Acer Predator G6 Recensione

Il Predator G6 è il desktop più grande della famiglia di Acer e, rispetto a G1 e G3, mette a disposizione la massima capacità di raffreddamento.

Acer Predator G6 Recensione
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Dopo aver analizzato i primi due computer della famiglia Predator di Acer, G1 e G3, oggi parliamo del modello più grande della serie. Il Predator G6 è in teoria il sistema più veloce fra i tre citati, con raffreddamento all'ultimo grido ed hardware potente, grazie soprattutto al buon spazio di manovra di cui è dotato il cabinet. Acer ci ha anche dato dentro con l'overclocking, che funziona in una maniera molto semplice grazie alla pressione di un singolo tasto fisico, di cui approfondiremo il funzionamento tra poco. La società taiwanese ha affermato che il G6 è nato per le alte risoluzioni e per la realtà virtuale, con "l'hardware di gioco più avanzato e all'avanguardia".

Package, bundle e design

La confezione di vendita del Predator G6 è molto simile a quella del fratellino più piccolo, con colori rosso e nero che si alternano ad un pattern tipico della famiglia di appartenenza. Il prodotto è ben riposto nel pack di vendita, coperto da un grosso strato protettivo che ne ottimizza il trasporto. Il bundle è composto da alimentatore e cavo di corrente più tastiera Steelseries APEX RAM e mouse wireless targato Acer. Si tratta di una dotazione più corposa rispetto a quella fornita con il G3, e siamo contenti che la società taiwanese sia tornata sui livelli del G1 con questo prodotto.
Sull'aspetto meramente estetico il G6 si presenta con un design simile a quello visto nel G1 e G6, con dimensioni pari a quelle di un cabinet mid-tower più grosso e con una forma un po' atipica. Questa infatti presenta una linea piuttosto quadrettata e bombata, che dona alla macchina un aspetto gaming. Sul frontale Acer ha riproposto la texture di un'armatura di un guerriero, simile a quella del G1. Segnaliamo la presenza di due porte USB 3.0, due jack da 3,5 millimetri per cuffie e microfono e un lettore di schede, oltre che del sistema Easy-Swap Expansion trovato anche sul G3. Ricordiamo che si tratta di una sorta di spazio di espansione, in cui l'utente può inserire qualunque disco da 2,5" senza aprire il cabinet. In tale maniera la loro installazione è semplice ed immediata, in quanto negli stessi slot c'è tutto ciò di cui il giocatore ha bisogno per aumentare la capacità di storage del sistema. Essi sono segnati da dettagli in rosso, che possono essere rimossi e far spazio ad un disco.

Più in alto lo chassis espone il tasto di accensione e un bottone Turbo per aumentare le prestazioni. Quando questa modalità è attiva si accendono i LED color fuoco sui lati del frontale, donando al G6 un gradevolissimo effetto estetico. C'è anche un porta-cuffie a cui appendere un headset. Lato destro e sinistro sono identici, ed Acer ha dimostrato di aver imparato dal passato: questi sono infatti a tema col resto della macchina, in maniera opposta a quanto avviene sul G3. Le zone destra e sinistra sono completamente in grigio scuro ed esibiscono il logo della serie Predator nel mezzo. La parte retrostante non è dipinta di rosso come accade per il G1, ma fortunatamente Acer ha fatto un buon lavoro per nascondere tale difettuccio, donando il posteriore di una bombatura sui bordi piuttosto vistosa ed anche bella da vedere. Qui c'è anche la maggior parte della connettività a bordo del prodotto, che comprende quattro porte USB 3.0, due USB 2.0, ingresso Gigabit Ethernet, HDMI, DisplayPort e tre jack da 3,5 millimetri, oltre all'input per l'alimentazione.
Il sistema di raffreddamento si chiama IceTunnel e prevede una ventola sul posteriore più varie prese d'aria sparse un po' per tutta la scocca. I materiali sono di buona qualità, al livello di quelli utilizzati dal Predator G1, seppur ci sia abbondante uso di plastiche.

Specifiche tecniche e software

All'interno del grosso cabinet troviamo un processore Intel Core i7-6700k, quindi con architettura Skylake, alle frequenze di default. La scheda grafica è una NVIDIA GeForce GTX 970, mentre la RAM installata è pari a ben 64 GB. Per lo storage sono presenti un SSD SATA 6 Gb/s da 256 GB e un hard disk meccanico da 1 TB. Muove il tutto un alimentatore da 730 W con certificazione 80 Plus Gold. Il sistema operativo è Windows 10 Home. Segnaliamo infine la presenza di un modulo Wi-Fiac, un Intel Dual Band Wireless-AC 7265, e di una scheda audio Creative Sound Blaster X-FDi MB5, disponibile tra l'altro con un software proprietario che consente all'utente di pilotare vari aspetti legati al suono.

La più grossa applicazione pre-installata dalla società è rappresentata dal centro di controllo Predator Sense, che permette di prendere visione delle temperature e delle frequenze dei componenti, oltre ad offrire il controllo dei LED sul cabinet. Grazie alla pressione del tasto turbo la CPU viene overcloccata automaticamente a 4,5 GHz per ottenere più prestazioni. Nessun altro software di rilevanza è presente, in quanto tutto il resto è caratterizzato da programmi che Acer installa su molti dei suoi computer, quali app per controllare che i driver siano aggiornati o per contattare velocemente l'assistenza.

Prestazioni e temperature

Abbiamo testato il Predator G6 con la modalità Turbo attiva, considerata la sua semplicità di utilizzo e le prestazioni in più che teoricamente è in grado di tirar fuori. Il primo titolo provato è Grand Theft Auto V. Le impostazioni grafiche erano al massimo, compreso l'anti-aliasing MSAA a 4x. Sono state inoltre attivate le ombre lunghe e ad alta risoluzione, assieme alla distanza di scaling estesa. In Full HD siamo riusciti ad arrivare ad una media di 51 FPS, mentre in 2K questa è andata poco oltre i 33 FPS. La distanza di scaling estesa e l'MSAA sono stati i fattori che hanno più inciso (in negativo) sull'esperienza. Per prestazioni più solide è possibile disattivarli, per arrivare a quasi 50 FPS in WQHD. Siamo poi passati a The Witcher 3: Blood & Wine, in cui il livello di dettaglio era al massimo, incluso di nuovo MSAA 4x , abbinato al pesante NVIDIA Hairworks. A schermo sono stati osservati mediamente 39 FPS in Full HD e 24 FPS in Quad HD. La situazione è nettamente migliorata in seguito alla disabilitazione dell'AA e dell'Hairworks, rendendo il titolo fruibile anche in 2K con grafica ad ultra. Il terzo videogioco è Fallout 4. Esso utilizza un motore grafico, il Creation Engine, un po' vecchiotto, sfruttato anche da Skyrim. Per tale motivo il G6 non ha fatto particolarmente fatica, aggrappandosi a 91 FPS in Full HD ed a 64 FPS in 2K. Le impostazioni video erano al massimo disponibile. La suite di test si è infine conclusa con Dark Souls III, ultimo capitolo dell'ostica trilogia di From Software, col quale la macchina ha garantito una media di 60 FPS in Full HD e di 59 FPS in 2K. La differenza è stata minima poiché il frame rate è sfortunatamente bloccato proprio a 60 FPS. Nuovamente, il profilo del dettaglio grafico era su ultra.
Per quanto riguarda le temperature siamo su un buon livello. Queste sono state osservate con una temperatura ambientale di circa 27 gradi, derivanti purtroppo dal caldo estivo. In idle, il Predator G6 è riuscito a tenere processore e schede grafica rispettivamente su 38 e 36 gradi centigradi, facendo così meglio del fratello minore G3.

Dopo aver giocato per un paio di ore a The Witcher 3: Blood & Wine, abbiamo registrato nuovamente le temperature, ottenendo 86 °C per il processore e 80 °C per la scheda grafica. Con la modalità Turbo la CPU arriva a 4,5 GHz, e questo spiega il calore generato da quest'ultimo componente, che in estate è senza dubbio al limite. La rumorosità è nella media: in idle il G6 è molto silenzioso, sotto carico tuttavia le ventole tornano udibili.

Acer Predator G6 Acer Predator G6 è il PC desktop più grande della famiglia, ha un design curato, con dei graziosi LED che si accendono quando è attivata la modalità Turbo e materiali di qualità sufficienti. Siamo contenti che il G6 sia dotato di alcune caratteristiche che gli permettono di distinguersi, come l’appena menzionato tasto Turbo e un supporto per le cuffie. I componenti sono mantenuti piuttosto freschi, ma purtroppo il rumore prodotto è in certe situazioni piuttosto forte e può infastidire alcuni utenti. Buone le prestazioni della nostra configurazione, che consentono agli utenti di giocare bene in Full HD e con qualche compromesso anche in 2K. I prezzi sono un po’ troppo oltre la soglia dell’equo, e partono da 1.999 euro.

8.2

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