Volkswagen e-Golf: 160 km di silenzio con l'elettrica tedesca

Abbiamo provato per una giornata la Volkswagen e-Golf sulle rive del Lago di Garda, scoprendo una vettura tecnologicamente all'avanguardia.

Volkswagen e-Golf: 160 km di silenzio con l'elettrica tedesca
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Vetture elettriche, guida autonoma e connessione alla rete sono tre punti cardine su cui si baserà l'industria automobilistica del prossimo decennio. La necessità di automobili a impatto zero, tecnologiche e sempre più automatizzate porterà allo sviluppo di propulsori elettrici più performanti ed efficienti, di vetture in grado di pilotarsi da sole e connesse alla rete, con il 5G che darà una spinta enorme all'interconnessione tra i veicoli, necessaria per aprire un canale di comunicazione tra di essi in grado di creare un grande ecosistema di mezzi di trasporto. È questo il futuro, un futuro possibile grazie a tecnologie che già oggi hanno un forte impatto sull'esperienza di guida. Dimostrazione lampante di quello che sarà il trasporto su strada tra qualche anno è la nuova Volkswagen e-Golf, versione elettrica della storica vettura della casa tedesca, che abbiamo provato nei dintorni del Lago di Garda, percorrendo 160 Km nel più assoluto silenzio.

È sempre una Golf

Una Golf rimane sempre una Golf. Questo storico brand ha fatto le fortune della casa tedesca ed è stato declinato in ogni salsa possibile, tanto che oggi è possibile scegliere versioni a benzina, diesel, metano, ibride o elettriche. A ognuno il suo motore quindi, ma resta il fatto che lo stile è sempre quello. Grazie alla sua linea, modificata spesso ma mai rivoluzionata, la Golf è diventata una vera e propria icona nel settore, un archetipo di macchina che è difficile non apprezzare. Anche la nuova e-Golf non è da meno, nonostante alcuni accorgimenti che la differenziano dalle altre versioni. Sia all'interno che all'esterno della vettura troviamo degli inserti di colore Blu, visibili ad esempio sulla calandra o nei gruppi ottici anteriori. A proposito dei gruppi ottici, la e-Golf offre di serie fari Full LED, mentre poco sotto di essi trovano spazio luci diurne, sempre a LED, dalla forma a C, studiate appositamente per dare la massima illuminazione con il minimo dispendio energetico.
Altra differenza la troviamo nei cerchi in lega "Astana" da 16 pollici montati, scelti per il peso ridotto e il loro design aerodinamico, su cui sono montati degli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento. Tutto è stato pensato, per quanto possibile, nell'ottica dell'ottimizzazione dei consumi, ma è bene precisare che la base di partenza rimane sempre la piattaforma MQB utilizzata anche dalle vetture con motore tradizionale. Bisognerà aspettare la nuova piattaforma MEB e l'arrivo della linea I.D. nel 2020 per vedere il primo esempio di vettura VW concepita espressamente per utilizzare propulsori elettrici.

Interni ed infotainment

Qualche settimana fa abbiamo provato la nuova T-ROC, primo crossover di VW in arrivo all'inizio del prossimo anno. Unico elemento un pochino sottotono della vettura erano i materiali utilizzati per gli interni, di qualità leggermente inferiore rispetto agli standard dell'azienda tedesca. Standard che tornano su alti livelli in questa e-Golf, che presenta finiture e materiali in linea con quelli presenti nelle altre motorizzazioni della gamma.

Anche qui ritroviamo il richiamo al colore blu visto all'esterno della vettura, nelle cuciture del volante, sulla leva del cambio e negli inserti decorativi presenti sulle portiere, che si illuminano di una leggera luce capace di donare un tocco di atmosfera all'abitacolo. La tecnologia è ovviamente presente in modo massiccio su questa e-Golf ed è disponibile in larga parte di serie, come il sistema di navigazione Discovery Pro e l'Active Info Display, sfruttabili attraverso due schermi, uno al centro della plancia da 9.2", l'altro inserito al posto della tradizionale strumentazione analogica, con una diagonale da 12.3". Sistema di navigazione che può essere visualizzato su entrambi gli schermi a discrezione dell'utente, per una user experience che richiede un tempo di apprendimento moderato per essere sfruttata al meglio. I comandi al volante permettono la gestione totale del sistema, ma navigare tra i menù non è ancora così immediato come vorremmo, anche se alla fine è tutta questione di pratica. Disponibili anche diverse modalità di guida, Normale, Eco ed Eco+. Nel primo caso la macchina eroga la massima potenza disponibile, ma se si vuole risparmiare batteria Eco ed Eco+ permettono, al netto di prestazioni velocistiche e di accelerazione minori, di percorre il maggior numero di kilometri possibile. Il cambio è ovviamente automatico e integra anche un'utile modalità per il recupero dell'energia in frenata.
Di serie troviamo anche il climatizzatore automatico "Air Care Climatronic" bizona, compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto di Google e tanti sistemi di assistenza alla guida, tra cui il Cruise Control Automatico, sistema di frenata intelligente con riconoscimento dei pedoni e il Lane Assist, per una vettura che, come vedremo, è già oggi in grado guidare autonomamente utilizzando tutti questi sistemi contemporaneamente.

Prestazioni ed autonomia

Arriviamo ora alle caratteristiche più importanti di una vettura elettrica, ovvero autonomia e, in secondo piano, le prestazioni. Volkswagen dichiara 300 Km di autonomia con una singola carica, in base al ciclo NEDC (New European Driving Cycle). Si tratta di un valore piuttosto ottimistico, che si traduce nella pratica in un chilometraggio compreso tra i 200 e i 250 Km a seconda dello stile di guida. Questo è possibile grazie alla batteria da 35.8 kWh, i cui tempi di ricarica variano in base alla tipologia di fonte energetica. Sul fronte delle prestazioni velocistiche invece la nuova e-Golf si difende molto bene, con uno 0-100 in 9.6 secondi, coppia di 290 Nm sempre disponibile e velocità di punta di 150 Km/h.
Passando ai tempi di ricarica, attraverso una normale presa di corrente servono circa 17 ore, mentre utilizzando la wallbox (disponibile a richiesta), il tempo scende a 5 ore, stesso tempo richiesto per la ricarica nelle stazioni pubbliche a corrente alternata. Utilizzando invece una colonnina pubblica con ricarica a corrente continua ma dotata del sistema di ricarica combinato CCS il tempo scende a 45 minuti per raggiungere l'80% di batteria. Un po' come è accaduto con gli smartphone, dove i sistemi di ricarica si sono evoluti tantissimo nel tempo, anche nel campo auto le alternative non mancano e le ultime novità permettono tempi incredibilmente più bassi che in passato, anche se la loro disponibilità è tutt'oggi troppo limitata per parlare di rivoluzione elettrica. Con i giusti tempi tuttavia anche i punti di ricarica diventeranno sempre di più e sempre più veloci, grazie anche alle case automobilistiche, che stanno investendo molto per favorire la loro diffusione, come evidenziato nel nostro speciale dedicato.
Insomma, scegliere oggi una e-Golf richiede un'attenta analisi dei propri spostamenti, un limite comune però a tutte le elettriche sul mercato, almeno quelle dai prezzi accessibili al grande pubblico. Il prezzo ufficiale per acquistare l'elettrica Volkswagen è di 39.600€ chiavi in mano, ma grazie a un'offerta disponibile fino a fine dicembre è possibile avere l'IVA scontata su tutta la gamma elettrica, da e-Golf alle e-UP, con il prezzo che scende in questo caso a 32.200€.

Un altro modo di guidare

La nostra prova su strada con la e-Golf è iniziata nei dintorni di Verona, dalla sede centrale di Volkswagen Italia. Da qui abbiamo potuto sperimentare la guida sia su percorso extraurbano che in autostrada. La prima tappa era la centrale idroelettrica di Riva del Garda, che abbiamo raggiunto dopo circa 80 Km di percorso misto, tra sali-scendi, tornanti e una parte costiera meno stressante per l'autonomia. Fin da subito si rimane spiazzati dal silenzio che regna nell'abitacolo, già ottimo nei modelli tradizionali della Golf ma che nella sua variante elettrica raggiunge un livello incredibile. Lasciando spenta l'autoradio, l'unico suono percepibile è un leggero sibilo, che si intensifica pigiando sull'acceleratore. La spinta data dalla vettura è costante, nella pratica utilizzandola si percepisce un'unica lunga marcia, mentre la coppia sempre disponibile rappresenta un'altra differenza marcata rispetto alle vetture comuni. Interessante notare come la e-Golf non sia per nulla una macchina "posata": grazie alla buona accelerazione e all' assetto piuttosto rigido, è un stato un vero piacere guidarla tra i tornanti del Lago di Garda. Assetto rigido che non pregiudica assolutamente il comfort. Complice anche il silenzio, la macchina non porta il guidatore a spingerla al massimo, anzi, piuttosto il contrario, si tende ad essere parsimoniosi con il gas e di conseguenza con il consumo energetico.

In questo percorso, abbiamo anche potuto saggiare una particolare modalità di marcia che consente il recupero dell'energia in frenata. In questo caso lo stile di guida viene marcatamente modificato, di fatto appena si lascia il pedale dell'acceleratore la macchina offre un "freno a motore potenziato", una descrizione non certo tecnica ma che consente di capire bene la sensazione che si prova usandola. In discesa si è rivelata molto comoda, ma nei tratti pianeggianti, stando attenti, di fatto il freno non viene quasi mai toccato, consentendo allo stesso tempo di recuperare parte dell'energia per alimentare la batteria.
Molto diverso invece il percorso di ritorno, sempre di circa 80 Km, fatto quasi tutto in autostrada. Le prestazioni della e-Golf hanno permesso una guida confortevole e senza mai problemi di potenza, consentendo una marcia sostenuta. Qui abbiamo invece provato i sistemi di guida autonoma. In questo campo Volkswagen mostra i muscoli, perché le tecnologie di assistenza alla guida permettono oggi di fare cose impossibili solo poco tempo fa, per di più su una vettura di questa fascia di prezzo.
Giunti in autostrada, attivando il Cruise Control Adattivo, il Lane Assist e tutti gli altri sistemi automatici di guida, è bastato impostare la distanza di sicurezza e la velocità massima di crociera (130 Km/h) per lasciare il controllo della macchina a sé stessa. Precisiamo che il sistema montato sulla e-Golf è di livello 2, non prevede quindi la totale automazione dell'esperienza di guida ma solo un'assistenza parziale, per quello serve il livello 3, presente già su alcune vetture (come l'Audi A8) ma abilitato solo nei paesi che hanno regolamentato queste tecnologie, come la Germania.

Tornado alla e-Golf, una volta impostato tutto correttamente è bastato togliere il piede dall'acceleratore e lasciare il volante per vedere la vettura procedere da sola seguendo la strada e mantenendo la distanza di sicurezza. Dopo qualche secondo senza la presenza umana, il sistema ha avvisato che l'intervento del guidatore sul volante era necessario, la sicurezza prima di tutto, ma in realtà non ce n'era bisogno. Attendendo ancora, la vettura avvisa il conducente in modo più brusco, con una leggera frenata, utile nel caso di colpi di sonno. Piazzando invece le mani sul volante la macchina ha proseguito il suo tragitto normalmente, senza praticamente alcun intervento umano. Un risultato ottimo, che testimonia come il futuro sia molto più vicino di quanto si possa immaginare.