobbiamo cercare di cambiare in meglio il nostro pianeta. Mi sono reso conto che la terra e il mare sono completamente invasi da plastica, che non solo inquinano il nostro pianeta ma fanno pure danno all'ecosistema marino. Negli ultimi anni avrò trovato un 4-5 tartarughe marine della specie Caretta Caretta probabilmente decedute a causa dell'ingestione di rifiuti e di plastica, o addirittura incagliate in reti da pesca".
Everyeye: Vivi in Sicilia, un'isola circondata dal mare, cosa pensi riguardo all'inquinamento del mare? Si potrebbe trovare una possibile soluzione per mettere fine a questa situazione disastrosa, o la vedi da una prospettiva negativa?
Sebastian: "Sicuramente la situazione è negativa perché ormai esiste un settimo continente composto dai rifiuti. Ormai sarà impossibile togliere tutta la plastica che viene versata nei nostri mari, però come ho detto prima dobbiamo fare tutti dei piccoli gesti per cercare di migliorare la situazione. C'era un iniziativa che mi è piaciuta moltissimo, ovvero pagare i pescatori per pescare la plastica. Ci sono anche moltissime organizzazioni che vanno con delle enormi barche a ripulire parti dell'oceano. Quindi questo mi fa capire che c'è ancora speranza, anche se il danno è sicuramente profondo".
La plastica è un problema
per tutti gli abitanti dei mari
Everyeye: Come spiegheresti alle nuove generazioni l'importanza di non utilizzare la plastica e preservare l'ecosistema? Alle vecchie generazioni, invece?
Sebastian: "Per sensibilizzare le nuove generazioni, sicuramente in grado di ascoltare meglio questi messaggi, gli mostrerei i danni causati dalla plastica agli stessi animali marini o di terra. Li spronerei a non utilizzare la plastica nella loro vita quotidiana, mostrandogli tutti i pericoli della sostanza, sia all'uomo con le microplastiche che, appunto, al nostro pianeta.
Con tanto disappunto mi sono reso conto che moltissime persone della vecchia generazione non credono ai cambiamenti climatici. Questi però non sono invisibili e li abbiamo visti tutti. Nella mia città in diversi periodi dell'anno ci sono mesi e mesi che non piove e poi, tutto d'un tratto, arriva un temporale e fa danni incredibili. Sono queste le prove che mostrerei a loro. Dei "documenti" tangibili dei cambiamenti causati dall'uomo all'ecosistema".
Everyeye: La nostra intervista è giunta praticamente al termine, come ultima domanda vorrei chiederti, che programmi hai per il futuro? Quali obiettivi ti poni?
Sebastian: "Sicuramente il mio obiettivo è quello di continuare nei social a sensibilizzare la gente su questi temi che io ritengo fondamentali, dare dei consigli di vita più sani e adeguati per tutti noi, e continuare a organizzare giornate ecologiche in giro per la Sicilia. Cercare di influenzare più gente possibile e mandare sempre un messaggio positivo a tutti".
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