Acer Predator X27 Recensione: il monitor da gioco 4K con NVIDIA G-Sync HDR

Acer Predator X27 è un monitor da gioco di fascia altissima dotato di tutte le ultime tecnologie video, per un prodotto molto completo.

Acer Predator X27 Recensione: il monitor da gioco 4K con NVIDIA G-Sync HDR
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Fin dal loro annuncio, i monitor G-Sync HDR hanno suscitato molto interesse. Le loro caratteristiche senza compromessi e il supporto a tutte le ultime tecnologie video hanno attirato le attenzioni degli appassionati del mondo PC, merito anche della retroilluminazione Full LED, una novità nel campo dei monitor dedicati al gioco. Oggi vi parliamo del modello realizzato da Acer, il Predator X27, un display senza quasi compromessi, dal costo molto elevato, di circa 2299€ su Amazon.
Abbiamo aggiunto "quasi" in merito ai compromessi da fare perché in realtà un limite c'è, e quel limite, come vedremo, è nella banda disponibile nella connessione DisplayPort, un particolare che tuttavia non ha un impatto marcato sull'esperienza d'uso.

Design aggressivo

Acer ha creato uno dei monitor da gioco più belli che ci sia capitato di vedere. Sia chiaro, la sobrietà non è di casa, tra linee tagliate e LED per l'illuminazione, ma all'interno del giusto setup questo X27 fa la sua figura. Lo schermo è leggermente più spesso rispetto a molti modelli in commercio, ma la retroilluminazione Full LED necessita di spazio per essere inserita. Il materiale maggiormente utilizzato per la realizzazione dell'X27 è la plastica, sotto questo punto di vista ci saremo aspettati di più da un prodotto che costa oltre 2000€. Le cornici del display presentano bordi piuttosto spessi, una configurazione multi-monitor quindi è sconsigliata in questo caso, anche per il portafogli. Bordi figli anche di un processo di finalizzazione del prodotto molto lungo, che ha richiesto diversi affinamenti per raggiungere la massima qualità di visione disponibile: basti pensare che l'X27 è stato annunciato per la prima volta al CES del gennaio 2017.
Di tutt'altro livello costruttivo invece il supporto, interamente in metallo e realizzato con un taglio in diamante. Anche in questo caso le linee sono aggressive ma decisamente riuscite. Sul retro del pannello è posizionata una prima striscia di LED, a cui se ne aggiunge una seconda nel bordo inferiore, utili per personalizzare al meglio la propria postazione da gioco all'occorrenza. Sempre sul retro si trovano, sulla destra, il tasto di accensione e i controlli per l'OSD, oltre a uno stick per muoversi tra i menù, elemento sempre gradito e più comodo di altre soluzioni. Sul lato destro si trovano invece delle USB 3.0, con le connessioni video e l'ingresso dell'alimentazione posti al centro e rivolti verso il basso, nascoste da un pannello in plastica removibile. Una posizione piuttosto scomoda, per cui se pensate di cambiare spesso i dispositivi connessi meglio cambiare subito idea. Tra la connessioni disponibili ci sono una DisplayPort 1.4, due HDMI 2.0 e l'uscita audio con jack da 3.5 mm. Il posizionamento del monitor richiede più attenzione del normale, a causa di una base limitata nei movimenti. In una configurazione tradizionale comunque, con il monitor di fronte all'osservatore, non ci sono problemi.

Caratteristiche tecniche al top

Passiamo ora al cuore pulsante del monitor Acer, ovvero le sue peculiarità tecniche. La prima cosa che si nota è la presenza di tutti gli standard più moderni oggi disponibili. Siamo infatti di fronte a un pannello LCD IPS da 27" a 10 bit con risoluzione 4K, con tecnologia Quantum Dot e dotato di retroilluminazione Full Led. Si tratta di una configurazione piuttosto particolare, superiore a quella di tutti gli altri monitor da gioco in commercio, ad esclusione del cugino Asus ROG Swift PG27UQ, che ne riprende quasi tutte le caratteristiche. La presenza della retroilluminazione Full LED permette un controllo molto buono della luminosità del pannello, al contrario di quella Edge LED impiegata normalmente negli schermi da gioco. Il retro del pannello è ricoperto di LED, suddivisi in 384 zone controllate tramite local dimming; nei display Edge LED invece i LED sono collocati ai lati e non permettono di gestire al meglio la luce, anche in presenza di Local Dimming.
La creazione del colore non è affidata a semplici filtri come nei monitor tradizionali ma alla tecnologia Quantum Dot, che permette di rappresentare sullo schermo in modo ottimale i colori, agendo anche positivamente sul livello del nero. Sempre a proposito dei colori, il monitor ha una copertura dello spazio di colore Adobe RGB del 99%. Grazie alla retroilluminazione avanzata il Predator X27 riesce a raggiungere una luminosità di picco di ben 1000 nit, un valore molto elevato e che permette di visualizzare un HDR molto brillante.
Massima attenzione è rivolta alla reattività del pannello, con un tempo di risposta di 4 ms, e alla sua velocità di aggiornamento, che raggiunge, con i dovuti accorgimenti, i 144 Hz. Parliamo di accorgimenti perché, allo stato attuale, non esiste nessuna connessione che possa veicolare un segnale 4K a 144 Hz con HDR attivo. Come vedremo, questo porta a qualche limite, facilmente aggirabile. La compatibilità con lo standard G-Sync HDR è un plus notevole tuttavia, visto che sul mercato troviamo solo due monitor a supportarla. La gestione del G-Sync, insieme a quella del 4K, dell'HDR e del refresh rate di 144 Hz richiede un hardware particolare, che comprende un chip FPGA ad alte prestazioni, un Altera Arria 10 GX 480, dotato di 3 GB di RAM DDR4 e di un sistema di dissipazione attivo, ecco perché all'interno del monitor è inserita una ventola. Solo questo componente, secondo le stime fatte qualche mese fa, ha un prezzo di 500$, uno dei motivi per cui il costo del Predator X27 è così elevato.

Esperienza d'uso

Le aspettative sul Predator X27 sono molto elevate, visto anche il suo costo. Aspettative che sono quasi tutte state mantenute nella pratica, offrendo un'esperienza di gioco davvero ottima. Ma partiamo da un'analisi più generale. Al primo avvio, la calibrazione è discreta ma non eccezionale, un po' fredda come temperatura colore scelta. Il preset migliore da cui partire per calibrare il pannello è quello "Standard", a cui potete aggiungere questo profilo colore realizzato da RTINGS. Ricordiamo che ogni pannello ha caratteristiche proprie, per cui questo profilo potrebbe non essere adatto a raggiungere la massima fedeltà cromatica possibile, ma è sicuramente una buona base di partenza. Calibrazione che porta a una resa eccezionale a livello di gamma cromatica, con un dE di 0.54, un dato che colloca l'X27 nella zona dei monitor professionali.
Non ci ha convinto del tutto invece la qualità dei neri, che probabilmente soffre un pochino la presenza di un pannello IPS. I Quantum Dot vengono utilizzati molto spesso nei TV di fascia alta insieme a pannelli VA, che riescono a generare neri molto profondi, in questo caso però è stato utilizzato un pannello IPS. Questa tecnologia ha diversi pregi, dagli ampi angoli di visione a una migliore resa dei colori, fino a tempi di risposta generalmente inferiori rispetto ai VA, ma nel rappresentare le scene buie perde il confronto con il rivale. Ci sono però delle buone notizie, che arrivano sia dalla retroilluminazione, sia dalla destinazione d'uso del prodotto. Nel primo caso, grazie al numero molto elevato di zone, il controllo della luce è totale e permette di spegnere completamente la retroilluminazione nelle aree dello schermo più buie, evitando così fenomeni come il backlight bleed. Nel secondo invece, essendo questo un monitor dedicato ai giocatori, un nero perfetto potrebbe non essere sempre la soluzione ideale, basti pensare agli sparattutto competitivi, dove un nemico potrebbe celarsi meglio nell'ombra in presenza di zone scure.

Perfetto il comportamento del monitor durante il gioco, tempi di risposta e reattività sono ai massimi livelli. La tecnologia presente in questo monitor è talmente avanzata che nemmeno una RTX 2080 Ti riesce a raggiungere il massimo della velocità resa disponibile da questo pannello, del resto i 144 Hz in 4K permettono di visualizzare ben 144 frame al secondo, impossibili da raggiungere con le configurazioni attuali. Predator X27 è un prodotto pensato per durare a lungo, visto anche il suo costo, per fare da base a configurazioni di fascia molto alta.
L'unico limite è rappresentato dalla banda disponibile con la connessione DisplayPort 1.4. I più esperti si saranno già resi conto che è impossibile veicolare un segnale video in 4K a 144 Hz con HDR attivo, semplicemente perché questo richiede un transfer rate non raggiungibile con le connessioni attuali. Servono le HDMI 2.1 per questo, o una nuova revisione della DisplayPort. Come ottenere quindi il 4K a 144Hz? Sfruttando l'overclock del pannello e abbinandolo al Chroma Subsampling. Predator X27 è, di fatto, un monitor da 120 Hz overcloccabile a 144 Hz tramite OSD. Per ridurre l'ampiezza di banda necessaria a veicolare il segnale, viene applicato il Chroma Subsampling, una tecnica che permette di comprimere le informazioni sul colore a diversi livelli di intensità, lasciando invece inalterate quelle sulla luminanza. Abbassando il refersh fino a 98 Hz si può godere della migliore rappresentazione cromatica possibile in 4K a 10 bit (4:4:4).

Considerato che difficilmente si superano i 100 fps in 4K al massimo del dettaglio, abbiamo optato proprio per questa soluzione durante la prova. Aumentando il refresh viene invece applicato il Chroma Subsampling in modo più intensivo (4:2:2), abbassando la profondità di colore a 8 bit. Il risultato, ad occhio nudo, è praticamente identico a quello con compressione del colore minore, lasciando quindi agli utenti la massima libertà di scelta.
In merito alla resa dell'HDR nei giochi, oggi l'unico limite non è la tecnologia, ma i titoli disponibili. Sono pochi i giochi per PC a supportare l'HDR, uno di questi è Shadow of The Tomb Raider. Con HDR attivo sembra quasi di vedere un altro gioco. Il contrasto tra le zone luminose e quelle in ombra diventa nettamente più marcato, merito anche dei picchi luminosi raggiungibili dal pannello, che arrivano e in certi casi superano i 1000 nit, un valore superiore a quello di molti televisori oggi in commercio. Peccato solo che questa caratteristica sia poco sfruttabile per ora, speriamo che gli sviluppatori integrino più spesso l'HDR nei giochi PC, anche per dare un senso a prodotti come il Predator X27, che altrimenti non vengono utilizzati al loro massimo potenziale.

Acer Predator X27 Acer Predator X27 racchiude in sé tutte le migliori tecnologie oggi disponibili. Retroilluminazione Full Led, HDR1000, G-Sync, 4K, refresh rate fino a 144 Hz: non manca davvero nulla. Gli unici limiti sono attualmente di tipo tecnologico, visto che non esistono né connessioni adatte a veicolare il segnale video al massimo della sua qualità, né hardware da gioco in grado di saturare i 144Hz con un frame rate adeguato. Lo scarso supporto, almeno attualmente, all’HDR nel gaming su PC è un altro fattore da tenere in considerazione prima dell’acquisto. Sulle qualità del prodotto Acer però c’è ben poco da dire, è impossibile oggi trovare un monitor dotato di queste caratteristiche, se non l’Asus ROG Swift PG27UQ, che presenta specifiche praticamente identiche. L’X27 è esagerato in tutto, nelle specifiche, nel prezzo, nell’essere un display che anticipa quello che vedremo nel prossimo futuro. Un prodotto per appassionati che vogliono il meglio e subito, e che sono disposti a spendere cifre importanti per portarsi a casa uno dei monitor da gioco più completi mai realizzati.

8.5