La Flip Camera del nuovo ASUS Zenfone 7 Pro alla prova

Per il suo Zenfone 7 Pro ASUS ha scelto una Flip Camera motorizzata, così da avere foto perfette anche in “Modalità Selfie”.

La Flip Camera del nuovo ASUS Zenfone 7 Pro alla prova
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ASUS è di certo un'autorità quando si parla di personal computer, sia che questi servano per lo studio e il lavoro che per il gaming, con il celebre badge ROG. Sono anni però che il produttore di Taiwan porta sul mercato anche ottimi smartphone, su Everyeye conosciamo molto bene la gamma dei ROG Phone, pensati soprattutto per videogiocare in mobilità, ma è disponibile anche la gamma Zenfone, arrivata ora alla sua settima generazione.
Una gamma che al suo massimo offre il nuovo ASUS Zenfone 7 Pro, dispositivo dal costo di 799€ e che oggi vogliamo riprendere fra le mani per un focus sulle fotocamere. Lo Zenfone 7 Pro è davvero unico nel suo genere in fatto di fotocamere, grazie a una Flip Camera in grado di ruotare, così da avere le tre fotocamere principali anche per gli autoscatti. Chi ama i selfie dunque non dovrà scendere ad alcun compromesso, ma come scattano le tre fotocamere installate a bordo dello Zenfone 7 Pro? Andiamo a scoprirlo.

Una fotocamera fronte/retro

Partiamo dal sensore principale grandangolare: un Sony IMX686 da 64 MP, con pixel da 0.8 µm e una grandezza di 1/1.73". Un sensore abbastanza comune sul mercato attuale, presente su moltissimi dispositivi, fra cui anche l'ASUS ROG Phone 3 che abbiamo analizzato di recente. In questo caso però il produttore lo ha personalizzato con un'apertura F1.8, la tecnologia Quad Bayer da 16 MP, una lente da 26,6 mm di lunghezza focale (equivalente al 35 mm) e una stabilizzazione ottica a 4 assi.
Questa fotocamera principale è affiancata da una ultra grandangolare con sensore di immagine Sony IMX363 da 12 MP, con pixel da 1.4 µm e grandezza pari a 1/2.55", equivalente a una lunghezza focale di 14,3 mm e in grado di correggere le distorsioni in tempo reale. Chiudiamo il pacchetto con un teleobiettivo equivalente a 80 mm, stabilizzato su 4 assi e capace di uno zoom ottico 3x da 8 MP, che in digitale può diventare 12x.
Com'è facile immaginare, ASUS non ha certo risparmiato sulle varie modalità software di supporto come la Modalità Notte, il Ritratto, il Panorama Auto e il supporto ai file RAW fino a 32 secondi di esposizione prolungata grazie ai controlli manuali. Prima di andare effettivamente ad analizzare gli scatti che abbiamo raccolto con lo Zenfone 7 Pro, diamo un'occhiata all'app fotocamera stock.

64 MP fra scelte e compromessi

Come tradizione, abbiamo a che fare con un'applicazione completa e ricca di opzioni, dalla possibilità di farci aiutare dall'IA per il riconoscimento delle scene alla collaborazione con Google per la ricerca degli oggetti inquadrati (Google Lens). Fra le impostazioni possiamo scegliere il formato della nostra foto, la filigrana ASUS, il rilevamento automatico delle scene notturne e molto altro, passando persino per la regolazione della luce gialla negli scatti.
L'unico vero neo dell'offerta è forse rappresentato dalla scelta della risoluzione, purtroppo comune a moltissimi dispositivi di ultima uscita: sfruttare i 64 MP effettivi del sensore principale significa rinunciare alle altre due fotocamere di supporto.

Dunque se vogliamo la massima qualità dobbiamo restare con la fotocamera principale, per poi modificare manualmente la risoluzione per rendere visibili anche le altre focali, cosa che stanca molto presto e ci fa dimenticare dei 64 MP - quando sarebbe bastata un'opzione in grado di cambiare in automatico la massima risoluzione possibile. Peccato. Ma è ora arrivato finalmente il momento di scattare.

Intelligenza artificiale

Scattare in condizioni di luce ottimali, con il sole bello alto e il cielo azzurro, è semplice e divertente. Il telefono, aiutato anche dall'IA, riconosce il cielo limpido e scatta con le migliori impostazioni possibili, anche se bisogna fare attenzione alle nuvole (che rischiano talvolta di risultare un tantino impastate, come avevamo visto anche sul ROG Phone 3) e a porzioni illuminate particolarmente "accese" - ad esempio i riflessi sulla Torre Generali risultano un tantino bruciati ma è nell'ordine delle cose, difficile ottenere risultati differenti con uno smartphone.

Vogliamo aggiungere che le foto sono state scattate con l'HDR Automatico, funzione che lavora molto bene nella gran parte delle situazioni. A livello di gestione generale dell'illuminazione, tutte e tre le fotocamere lavorano in maniera simile, come potete notare con gli scatti effettuati con il teleobiettivo da 80 mm.

Anche se ASUS ha puntato principalmente sulla fotocamera da 26,6 mm, bisogna dire che la ultra grandangolare funziona molto bene, con colori vividi e una distorsione accettabile, corretta dietro le quinte dal software. Forse il suo angolo di visione non risulta "estremo" come su altri terminali concorrenti ma il bilanciamento delle prestazioni rende la scelta di ASUS comprensibile e accettabile.

Buoni risultati anche in notturna, con l'app fotocamera che si prende diversi secondi per ottenere i migliori scatti possibili, noi non dobbiamo fare altro che tenere il dispositivo più fermo possibile e aspettare.

La fotocamera principale è anche in grado di fare buone "macro", mettendo a fuoco un soggetto ravvicinato e sfocando in maniera naturale lo sfondo - funzione che vi tornerà utile soprattutto se amate fotografare il cibo, con bokeh di buona fattura e per nulla artificiali, visto che l'effetto è del tutto ottico dovuto alla messa a fuoco.

All'esterno e in notturna il nuovo ASUS Zenfone 7 Pro si comporta così come ci si aspetterebbe, ma come vanno le cose in interni? Anche in questo caso pochi problemi, con le fotocamere in grado di gestire abbastanza bene ogni situazione, mantenendo una gamma dinamica accettabile e senza svilire troppo i colori.

Abbiamo portato il nuovo Zenfone 7 Pro anche nel nostro studio di Milano nei giorni in cui ci stavamo divertendo con Mario Kart Live: Home Circuit, in un angolo illuminato in maniera non particolarmente efficace ma con il telefono in grado di scattare foto di buona fattura.

A proposito di colori, il telefono tende a esaltare naturalmente il blu e il verde in alcune situazioni, come nella foto della Biblioteca degli Alberi con la Torre Unicredit sullo sfondo, mentre risulta tutto più bilanciato quando è presente anche il sole, come nella foto della galleria di Piazza Duomo.

Non è propriamente un errore, è il software che opta naturalmente per una temperatura colore più fredda in determinate situazioni, diciamo che volendo si può anche intervenire in post-produzione successivamente per cambiare leggermente la situazione.

Scattando in RAW questa operazione è ancora più efficace e marcata in Lightroom Mobile, ricordate però che in questo modo andate a perdere tutte le potenzialità del software come l'HDR Automatico e altre elaborazioni "dietro le quinte", motivo per cui è da un po' (da quando è arrivata la fotografia computazionale in ambito mobile) che tendiamo a sconsigliare tale modalità di scatto.

Guardando agli scatti della galleria appena sopra, notiamo come anche al crepuscolo, con il cielo del tutto nuvoloso, il telefono si comporti in maniera ottima, rendendo ben leggibili sia le ombre che le luci dei palazzi. Abbiamo poi già sottolineato come la fotocamera principale sia in grado di creare un ottimo sfocato naturale quando ci troviamo a scattare fotografie a soggetti ravvicinati, mentre nella foto a Porta Garibaldi è bene notare il comportamento impeccabile dell'HDR - che in questo caso è risultato anche più efficace di altri telefoni della concorrenza più blasonati e costosi.
Chiudiamo facendo un ultimo plauso alle lente da 80mm, uno zoom ottico 3x davvero efficace in esterna, come potete vedere negli scatti di Piazza Gae Aulenti e alla "guglia" della Torre Unicredit.

Asus Zenfone 7 Il comparto fotografico di ASUS Zenfone 7 Pro ci è sembrato assolutamente in linea con l’hardware di contorno. Le tre fotocamere a bordo si comportano bene in qualsiasi situazione, dalla luce piena agli interni poco illuminati, con la possibilità di sfruttare l’intelligenza artificiale e la lunga esposizione per ottenere ottimi scatti anche in notturna. Dal punto di vista della risoluzione i tre sensori di bordo non fanno urlare al miracolo, inoltre sfruttare i 64 MP è alquanto fastidioso per via di un piccolo cavillo software, il nuovo telefono di ASUS però ci permette di usare il comparto fotocamera principale anche per gli scatti selfie, grazie a un sistema motorizzato particolarmente veloce e affidabile. Con i tasti del volume possiamo anche decidere che angolazione far tenere alla fotocamera, il nostro unico limite è la creatività. Abbiamo dunque a che fare con un prodotto che scende a pochissimi compromessi e in molte situazioni se la gioca alla pari con i migliori cameraphone del momento.