Apple TV 4K 2021 Recensione: set top box con HDMI 2.1 pronto per il futuro

Apple ha rinnovato Apple TV in ogni reparto, senza rivoluzioni ma portando tecnologie importanti come le HDMI 2.1 e un nuovo telecomando.

Apple TV 4K 2021 Recensione: set top box con HDMI 2.1 pronto per il futuro
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Lo streaming è sempre più al centro dell'attenzione, anche in Italia. In principio c'era Netflix, ma a questo si sono aggiunti molti altri servizi, da Disney+ a TIMVision, passando per Infinity. Da quest'anno poi anche lo sport ha trovato terreno fertile, l'arrivo della Serie A su DAZN ha spodestato Sky dal trono dopo anni di onorato servizio, e anche la Champions League è visibile su Mediaset Infinity+ e su Amazon Prime Video. Insomma, la rivoluzione streaming sta entrando nel vivo del suo percorso evolutivo.
Tanti contenuti quindi, ma come guardarli? Oggi le alternative sono infinite, se non si hanno particolari pretese una Fire TV Stick 4K può andare incontro alle esigenze di una larga fetta di pubblico, mentre i giocatori possono puntare a una NVIDIA Shield TV, senza contare i sistemi operativi dei televisori, sempre più ricchi di applicazioni.

In questo contesto la Apple TV 4K, rinnovata con questa versione 2021, è un'alternativa interessante soprattutto per chi fa già parte dell'ecosistema Apple. L'integrazione con iPhone è una spinta importante all'acquisto di una Apple TV, stessa cosa vale per i servizi, da iCloud a Apple Music, passando per Apple TV+. Insomma, le alternative valide non mancano, ma è palese che Apple TV 4K sia pensata su misura per gli utenti della mela.

La rivoluzione è tutta nel telecomando

Il telecomando della Apple TV 2017 aveva i suoi pregi ma anche i suoi difetti, soprattutto a livello di ergonomia. Nel nuovo modello proprio il telecomando rappresenta l'unica differenza rispetto al passato, almeno a livello visivo, visto che il design è rimasto invariato. Il cambiamento più evidente riguarda la scocca, ora interamente in alluminio, e con uno spessore maggiore che agevola la presa.

I cambiamenti non sono finiti qui, visto che è scomparsa la superficie sensibile al tatto in vetro, sostituita da un sistema di controllo circolare che funziona sia a pressione sia attraverso i comandi touch.

Se prima il feedback tattile era riservato alla pressione nella zona sensibile al tocco, ora con il nuovo anello si può cliccare anche in alto, in basso, a destra e sinistra. Questo cambia completamente il modo in cui si naviga tra i menù, dagli swipe del passato si passa a una più tradizionale croce direzionale. Come anticipato questo elemento circolare è anche sensibile al tocco, Apple ha scelto una strada nuova ma che rimanda al passato, al tempo dell'iPod. Ad esempio, guardando un video è possibile riavvolgerlo disegnando una mezzaluna all'indietro. Si tratta di un'opzione in più ma in verità è più preciso e comodo gestire tutto attraverso i pulsanti fisici.

Osservando i tasti si notano tre aggiunte, il tasto "Mute" per disattivare l'audio, un pulsante indietro, funzione prima associata al tasto "Menù", e un tasto di accensione. Le possibilità di controllo sono aumentate, così come il peso e l'autonomia: la ricarica avviene tramite porta Lightning e permette mesi di utilizzo, tutto dipende dal numero di attivazioni del telecomando.

Sul lato destro poi è inserito un ulteriore pulsante per richiamare Siri, peccato che in Italia non sia disponibile su Apple TV. Questa mancanza potrebbe farsi sentire, soprattutto per chi è abituato a utilizzare i servizi Google, che già da tempo offrono Google Assistant su TV e set top box. Ultimo elemento da considerare è la rimozione degli accelerometri e del giroscopio dal telecomando, che venivano impiegati in alcuni giochi per un controllo diretto senza l'utilizzo del pad. Vista la compatibilità di Apple TV 4K con i pad delle console non si tratta di un problema in realtà, semplicemente Apple ha deciso di spingere un sistema di controllo più evoluto.

Un nuovo motore sotto la scocca

All'esterno i cambiamenti sono assenti, ma all'interno Apple ha aggiornato praticamente tutto, a partire dal processore. L'A10X è stato sostituito da un più recente A12, lo stesso SoC installato su iPhone Xs. Perché non puntare su un modello più potente?
Innanzitutto per non aumentare troppo il costo di vendita, rimasto invariato rispetto al passato e di 199€ per il modello da 32 GB, mentre quello da 64 GB costa 219€ (entrambi hanno 3 GB di RAM). Un chip come l'M1 poi, essendo realizzato a 5 nm, avrebbe potuto creare problemi di approvvigionamento vista l'attuale situazione nel mercato dei chip.

Un ultimo motivo per non utilizzare un SoC più potente va poi ricercato nell'ecosistema di applicazioni che girano su Apple TV, che funziona bene ancora oggi sul modello del 2017. Insomma, non esiste un motivo valido per aumentare ulteriormente la potenza di Apple TV, almeno non oltre la soglia garantita dal chip A12.
Il miglioramento prestazionale si nota soprattutto nei menù e nelle applicazioni, più fluidi e reattivi nel nuovo modello, mentre nel gaming la differenza non è nemmeno percepibile. In futuro però, con l'ampliamento del catalogo di Apple Arcade, una maggiore distanza tra A10 e A12 potrebbe venire fuori.
Il rinnovamento dell'hardware di Apple TV spicca soprattutto nella connettività. La porta di rete è stata finalmente aggiornata e supporta fino a 1 Gbps, contro i 100 Mbps del precedente modello, che aveva deluso sotto questo fronte.

Arrivano anche il Wi-Fi 6 e il Bluetooth 5.0, ma soprattutto fanno il loro debutto le HDMI 2.1. In realtà l'unica porta disponibile sfrutta solo l'eARC. Niente VRR e niente supporto per il 4K a 120 Hz, ma si tratta di elementi che potrebbero essere aggiunti nelle prossime release di tvOS e in fondo non se ne sente il bisogno per ora. Il gaming su Apple TV 4K non richiede specifiche così spinte, ma in futuro le cose potrebbero comunque cambiare.

Nonostante l'aggiornamento al nuovo SoC la compatibilità con gli standard audio-video è rimasta invariata, troviamo infatti Dolby Vision e HDR10, niente HDR10+. Il Dolby Vision è ormai molto diffuso, ma va ricordato che oggi il più grande produttore di televisori al mondo è Samsung, che ha sposato da tempo l'HDR10+.
I possessori di un televisore Samsung potrebbero preferire l'utilizzo di TizenOS, installato direttamente sul TV, che gli permetterà di sfruttarlo al meglio con i contenuti compatibili.
Sul fronte audio gli appassionati noteranno la mancanza del passthrough sui formati loseless. Software come Infuse aiutano a sopperire al problema, ma chi possiede sistemi audio avanzati troverà in questa mancanza uno scoglio importante.

Il miglior set top box per utenti Apple

Le limitazioni in campo audio riguardano solo una piccola nicchia ormai, difficile trovare nelle case impianti avanzati che vadano oltre una semplice soundbar, discorso diverso va invece fatto con l'HDR. Questo standard è ormai molto diffuso e su Apple TV 4K il suo utilizzo ottimale non è proprio immediato.

A un primo sguardo sembra tutto molto semplice, una volta attivato l'HDR dalle impostazioni si è subito pronti a partire, peccato che in questo modo tvOS converta qualsiasi segnale in questo formato in modo automatico. In pratica i contenuti vengono mostrati in HDR anche quando non lo sono, modificando così la resa rispetto alla sorgente.
Fortunatamente Apple ha inserito la possibilità di adattare il contenuto allo spazio colore e al frame rate, in questo modo vengono riprodotti i contenuti originali per come sono stati pensati. Il sistema funziona, tranne che con l'applicazione di YouTube. Un bug che speriamo venga risolto con i prossimi aggiornamenti.

Chiariti i limiti che si incontrano in campo audio-video, e che riguardano per lo più una piccola fetta del pubblico, non possiamo non citare anche i tanti aspetti positivi della nuova Apple TV. Partiamo dalle applicazioni, dove non manca sostanzialmente nulla dopo il recente approdo di TIMVision.
I servizi di streaming più utilizzati ci sono tutti, l'unico a mancare all'appello è Infinty, che con l'arrivo della Champions League potrebbe diventare un'assenza importante per gli appassionati di calcio. Grazie ad Apple Arcade l'accesso ai giochi consente ore di intrattenimento per i gamer che non cercano titoli troppo impegnativi.

Programmi come Plex o meglio ancora Infuse permettono una gestione eccellente del proprio catalogo video, ma l'elemento più importante rimane la profonda integrazione con l'ecosistema Apple. L'iPhone può essere usato come tastiera per digitare testi, con AirPlay si possono inviare contenuti direttamente dal telefono, mentre attraverso iCloud le foto sull'iPhone possono essere viste in tutta semplicità sul grande schermo.

L'interfaccia, molto pulita e razionale, offre elementi delle giuste dimensioni per il grande schermo, l'attenzione riposta da Apple in questo campo è quasi maniacale, difficile trovare un'interfaccia realizzata meglio, basta entrare su Apple TV+ per accorgersi che a Cupertino sono un passo in avanti rispetto ai concorrenti. tvOS è alla portata di grandi e piccini, per una semplicità che si trasforma in un vero punto di forza, accentuato dall'ottima reattività di tutto il sistema operativo. Il tutto con una semplicità nella configurazione disarmante se si utilizza un iPhone o un iPad.
Gli utenti meno esperti in possesso di un dispositivo della mela si troveranno la Apple TV pronta da usare in pochi minuti, quelli più vanigati possono aggirare molti dei limiti che abbiamo descritto sopra, anche se non tutti. Insomma, a prescindere dalle nuove funzioni disponibili l'esperienza d'uso offerta da Apple TV rimane di altissimo livello, soprattutto se si è già all'interno dell'ecosistema di prodotti Apple.

Apple TV 4K 2021 Apple TV 4K, nella sua ultima incarnazione, è uno dei migliori set top box che si possano acquistare. Al netto dei limiti che abbiamo evidenziato durante la prova i pregi superano di gran lunga i difetti e permettono di accedere alla migliore interfaccia grafica disponibile su TV e a tante tecnologie utili, dalle HDMI 2.1 al Wi-Fi 6. La grande integrazione con l’ecosistema Apple è un pregio indiscusso ma anche un difetto, perché l’utenza Android qualche cosa se la perde per strada, come il supporto a AirPlay, la possibilità di usare lo smartphone come tastiera e anche iCloud. Ad ogni modo, il limite più grande oggi rimane il prezzo, più elevato di quanto ci aspettassimo, soprattutto in presenza di concorrenti validi in fasce di prezzo più basse.

8.3