Asus ROG Phone 2 alla prova: il migliore smartphone da gioco?

ROG è pronta a lanciare sul mercato il suo nuovo smartphone da gaming, ancora più potente e ricco di accessori con batteria da 6.000mAh

Asus ROG Phone 2 alla prova: il migliore smartphone da gioco?
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Sul retro della scocca del ROG Phone 2 campeggia un logo che nessun appassionato di hardware fatica a riconoscere. Un occhio vigile e determinato, che si illumina come un faro pronto a guidare i videogiocatori più esigenti e attenti alle prestazioni. E il porto in cui Asus conduce chiunque voglia dedicarsi al gaming mobile senza più compromessi è di quelli sicuri.
Erede dell'ottimo ROG Phone che l'azienda taiwanese ha lanciato lo scorso anno, il nuovo terminale è un mostro di potenza, uno smartphone dalle specifiche impressionanti costruito per soddisfare i segreti desideri dei giocatori... e non solo. È un prodotto che sfida apertamente ogni altro top di gamma presente sul mercato, puntando tutto sul processore più scattante attualmente in commercio, su uno schermo da sogno e su una batteria inesauribile.
Dopo aver assistito alla presentazione ufficiale in quel di Taipei e aver usato il ROG Phone 2 come prezioso compagno di viaggio, siamo pronti a condividere le nostre impressioni.

Uno schermo per domarli

Il ROG Phone 2 è stato sviluppato con due obiettivi ben precisi: da una parte capitalizzare l'esperienza accumulata grazie al suo predecessore, risolvendo quelle piccole insicurezze che il primo gaming smartphone di Asus ancora esibiva; dall'altra accogliere tutti i feedback del pubblico, per assemblare un device che agli occhi del suo pubblico risultasse semplicemente impeccabile. Capacità della batteria, dimensioni dello schermo, form factor e accessori sono studiati per rispondere a queste esigenze, cercando di bilanciare l'urgenza per le prestazioni inarrivabili con la comodità nell'uso quotidiano.
La prima cosa che balza all'occhio, oltre all'estetica graffiante tipica del brand, è lo schermo. Due piccole bande nere incorniciano un display AMOLED da 6,59 pollici, che si distingue da tutta la concorrenza. Il ROG Phone 2 è l'unico smartphone che monta un AMOLED a 120Hz, staccando sia il suo predecessore (che si fermava a 90Hz) che il diretto concorrente collocato nella categoria gaming (il Razer Phone 2, che lo eguaglia in fatto di refresh rate ma è costretto ad accontentarsi di un pannello LCD).
Se è vero che i benefici più evidenti di questa tecnologia si osservano proprio durante le sezioni di gioco, magari sfrecciando senza freni sulle strade si Asphalt 9, il supporto per l'HDR a 10 bit, assieme alla diagonale generosa, rende il ROG Phone 2 un ottimo device anche per la fruizione di contenuti multimediali e in streaming, così da accontentare persino chi ha una concezione più ampia dell'entertainment in mobilità.

Proprio quando si decide di girare il telefono e posizionarlo in modalità landscape si notano le altre finezze che Asus ha pensato per i giocatori. Su uno dei due lati più estesi si trova, oltre ad un connettore proprietario per l'aggancio di diversi accessori, un ingresso USB-C che permette di alimentare il ROG Phone 2 mentre si gioca, senza avere un cavo che intralcia la presa. Proprio al centro del lato opposto c'è un altoparlante, anche questo posizionato in modo che i palmi non lo coprano quando si impugna il terminale in orizzontale. L'audio spaziale con supporto al DTS:X è deciso ed energico.

"La modalità landscape è un pilastro dell'esperienza d'uso del ROG Phone 2", ripetono i portavoce dell'azienda durante la presentazione, ed in effetti possiamo garantire che in pochi altri casi abbiamo trovato così piacevole l'utilizzo in assetto "panoramico". Ai margini del telefono trovano spazio anche gli "air trigger", due tasti "virtuali" che rappresentano un sistema di controllo prezioso in molte occasioni, ad esempio quando si gioca agli sparatutto di Gameloft o al capostipite dei Battle Royale: PUBG.
Nella pratica si tratta di due sensori di pressione che risultano finalmente molto più responsivi dei precedenti: per sfruttarli nel primo ROG Phone era necessario sollevare gli indici dalla scocca, mentre adesso si può mantenere la pressione e regolare la sensibilità, favorendo un utilizzo molto più intuitivo ed efficace, in tutto e per tutto simile a quello dei dorsali di un joypad.

Batteria e Processore: oltre ogni limite

Se il ROG Phone 2 riesce a distinguersi nelle prestazioni e nell'uso quotidiano il merito è anche di quello che batte dentro la scocca. Il gioiello di Asus sarà uno dei pochissimi smartphone a montare un processore Snapdragon 855+, la versione aggiornata del SoC di fascia alta griffato Qualcomm. Un dettaglio che ovviamente si riflette in prestazioni incrollabili, in tutti i titoli che abbiamo avuto modo di testare sul terminale.
Che si tratti della versione mobile di Mortal Kombat o di The Elder Scrolls Blades il framerate resta inchiodato sui massimi valori di riferimento, senza incertezze né tentennamenti. Anche nel ROG Phone 2 è presente l'X-Mode, opzione pensata esplicitamente per massimizzare l'efficienza dell'hardware, ma per quanto abbiamo avuto modo di vedere è raro dover ricorrere a questo espediente: neppure i giochi con gli engine 3D più complessi riescono a mettere in crisi la "bestia" di Asus; ciononostante l'X-Mode permette di ottenere punteggi migliori nei benchmark, migliorando il framerate in maniera percepibile anche nel caso di rendering particolarmente complessi.

Il device risulta, in ambito gaming, assolutamente "future-proof", senza temere quindi le nuove uscite videoludiche in arrivo sul PlayStore.
Il sistema di raffreddamento a camera di vapore fa un ottimo lavoro nella gestione delle temperature; allo stesso modo la ghiera traforata sul retro permette un buon ricircolo d'aria e soprattutto fa sì che le zone più calde non siano quasi mai a contatto con il palmo della mano.
FotocameraNon rappresenta sicuramente il "selling point" del prodotto, ma il ROG Phone 2 monta una fotocamera niente male. I suoi 48 megapixel sono supportati dal sensore Sony IMX585 Quad Bayer, sostanzialmente il migliore disponibile sul mercato. C'è anche una fotocamera secondaria grandangolare da 13MP, per una dotazione che è sostanzialmente la stessa dello ZenFone 6. Non ci siamo ancora prodigati in test comparativi perché al modello in nostro possesso mancano ancora le ultime ottimizzazioni a livello software, che saranno pronte in tempo per il lancio e per la recensione.
La fotocamera frontale, infine, è di 24 MP, collocata nella posizione migliore per fare streaming delle proprie sessioni di gioco.

Nel caso in cui vogliate dedicarvi all'utilizzo prolungato del ROG Phone 2, magari in ambiente casalingo, potrete anche sfruttare l'AeroActive Cooler 2, una ventola da applicare sul retro del telefono utilizzando il connettore proprietario. Una soluzione un po' estrema eppure certamente distintiva, che di certo stuzzicherà la curiosità degli hardware enthusiast, ma che per il momento non abbiamo potuto mettere alla prova come si deve.
Non è soltanto il processore, in ogni caso, che stacca l'offerta della concorrenza, ed anzi le specifiche più impressionanti sono quelle della batteria. 6.000 mAh li avevamo trovati soltanto su qualche improbabile battery phone, mentre adesso sono a disposizione anche in un top di gamma di Asus. Il ROG Phone 2, in questi giorni di test, si è dimostrato un telefono inestinguibile, dalla resistenza straordinaria e singolare. E questo vale ovviamente non soltanto quando si gioca: se si decide di farne un uso "tradizionale" e moderato lo smartphone può reggere agilmente due giorni senza bisogno di essere attaccato all'alimentazione.

Oltre al brivido di piacere che corre lungo la schiena quando si arriva a fine giornata con ben più di metà della batteria, c'è da mettere in conto che una riduzione dei cicli di ricarica dovrebbe allungare anche la vita del terminale.

E visto che siamo a parlare di utilizzo "regolare", vi farà piacere sapere che Asus ha previsto la possibilità di utilizzare, al posto della vistosa interfaccia tipica del ROG Phone, anche quella del suo ZenFone, per chi sente di avere bisogno di schermate meno mordaci e appariscenti. A tal proposito, lo schermo a bassa latenza garantisce un'esperienza utente di prim'ordine, sostenuta da una fluidità e un'immediatezza nella risposta che poche altre volte abbiamo registrato in ambiente Android.
Ovviamente per una componentistica del genere c'è una contropartita abbastanza evidente: con i suoi 240 grammi il ROG Phone sarà uno degli smartphone più pesanti sul mercato, nonché uno fra i più arditi in fatto di ingombri. Per qualcuno potrebbe essere un deterrente, per altri un aspetto marginale di fronte alle prestazioni sicuramente rombanti.

Completamente accessoriato

Il ROG Phone 2 sarà lanciato sul mercato assieme ad una serie di accessori pensati specificatamente per il gaming. O meglio, pensati per creare una più ampia gamma di situazioni d'uso, cercando di espandere il concetto stesso di gioco in mobilità.
Abbiamo già accennato al sistema di raffreddamento AeroActive Cooler 2, forse l'oggetto meno estroso fra quelli che il produttore taiwanese ha pensato per accompagnare il suo device. Se avete dato un'occhiata alla dotazione del primo ROG Phone questa piccola ventola non sarà certo una novità, e lo stesso si può dire per il TwinView Dock, che ritorna nella versione due-punto-zero. Si tratta in pratica di un case con uno schermo aggiuntivo, che trasforma il ROG in una sorta di DS. Alcuni giochi avranno delle funzioni specifiche per il TwinView: in Asphalt 9, ad esempio, il secondo schermo potrà ospitare la mappa del tracciato.

Le analogie con il mondo Nintendo non sono finite, visto che durante l'evento di Taipei Asus ha presentato anche i Kunai Gamepad, dei controller in tutto e per tutto assimilabili ai Joy-Con di Switch. Si fanno scivolare ai lati di un supporto in cui si inserisce il telefono, per avere una sorta di piccola console portatile. Anche i Kunai, proprio come i Joy-Con, possono essere inseriti in un sostegno che li trasforma in un piccolo Joypad.

Dentro l'ArmeriaUna delle applicazioni più importanti per scolpire l'esperienza gaming del ROG Phone 2 è l'Armoury Crate. Una sorta di pannello di controllo estensivo dove è possibile visualizzare lo stato del telefono (dalle temperature ai cicli di clock di GPU e CPU), nonché creare un profilo di utilizzo per ogni singolo videogame installato sul device. Per ciascun titolo è possibile personalizzare la sensibilità del touchscreen, il controllo della temperatura, attivare l'anti-aliasing e più in generale gestire diverse impostazioni audio/video. Ogni volta che lanceremo un gioco, inoltre, una piccola finestra pop-up ci permetterò, prima dell'avvio, di bloccare al volo la luminosità e interrompere - se non desideriamo essere disturbati - la ricezione di notifiche o chiamate.

Sfortunatamente non abbiamo potuto effettuare test approfonditi, ma non neghiamo di aver trovato un po' dubbia l'ergonomia degli accessori e la solidità di stick e pulsanti (dorsali a parte).
La vicinanza con l'esperienza "ibrida" di Switch si completa con i due Dock che trasmettono, in streaming o direttamente via cavo, il flusso video del telefono su uno schermo di dimensioni più generose.
I prezzi degli accessori (così come quello dello smartphone) non sono stati resi noti, ed è difficile farsi un'idea sull'interesse che questi oggetti potranno risvegliare nel pubblico di riferimento. È chiaro tuttavia l'obiettivo di Asus, ovvero quello di dare nuova dignità al gaming su smartphone, proponendo sistemi di controllo più complessi rispetto al touchscreen, ed al contempo rendendo più malleabile e dinamica l'esperienza utente.

L'idea di trasformare il proprio telefonino in una "minuscola console", capace di trasmettere direttamente sul monitor del PC, è senza ombra di dubbio affascinante, e proprio Switch ha dimostrato che questo tipo di fruizione può funzionare alla grande. Quello che manca, od oggi, è una libreria di videogiochi che riescano a tirare fuori il meglio da questa configurazione. PlayerUnknown's BattleGrounds non può essere l'unica "killer app" del ROG Phone 2, e il mercato mobile non sembra intenzionato, al momento, ad arricchirsi con produzioni più strutturate.

Parlando con i portavoce di Asus abbiamo comunque avvertito una grande consapevolezza della situazione attuale. L'azienda sa bene che il suo prodotto è in qualche modo pionieristico, che garantisce possibilità d'uso difficili da promuovere con il software ad oggi presente sul PlayStore. L'importante, tuttavia, è dimostrare che queste possibilità esistono, magari per spingere qualche software house ad osare qualcosa di più.
Sarà opportuno ribadire che, a parte i due case decisamente appariscenti, gli accessori del ROG Phone 2 sembrano pensati soprattutto per il mercato asiatico. Dalle nostri parti l'utilizzo del device sarà molto più tradizionale; valgano quindi tutte le ottime considerazioni espresse nei paragrafi precedenti.

Asus ROG Phone 2 Per completare il quadro sul ROG Phone 2 manca solo un dettaglio, e non certo di quelli secondari: il prezzo. Asus lancerà ufficialmente il prodotto a settembre, ed il costo del suo “mostro di potenza” verrà probabilmente svelato a ridosso della data d'uscita. È chiaro che il nuovo ROG Phone si dedicherà soprattutto a chi non vuole compromessi sul fronte hardware. Il processore più potente sul mercato si accompagna con una batteria impressionante: il peso importante e le dimensioni generose passano in secondo piano di fronte a prestazioni e resistenza. Un bel colpo per chi il telefonino lo usa non solo per giocare, ma anche per vedere contenuti multimediali. A distinguersi nel suo ambiente d'elezione è pure lo schermo, un meraviglioso AMOLED a 120hz con supporto per l'HDR (a 10 bit) e una gamma cromatica impressionante, fiore all'occhiello del ROG Phone 2. A coronare il tutto troviamo applicativi pensati per ottimizzare le prestazioni dei giochi e uno studio attento per valorizzare l'uso in modalità landscape. Fermo restando che l'appartenenza alla famiglia ROG è un indizio inequivocabile sul pubblico di destinazione del prodotto, sappiamo che l'edizione europea verrà presentata con un design meno vistoso; questo, assieme l'inclusione della fotocamera e dell'interfaccia dello ZenFone 6, è un segnale abbastanza chiaro: per Asus il ROG Phone 2 è un capace di distinguersi anche in ambiti diversi da quello del gaming. Dopo una prova approfondita non facciamo fatica a crederci: un prodotto con un carattere distintivo, che - proprio come il pubblico a cui si dedica - non si accontenta di nient'altro che della vetta più alta in termini prestazionali.