MSI Oculux NXG253R alla prova: monitor NVIDIA Reflex completo e accessibile

Abbiamo passato qualche sessione di gioco in compagnia del MSI Oculux NXG253R, un monitor a 360 Hz con G-SYNC e NVIDIA RLA.

MSI Oculux NXG253R alla prova: monitor NVIDIA Reflex completo e accessibile
Articolo a cura di

Negli ultimi mesi abbiamo avuto il piacere di mettere alla prova le prime proposte ad altissimo framerate approdate sul mercato con tecnologia NVIDIA Reflex Latency Analyzer e G-SYNC. Un tempo il mercato dei monitor da eSport era dominato da pannelli TN, più facilmente adattabili alle esigenze dei gamer competitivi ma gradualmente i produttori hanno iniziato a mutuarne le caratteristiche più spinte anche su display IPS, a totale beneficio di una qualità di visione migliorata.
Unendo tutti questi aspetti si arriva spesso a cifre non alla portata di tutti ma in questo approfondimento vi racconteremo la nostra esperienza con un pannello particolare, l'MSI Oculux NXG253R: si tratta di uno schermo "classico" per gli eSport, di tipo IPS, con risoluzione FullHD, NVIDIA RLA e G-SYNC e frequenza di aggiornamento da ben 360 Hz. Lanciato a poco meno di 1.000 euro, questo monitor da 24,5 pollici è attualmente reperibile a 399 euro su Amazon, il che lo rende uno dei più appetibili della sua categoria.

Caratteristiche e peculiarità

Chi è abituato a leggere le caratteristiche dei prodotti destinati a questo mercato, saprà già come coniugare ogni aspetto tecnico dell'Oculux NXG253R e quanto possa rappresentare, sulla carta, un'opportunità più unica che rara. Tuttavia, non basta la scheda tecnica a definire un prodotto, nel bene e nel male.

Ricapitolando, ci troviamo davanti a un pannello Rapid IPS da 360 Hz con tempi di risposta fissati a 1 ms GTG. La risoluzione è quella che ci si aspetterebbe da un qualunque monitor da gaming competitivo, ovvero 1920x1080 pixel, ben bilanciata soprattutto in virtù di una diagonale non eccessiva. Lo schermo è flat, incastonato in una cornice semi-borderless con la sola eccezione del classico margine inferiore più abbondante, dove troneggia il logo del dragone di Taipei e che nasconde inferiormente il tasto di accensione e spegnimento. La finitura è antiriflesso e i nit di picco dichiarati 400 sia in SDR che in HDR. Il rapporto di contrasto si mantiene su 1000:1, nella norma per questa tecnologia, e la copertura cromatica è completa nello spazio sRGB, mentre arriva a circa l'85% in DCI-P3.

Il piedistallo consente l'escursione in verticale da 0 a 130 mm ma non solo. È possibile ruotare frontalmente lo schermo in senso orario e antiorario di 90 ° arrivando alla modalità Portrait ambo i lati, a destra e a sinistra di 45 ° ma anche inclinarlo in entrambe le direzioni da -5 a 20°.

Personalizzabile al millimetro, mantiene comunque il supporto ad attacco VESA 100. Buona la base d'appoggio, molto tradizionale con la sua forma rettangolare.
Al frontale dai bordi contenuti si contrappone un corpo massiccio e dalle forme decisamente atipiche. Le finestre per i terminali sono due, una disposta centralmente e che guarda verso il basso con gli input video (due HDMI 2.0 e una Display Port 1.4), la porta di alimentazione, una USB per l'upstream e l'ingresso da 3,5 mm per le cuffie. Lateralmente, sulla sinistra rispetto all'osservatore, trovano posto tre porte USB 3.2 Type-A, delle quali la prima in alto dedicata al collegamento di un mouse compatibile con NVIDIA Reflex, ammesso che si voglia beneficiare di questa funzionalità aggiuntiva.
Piccola critica a tal proposito riguarda proprio la collocazione sfortunata di queste porte per gli amanti dell'ordine, mantenendo in bella vista in posizione sporgente laterale di uno o più connettori USB: sebbene questa soluzione possa tornare molto utile per il collegamento di memorie esterne, almeno per il collegamento in pianta stabile del mouse si poteva pensare a qualcosa di alternativo.

Prova sul campo tra Reflex e lavoro

Abbiamo testato l'Oculux in tandem con un mouse MSI Clutch GM41 Lightweight, attualmente proposto in offerta su Amazon a 39,99 euro, e si è rivelata una buona combinazione per ottenere le metriche sulla latenza in tempo reale sul PC, ma ricordiamo che per il corretto funzionamento di Reflex Latency Analyzer sono necessari non solo un monitor e un mouse compatibili, ma anche la suite NVIDIA GeForce Experience. Inoltre, per beneficiare delle modalità a bassa latenza è richiesta almeno una scheda video NVIDIA GeForce dalla Serie 900 in poi.

Lo schermo si è rivelato adatto a ogni situazione, il che è un valore aggiunto non da poco. Con il passare del tempo e grazie all'arrivo dei pannelli Rapid IPS è divenuto decisamente più facile trovare monitor da eSport che rispondessero a esigenze più trasversali da parte del pubblico ma non è poi così scontato che all'atto pratico questo si traduca in uno schermo adeguato a più contesti.

L'Oculux NXG253R da questo punto di vista si è comportato molto bene, ma le sue carte vincenti sono una fluidità estrema e una discreta resa dei colori. Meno convincenti (ma non necessariamente negativi in virtù del costo e del carico tecnologico a bordo) sono invece i contrasti e, per estensione, la retroilluminazione che non prevede il controllo delle zone di luminosità.

D'altro canto, l'uniformità del pannello è risultata molto buona mentre non è consigliabile utilizzare l'HDR per via dei contrasti limitati e di un guadagno inesistente in termini di luminosità.
Ne consegue una solida esperienza di gioco ad alto framerate, con Fortnite in prima fila grazie alla sua più che completa implementazione delle tecnologie Reflex (il Battle Royale di Epic, infatti, è uno dei pochi titoli a poter vantare già la configurazione totalmente automatizzata per il monitoraggio della latenza insieme a Valorant).
Nelle immagini soprastanti, è possibile apprezzare non solo l'HUD di NVIDIA GeForce Experience, ma anche la riduzione di latenza in seguito all'aumento del framerate con il DLSS, utilizzando il preset Bilanciato.

Abbiamo già parlato dei benefici della tecnologia NVIDIA Reflex nel nostro speciale con LDAT, un accessorio dedicato prodotto da NVIDIA per facilitare nell'analisi dei dati sulla latenza. Tuttavia, solo dopo qualche mese sono approdati sul mercato anche i primi monitor con tecnologia RLA che, di fatto, rendono inutile l'utilizzo di apparecchiature esterne per la misurazione dei tempi di risposta e la valutazione di eventuali colli di bottiglia.

Di questo, invece, vi abbiamo parlato in maniera più approfondita nella prova del ROG Swift PG259QNR, un ottimo monitor con RLA con caratteristiche non troppo distanti da quanto offerto da MSI con il suo Oculux.
Messa da parte la teoria sulla latenza e sulle possibili cause, abbiamo trovato molto interessanti gli ultimi sviluppi della tecnologia prodotta da NVIDIA, che grazie alla configurazione automatica è ancora più semplice da attivare e utilizzare alla ricerca della quadra perfetta in termini di latenza nella propria postazione di gioco.
Tutto questo consente di notare, inoltre, i benefici della modalità Reflex da attivare nelle impostazioni dei singoli giochi, che consente di abbattere la backpressure esercitata dalla GPU sul processore, ottimizzando la pipeline di rendering e migliorando così la latenza.

Al di fuori del campo di battaglia, il piccolo di casa MSI si è rivelato un buon alleato nell'utilizzo multimediale grazie a una riproduzione dell'immagine vivida e brillante, fedele anche ad angoli di visuale non troppo favorevoli (la visione dei colori resta perfetta fino a 178 °). Non male nella produttività, anche se su questo fronte probabilmente la risoluzione penalizza chi punta a un setup a più finestre di lavoro; tuttavia, per lavorare a schermo intero è un ottimo pannello e tra creazione di contenuti e grafica amatoriale può trovare il suo spazio.

La gestione delle preferenze personali può avvenire attraverso il software MSI OSD 2.0, che semplifica la gestione e la completa con funzionalità avanzate a portata di clic, pur potendo sempre fare affidamento sull'OSD integrato del monitor, con l'interfaccia tradizionale degli schermi da gaming di MSI e il solito metodo di navigazione attraverso uno stick posto nell'angolo inferiore destro del dorso.