Abbiamo provato Sky Wifi: semplicità e prestazioni al centro del servizio

Siamo stati nella sede di Sky Italia per provare il nuovo servizio internet in fibra, semplice da utilizzare e dalle prestazioni elevate.

Abbiamo provato Sky Wifi: semplicità e prestazioni al centro del servizio
Articolo a cura di

Un servizio semplice da usare ed estremamente performante. Sono queste le prime impressioni sul nuovo Sky Wifi, già disponibile in 26 città per tutti gli abbonati della pay TV. Durante la presentazione del servizio il CEO Maximo Ibarra ha posto l'accento proprio su queste caratteristiche.
La semplicità è permessa dal modem Sky Wifi Hub, centro nevralgico del sistema, la velocità invece è garantita dalla rete di Open Fiber, la più veloce in Italia, personalizzata da Sky attraverso l'integrazione di un'ulteriore infrastruttura proprietaria.

Un servizio adatto a tutti

Per capire meglio come si comporta Sky Wifi siamo andati nella sede di Sky Italia, dove abbiamo potuto provare sia il modem che i Pods, i dispositivi per espandere la copertura di rete. L'occasione è stata propizia anche per capire alcuni aspetti del servizio poco approfonditi durante la presentazione. Sky punta alla massima facilità di installazione e di configurazione degli apparati di rete, tutte procedure da eseguire tramite l'applicazione Sky Wifi, di cui potete vedere qualche immagine in questo articolo.
Una gestione di questo tipo rende l'impostazione della rete più semplice ai meno esperti, lo smartphone è uno strumento ormai familiare per tutti, al contrario delle classiche interfacce dei modem-router, da eseguire via browser web e ricchissime di opzioni. Queste sono adatte agli utenti più smaliziati, nell'utilizzo quotidiano l'interfaccia adottata da Sky è sicuramente più pratica e pensata per le esigenze della maggior parte delle persone.

Particolare attenzione è stata rivolta alla gestione della banda e del traffico di rete. Nelle case ormai sono molti i dispositivi connessi, l'applicazione permette di configurarli in modo fine, con profili personalizzabili in base al singolo utilizzatore e impostazioni dedicate a ogni device.

Le informazioni offerte dall'applicazione sono importanti per capire dove viene utilizzata la banda disponibile, in questo modo si può ottimizzare al meglio il traffico della rete con pochi semplici passi. Ad esempio si può impostare una soglia temporale di utilizzo, associando a un profilo utente un limite orario per l'accesso alla rete, opzione utile quando si hanno dei bambini in casa. Oppure ancora si può decidere di limitare il tempo di connessione di un singolo dispositivo, senza dimenticare il parental control.
Le possibilità offerte sono diverse e permettono un discreto grado di automazione nella gestione della rete. La stessa semplicità è stata applicata ai Pods, non dei comuni extender ma degli apparati con cui creare una rete mesh ad alte prestazioni.

Il processo di installazione è rapido e immediato, basta inserire il Pods nella presa e avviare l'applicazione, da qui con un semplice tap si può aggiungere il dispositivo alla rete, collegandolo al modem attraverso il Wi-Fi a 2.4 o a 5 GHz. La ricerca e l'associazione del dispositivo dura qualche minuto dopodichè si è subito pronti a partire.

I Pods non aumentano semplicemente il raggio del segnale ma funzionano come attori attivi nella gestione della rete, connettendo i dispositivi in modo dinamico in base alle esigenze, ad esempio scegliendo la rete a 2.4 GHz, più lenta, se il device associato non ha bisogno di molta banda per funzionare al meglio. Proprio per questo i Pods non possono essere installati nella stessa stanza del router, evitando così eventuali conflitti.
Particolare che non era stato rivelato durante la presentazione è la presenza di una porta ethernet, che nel prototipo in foto è chiusa ma è invece disponibile nelle versioni finali.
Abbiamo provato Sky Wifi in un ambiente con circa una decina di dispositivi connessi e con diversi streaming, in 4K e un Full HD, attivi. Ciò non ha impedito alla rete di funzionare alla perfezione.

Bastano circa 3 secondi per far partire un contenuto in 4K da Sky Q, questo la dice lunga sulle prestazioni offerte, che abbiamo misurato in uno speedtest arrivato a quasi 900 Mbps in download e a quasi 300 in upload. Numeri per altro conservativi perché durante il test erano ancora attivi dei servizi di streaming, che consumano ovviamente banda.

Sky Wifi è un servizio premium, su questo non ci sono dubbi: l'elevata velocità della rete Open Fiber, unita alla gestione automatica della banda da parte del modem e dei pods, consente di avere prestazioni adatte ad ogni utilizzo, dallo streaming multiplo di contenuti al gaming, che può beneficiare di un input lag ridotto all'osso, concesso dalla fibra ottica.

Durante la presentazione del servizio il CEO Maximo Ibarra ha parlato di investimenti per 230 milioni di euro sulle infrastrutture di rete, ma di cosa si tratta esattamente se questa è di Open Fiber? Sky ha posato ben 4000 Km di fibra per gestire i suoi pop, ovvero degli apparati che si occupano di gestire il traffico e di ottimizzarlo, creando quella che l'azienda definisce un Ultra Network. L'obbiettivo è fornire la massima banda disponibile anche nei momenti di picco nell'utilizzo. Open Fiber è la base su cui poggia la rete di Sky ma è l'infrastruttura proprietaria a gestirla.
Abbiamo anche avuto modo di parlare di un tema delicato durante questo test, quello del modem libero, ovvero la possibilità di utilizzare un modem diverso da quello fornito dal provider. Una pratica spesso ostacolata attraverso limitazioni di utilizzo, assenti nel caso di Sky, che fornisce già tutte le impostazioni per configurare un modem sia per la fonia che per l'accesso a internet, un punto importante e su cui l'azienda si è mostrata particolarmente sensibile. Ovviamente in questo caso non è possibile utilizzare i Pods o l'applicazione, ma si tratta di un'opzione gradita.
In definitiva, questa prima prova di Sky Wifi ci ha mostrato un servizio dalle prestazioni elevate, facile da configurare e pensato per un pubblico di massa. Le prestazioni sono ovviamente eccezionali, la rete di Open Fiber è una garanzia del resto, inoltre l'apertura verso l'utilizzo di modem di terze parti è sicuramente positiva.

L'offerta

Sky Wifi è disponibile solo per gli abbonati a Sky raggiunti dalla rete Open Fiber, dopo l'estate arriverà anche l'offerta per quelli non coperti, con un pacchetto che utilizzerà come base la rete di Fastweb. Successivamente il servizio sarà aperto a tutto il pubblico italiano, anche ai non abbonati. Per ora è possibile abbonarsi in 26 città, che diventeranno 120 entro la fine dell'estate, mentre i pacchetti sono tre in totale. L'offerta base si chiama Smart e comprende internet con connessione a 1 Gbps e modem Sky Wifi HUB a 29.90 euro mensili.
Il pacchetto successivo, chiamato Ultra, comprende in bundle due Wi-Fi Pods a 32.90 euro mensili, mentre con l'abbonamento Ultra Plus si aggiungono le chiamate illimitate verso numeri fissi e mobili a 37.90 euro mensili. In questa prima fase i costi di attivazione sono azzerati per il pacchetto base, gli altri sono scontati a 49 euro, inoltre i primi tre mesi sono gratuiti.