AirPods 2 Recensione: tanto stile e facili da usare, ora anche wireless

Le AirPods 2 non apportano grandi cambiamenti rispetto al primo modello, ma ne confermano e ne ampliano le potenzialità.

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Il successo delle AirPods è sotto gli occhi di tutti. Non servono dati, basta guardarsi intorno per capire che le cuffie True Wireless di Apple hanno avuto una diffusione massiccia a livello planetario. Passeggiando per le strade di una grande città è facile imbattersi negli auricolari di Apple i quali, secondo le stime, hanno venduto oltre 30 milioni di unità nel 2018. La casa della mela ha creato un nuovo mercato con queste cuffie, in cui si sono fiondati ormai tutti i concorrenti, da Samsung con le Galaxy Buds a una miriade di produttori cinesi, che hanno invaso il mercato con soluzioni, spesso proprio copie, a basso costo.
Nulla a che vedere con la qualità delle vere AirPods, appena rinnovate con l'introduzione di un nuovo processore e della ricarica rapida, che vanno a completare un prodotto già molto apprezzato.

Le novità

Non ci sono differenze estetiche rispetto alle prime AirPods: il nuovo modello è del tutto identico a quello precedente. Una scelta sensata, visto che il successo di questo prodotto passa anche per un design divenuto subito iconico e immediatamente riconoscibile.
A cambiare leggermente è solo la custodia, dotata ora di ricarica wireless. Questa può essere acquistata anche senza le cuffie, in modo che gli acquirenti della prima variante delle AirPods possano godere della ricarica senza fili, a un costo di 89€. Apple ha aggiunto un led per indicare lo stato di carica della custodia e delle cuffie: con le AirPods inserite la luce verde segnala che sono cariche, con luce gialla che sono scariche; togliendole invece il led mostra il livello di carica della custodia, con il verde se è carica e con il giallo quando è disponibile meno di una ricarica completa.
Non ci sono altre differenze di rilievo, almeno non nel design. All'interno invece la novità è rappresentata dal chip H1: secondo Apple questo migliora l'autonomia di circa il 20%, rende più rapida e stabile la connessione grazie all'utilizzo del Bluetooth 5.0 e permette di attivare Siri tramite comandi covali, con il classico "Hey Siri".

Semplicità prima di tutto

Uno dei pregi più importanti delle AirPods 2, ma anche del primo modello, è l'estrema semplicità con cui si possono gestire. Una volta estratte dalla confezione, basta aprire la custodia, senza nemmeno estrarre le cuffie, per farle identificare da iPhone. Pochi semplici tap e la procedura di accoppiamento è fatta e non deve più essere ripetuta su tutti i dispositivi Apple collegati al proprio account. Il pairing tra iPhone e AirPods è istantaneo, non appena vengono estratte dalla custodia sono subito operative. Poche le impostazioni a disposizione, ma non si sente il bisogno d'altro. Entrando nel menù di iPhone dedicato al Bluetooth è possibile configurare le opzioni relative al tocco, che funziona su entrambi gli auricolari. Ad esempio si può selezionare il doppio tap per mandare avanti una traccia sulla cuffia destra e l'attivazione di Siri sulla sinistra.

Siri è in grado di riconoscere il mittente di una chiamata, annunciandolo direttamente in cuffia, non è quindi necessario prendere il telefono per capirne il mittente. Sempre Siri consente di chiamare i propri contatti, oppure di avviare un mix di brani da Apple Music, oppure ancora di alzare il volume, tutte funzioni richiamabili direttamente con la voce. Le opzioni sono rimaste praticamente le stesse rispetto al passato, semplicemente non serve più fare un tap sull'auricolare per richiamare l'assistente vocale.

Sul fronte ergonomia nulla è cambiato, le AirPods sono comode da indossare, anche per ore. Calzano molto bene all'interno del padiglione auricolare e sono molto ben bilanciate, difficile farle cadere, nonostante l'assenza di gommini che aumentino il grip. Questa configurazione offre un comfort elevato, ma ha anche un limite: l'isolamento dall'esterno è molto basso. Questo non pone problemi durante le chiamate, la voce è sempre chiara anche in ambienti rumorosi, ma quando si ascolta la musica bisogna alzare il volume se non si vogliono sentire i suoni esterni.

Per quanto riguarda la qualità audio durante la riproduzione musicale invece, non abbiamo avvertito particolari differenze rispetto al passato. Il sound è sorprendentemente ricco di bassi, non ce li aspettavamo così corposi e ricchi da auricolari di questo tipo, che si difendono bene sotto questo aspetto pur non spiccando dalla massa.

Eccellente l'autonomia, con le cuffie a piena carica si possono superare le 4 ore di ascolto musicale. Le chiamate consumano leggermente di più la batteria, probabilmente per l'utilizzo dei microfoni, ma si tratta comunque di tempi che non danno problemi durante l'utilizzo giornaliero. La ricarica delle cuffie all'interno dell'astuccio è inoltre rapida, bastano pochi minuti per avere più di un'ora di autonomia. L'astuccio permette poco più di tre cariche complete, almeno all'inizio del suo ciclo vitale: essendo un dispositivo che viene ricaricato spesso, nel corso del tempo sia le cuffie che l'astuccio diventano meno efficienti sotto questo aspetto e l'autonomia può ridursi anche di parecchio.

Di certo la ricarica più lenta offerta dal caricatore wireless può limitare, almeno in parte, la perdita di autonomia nel corso del tempo. Apple non ha utilizzato uno standard proprietario ma si è affidata a quello Qi, presente in tanti dispositivi di ricarica, anche a basso costo. Basta collocare l'astuccio sulla base di ricarica e attendere l'accensione del led esterno per capire se è attiva, per la massima semplicità. Peccato non poterlo utilizzare con il caricatore pensato da Apple, il famoso AirPower, il cui sviluppo è stato cancellato di recente.

Apple AirPods 2 Le AirPods 2 sono un aggiornamento, riuscito, rispetto al primo modello. Probabilmente è quello che le AirPods avrebbero dovuto essere fin dall’inizio, con Siri sempre pronto a dare una mano e la ricarica wireless. I pregi di questi auricolari sono noti: semplici da usare e da configurare, molto comodi e leggeri e perfettamente integrati all’interno dell’ecosistema Apple. La qualità audio delle chiamate è eccellente mentre il sound, pur non spiccando dalla massa, è impreziosito da bassi che non ci aspettavamo da questi piccoli auricolari. Insomma, se avete il primo modello non serve passare a quello nuovo, le novità sono troppo poche, ma se ancora non le avete e state pensando di acquistarle, allora questo è il momento giusto per ottenere un prodotto più maturo, anche se non certo economico, visto il prezzo di 229€ per la versione con ricarica wireless.

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