AMD Ryzen 5 2400G e 2200G Recensione: le APU con con architettura Ryzen e Vega

Arrivano oggi le nuove APU di AMD pensate per il gaming, dotate di CPU Ryzen e di GPU Vega, per prestazioni decisamente superiori al passato.

AMD Ryzen 5 2400G e 2200G Recensione: le APU con con architettura Ryzen e Vega
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AMD è divenuta, nel corso del tempo, una delle realtà tecnologiche più importanti al mondo nel campo del gaming. Un'affermazione forte, ma non potrebbe essere altrimenti per un'azienda che detiene il monopolio sulle CPU e sulle GPU installate nelle console Sony e Microsoft. L'unica ad aver scelto una via differente è Nintendo, ma la Switch è un caso particolare, in cui l'hardware e la potenza si piegano al cospetto di un design unico nel suo genere.
Nel mondo PC le cose non vanno invece altrettanto bene, nonostante il 2017 da protagonista di AMD, grazie all'arrivo delle architetture Ryzen e Vega. Intel continua ad essere preferita dai gamer, che trovano prestazioni superiori in questo campo, merito delle frequenze più alte raggiunte dai suoi processori. L'elevato Core Count delle CPU Ryzen cede il passo in questo caso, ma le cose potrebbero cambiare se arriverà maggior supporto dagli sviluppatori. Anche Intel, con i nuovi Coffee Lake, ha aumentato il numero di Core a disposizione, segno inequivocabile che nei prossimi anni questa caratteristica sarà sempre più sfruttata anche nel gaming.
Cosa accade però se si sposta l'attenzione dalla fascia alta del mercato a quella bassa? Qui lo spazio di manovra è superiore per AMD, che con le nuove APU Raven Ridge intende portare verso il basso l'asticella del prezzo necessario alla realizzazione di un PC da gaming, con il Ryzen 3 2200G e il Ryzen 5 2400G. CPU Ryzen e GPU Vega tutto in uno, a un prezzo di 99$ per il primo e di 169$ per il secondo.

Bastano le APU di AMD per giocare?

Visti i prezzi delle nuove APU di AMD è chiaro il fatto che si tratti di prodotti indirizzati a un pubblico più vasto rispetto allo soluzioni di fascia alta. Un pubblico che è sempre più interessato al gaming su PC, ma che si ritrova spesso a fare i conti con costi elevati che minano l'espansione di questo mercato. Il recente rincaro dei prezzi di GPU e RAM non ha aiutato, ma con le APU Ryzen 3 2200G e Ryzen 5 2400G AMD potrebbe trovarsi per le mani degli ottimi prodotti, con cui penetrare maggiormente nella fascia bassa, grazie a gaming PC semplici da assemblare e alla portata di tutti, ma capaci di fornire una buona esperienza di gioco. Sarà davvero così? Lo scopriremo tra poco, meglio partire delle caratteristiche nuove APU. Caratteristiche che dicono però poco del lavoro svolto da AMD e delle tecnologie dietro a queste proposte. In questa recensione manterremo un linguaggio volutamente semplice, per rendere comprensibile a tutti i lettori le potenzialità della proposta della casa americana. Tutti coloro che desiderano invece approfondire l'architettura alla base delle nuove APU possono leggere il nostro speciale dedicato.

Ryzen e Vega in un unico pacchetto

Sulla carta, la proposta AMD mostra caratteristiche tecniche molto interessanti. La casa americana indica il Ryzen 2200G come possibile sostituto di una più tradizionale CPU Ryzen 3 1200, senza grafica integrata, mentre il 2400G viene associato a un Ryzen 5 1400, davvero niente male per delle APU.
Partiamo dal modello meno prestante, il 2200G, che offre 4 Core e un clock base di 3.5 GHz, che si spinge a 3.7 in modalità Max Boost. Pieno supporto è dato alle RAM DDR4 in dual channel fino a 2933 MHz. La GPU Vega invece può contare su 8 Compute Unit, con un clock fino a 1100 MHz. Decisamente più spinte le prestazioni della variante 2400G, soprattutto nelle applicazioni Multi-Core. Questo grazie alla tecnologia Simultaneous MultiThreading, che permette al sistema operativo di vedere 8 Core nonostante la presenza di soli 4 Core fisici. In questo modello aumentano anche le frequenze di clock, con quella base che arriva a 3.6 GHz e quella Boost che tocca quota 3.9 GHz. Più potente anche la GPU, che integra qui un chip Vega con 11 Compute Unit e un clock fino a 1250 MHz. Anche in questo caso rimane il supporto alle DDR4 da 2933 MHz, mentre il TDP è di 65W per entrambe le APU. Invariata anche la memoria cache tra i due modelli, con 64 Kilobyte di cache L1 per Core, 512 Kilobyte di cache L2, sempre per Core, e 4 MB di cache L3 condivisa tra tutti i Core. Sia il 2200G che il 2400G sono realizzati da GlobalFoundries con un processo produttivo a 14nm+ FinFET e si installano sul socket AM4 già visto nelle soluzioni Ryzen tradizionali. CPU e GPU dialogano grazie alla tecnologia Infinite Fabric di AMD, un'interfaccia ad altissima velocità che permette ai due elementi di scambiare grandi quantità di dati tra di loro e con altri componenti all'interno del processore, come il controller delle memorie DDR4 o il Display Engine. Si tratta di una tecnologia introdotta da AMD lo scorso anno e di cui si è parlato poco, ma senza la quale le nuove APU non avrebbero potuto esistere.

Le nuove APU alla prova

In passato le APU venivano associate e testate principalmente a titoli competitivi, o in generale a giochi dalle richieste hardware basilari. Questa volta abbiamo optato per prodotti dal comparto grafico più spinto per mettere alle corde la GPU Vega. La piattaforma di test comprende una scheda madre Gigabyte AB350N Mini-ITX e due banchi da RAM DDR4 in configurazione Dual Channel da 3200 MHz, modello FlareX e realizzate da G.Skill, oltre a un SSD da 480 GB su cui è installato Windows 10 Pro. Partiamo da Rise of the Tomb Raider, che sul 2200G ha fatto registrare 32 fps medi, mentre con il 2400G sono saliti a 37, il tutto a risoluzione Full HD e con dettagli bassi. In questo caso, anche l'APU meno potente è riuscita a garantire un frame rate medio più che sufficiente per giocare. Passando a Deus Ex: Mankind Divided invece le due proposte di AMD sono andate maggiormente in difficoltà, con il 2200G fermo a 24 fps medi, mentre il 2400G ha raggiunto i 28 fps, il tutto in Full HD e con dettagli bassi. Interessante notare come, abbassando la risoluzione a 720p, il titolo abbia mostrato a schermo 30 fps con il 2200G e 43 con 2400G. La risoluzione ha un impatto molto importante sulle prestazioni di queste APU, e la presenza, nei benchmark ufficiali di AMD, di diversi test svolti in 720p dimostra come questa risoluzione sia forse il target di riferimento per questi prodotti.
Molto meglio Batman: Arkham Knight, titolo brandizzato NVIDIA a differenza dei precedenti, perfettamente giocabile in Full HD su entrambe le APU a settaggi bassi, con il 2200G che offre 28 fps medi mentre il 2400G 33. Quest'ultimo ha gestito bene anche i dettagli medi, con il frame rate sceso, di poco, a 31 fps. Anche in questo caso, scalare la risoluzione al 720p ha portato grandi benefici, con entrambe le APU saldamente sopra i 50 fps durante il benchmark (50 per il 2200G, 58 per il 2400G).

Metro: Last Light Redux gira invece a 45 fps con il 2200G e a 49 fps con il 2400G, con quest'ultimo che durante le prove è riuscito a superare anche i 60 fps in molte occasioni. Dota 2, titolo più leggero tra quelli testati, ha funzionato sempre sopra i 45 fps con entrambe le configurazioni, arrivando vicino ai 60 col Ryzen 5 2400G.
Ottimi i risultati ottenuti con i benchmark sintetici, dove il 2400G ha mostrato i muscoli, soprattutto grazie alle sue capacità multi-core, che lo rendono adatto anche ad utilizzi al di fuori del gaming. Con il test Firestrike di 3D Mark, il punteggio raggiunto dal 2200G è di 2731, contro i 3259 del 2400G. Su Cinebench R15 invece quest'ultimo ha fatto segnare un punteggio di 828, arrivato a ben 886 grazie all'overclock, con la frequenza boost portata a 4 GHz (oltre il sistema non è riuscito ad andare con il dissipatore Wraith Cooler ad aria offerto in bundle). Il 2200G si è fermato invece a 573 punti, diventati 607 spingendo il clock a 3.9 GHz. Il test in questione serve a mostrare le capacità multi-core di un processore ed è interessante notare come il 2400G abbia superato il Ryzen 5 1400, attualmente in vendita a circa 150€ online, che nella nostra recensione aveva raggiunto un punteggio di 752 punti. Le prestazioni non sono del tutto equiparabili a causa delle diverse condizioni di test (cambiano la scheda madre, le RAM e i driver), ma le performance sono per lo meno equiparabili tra le due CPU. Anche il 2200G ha ben figurato, visto che il suo risultato è simile a quello di un Ryzen 3 1300.

I risultati dei test disegnano un quadro decisamente positivo, ricordiamo che abbiamo usato giochi piuttosto pesanti dal punto di vista grafico, non semplici titoli competitivi, ma in questo contesto c'è un fattore che stona, e quel fattore è la RAM. Le GPU Vega di queste APU non possiedono infatti memoria dedicata e si appoggiano a quella di sistema, ecco perché durante i test abbiamo usato un kit di memorie a 3200 MHz dal costo di ben 241€. Una cifra portata verso l'alto dagli attuali aumenti delle componenti, e che va presa in seria considerazione se pensate di puntare su una APU.
Impostando infatti il clock delle memorie a 2400 MHz le prestazioni in-game calano in modo rilevante. Con il 2400G infatti, lo stesso test svolto con Rise of the Tomb Raider in Full HD con dettagli bassi ha restituito 31 frame al secondo contro i 37 ottenuti con le memoria a 3200 GHz, mentre Batman: Arkham Knight è sceso da 33 a 28. Calo che conferma la marcata influenza delle RAM sulle prestazioni delle APU, un fattore da tenere in considerazione in fase d'acquisto, soprattutto con i prezzi attuali.

AMD Ryzen 5 2400G AMD è riuscita, con le sue nuove APU, a migliorare le prestazioni dei modelli precedenti, basati su architetture ormai antiquate alla luce di quanto visto con i processori Ryzen e le GPU Polaris/Vega lo scorso anno. Oggi, è possibile realizzare un mini PC economico e in grado far funzionare un parco giochi enorme, con qualche difficoltà in più nei titoli Tripla A in Full HD, ma a questo prezzo è difficile chiedere di meglio. Se poi si abbassa la risoluzione a 720p allora il discorso cambia completamente, perché le nuove APU sono perfettamente a loro agio in questo contesto, consentendo di alzare anche il livello di dettaglio su parametri decisamente più alti. 99$ per il Ryzen 3 2200G e 169$ per il 2400G sono cifre alla portata di tutti, anche se sarà da vedere quanto costeranno effettivamente al loro arrivo sul mercato. Da non sottovalutare nemmeno le prestazioni delle CPU nude e crude, che hanno mostrato valori in linea con Ryzen 3 1200-1300 per il 2200G e con il Ryzen 1400 nel caso del 2400G, un risultato eccellente e che apre la strada all'utilizzo di queste APU con schede grafiche discrete. La loro ragion d'essere tuttavia resta l'utilizzo combinato della CPU con la GPU integrata, che apre scenari davvero interessanti di impiego, dai già citati mini-PC a macchine dedicate al retro gaming. In tutto questo però rimane l'incognita dei prezzi delle RAM: un kit di DDR4 a 3200 MHz costa oggi circa 200€, più di una APU Ryzen 3 2200G e della scheda madre usata per la prova messi insieme. L'impatto sulle prestazioni c'è e si vede, per cui se pensate di prendere una di queste ottime APU, tenete in considerazione il fatto che per farle funzionare a dovere servono RAM veloci, e con i prezzi attuali non è certo una buona notizia.

8.5