Pantera Pico PC e PicoProjector: PC e proiettore in miniatura alla prova

XDO ha realizzato un computer e un proiettore che possono stare sul palmo della mano, una combo potenzialmente vincente ma non per tutti.

Pantera Pico PC e PicoProjector: PC e proiettore in miniatura alla prova
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La miniaturizzazione delle componenti elettroniche permette oggi di realizzare prodotti sempre più piccoli. Basta osservare quanto avvenuto nel mercato notebook, dove i giganteschi portatili da gaming da oltre 4 Kg sono praticamente scomparsi nel giro di pochi anni, in favore di laptop molto più potenti ma anche più sottili e leggeri. Anche in campo PC è avvenuta la stessa cosa, un esempio sono i NUC di Intel, dei computer che ormai da tempo sono in grado di fornire tanta potenza in uno spazio contenuto. Cosa succede però se si porta allo stremo il concetto di miniaturizzazione?
La risposta arriva da XDO Tech, brand che ha lanciato la gamma di dispositivi Pantera, due progetti dal potenziale molto elevato ma che vanno inquadrati bene. Da un lato abbiamo il Pantera Pico PC (sul sito ufficiale trovate tutte le specifiche), che ha riscosso molto successo su Kickstarter, un computer talmente piccolo da poter essere portato sul palmo di una mano . Dall'altro invece c'è il Pantera Pico Projector, un proiettore portatile che può diventare utile soprattutto in ambito lavorativo.

Pantera Pico PC: va bene per i compiti basilari

In queste settimane abbiamo provato la versione ancora non definitiva del prodotto, che gode comunque di ottimo livello di rifinizione. Pico PC arriva all'interno di una confezione rigida che ne consente il trasporto in totale sicurezza, con due slot in gomma piuma che ospitano il computer e il suo alimentatore.

Il primo impatto è sorprendente, le dimensioni di 6.9 x 6.9 x 5.3cm lo rendono uno dei PC preassemblati più piccoli che abbiamo provato in questi anni. Gran parte della scocca è realizzata in metallo, ad eccezione della parte superiore in plastica, circondata da un led colorato. Il metallo, oltre a donare maggiore solidità, è essenziale per la dissipazione del calore, affidata anche a una ventola interna per migliorare ulteriormente la gestione termica delle componenti. Di fatto il Pantera Pico PC entra comodamente nella tasca di una giacca, oppure nella sua confezione può essere portato senza problemi in uno zaino.
La scocca è ricoperta di connessioni, troviamo un lettore di schede MicroSD, due USB 3.0, il tasto di accensione e quello per resettare il sistema operativo sul frontale, mentre al posteriore sono installate una USB Type C (solo per l'alimentazione), una USB 3.0, una USB 2.0 e l'uscita HDMI. La varietà nelle connessioni è sicuramente un punto di forza, di fatto ce ne sono molte di più che in tanti portatili usciti negli ultimi anni.

L'hardware all'interno non può ovviamente competere con PC di dimensioni superiori, siamo di fronte a un prodotto dalle performance basilari, lo si capisce già dal processore, un Intel Celeron J4125. Questa CPU offre 4 Core senza Hyper-Threading con una frequenza massima di 2.7 GHz ed è accompagnata da 8 GB di RAM LPDDR4 e da un SSD SATA da 240 GB, espandibile fino a 1 TB. Dobbiamo ammettere che erano anni che non utilizzavamo una configurazione così basilare: il nostro primo approccio al test, basato sui benchmark, ha mostrato numeri talmente bassi da risultare fuori scala rispetto ai punteggi dei PC più grandi. Siamo quindi giunti alla conclusione che per descrivere cosa si può e cosa non si può fare con il Pico PC siano meglio le parole rispetto ai numeri.

Questo mini computer è pensato per un utilizzo basilare e senza pretese, già le semplici animazioni di Windows, a risoluzione 4K, mostrano qualche tentennamento. Chrome è gestibile, a patto di avere poche schede aperte, stessa cosa vale per la suite Office: Word non da problemi, PowerPoint o Excel vanno invece usati per progetti semplici, altrimenti la CPU non riesce a reggere il carico. Sul fronte video si riescono a vedere i filmati in 4K da YouTube e anche in H265, questi ultimi però non devono avere un bitrate troppo elevato, altrimenti si rischia di andare incontro a rallentamenti, complice anche un SSD non velocissimo, che arriva a picchi di circa 500 MB/s in lettura 443 MB/s in scrittura sequenziale.

Piccola nota sul Wi-Fi Dual Band: complice la scocca in metallo e l'assenza di un'antenna esterna, la ricezione non è delle migliori, meglio pizzarlo in un luogo in cui la copertura sia ottimale. Passando al gaming, abbiamo provato Limbo, titolo dalla grafica essenziale, nonostante questo il frame rate mostrato a schermo dalla GPU Intel UHD Graphics 600 era troppo basso per permettere di giocare decentemente, anche abbassando la risoluzione al Full HD. Un disastro quindi? Non proprio, perché il Pico PC fa delle dimensioni la sua forza principale. Ovviamente non va usato come PC primario, ma può fare davvero comodo nelle occasioni in cui portarsi dietro un laptop non è possibile.
È davvero difficile collocare il Pico PC nel mercato attuale, perché un portatile di fascia bassa oggi garantisce performance migliori e un ingombro comunque contenuto. Di certo il prezzo di circa 126 euro per la variante base da 4/64 GB è allettante, mentre la versione utilizzata durante la prova costa 152€. Prezzo e dimensioni sono i punti di forza di Pico PC, che ha dalla sua però anche un altro alleato, ovvero il proiettore portatile PicoProjector.

PicoProjector: piccolo proiettore, grande sorpresa

Siamo sempre stati diffidenti nei confronti dei proiettori portatili, soprattutto di quelli low cost. La qualità è solitamente scadente, ma dobbiamo ammettere che questo PicoProjector ci ha convinti. Sia chiaro, un prodotto di questo tipo ha un utilizzo mordi e fuggi, non va bene se si vuole vedere un film con una qualità paragonabile ai proiettori di dimensioni normali, ma riesce comunque a garantire una versatilità notevole.

Ad esempio, in coppia con il Pico PC può tornare molto utile in ufficio, per presentazioni o riunioni, ma anche per vedere le foto delle vacanze con gli amici, o per vedere qualche video su YouTube su uno schermo gigantesco. L'unità ha una risoluzione di 854x480 pixel e una luminosità massi di 70 ANSI Lumens, con un contrasto dichiarato di 350:1 e la possibilità di generare un'immagine fino a 100 pollici. Il tempo di vita del LED che genera la luce è di 30000 ore mentre il focus è manuale: per ottenere un'immagine nitida basta giocare con la rotella presente sul lato (la keystone correction è invece automatica fino ai 40°). La scocca è realizzata interamente in metallo e sembra solida, le dimensioni sono paragonabili a quelle del Pico PC. Nel bundle inoltre sono presenti un treppiede e un telecomando, oltre a un cavo da HDMI a Mini HDMI.

Tutta la superficie superiore è touch, questo perché il PicoProjector ha un sistema operativo interno, basato su Android 7.1.2. A gestirlo troviamo un processore RK3128 di Rockchip, insieme a 1 GB di RAM e 16 GB di memoria interna, e sono presenti applicazioni come Netflix e YouTube.

La reattività del sistema non è delle migliori, meglio usarlo collegando una fonte esterna all'HDMI, che ne espande le possibilità di utilizzo. Utile anche la batteria integrata, che permette un tempo di utilizzo variabile in base alla fonte video, ma collegandolo alla corrente l'autonomia non è più un problema. La visione è consigliata in una stanza con poca luce o meglio ancora buia, tuttavia la luminosità è sufficiente anche in ambienti più illuminati, ma ripetiamo che la qualità va messa parte, non bisogna avere pretese con questo PicoProjector.

XDO Pantera Pico PC I prodotti di XDO Tech offrono uno spaccato di quanto la miniaturizzazione permette di condensare tanta tecnologia in poco spazio. Oggi potremmo andare in giro con un PC e un proiettore in tasca, un traguardo notevole, ma che presenta anche dei limiti nelle prestazioni, nel caso del Pico PC, e nella qualità per quanto riguarda il proiettore. Entrambi i prodotti sono pensati per un utilizzo senza pretese, in cui proprio le dimensioni contenute sono l’elemento centrale su cui basare la propria scelta d’acquisto. Se la ricerca della massima portabilità non è il vostro obiettivo, allora ci sono dispositivi migliori in commercio. In caso contrario, oggi il mercato permette di accedere a dispositivi molto piccoli a un costo relativamente basso.