Acer Predator Orion 9000 Recensione: potentissimo e con raffreddamento a liquido

Predator Orion 9000 è il nuovo computer desktop da gaming di Acer che combina elevate prestazioni, raffreddamento a liquido e un design molto curato.

Articolo a cura di

Dopo essere stato annunciato a IFA 2017 e una breve apparizione al CES 2018 di Las Vegas, ecco che una nuova creazione si va ad aggiungere alla serie Predator di Acer: Orion 9000, un computer desktop da gaming dalle prestazioni estreme e raffreddamento a liquido, versatile ed espandibile, il tutto racchiuso all'interno di un case curato e accattivante. Prezzo di partenza per il mercato italiano fissato a 4.999€, molto alto, ma si tratta di un PC High End senza compromessi di sorta nelle prestazioni. Assieme all'Orion 9000 ci è stato fornito anche un altrettanto performante monitor Predator XB1 4K da 27 pollici, che abbiamo già recensito in passato e che si è rivelato un ottimo compagno di giochi.

Confezione di vendita

L'involucro protettivo esterno di notevoli dimensioni racchiude al suo interno, oltre all'Orion 9000 avvolto da abbondante polistirolo, il cavo di alimentazione, altri cavetti aggiuntivi per effettuare espansioni hardware, la tastiera Predator retroilluminata a LED di colore azzurro, il mouse Predator e un manuale utente.
Per quanto riguarda invece la confezione del monitor da gaming Predator XB271HK, al suo interno troviamo una base in metallo, un sostegno per il display regolabile sia in altezza che in rotazione, cavi HDMI, DisplayPort e USB, cavo di alimentazione con spina anglosassone e manuale utente.

Design e materiali

L'imponente e maestoso chassis dalle generose dimensioni pari a 700 x 643 x 299 mm è realizzato in metallo, a eccezione di alcuni specifici componenti in plastica satinata: la struttura portante lo rende estremamente solido e robusto, con un peso non certo contenuto; per facilitare l'utente nel trasporto è stato munito di un paio di ruote nella parte inferiore dello chassis assieme a 2 comode maniglie nella parte superiore. Case dallo stile monolitico e formato da linee spigolose, risulta molto aggressivo e accattivante, come il carattere da gaming impone. Il lato sinistro dello chassis presenta uno sportello trasparente apribile con schermatura da onde elettromagnetiche che lascia intravedere la componentistica hardware interna al PC, accompagnata da LED RGB installati sulla scheda madre con supporto a 16,7 milioni di colori. Uno spettacolo di colori che si ripete nella parte frontale del case e in corrispondenza delle ventole per l'aerazione. Un ottimo mix tra un design curato ed elegante e un bellissimo effetto di luci offerto dai LED RGB; Orion 9000 risulta quindi essere, oltre che un dispositivo super potente, anche un oggetto di design che sicuramente non vi farà sfigurare.
Nella parte superiore trovano poi posto il tasto di accensione munito anch'esso di illuminazione LED, così come il tasto TURBO che consente all'occorrenza di sbloccare la frequenza di clock massima della CPU fino a 4.30 GHz. Infine, un po' più in basso, è situato un comodo porta cuffie retrattile a scomparsa, sicuramente un plus utile. Per poter esplorare più da vicino l'interno del case, vi consigliamo di visionare la nostra recensione video presente a inizio articolo.

Ingressi/uscite

Il PC dispone nella parte superiore di ben 3 ingressi USB A 3.1, 1 ingresso Type-C, 1 ingresso jack audio 3,5 mm e 1 ingresso microfono. Sempre frontalmente troviamo uno sportello a scomparsa che racchiude al suo interno il drive ottico in grado di masterizzare DVD±R/±RW. Nel lato posteriore del case sono situate invece 2 porte USB A 2.0, 5 x USB A 3.1, 1 x USB Type-C, ingresso RJ-45 Gigabit Ethernet, ingresso PS/2 per tastiera/mouse, 1 x HDMI, 3 x DisplayPort, 1 x S/PDIF.
In tutto questo però manca all'appello un comodo e utile ingresso per schede SD, evidente mancanza da parte dell'azienda. Trattandosi di un computer da gaming questo fattore non preoccupa, ma per qualcuno sarebbe stato comodo averla a disposizione nativamente.

Caratteristiche tecniche

La configurazione in prova per questa recensione è rappresentata dal processore Intel Core i9-7900X a 64 bit @3.30 GHz 10 core, 20 core logici e con supporto all'Hyper-Threading. CPU affiancata da una scheda grafica NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti con ben 11 GB di memoria dedicata e 32 GB di RAM DDR4 @2666 MHz. L'archiviazione comprende un disco SSD Intel da 256 GB e da un HDD TOSHIBA da 2 TB operante a 7200 rpm. Il sistema di raffreddamento sfrutta la tecnologia IceTunnel 2.0 per la gestione dei flussi d'aria, che prevede la suddivisione interna del case in zone per una più mirata gestione termica: per il processore è stato scelto un doveroso dissipatore a liquido Cooler Master, mentre per ventilare correttamente l'interno del case sono state posizionate ben 5 ventole da 120 mm in punti strategici.
Finora vi abbiamo solamente citato la configurazione base di questa bestiola, ma vediamo com'è possibile effettuare espansioni hardware. Innanzitutto l'Orion 9000 supporta fino a 128 GB di RAM tramite gli 8 slot U-DIMM DDR4 con la possibilità di sfruttare il quad channel. Non manca poi la possibilità di collegare fino a 4 GPU AMD Radeon RX Vega 64 in CrossFire tramite i 4 slot PCIe x16 presenti o 2 GTX 1080 Ti in SLI, oltre ad aggiungere ulteriore spazio di archiviazione mediante i 6 drive a disposizione; Acer consiglia un setup composto da 4 SSD da 2,5" e da 2 HDD da 3,5". Può bastare?

Un monitor di tutto rispetto

Assieme all'Orion 9000 abbiamo provato il monitor da gaming Acer Predator XB1, collegato al PC tramite cavo DisplayPort 1.2. Saranno a disposizione dell'utente 4 porte USB A 3.0, 1 porta USB B, 1 x HDMI (massimo 30 Hz), 1 x DisplayPort (frequenza base e in overclock pari a 60 Hz) e singolo ingresso jack audio 3,5 mm per le cuffie. Il display supporta una risoluzione fino al 4K (3840 x 2160) @60 Hz e dispone di tecnologia NVIDIA G-SYNC. Il design è caratterizzato dalla quasi totale assenza di cornici, garantendo una buona esperienza ZeroFrame e consentendo un comodo affiancamento di ulteriori monitor bezel-less creando un piacevole effetto di continuità nello schermo. Il display è munito di piedistallo realizzato principalmente in metallo e risulta regolabile in tutti e tre gli assi, anche quello verticale.
Il pannello è un'unità IPS da 27 pollici 16:9 con trattamento anti-riflesso, copertura colore sRGB del 100% e supporto alla tecnologia NVIDIA Ultra Low Motion Blur. Ha una luminosità massima di 300 cd/m² non particolarmente spinta e un buon tempo di risposta pari a 4 ms GTG. Indubbiamente utile poi la possibilità di poter salvare fino a 3 profili colore personalizzati da utilizzare in modalità gioco e la presenza di 2 altoparlanti da 2 W ciascuno incorporati.
Ottima la risoluzione, così come il trattamento anti-riflesso e l'angolo di visione; buona la taratura dei colori (che si possono calibrare direttamente dal monitor). Non abbiamo apprezzato gli speaker stereo data la loro scarsa qualità e potenza sonora, ma poco importa: un buon paio di cuffie è d'obbligo per i gamer incalliti. In alternativa, tramite degli speaker esterni, c'è la possibilità di sfruttare la tecnologia Sound BlasterX Pro Gaming. Per chi volesse saperne di più in merito al Predator XB271HK, consigliamo di consultare la sua recensione approfondita.

Prestazioni e user experience

Orion 9000 è un mostro in termini di prestazioni, usabilità ed estetica. Essendo pensato principalmente per un uso da videogiocatori, lo abbiamo appositamente testato mediante l'esecuzione di alcuni tra i titoli più famosi disponibili per PC: Rise of the Tomb Raider, Metro: Last Light Redux, Batman: Arkham City, Total War ROME II Emperor Edition. Mediante questi giochi, oltre a provarne il gameplay in prima persona, abbiamo eseguito i relativi benchmark in-game con degli ottimi risultati. Tutte le sessioni di gioco effettuate prevedevano un settaggio massimo dei livelli di dettaglio, ombre ed effetti visivi (fatta eccezione, in alcuni casi, dell'anti-aliasing non eccessivamente spinto). In linea generale tutti i titoli si sono mantenuti su una media di 50 frame al secondo in 4K e con settaggi massimi (Metro ha destato maggiore instabilità), confermando la potenza di calcolo dell'accoppiata Core i9 - GTX 1080 Ti. Il processore si presta senza problemi per essere impiegato in vari tipi di utilizzo. Tuttavia, tenendo in considerazione l'attuale configurazione in nostro possesso, questa CPU è fin troppo potente per un utilizzo prettamente riservato al gaming, visto e considerato anche il prezzo di vendita; è sicuramente più indicata per un utilizzo professionale come può essere il montaggio e rendering video, in accoppiata a un upgrade con quattro altrettanto performanti GPU. Se non altro un processore come l'i9 può tornare utile per esperienze VR computazionalmente onerose o può essere considerato come un investimento per il futuro. Tenete però in considerazione la rumorosità delle ventole e la facilità del processore a scaldarsi, ragion per cui il sistema di raffreddamento sarà in costante funzionamento emettendo un udibile rumore di fondo, accentuandosi vertiginosamente durante le task più pesanti in cui la temperatura della CPU dev'essere tenuta a freno. Abbiamo registrato un dato pari a 28-30 °C a riposo, contro i 73 °C di picco durante i benchmark.

A bordo è presente Windows 10, che su questa configurazione gira alla perfezione. L'accensione è molto rapida, l'OS di Microsoft risulta estremamente scattante nell'utilizzo e sempre pronto a eseguire con velocità fulminea qualsiasi app e gioco senza sforzo. Abbiamo effettuato dei test di lettura/scrittura sia per l'SSD che per l'hard disk meccanico, raccogliendo in entrambi i casi dei buoni risultati anche se non eccelsi, come si può vedere dalle immagini. Abbiamo poi effettuato ulteriori verifiche delle performance dell'Orion 9000 tramite programmi appositi come Cinebench: CPU e GPU hanno ottenuto degli ottimi punteggi prestazionali, confermando ancora una volta la loro potenza e versatilità, ma c'erano pochi dubbi su questo aspetto. Va detto però che, nel single thread, l'Intel Core i9-7900X tende a ottenere punteggi simili - se non addirittura inferiori, in alcuni casi - a CPU generalmente meno performanti, del resto è nel multicore che questa CPU trova la sua ragion d'essere.
Per quanto riguarda l'esperienza multitasking non c'è molto da dire: eccezionale! Una moltitudine di giochi, diverse app per montaggio video e color correction sono mantenute in esecuzione contemporaneamente senza troppi sforzi, conservando allo stesso tempo la fluidità del sistema, sempre pronto a prendere in carico ulteriore mole di lavoro.

Acer Predator Orion 9000 Potente, maestoso e stiloso, dall'hardware facilmente espandibile ma pronto per il futuro. Questo Orion, in base alla configurazione, si presta ad un utilizzo sia professionale che videoludico risultando, per quest'ultima tipologia di fruizione, anche eccessivo in termini di potenza di calcolo della CPU, che possiamo considerare come un investimento per il futuro. Il prezzo è elevato e assolutamente non alla portata di tutti, ma in parte giustificato dagli ottimi componenti di cui dispone, in perfetta sintonia tra di loro. Grazie al potente e versatile hardware, il sistema presenta un'elevata fluidità e reattività e lo stesso accade, più in generale, per qualsiasi operazione richiesta dall'utente. Un prodotto unico insomma, per pochi, ma molto ben realizzato.

9