NZXT H510 Elite e Kraken Z63: case e dissipatore alla prova

Abbiamo provato il case NZXT H510 Elite insieme al Kraken Z63, una build che, soprattutto nel design, trova la sua massima espressione.

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Quando si parla di design e di PC il pensiero corre spesso verso configurazioni grossolane, dove i LED sono assoluti protagonisti, trasformando le nostre macchine da gioco in costosi alberi di Natale. In realtà il tempo in cui erano solo i LED a definire un PC da gaming è solo un lontano ricordo, oggi infatti abbiamo una scelta sconfinata di componenti (shortage permettendo) con cui creare build per tutti i gusti. Chi è in cerca di linee aggressive e di un'illuminazione LED spinta può trovare molti prodotti adatti a questo scopo, ma il case H510 Elite e il dissipatore Kraken Z63 di NZXT non rientrano in questa categoria.
La casa californiana si distingue dalle altre per design più sobri e minimali ma comunque perfetti per il mondo del gaming, basti pensare al bellissimo NZXT H1 uscito lo scorso anno, che superati i problemi avuti con il riser PCIe rimane oggi uno dei più particolari case Mini ITX del 2020. Ciò che colpisce di NZXT è la coerenza stilistica portata avanti nelle varie tipologie di chassis e di accessori, dai più piccoli ai più grandi basta uno sguardo per capire di essere di fronte a un prodotto della casa californiana, come nel caso del case H510 Elite e del dissipatore Kraken Z63 che abbiamo provato nelle ultime settimane.

Perché scegliere NZXT?

In questo periodo è difficile parlare di componenti per PC vista la loro scarsa disponibilità e i prezzi di mercato, mai così alti. La proposta di NZXT si colloca nel segmento premium, soprattutto con il dissipatore Kraken Z63, proposto a circa 235 euro, mentre il case H510 Elite è acquistabile a circa 160 euro. Un prezzo d'ingresso elevato e che potrebbe scoraggiare molti appassionati, ma questi prodotti vanno inquadrati correttamente all'interno del mercato, non sono rivolti a chi cerca di spendere il meno possibile a parità di prestazioni, quanto più a coloro che vogliono creare una build con lo stile che caratterizza NZXT e che intendono entrare nell'ecosistema dell'azienda. L'obiettivo di NZXT è quello di offrire un continuum nell'esperienza di utilizzo dei vari prodotti, grazie a un ecosistema che oggi permette di realizzare un PC da zero usando quasi solo componenti del brand americano.
Non è un caso che NZXT abbia iniziato a produrre anche schede madri, lo scopo è quello di creare configurazioni con uno stile ben preciso e subito riconducibile all'azienda, per di più gestibile interamente da un unico software, con cui impostare tutti i parametri che servono al PC, dall'illuminazione fino all'overclock, in modo molto semplice.
Insomma, la bottega di NZXT non è a buon mercato, ma nel prezzo è compreso un ecosistema che permette di realizzare build molto pulite, sobrie e belle da vedere, il tutto con un software di gestione unico per buona parte dell'hardware.

Il case NZXT H510 Elite e il dissipatore Kraken Z63

Il punto di forza indiscusso dell'NZXT H510 Elite è il suo design, sobrio, elegante e minimale, che può essere associato a un PC da gaming come al mondo dei Creator. Esistono due versioni, quella normale (H510) e quella di cui parliamo in questa recensione, la H510 Elite. Le differenze tra le due sono per lo più estetiche, la variante Elite infatti utilizza il vetro anche sul frontale, mostrando così le due ventole RGB (senza illuminazione nel modello base), inoltre è stata inserita una striscia LED nella parte superiore, integrata direttamente nel case. A completare l'offerta troviamo il nuovo Smart Device V2, per il controllo di ventole e illuminazione, e infine la possibilità di installare la scheda video in verticale. Questi elementi cambiano soprattutto l'impatto estetico del prodotto, se non interessano meglio puntare alla variante base, che costa molto meno (circa 90€).
Tornando all'estetica, le dimensioni dell'H510 Elite sono contenute rispetto ad altri mid-tower (460mm H x 428mm D x 210mm), è facile trovargli spazio sulla scrivania rispetto ad altri modelli. L'effetto wow, una volta acceso, è assicurato, grazie alla gestione dell'illuminazione tramite il software NZXT Cam e all'utilizzo di diversi componenti del brand americano, compresa la scheda madre N7 con chipset Z490 che abbiamo impiegato in questa prova.

Questo è un punto di forza importante, perché realizzare una build così coesa a livello estetico non è affatto semplice, almeno utilizzando componenti provenienti da più produttori. Il vetro temprato è presente sul frontale e sul lato, mostrando così i componenti interni, senza però esagerare, merito di una trasparenza solo accennata.
L'H510 Elite è compatibile con scheda madri Mini ITX, Micro ATX e ATX e offre sette slot di espansione per schede di vario genere. Il case è chiuso sul frontale, ciò impedisce il reperimento di aria fresca dall'esterno, meglio quindi puntare a un dissipatore AIO adeguato. Incluse nel prezzo troviamo due ventole RGB frontali da 140 mm, una da 140 mm nella parte superiore e una da 120 mm sul posteriore. Gli slot di espansione per le memorie comprendono due slot da 3.5 pollici, utilizzabili anche per modelli da 2.5 pollici, e tre slot per memorie da 2.5 pollici.

La nostra esperienza con l'NZXT H510 Elite è stata positiva, l'installazione è stata semplicissima fino alla fine, l'unico elemento più complesso da gestire è il dissipatore. Le ventole frontali del case sono infatti ancorate a un supporto, che a sua volta deve essere avvitato al radiatore del Kraken Z63, operazione all'apparenza semplice ma che va svolta con cura. Basta infatti avvitare il radiatore mezzo millimetro più in basso del dovuto e questo non permette più di inserire il supporto delle ventole nella propria sede, tenetelo a mente se volete assemblare una build simile, evitando così inutili perdite di tempo.

A dispetto di un'estetica da primi della classe la qualità costruttiva del 510 Elite è buona ma il metallo che circonda il case non è dei più spessi, abbiamo visto di meglio sotto questo fronte. Ottimo invece il sistema di cable management sul lato destro del case, siamo riusciti a instradare tutti i cavi con la massima semplicità, nascondendone buona parte alla vista.
Insomma, la nostra esperienza con l'H510 Elite è stata positiva, l'unico neo è il prezzo da pagare per questo case, influenzato più dalla componente estetica, davvero eccezionale.

Passando invece al dissipatore a liquido Kraken Z63, questo si è rivelato un prodotto performante e molto personalizzabile, come potete osservare anche nel video. Il prezzo di vendita è elevato ma la qualità è fuori discussione, sia sul fronte delle prestazioni che su quello estetico, dove NZXT riesce a distinguersi dalla massa.

Il radiatore da 280 mm e le due ventole frontali sono riuscite bene a tenere a bada il calore generato dalla CPU Intel i9-10900K, non certo semplice da gestire vista anche la conformazione chiusa del case nella parte frontale. Il rumore generato, anche quando la CPU spinge sulle frequenze, non è mai fastidioso, confermando le ottime doti dissipanti di questo AIO. A questo si aggiunge una componente estetica importante, perché sul waterblock è installato un display LCD su cui visualizzare le informazioni sulle temperature, ma anche immagini completamente personalizzabili.

Si capisce subito che case, dissipatore e scheda madre sono pensati per funzionare in perfetta coesione, merito anche del software NZXT Cam, con cui controllare tutti gli aspetti della macchina, dalle temperature all'illuminazione, passando per overclock e velocità delle ventole. Questo è il punto di forza primario di NZXT e dei prodotti che abbiamo utilizzato durante questa prova, la loro perfetta integrazione, che unita a una qualità elevata, soprattutto per quanto riguarda il dissipatore Kraken Z63, fanno capire il motivo di un prezzo vendita più alto della media, ma necessario per entrare nell'ecosistema della casa americana.