ADO A20F: alla prova la fat bike elettrica pieghevole

ADO ha realizzato un'interessante bicicletta elettrica che può essere richiusa su se stessa, aumentandone la trasportabilità.

ADO A20F: alla prova la fat bike elettrica pieghevole
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Le biciclette elettriche sono sempre più diffuse in Italia. Soprattutto nelle grandi città, una bicicletta elettrica assicura un'autonomia sufficiente per l'utilizzo quotidiano, inoltre garantisce maggiore sicurezza rispetto a un altro prodotto molto in voga in questo periodo, il monopattino. Complice la dimensione delle ruote, un sistema frenante più efficace e un miglior comfort in marcia, le biciclette elettriche possono diventare un compagno ideale per spostarsi in città.
Nelle ultime settimane abbiamo provato la ADO A20F, una biciletta elettrica pieghevole molto particolare, proposta a un prezzo di circa 900€ in base al negozio online dove la si acquista.

Facile da assemblare e buona qualità costruttiva

Il nostro sample di prova è arrivato in un pacco molto voluminoso e pesante, ma ci ha riservato subito una bella sorpresa: l'assemblaggio è talmente semplice da essere adatto anche ai principianti. La bici arriva infatti praticamente pronta all'uso, piegata in due grazie allo snodo centrale del telaio, che ne aumenta molto la trasportabilità, e con il manubrio già fissato ma anche questo piegato di lato, per ridurre l'ingombro.

Basta montare la sella e il manubrio, inserire la voluminosa batteria nel suo slot, aprire i pedali e il gioco è fatto, si è subito pronti a partire. Il manuale di istruzioni è presente ma se ne sente poco il bisogno in fase di assemblaggio, davvero molto semplice.
Nonostante il telaio in lega di alluminio il peso è elevato, di 34 Kg, nella parte alta della canna è presente anche una maniglia per facilitarne il trasporto, ma la ADO A20F non è adatta a un utilizzo misto: se pensate di portarla a piedi sul treno per poi proseguire verso la meta in bici una volta scesi, non è il prodotto adatto. Il peso rende difficile anche caricarla in macchina, inoltre serve un bagagliaio adeguato per poterla trasportare. Insomma, lo snodo nel telaio, molto saldo grazie a un ulteriore blocco di sicurezza, la rende più maneggevole ma non abbastanza per favorire un utilizzo misto.

Sul frontale è installata una pratica luce LED, mentre sul manubrio si nota un computer con le informazioni sulla carica, sulla spinta del motore e sulla velocità di marcia, tutto quello che serve per regolare l'andatura.

Sempre qui è possibile installare un porta telefono, incluso nella confezione, con lo smartphone che si può ricaricare grazie alla porta USB collocata di fianco al computer di bordo.
La scocca è certifica IPX5 ed è quindi resistente alla pioggia, mentre le dimensioni a taglia unica permettono l'utilizzo in una fascia d'altezza compresa tra i 160 e i 190 cm, almeno da specifiche. In realtà l'altezza del manubrio è poco congeniale a chi è alto meno di 170 cm, ma si riesce comunque a utilizzare. La solidità costruttiva sembra molto buona, nonostante il prezzo non siamo di fronte a un prodotto fragile, la ADO A20F si conferma ben realizzata.
A spiccare nel design sono ovviamente le ruote fat da 20" con cerchi in lega, al cui interno si possono vedere i freni a disco (con rotore da 160 mm), presenti sia al posteriore che all'anteriore, mentre sul retro è visibile il cambio a 7 marce Shimano. L'ammortizzatore è presente solo sulla forcella, della sua efficacia ne parleremo dopo.

Lunga autonomia ma dipende dalla strada, e il menù segreto...

La ADO A20F è una bici elettrica con un motore da 250 W nella versione europea, mentre in quella americana ne è montato uno da 500 W. In realtà non è proprio così, perché sembra che il limite alla potenza sia solo di tipo software, gestito dalla centralina Smart G-Drive System.

Il limitatore è necessario per andare incontro alla normativa europea, che prevede una velocità massima di 25 Km/h per le bici elettriche. Con questa configurazione l'autonomia potenziale è di 80 Km totali, molto variabile in base al tipo di terreno percorso e all'utilizzo intensivo o meno della spinta fornita dal motore.
Qui dobbiamo aprire una parentesi, perché tramite le guide che si trovano online è davvero troppo semplice sbloccare il menù di servizio e liberare la massima potenza, che permette di superare il limite di velocità consentito in Italia. La sicurezza deve sempre venire prima di tutto, insieme al rispetto delle normative italiane ed europee, ADO dovrebbe quindi rendere molto più complesso lo sblocco del menù di servizio, che altrimenti diventa alla portata anche degli utilizzatori meno esperti.
Con la speranza che in futuro questo avvenga, torniamo a parlare della A20F e di come viene gestita la spinta del motore elettrico.

Da un lato c'è il computer di bordo, che offre tre modalità operative, mentre sulla manopola destra c'è un piccolo acceleratore, per dare potenza durante la marcia. Anche da qui capiamo che siamo di fronte a un prodotto borderline, perché viaggiare su strada in modalità totalmente elettrica non è consentito in Italia senza usare i pedali. Impostando la prima opzione di marcia sul computer di bordo tutto diventa regolare, il motore elettrico viene utilizzato per assistere la pedalata, limitando così la necessità spingere sui pedali per raggiungere una buona velocità di crociera.

In questa modalità si possono superare anche i 25 Km/h, a patto di farlo con la forza delle gambe, ma visto il peso della bicicletta lo sforzo per raggiungerli non è da poco.
Ci sono poi altre due modalità di marcia completamente elettriche, una con una spinta più leggera e l'altra invece in grado di raggiungere senza problemi i 25 Km/h, senza pedalare. Lo ripetiamo, in Italia non si può circolare in strada con la bici in modalità completamente elettrica, reputiamo difficile però che i futuri acquirenti non sfrutteranno questa possibilità.

Bene in città, per lo sterrato serve altro

Complici le grandi ruote e la sospensione anteriore, la ADO A20F viene indicata come una bicicletta elettrica adatta anche ai percorsi off-road oltre che alla guida cittadina.

L'abbiamo provata in entrambi i contesti e dobbiamo dire che è proprio in città che questa bici dà il meglio di sé. Sull'asfalto le grandi ruote, insieme all'ammortizzatore, riescono bene ad assorbire le asperità del terreno e permettono un comfort di marcia notevole. Il cambio Shimano a sette marce svolge bene il suo lavoro, la levetta serve a scendere di marcia mentre il pulsante a salire, una configurazione comoda anche se abbiamo visto di meglio con altre tipologie di cambio. La risposta è comunque rapida e precisa, quanto basta per gestire una bicicletta come questa. I freni a disco invece non sono eccezionali, complice anche la massa della scocca l'arresto è tutt'altro che immediato. Nonostante questo la nostra esperienza cittadina con la ADO A20F è stata sicuramente positiva, è questo il contesto ideale in cui usarla.

Al di fuori della città questa bici svolge bene il suo lavoro sulle strade di campagna asfaltate, o sulle strade bianche poco dissestate, è quando si va in off-road che i limiti della forcella e del telaio vengono a galla. Senza andare su percorsi spinti, basta una semplice strada di campagna leggermente dissestata per iniziare a sentire sul manubrio e sul sellino vibrazioni piuttosto forti.
Il comfort di marcia cala drasticamente, in confronto una mountain bike tradizionale in una fascia di prezzo tra i 700 e i 1000 euro regge molto meglio gli urti derivanti dal terreno accidentato, la forcella fa quello che può per assorbire i colpi ma è chiaro che si tratta di un ammortizzatore poco efficace in questo contesto.

ADO A20F La ADO A20F è una biciletta elettrica interessante, soprattutto per il prezzo di vendita, ma anche per le sue caratteristiche. Le enormi ruote fanno un certo effetto e la possibilità di piegarla in due permette di trasportarla, seppur con qualche limite derivato dal peso e dell'ingombro. In città si viaggia bene, è questo il suo terreno ideale, in campagna invece i limiti della sospensione e del telaio vengono a galla. A prescindere da questo, siamo di fronte a un prodotto borderline per l’Italia, limitato nella velocità ma facilmente sbloccabile, e con la possibilità di funzionare in modalità completamente elettrica, anche questa preclusa nel nostro Paese. Insomma, la ADO A20F è una discreta bicicletta elettrica, che dovrebbe però fare meglio i conti con le leggi italiane.