Provato Microsoft Edge: la prova

Il nuovo browser Microsoft, che debutterà con Windows 10, anche se in fase beta si è rivelato decisamente più performante di Internet Explorer, sia nei benchmark che nell'utilizzo quotidiano.

Provato Microsoft Edge: la prova
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Con Windows 10 Microsoft si gioca molto. Stretta nella morsa tra Google, che con Android domina il mercato mobile, ed Apple, che forte del suo "Think Different" si è garantita uno zoccolo duro sia nel mercato degli smartphone che in quello PC, in tanti si attendevano una risposta decisa da parte della compagnia fondata da Bill Gates. Risposta che sembra avere le sembianze del nuovo Windows in arrivo, un O.S. pensato per essere contemporaneo, leggero e versatile, in grado di funzionare in maniera indifferente su tablet, smartphone e computer desktop, con applicazioni universali e scalabili per le diverse piattaforme. In definitiva progettato per essere il miglior Windows di sempre. Per sottolineare ulteriormente una certa discontinuità col passato, MS ha scelto di porre al centro di questa nuova proposta un browser inedito, figlio di una branca di sviluppo parallela a quella del classico Internet Explorer, chiamato Microsoft Edge. Un Browser che negli ultimi giorni, grazie alle insider preview di Windows 10, abbiamo avuto modo di provare a fondo.

Project Spartan

La scelta di un cambio così radicale in un ambito così delicato potrebbe sembrare avventata. Ma è anche l'unica possibile, visto il livello raggiunto dalla concorrenza e una oggettiva difficoltà di miglioramento del browser attuale, figlia di una genesi avvenuta in un periodo in cui l'attuale livello di espansione e flessibilità raggiunto da internet non era pronosticabile.
Allo stato attuale dei sistemi informatici infatti, il browser rappresenta un elemento più che essenziale, perché strumento principe utilizzato dall'utenza per sfruttare le potenzialità del web, vero centro gravitazionale sia per quanto riguarda le informazioni che (grazie all'adozione massiccia dell'HTML5 in atto) le applicazioni. Per prima cosa è giusto precisare come Microsoft Edge sia disponibile, nelle build di Windows 10 in circolazione, con il nome di Project Spartan. Nome con cui è stato inizialmente presentato il software e a cui tutte le versioni beta fanno riferimento. Nel solco della nuova tradizione in uso presso la società americana, che vuole l'utilizzo di nomi legati al brand di Halo per "battezzare" ogni nuova iniziativa (esempio più famoso l'assistente vocale Cortana), Spartan si presenta come un vero e proprio fork di Internet Explorer. Base del software è il layout engine (inteso come insieme tra interprete HTML e motore di rendering) EdgeHTML, che rispetto al vecchio engine Trident (conosciuto anche come MSHTML) presente su IE elimina tutto il codice necessario alla retro compatibilità con siti e applicazioni Web non al passo coi tempi. L'eliminazione di tale porzione di codice ha permesso agli sviluppatori di concentrarsi sull'interoperabilità tra diversi form factor, le performance, la sicurezza e il rendering dei moderni siti Web, nonché delle Web Application. Nessun problema comunque per quanto riguarda pagine obsolete, in quanto Edge sarà in grado di passare al vecchio engine in qualsiasi momento.

Benchmark

Per quanto gli strumenti di valutazione numerica siano solo marginali nella formulazione di un giudizio completo su un prodotto complesso come un browser web, possono comunque fornire una valida base di partenza. Ancora più balzano potrebbe sembrare effettuare test approfonditi su un software ancora lontano dalla versione definitiva, comparandoli addirittura con risultati ottenuti da prodotti completamente maturi. Vista la natura qualitativa degli esiti tuttavia, ci è sembrato doveroso partire proprio dai benchmark per dare un'idea della bontà del lavoro portato avanti da Microsoft. Per dovere di dettaglio, precisiamo che la versione di Edge (Project Spartan) utilizzata è la 15.10125, all'interno della Insider Preview di Windows 10 (build 10125). I browser utilizzati per la prova comparativa sono invece Google Chrome (Ver. 43.0.2357), Mozilla Firefox (Ver. 38.0.1) e Internet Explorer (11.0.10011). I risultati sono frutto di prove all'impronta, ottenuti tramite utilizzo di un hardware piuttosto datato (Intel Core 2 Duo @2GHz con 2 GB di RAM) e quindi da accogliere come dati indicativi più che oggettivi.
Più che i riscontri ottenuti a livello globale (comunque già superiori a I.E. e penalizzati dall'assenza di supporto ad alcuni plug-in come Silverlight, sicuramente disponibile nella versione definitiva), i risultati dei test sul codice Javascript sono i più sorprendenti perché di poco inferiori a quelli dell'attuale Chrome, sicuramente il browser più veloce sotto tale aspetto. Considerato che Javascript è il linguaggio di scripting utilizzato per gestire la logica delle pagine web, dei valori così alti nei bench, ottenuti ribadiamo con una versione beta, dimostrano materialmente la spiccata vocazione del software verso le web application, con un deciso cambio di passo rispetto al suo predecessore, che da questo punto di vista soffriva parecchio del peso degli anni. Ipotizzando un lavoro di rifinitura da qui alla release definitiva, Edge potrà facilmente raggiungere la vetta di questa piccola classifica, configurandosi come browser di riferimento per l'interpretazione logica del web.

Al di là dei numeri

Passando ad un'analisi più strettamente qualitativa, Edge stupisce sin dal primo utilizzo. La sensazione di un codice più snello rispetto all'ormai vetusto fratello maggiore si percepisce in un tempo di avvio decisamente minore e in un peso sulla memoria di sistema contenuto. Due aspetti che favoriscono non poco la navigazione, in particolare quella effettuata con diverse schede aperte. Il tempo di richiesta e rendering della pagine è davvero buono, e il nuovo motore non è andato in difficoltà in nessuna situazione, nemmeno di fronte a ramificazioni HTML specialmente complesse. L'interfaccia è stata completamente ridisegnata, partendo dal presupposto di adattarsi a diverse risoluzioni e sistemi di input: addio quindi a sotto-menù con numerose voci e spazio ad icone ben visibili e facili da raggiungere. Lo spazio inferiore della finestra è dedicato completamente alla pagina web, con il bordo superiore deputato agli strumenti di navigazione. Su questo troviamo la gestione delle schede, la barra degli indirizzi, ora unificata con quella di ricerca (motore preimpostato Bing) ed i pulsanti avanti indietro e refresh.
All'interno della barra degli indirizzi troviamo il tasto di aggiunta ai preferiti e l'attivazione della modalità lettura: una novità non assoluta e per ora compatibile solo con pochi siti web, che nella sostanza permette di riformattare il contenuto delle pagine per renderle più facili da leggere. Oltre a quanto detto, a fianco della barra degli URL troviamo altri tre collegamenti: uno per aprire il menu dedicato ai preferiti (dal quale gestire anche cronologia, elenco lettura e lista dei download), uno per entrare nelle impostazioni (dalle quali è possibile "pinnare" una pagina direttamente nella schermata start di Windows, con tanto di Live Tile) ed un'ultima definita nota web. Proprio quest'ultima funzionalità rappresenta una delle aggiunte più interessanti di Edge. Una volta lanciata una web note, ci verrà data la possibilità di fare un piccolo editing della pagina web tramite strumenti grafici, come pennarello ed evidenziatore, di aggiungere di commenti oppure di croppare parte della stessa (in maniera analoga a quanto visto su alcuni software Samsung o LG per smartphone), in modo da creare un'immagine da condividere immediatamente o salvare sull'hard drive. Niente di rivoluzionario ma comunque un ottimo plus per la produttività. Per quanto riguarda la stabilità, un grosso passo in avanti e stato fatto con la versione contenuta nella build 10125 di Windows 10, che rispetto ad altre provate precedentemente soffre solo raramente di crash randomici e freeze.

Windows 10 Microsoft saluta Internet Explorer senza troppi rimpianti. Il rimpiazzo preparato per l’occasione, Edge, è più veloce, versatile e leggero. Nonostante la versione non ancora definita testata (che paga in alcuni bug che non inficiano tutto sommato l’esperienza), il browser pensato per Windows 10 si è dimostrato versatile e altamente responsivo, una caratteristica indispensabile per surfare al meglio il Web 2.0. Considerato il tempo a disposizione da qui all’uscita definitiva di TEN (prevista ufficialmente per Luglio), il software della società americana rischia di essere un’arma affilata come il nome vuole suggerire, alfiere delle lotta a colpi di sistema operativo che da Redmond si preparano ad intraprendere.