Sulla Terra esistono davvero tantissime creature meravigliose e incredibili. Purtroppo , una buona parte di queste è attualmente in pericolo, soprattutto gli insetti. Nonostante il loro compito importantissimo sul nostro pianeta, infatti, questi esseri vengono spesso sottovalutati. Non è un segreto che alcuni di questi elementi si stiano lentamente ma inesorabilmente estinguendo, portando a conseguenze inimmaginabili (ecco, infatti, cosa succederebbe se le api si estinguessero), ma, per fortuna, esistono numerosi gruppi che operano per la cura e il benessere di queste creature. Un grande esempio è sicuramente Friend of the Earth, del Global Butterfly Census che ha lanciato un censimento globale per fermare il declino e aumentare la consapevolezza sulle farfalle, creature che negli anni hanno visto un calo decisamente drastico nelle loro popolazioni.
Il progetto "Friend of the Earth"
Recentemente vi abbiamo parlato della grande iniziativa di Friend of the Earth, che vi permette, attraverso WhatsApp, di conoscere il nome di una farfalla che si trova nella vostra zona inviando semplicemente una foto. Compiendo questo piccolo gesto, riceverete in cambio nome della creatura e numerose curiosità sulla sua specie, mentre i membri dell'organizzazione potranno censire il numero di farfalle che ci sono nella zona in cui avete scattato la foto.
Questa spettacolare iniziativa non è passata inosservata ai nostri occhi, e abbiamo fatto qualche domanda a Clarissa Puccioni, Project Manager di Friend of the Earth.
Intervista
Everyeye: Ciao Clarissa, è un piacere poterti fare qualche domanda sul vostro splendido progetto. Ma partiamo subito con un quesito che sicuramente ti faranno in molti: com'è nato tutto? Clarissa: Ciao Salvatore, è un piacere! L'idea di voler prender parte alla conservazione delle farfalle è nata nel 2016 con la collaborazione di Polyxena, Associazione tuttora impegnata nella ricerca scientifica dei lepidotteri in Italia. Abbiamo costruito e aperto così la prima casa delle farfalle autoctone in Puglia a scopo divulgativo, Farfalia. Nel 2021 poi abbiamo dato vita al nostro progetto Citizen Science, il "Global Butterfly Census Program" con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sullo status attuale delle farfalle e delle falene.
Everyeye: L'idea di WhatsApp è sicuramente fantastica e immediata. Com'è stata la risposta del pubblico in generale? Clarissa: Sì, in effetti sfruttare questa App di messaggistica istantanea che, nell'era della digitalizzazione usano e sanno usare in molti, ha dato i suoi frutti: il progetto ha raggiunto finora 28 paesi differenti, ricevuto più di 1,400 foto e archiviato, con le mie identificazioni, quasi 600 specie tra farfalle e falene. E questi numeri continuano ad aumentare!
Everyeye: Cosa potresti dire alle persone per convincerle a salvare le farfalle? Clarissa: Credo sia fondamentale far capire alle persone che le farfalle, come le falene, non possiedono solo un valore scientifico ma anche etico e morale. Sono belle ed importanti perché, oltre ad offrirci un aiuto in agricoltura e negli ecosistemi grazie all'impollinazione, semplicemente esistono e condividono con noi il pianeta. Fare leva sulla curiosità, sia degli adulti che dei più piccoli, può essere un considerevole aiuto per la scienza perché ciò porta al conseguente timore di perderle. Ciò che ti ritrovi ad amare, infatti, lo vorresti proteggere.
Everyeye: Perché proprio le farfalle? La scelta è correlata in qualche modo alla definizione di specie ombrello, grazie alle quali è possibile preservare non solo la specie stessa, ma anche gli habitat in cui queste creature proliferano? Clarissa: Esattamente. Le farfalle e le falene sono bioindicatori del proprio habitat, perciò se durante un'analisi della zona d'interesse fanno la comparsa dati anomali (la diminuzione di esemplari in un certo ambiente), questo significa che è necessario agire anche a livello territoriale. Molte farfalle e falene, difatti, sono strettamente legate alla propria pianta larvale o a condizioni ambientali precise e se vi sono cenni di inquinamento ambientale o di attività invasive umane, questo porta conseguentemente al rischio di estinzione di questi insetti. Friend of the Earth vuole aiutare nella tutela degli ecosistemi, per cui certifica attività di aziende che operano in maniera sostenibile anche in aree in cui proliferano le farfalle.
Everyeye: L'idea è davvero geniale: censire queste creature e far conoscere alle persone tutte le incredibili varietà esistenti. In futuro ci sarà un altro progetto simile magari per qualche altro insetto? Clarissa: Attualmente non vi sono in programma altri progetti simili, ma sarebbe fantastico, anche perché la Citizen Science è stata ufficialmente riconosciuta come metodo efficace di censimento quando gli esperti hanno, ad esempio, fondi limitati.
Everyeye: Il declino degli insetti - quindi anche quello delle farfalle - è un grave problema. Secondo te, come potremmo fare per ridurre almeno queste perdite? Clarissa: Sicuramente dovremmo ridurre i diserbanti, i pesticidi e i concimi chimici nelle colture agricole e adottare tecniche più tradizionali e meno invasive. Limitare l'urbanizzazione introducendo l'urban-gardening con piante specifiche per gli insetti impollinatori e continuare a fare sensibilizzazione e ricerca affinché si conosca sempre di più su di loro.
Everyeye: Abbiamo letto sul vostro sito che all‘interno del giardino botanico "Lama degli ulivi" a Monopoli (Bari) è possibile visitare la Casa delle Farfalle. Ci sono altri posti in Italia dove trovare strutture del genere? Clarissa: Si, una in particolare si trova a Collodi, in Provincia di Pistoia in Toscana. Essa è una Casa delle Farfalle con centinaia di esemplari di specie tropicali diverse, con la quale abbiamo intrapreso da poco una collaborazione. Il 26 marzo prossimo infatti si terrà un evento divulgativo e ludico proprio a Collodi, con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sullo status delle farfalle e delle falene in Italia e nel mondo. Tutti potranno assistere al convegno scientifico con tanto di esperti, visitare la Casa delle Farfalle e, per i più piccoli, partecipare anche alle attività ludiche legate al tema.
Everyeye: Credete che attraverso la tecnologia sia possibile sensibilizzare le nuove generazioni verso queste creature, tanto sottovalutate dall'opinione pubblica, eppure di fondamentale importanza per l'ecosistema? Clarissa: Tra tutti gli insetti esistenti, probabilmente le farfalle sono le più amate e sin dai tempi antichi possiedono simbologie di buon auspicio. Quelle colorate e comuni attirano molto l'attenzione e questo rende semplice poterle fotografare in natura e inviarle con un click. Questa attività, che si collega alla Citizen Science, in compagnia magari di un adulto che sia in grado di spiegare la loro rilevanza e di stupirsi ad ogni battito d'ala, invoglia il bambino a fare la sua parte nella conservazione e a sentirsi importante per il pianeta. Diversi bambini infatti hanno partecipato al nostro progetto e uno di questi dagli USA ha fotografato una specie che è considerata nel suo Stato della Virginia come "Apparentemente sicura", mentre nel Connecticut pare essere estinta. Un dato questo estremamente eccezionale!
Vuoi partecipare a questo splendido progetto? Non devi fare altro che inviare la foto della farfalla su WhatsApp (a questo numero +39 351 2522520), insieme alle coordinate della tua posizione.
Salvare le farfalle? E' fondamentale. Ne parliamo con Clarissa Puccioni
Abbiamo intervistato per voi Clarissa Puccioni, Project Manager di Friend of the Earth, un progetto che vale la pena di essere conosciuto!
Sulla Terra esistono davvero tantissime creature meravigliose e incredibili. Purtroppo , una buona parte di queste è attualmente in pericolo, soprattutto gli insetti. Nonostante il loro compito importantissimo sul nostro pianeta, infatti, questi esseri vengono spesso sottovalutati. Non è un segreto che alcuni di questi elementi si stiano lentamente ma inesorabilmente estinguendo, portando a conseguenze inimmaginabili (ecco, infatti, cosa succederebbe se le api si estinguessero), ma, per fortuna, esistono numerosi gruppi che operano per la cura e il benessere di queste creature. Un grande esempio è sicuramente Friend of the Earth, del Global Butterfly Census che ha lanciato un censimento globale per fermare il declino e aumentare la consapevolezza sulle farfalle, creature che negli anni hanno visto un calo decisamente drastico nelle loro popolazioni.
Il progetto "Friend of the Earth"
Recentemente vi abbiamo parlato della grande iniziativa di Friend of the Earth, che vi permette, attraverso WhatsApp, di conoscere il nome di una farfalla che si trova nella vostra zona inviando semplicemente una foto. Compiendo questo piccolo gesto, riceverete in cambio nome della creatura e numerose curiosità sulla sua specie, mentre i membri dell'organizzazione potranno censire il numero di farfalle che ci sono nella zona in cui avete scattato la foto.
Questa spettacolare iniziativa non è passata inosservata ai nostri occhi, e abbiamo fatto qualche domanda a Clarissa Puccioni, Project Manager di Friend of the Earth.
Intervista
Everyeye: Ciao Clarissa, è un piacere poterti fare qualche domanda sul vostro splendido progetto. Ma partiamo subito con un quesito che sicuramente ti faranno in molti: com'è nato tutto?
Clarissa: Ciao Salvatore, è un piacere! L'idea di voler prender parte alla conservazione delle farfalle è nata nel 2016 con la collaborazione di Polyxena, Associazione tuttora impegnata nella ricerca scientifica dei lepidotteri in Italia. Abbiamo costruito e aperto così la prima casa delle farfalle autoctone in Puglia a scopo divulgativo, Farfalia. Nel 2021 poi abbiamo dato vita al nostro progetto Citizen Science, il "Global Butterfly Census Program" con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sullo status attuale delle farfalle e delle falene.
Everyeye: L'idea di WhatsApp è sicuramente fantastica e immediata. Com'è stata la risposta del pubblico in generale?
Clarissa: Sì, in effetti sfruttare questa App di messaggistica istantanea che, nell'era della digitalizzazione usano e sanno usare in molti, ha dato i suoi frutti: il progetto ha raggiunto finora 28 paesi differenti, ricevuto più di 1,400 foto e archiviato, con le mie identificazioni, quasi 600 specie tra farfalle e falene. E questi numeri continuano ad aumentare!
Everyeye: Cosa potresti dire alle persone per convincerle a salvare le farfalle?
Clarissa: Credo sia fondamentale far capire alle persone che le farfalle, come le falene, non possiedono solo un valore scientifico ma anche etico e morale. Sono belle ed importanti perché, oltre ad offrirci un aiuto in agricoltura e negli ecosistemi grazie all'impollinazione, semplicemente esistono e condividono con noi il pianeta. Fare leva sulla curiosità, sia degli adulti che dei più piccoli, può essere un considerevole aiuto per la scienza perché ciò porta al conseguente timore di perderle. Ciò che ti ritrovi ad amare, infatti, lo vorresti proteggere.
Everyeye: Perché proprio le farfalle? La scelta è correlata in qualche modo alla definizione di specie ombrello, grazie alle quali è possibile preservare non solo la specie stessa, ma anche gli habitat in cui queste creature proliferano?
Clarissa: Esattamente. Le farfalle e le falene sono bioindicatori del proprio habitat, perciò se durante un'analisi della zona d'interesse fanno la comparsa dati anomali (la diminuzione di esemplari in un certo ambiente), questo significa che è necessario agire anche a livello territoriale. Molte farfalle e falene, difatti, sono strettamente legate alla propria pianta larvale o a condizioni ambientali precise e se vi sono cenni di inquinamento ambientale o di attività invasive umane, questo porta conseguentemente al rischio di estinzione di questi insetti.
Friend of the Earth vuole aiutare nella tutela degli ecosistemi, per cui certifica attività di aziende che operano in maniera sostenibile anche in aree in cui proliferano le farfalle.
Everyeye: L'idea è davvero geniale: censire queste creature e far conoscere alle persone tutte le incredibili varietà esistenti. In futuro ci sarà un altro progetto simile magari per qualche altro insetto?
Clarissa: Attualmente non vi sono in programma altri progetti simili, ma sarebbe fantastico, anche perché la Citizen Science è stata ufficialmente riconosciuta come metodo efficace di censimento quando gli esperti hanno, ad esempio, fondi limitati.
Everyeye: Il declino degli insetti - quindi anche quello delle farfalle - è un grave problema. Secondo te, come potremmo fare per ridurre almeno queste perdite?
Clarissa: Sicuramente dovremmo ridurre i diserbanti, i pesticidi e i concimi chimici nelle colture agricole e adottare tecniche più tradizionali e meno invasive. Limitare l'urbanizzazione introducendo l'urban-gardening con piante specifiche per gli insetti impollinatori e continuare a fare sensibilizzazione e ricerca affinché si conosca sempre di più su di loro.
Everyeye: Abbiamo letto sul vostro sito che all‘interno del giardino botanico "Lama degli ulivi" a Monopoli (Bari) è possibile visitare la Casa delle Farfalle. Ci sono altri posti in Italia dove trovare strutture del genere?
Clarissa: Si, una in particolare si trova a Collodi, in Provincia di Pistoia in Toscana. Essa è una Casa delle Farfalle con centinaia di esemplari di specie tropicali diverse, con la quale abbiamo intrapreso da poco una collaborazione. Il 26 marzo prossimo infatti si terrà un evento divulgativo e ludico proprio a Collodi, con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sullo status delle farfalle e delle falene in Italia e nel mondo. Tutti potranno assistere al convegno scientifico con tanto di esperti, visitare la Casa delle Farfalle e, per i più piccoli, partecipare anche alle attività ludiche legate al tema.
Everyeye: Credete che attraverso la tecnologia sia possibile sensibilizzare le nuove generazioni verso queste creature, tanto sottovalutate dall'opinione pubblica, eppure di fondamentale importanza per l'ecosistema?
Clarissa: Tra tutti gli insetti esistenti, probabilmente le farfalle sono le più amate e sin dai tempi antichi possiedono simbologie di buon auspicio. Quelle colorate e comuni attirano molto l'attenzione e questo rende semplice poterle fotografare in natura e inviarle con un click. Questa attività, che si collega alla Citizen Science, in compagnia magari di un adulto che sia in grado di spiegare la loro rilevanza e di stupirsi ad ogni battito d'ala, invoglia il bambino a fare la sua parte nella conservazione e a sentirsi importante per il pianeta.
Diversi bambini infatti hanno partecipato al nostro progetto e uno di questi dagli USA ha fotografato una specie che è considerata nel suo Stato della Virginia come "Apparentemente sicura", mentre nel Connecticut pare essere estinta. Un dato questo estremamente eccezionale!
Vuoi partecipare a questo splendido progetto? Non devi fare altro che inviare la foto della farfalla su WhatsApp (a questo numero +39 351 2522520), insieme alle coordinate della tua posizione.
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