Recensione Acer Predator G1

Predator G1 è il desktop da gaming più piccolo della gamma di Acer, ma dotato di un hardware di alto livello, per prestazioni sopra la media.

Recensione Acer Predator G1
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Gli sforzi profusi da Acer nel settore delle macchine e delle periferiche da gioco si sono fatti sempre più intensi. L'azienda ha presentato da relativamente breve tempo Predator, il suo marchio dedicato proprio al mercato gaming, che raggruppa PC desktop, notebook, monitor e cuffie, senza dimenticare tablet, mouse e proiettori. Della prima categoria fa parte il prodotto di cui parliamo in questa recensione, il Predator G1. Si tratta di un computer fisso dalle dimensioni contenute, con capacità da 16 litri. Le intenzioni della società taiwanese sono chiaramente quelle di mettere sul mercato un prodotto potente e con un certo grado di portabilità. L'esperienza maturata nel 2015 ha permesso agli ingegneri di Acer di rendere il sistema ancora più attraente, riducendone al tempo stesso il volume. La macchina non è completamente definibile portable, poiché la potenza dei componenti all'interno (in primis la scheda grafica) lo rende un prodotto non troppo leggero, ma le dimensioni dello chassis permettono un'ottima versatilità della macchina, che non sfigura nemmeno in salotto.

Package, bundle e design

Il nostro sample è arrivato all'interno di un pack standard, per cui non possiamo offrirvi più dettagli in merito. Con il bundle la situazione è più o meno simile, ma sappiamo però che Acer dovrebbe offrire due alimentatori, tastiera Predator Flare e mouse targato Acer Predator, oltre ai vari libretti per la garanzia e le informazioni d'uso. Il G1 ha infatti bisogno di due cavi di alimentazione per funzionare, che ovviamente devono essere collegati a due prese di corrente - oppure si può usare un classico splitter per prese a muro. Non si tratta di un vero e proprio difetto ma può risultare scomodo collegare due cavi. La tastiera ed il mouse offrono funzioni basilari e possiedono entrambi LED rossi non configurabili.
Il design del prodotto si rifà ad un'accoppiata di tonalità che prevede il rosso e il nero, che caratterizza un po' tutta la linea da gioco dell'azienda taiwanese. Per quanto riguarda le dimensioni, il G1 misura 11,4 cm di larghezza, 34,8 cm di altezza e 41,8 cm di profondità, che lo rendono facilmente sistemabile all'interno dell'ambiente domestico. L'estetica è piuttosto spinta, con un frontale caratteristico e che riprende le sue forme da quelle di un'armatura di un guerriero. Esso è in grigio scuro e ospita sulla zona bassa un lettore di schede, una porta USB 3.1 Type-C, una USB 3.0 e jack per cuffie e microfono. Sul lato alto invece scorgiamo logo della famiglia Predator e tasto di accensione. Sia quest'ultimo che la texture frontale inglobano LED RGB, controllabili da un software apposito di cui parleremo meglio nel paragrafo successivo. Le due aree laterali sono pressoché identiche, con una trama bucherellata in plastica, una cornice color rosso e il logo della serie al centro. Se rimuoviamo le due viti abbiamo la possibilità di accedere all'interno del cabinet, che Acer ha organizzato in modo ottimale.

Da segnalare inoltre che lo chassis ospita due supporti retraibili per poggiare le cuffie quando queste non vengono utilizzate. Il retro è invece dipinto in rosso acceso e ospita, oltre ad una griglia di areazione per il passaggio dell'aria calda, la stragrande maggioranza della connettività disponibile: segnaliamo quattro ingressi USB, porta Gigabit Ethernet, i sei jack audio da 3,5 millimetri per altoparlanti (anche surround), headset e microfono, input HDMI e Kensigton Lock, oltre ai due fori per l'alimentazione. Tre DisplayPort 1.2, una HDMI e una DVI provengono invece dalla scheda video, che può variare in base alle scelte dell'utente. Sul lato basso invece abbiamo quattro piedini in gomma che tengono il prodotto molto saldo alla superficie di appoggio. Si sono rivelati essere molto efficienti, e si fa fatica a trascinare il computer sul pavimento a causa dell'attrito che riescono ad esercitare. Nulla da segnalare sul lato alto, se non un pattern che continua quello del frontale, che però soddisfa solo una funzionalità prettamente estetica. La qualità dei materiali è nella media. Le plastiche sono di buona fattura, ma nulla che faccia gridare al miracolo.

Specifiche tecniche e software

Nonostante sia un computer all'apparenza piccolo, l'Acer Predator G1 a nostra a disposizione ha un potente processore Intel Skylake, un 'i7-6700, affiancato da una GPU NVIDIA GeForce GTX 980 Ti. Fino a poco tempo fa la miglior GPU installabile sul G1 era una Titan X, versione 2015, ma da poco Acer ha annunciato la possibilità di installare anche schede della famiglia Pascal, fino alla GTX 1080 per ora. La RAM è curata da 4 banchi da 4 GB ciascuno, per un totale di 16 GB di DDR4, mentre sul fronte storage l'azienda taiwanese ha installato un SSD da 250 GB e un hard disk meccanico da 2 TB. In merito a tale aspetto Acer ha affermato che gli HDD possono avere capacità fino a 4 TB, e che l'utente ha anche la possibilità di virare esclusivamente su Solid State Drives. La scheda audio è integrata sulla motherboard è una Creative Sound Blaster X-Fi MB5, che fa il suo dovere, offrendo anche funzionalità surround 7.1. Il controller di rete è costruito da Killer Networking e supporta la tecnologia Double Shot Pro: questa non fa altro che permettere all'utente di sfruttare il Wi-Fi e l'ethernet in contemporanea, per massimizzare le prestazioni. A corredo c'è un software, chiamato Killer Ethernet, che ottimizza i pacchetti in base alle priorità dell'utente. Appena avviato esso chiede la velocità in download ed in upload della rete di casa, dopodiché compie da solo le proprie ottimizzazioni, dando per default la precedenza ai pacchetti dati destinati alle applicazioni in tempo reale, come streaming video o gioco online. Da segnalare che abbiamo avuto uno strano problema mentre l'applicazione girava in background, che causava la continua disconnessione dalla rete sotto Wi-Fi. Non siamo riusciti a risolvere modificando le impostazioni del software, per cui abbiamo dovuto disabilitare il programma per navigare con tranquillità. L'intoppo non si è verificato via cavo. Acer mette inoltre a disposizione dei giocatori un centro di controllo, con interfaccia grafica che riprende l'estetica aggressiva del G1. Da qui si può gestire l'illuminazione o controllare la temperatura di processore e scheda grafica.

Performance e temperature

Non potevamo che cominciare i test con una suite apposita, FireStrike di 3DMark, sulla quale abbiamo ottenuto un punteggio di 6923. Il primo titolo provato è stato invece The Witcher 3: Blood & Wine, che aveva in sostanza le impostazioni grafiche spinte la massimo, compreso l'anti-aliasing e NVIDIA Hairworks. Il Predator G1 ha tirato fuori una media di 48 FPS a schermo in Full HD, frame per secondo che sono scesi a 27 in 2K. Abbiamo poi proseguito la nostra prova con Grand Theft Auto V: le impostazioni grafiche erano al massimo, tranne l'AA, tenuta a un livello più basso. Abbiamo infatti disattivato l'MSAA e tenuto attivo solo l'FXAA. Nei settaggi grafici avanzati abbiamo invece abilitato le texture ad alta risoluzione, dato i 6 GB a bordo della GTX 980 Ti. Il videogioco di Rockstar ha mostrato 84 FPS in Full HD e 52 FPS in 2K. Siamo poi passati a DOOM che, con le impostazioni al massimo, ha offerto una solidissima esperienza, con 144 frames per secondo il Full HD, che sono stati ragionevolmente decrementati a 91 dalla risoluzione 2K.
Nonostante il nostro test sia stato effettuando con una temperatura ambiente di 28 gradi dovuta al caldo dell'estate, ci sentiamo di giudicare le temperature non troppo positivamente. Esse sono infatti piuttosto alte, con processore e scheda grafica che in idle erano rispettivamente a 51 e 37 gradi.

Quando invece il computer sta svolgendo un lavoro intensivo, come quello relativo ad un titolo pesante, il processore arriva anche ad 87 gradi, mentre la scheda grafica sta mediamente sugli 83°. Valori di questo tipo sono essenzialmente dovuti alle dimensioni del case, che fisicamente non permettono un eccellente passaggio dell'aria, che tende a ristagnare maggiormente all'interno della scocca. Di contro, però, abbiamo un'eccellente silenziosità: il sistema è di fatto inudibile, sia in idle che quando il carico è rilevante.

Acer Predator G1 Predator G1 è il computer da gioco più piccolo della famiglia Acer, che però non sfigura di certo rispetto ai suoi fratelli maggiori. La compattezza e la trasportabilità sono due delle carte su cui Acer ha voluto puntare con il G1. Con la prima la società asiatica è perfettamente riuscita a centrare il bersaglio, un po’ meno con la seconda: il PC è infatti piuttosto pesante e, soprattutto, ha bisogno di due alimentatori per poter lavorare correttamente, molto scomodi da portarsi dietro. Buona l’estetica e nella media i materiali, che sono senza infamia e senza lode. Le performance del prodotto probabilmente sono più elevate di quanto ci aspettassimo, ed Acer è riuscita ad inserire hardware pronto per la realtà virtuale e per risoluzioni elevate in uno chassis molto piccolo. Acer G1 dovrebbe arrivare sul mercato italiano entro fine luglio 2016, con prezzi a partire da 1.199 euro, che possono salire di molto quando le configurazioni si fanno più spinte.

8.5

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