Fortnite è indubbiamente un titolo non per tutti, ma è innegabile il fatto che stia consentendo al mondo videoludico di espandersi verso nuovi confini. Il meccanismo delle Stagioni e le miriadi di partnership importanti, nonché le battaglie per le commissioni contro Apple e Google, stanno delineando un quadro cruciale per l'intera industria, in cui un singolo titolo riesce a rinnovarsi costantemente (vedere anche la modalità Zero Costruzioni) e rimanere interessante persino per il pubblico casual che, come ben noto, è anche quello più semplice da perdere. Mettendo da parte il contesto in cui si inserisce il titolo di Epic Games, risulta però intrigante notare che Fortnite è in prima linea quando si tratta di apertura e accessibilità. Basti pensare al cross play, che in questo caso è attivo su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC, Nintendo Switch, Android e ora anche iOS (no, il gioco non è tornato sull'App Store, ma ne parleremo).
Risulta chiaro, quindi, il motivo per cui NVIDIA stia puntando tanto sul titolo di Epic Games per quel che riguarda il cloud gaming, di cui il team verde è uno dei principali rappresentanti grazie al suo servizio GeForce NOW con RTX 3080, che si basa sulla connessione a Internet e non sull'hardware del dispositivo in sé (e permette quindi potenzialmente di giocare da modelli che non sarebbero compatibili in modo classico, nonché di non dover scaricare il gioco, potendolo avviare al volo). A questo proposito, abbiamo avuto modo di provare in anteprima Fortnite con controlli touch tramite NVIDIA GeForce NOW proprio con piano RTX 3080 e abbiamo scoperto delle possibilità interessanti.
Un inno all'apertura e alla portabilità
L'annuncio è arrivato direttamente sul blog ufficiale di NVIDIA: tutti i membri di GeForce NOW possono ora accedere al gioco in streaming. Più precisamente, è possibile passare per l'applicazione ufficiale GeForce NOW per dispositivi Android e per il browser Safari su iPhone.
La notizia più importante è proprio quest'ultima: infatti, se nel caso di Android, nonostante la rimozione del gioco dal Play Store di Google, Fortnite rimane scaricabile tramite APK e metodi alternativi, su piattaforma Apple il cloud gaming rappresenta l'unico modo per usufruire del titolo di Epic Games. Abbiamo in ogni caso eseguito la prova su entrambe le piattaforme, dato che anche per quel che riguarda il sistema operativo del robottino verde può trattarsi di una possibilità intrigante, visto che non bisogna scaricare nulla se non l'app GeForce NOW, ma dimenticatevi, ad esempio, gli update per le Stagioni. Potenzialmente, quindi, è possibile giocare al titolo di Epic Games in questo modo anche su quei dispositivi che di base non offrirebbero esattamente la migliore delle esperienze. Come potrete immaginare, in questi contesti ci sono miriadi di variabili in gioco riguardanti la qualità dell'esperienza, su tutti la connessione a Internet utilizzata e, non a caso, si fa riferimento ad almeno 15Mbps per giocare in 720p a 60 FPS, nonché ad almeno 25Mbps per il 1080p a 60 FPS. Importante, inoltre, avere una latenza inferiore a 80 ms da un data center NVIDIA, anche se per un'esperienza ottimale ci vogliono meno di 40 ms.
Quanto ai requisiti hardware, su Android viene richiesto semplicemente 1GB di RAM, Android 5.0 o superiore e supporto a OpenGL ES2.0 o superiore (consigliato, invece, il refresh rate di 120Hz se si vuole puntare allo streaming a 120 FPS, accessibile solamente da determinati modelli). Per quel che riguarda iPhone, basta disporre di un modello compatibile con iOS 14.3 o successivi.
Insomma, i requisiti non sono eccessivi, quindi può trattarsi di una soluzione interessante in determinati scenari. C'è da dire che il lancio del supporto ai controlli touch per Fortnite su NVIDIA GeForce NOW segue un periodo di beta chiusa che ha visto oltre 500.000 partecipanti giocare in streaming da centinaia di dispositivi mobili diversi, per un totale di oltre 4 milioni di sessioni effettuate. In parole povere, la nostra prova è arrivata in un momento pre-lancio, ma abbiamo avuto modo di testare quella che essenzialmente rappresenta l'esperienza finale per il servizio di cloud gaming. Ma come funziona? Per chi non lo sapesse, nei datacenter di NVIDIA ci sono supercomputer tradizionali oppure uno dei più recenti SuperPOD (compatibili con il piano RTX 3080) a seconda di quale regione si aggancia con la propria app. Dopodiché, saranno proprio questi dispositivi a far girare il gioco e a trasmettere il flusso in tempo reale al nostro dispositivo, che sia esso un PC, una TV o uno smartphone.
Utilizzando una connessione che rispetta i requisiti citati in precedenza, giocare a Fortnite sarà un'esperienza abbastanza appagante e, per qualcuno, l'equivalente di aver installato il gioco sul suo dispositivo Android o iPhone/iPad e usufruire dei comandi touch. Tutto, naturalmente, dipende anche dai livelli di sensibilità personali.
Questa è sicuramente una vittoria per il cloud gaming, che durante la nostra prova ha dimostrato di poter offrire sessioni soddisfacenti anche su connessioni non delle più prestanti (abbiamo provato, infatti, anche su rete FWA, che non è il massimo in termini di latenza e performance in generale).
L'utilizzo di una rete FTTH e di un modem compatibile con segnale a 5GHz rappresenta la condizione migliore per giocare in cloud, annullando quasi del tutto lag e artefatti visivi, ma ormai servizi come NVIDIA GeForce NOW stanno raggiungendo una buona maturità e non sono in pochi a utilizzarli come driver principale per le proprie avventure virtuali.
Ogni situazione fa certamente storia a sé e ognuno ha le sue esigenze e possibilità, così come certamente in determinate e sporadiche situazioni qualche lag può capitare. In ogni caso, le partite che abbiamo effettuato in questa fase di prova si sono svolte tutte fluidamente e senza intoppi in grado di compromettere l'esperienza. Siamo abbastanza convinti del fatto che l'utente casual con una buona connessione a Internet potrà tornare a giocare a Fortnite dal suo iPhone senza troppi compromessi. I comandi touch sono infatti ben posizionati a schermo e da quel punto di vista sembra in tutto e per tutto di giocare con l'applicazione nativa per smartphone, al netto delle sostanziali differenze nella qualità visiva, che con il piano RTX 3080 raggiunge il massimo del suo potenziale.
La questione più interessante per gli amanti di videogiochi e tecnologia, però, rappresenta la totale apertura garantita da servizi come GeForce NOW, che rende il mondo del gaming accessibile da qualunque device.
Per intenderci, andando oltre ai controlli touch, abbiamo avuto modo di sfruttare il supporto ufficiale di iOS verso i controller DualShock 4 di PlayStation 4 per giocare al titolo di Epic Games su un dispositivo Apple.
Questo senza scaricare nulla sull'iPhone, ma semplicemente passando per il browser Safari preinstallato. Insomma, capite bene che iniziative di questo tipo vanno a delineare scenari interessanti che consentono di espandere le possibilità dell'utente.
Fortnite non è propriamente un titolo in grado di spostare gli hardcore gamer, ma GeForce NOW offre all'interno del suo catalogo miriadi di titoli un po' per tutti i gusti. Il fatto che si stia implementando il supporto ai controlli touch su Fortnite potrebbe essere solo l'anticamera per un'apertura ulteriore, ovvero per rendere accessibili da dispositivi mobili tramite cloud e metodo di input "nativo" esperienze che generalmente sarebbero accessibili solamente da PC o console. Insomma, bisogna saper guardare oltre le apparenze, mirando anche all'importanza che una novità di questo tipo può comportare a livello tecnologico. Si va sempre più verso un mondo in cui è possibile giocare in mobilità a esperienze stratificate sia dal punto di vista tecnico che ludico: non vediamo l'ora di scoprire le future evoluzioni del mondo del cloud gaming.
Fortnite con controlli touch su NVIDIA GeForce NOW: perché è interessante
Il supporto ai controlli touch per Fortnite è ufficialmente approdato su NVIDIA GeForce NOW: un nuovo tassello per il gaming completo in mobilità.
Fortnite è indubbiamente un titolo non per tutti, ma è innegabile il fatto che stia consentendo al mondo videoludico di espandersi verso nuovi confini. Il meccanismo delle Stagioni e le miriadi di partnership importanti, nonché le battaglie per le commissioni contro Apple e Google, stanno delineando un quadro cruciale per l'intera industria, in cui un singolo titolo riesce a rinnovarsi costantemente (vedere anche la modalità Zero Costruzioni) e rimanere interessante persino per il pubblico casual che, come ben noto, è anche quello più semplice da perdere.
Mettendo da parte il contesto in cui si inserisce il titolo di Epic Games, risulta però intrigante notare che Fortnite è in prima linea quando si tratta di apertura e accessibilità. Basti pensare al cross play, che in questo caso è attivo su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC, Nintendo Switch, Android e ora anche iOS (no, il gioco non è tornato sull'App Store, ma ne parleremo).
Risulta chiaro, quindi, il motivo per cui NVIDIA stia puntando tanto sul titolo di Epic Games per quel che riguarda il cloud gaming, di cui il team verde è uno dei principali rappresentanti grazie al suo servizio GeForce NOW con RTX 3080, che si basa sulla connessione a Internet e non sull'hardware del dispositivo in sé (e permette quindi potenzialmente di giocare da modelli che non sarebbero compatibili in modo classico, nonché di non dover scaricare il gioco, potendolo avviare al volo). A questo proposito, abbiamo avuto modo di provare in anteprima Fortnite con controlli touch tramite NVIDIA GeForce NOW proprio con piano RTX 3080 e abbiamo scoperto delle possibilità interessanti.
Un inno all'apertura e alla portabilità
L'annuncio è arrivato direttamente sul blog ufficiale di NVIDIA: tutti i membri di GeForce NOW possono ora accedere al gioco in streaming. Più precisamente, è possibile passare per l'applicazione ufficiale GeForce NOW per dispositivi Android e per il browser Safari su iPhone.
La notizia più importante è proprio quest'ultima: infatti, se nel caso di Android, nonostante la rimozione del gioco dal Play Store di Google, Fortnite rimane scaricabile tramite APK e metodi alternativi, su piattaforma Apple il cloud gaming rappresenta l'unico modo per usufruire del titolo di Epic Games. Abbiamo in ogni caso eseguito la prova su entrambe le piattaforme, dato che anche per quel che riguarda il sistema operativo del robottino verde può trattarsi di una possibilità intrigante, visto che non bisogna scaricare nulla se non l'app GeForce NOW, ma dimenticatevi, ad esempio, gli update per le Stagioni.
Potenzialmente, quindi, è possibile giocare al titolo di Epic Games in questo modo anche su quei dispositivi che di base non offrirebbero esattamente la migliore delle esperienze. Come potrete immaginare, in questi contesti ci sono miriadi di variabili in gioco riguardanti la qualità dell'esperienza, su tutti la connessione a Internet utilizzata e, non a caso, si fa riferimento ad almeno 15Mbps per giocare in 720p a 60 FPS, nonché ad almeno 25Mbps per il 1080p a 60 FPS. Importante, inoltre, avere una latenza inferiore a 80 ms da un data center NVIDIA, anche se per un'esperienza ottimale ci vogliono meno di 40 ms.
Quanto ai requisiti hardware, su Android viene richiesto semplicemente 1GB di RAM, Android 5.0 o superiore e supporto a OpenGL ES2.0 o superiore (consigliato, invece, il refresh rate di 120Hz se si vuole puntare allo streaming a 120 FPS, accessibile solamente da determinati modelli). Per quel che riguarda iPhone, basta disporre di un modello compatibile con iOS 14.3 o successivi.
Insomma, i requisiti non sono eccessivi, quindi può trattarsi di una soluzione interessante in determinati scenari. C'è da dire che il lancio del supporto ai controlli touch per Fortnite su NVIDIA GeForce NOW segue un periodo di beta chiusa che ha visto oltre 500.000 partecipanti giocare in streaming da centinaia di dispositivi mobili diversi, per un totale di oltre 4 milioni di sessioni effettuate. In parole povere, la nostra prova è arrivata in un momento pre-lancio, ma abbiamo avuto modo di testare quella che essenzialmente rappresenta l'esperienza finale per il servizio di cloud gaming.
Ma come funziona? Per chi non lo sapesse, nei datacenter di NVIDIA ci sono supercomputer tradizionali oppure uno dei più recenti SuperPOD (compatibili con il piano RTX 3080) a seconda di quale regione si aggancia con la propria app. Dopodiché, saranno proprio questi dispositivi a far girare il gioco e a trasmettere il flusso in tempo reale al nostro dispositivo, che sia esso un PC, una TV o uno smartphone.
Utilizzando una connessione che rispetta i requisiti citati in precedenza, giocare a Fortnite sarà un'esperienza abbastanza appagante e, per qualcuno, l'equivalente di aver installato il gioco sul suo dispositivo Android o iPhone/iPad e usufruire dei comandi touch. Tutto, naturalmente, dipende anche dai livelli di sensibilità personali.
Questa è sicuramente una vittoria per il cloud gaming, che durante la nostra prova ha dimostrato di poter offrire sessioni soddisfacenti anche su connessioni non delle più prestanti (abbiamo provato, infatti, anche su rete FWA, che non è il massimo in termini di latenza e performance in generale).
L'utilizzo di una rete FTTH e di un modem compatibile con segnale a 5GHz rappresenta la condizione migliore per giocare in cloud, annullando quasi del tutto lag e artefatti visivi, ma ormai servizi come NVIDIA GeForce NOW stanno raggiungendo una buona maturità e non sono in pochi a utilizzarli come driver principale per le proprie avventure virtuali.
Ogni situazione fa certamente storia a sé e ognuno ha le sue esigenze e possibilità, così come certamente in determinate e sporadiche situazioni qualche lag può capitare. In ogni caso, le partite che abbiamo effettuato in questa fase di prova si sono svolte tutte fluidamente e senza intoppi in grado di compromettere l'esperienza. Siamo abbastanza convinti del fatto che l'utente casual con una buona connessione a Internet potrà tornare a giocare a Fortnite dal suo iPhone senza troppi compromessi. I comandi touch sono infatti ben posizionati a schermo e da quel punto di vista sembra in tutto e per tutto di giocare con l'applicazione nativa per smartphone, al netto delle sostanziali differenze nella qualità visiva, che con il piano RTX 3080 raggiunge il massimo del suo potenziale.
La questione più interessante per gli amanti di videogiochi e tecnologia, però, rappresenta la totale apertura garantita da servizi come GeForce NOW, che rende il mondo del gaming accessibile da qualunque device.
Per intenderci, andando oltre ai controlli touch, abbiamo avuto modo di sfruttare il supporto ufficiale di iOS verso i controller DualShock 4 di PlayStation 4 per giocare al titolo di Epic Games su un dispositivo Apple.
Questo senza scaricare nulla sull'iPhone, ma semplicemente passando per il browser Safari preinstallato. Insomma, capite bene che iniziative di questo tipo vanno a delineare scenari interessanti che consentono di espandere le possibilità dell'utente.
Fortnite non è propriamente un titolo in grado di spostare gli hardcore gamer, ma GeForce NOW offre all'interno del suo catalogo miriadi di titoli un po' per tutti i gusti. Il fatto che si stia implementando il supporto ai controlli touch su Fortnite potrebbe essere solo l'anticamera per un'apertura ulteriore, ovvero per rendere accessibili da dispositivi mobili tramite cloud e metodo di input "nativo" esperienze che generalmente sarebbero accessibili solamente da PC o console. Insomma, bisogna saper guardare oltre le apparenze, mirando anche all'importanza che una novità di questo tipo può comportare a livello tecnologico. Si va sempre più verso un mondo in cui è possibile giocare in mobilità a esperienze stratificate sia dal punto di vista tecnico che ludico: non vediamo l'ora di scoprire le future evoluzioni del mondo del cloud gaming.
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