Asus PQ22UC Recensione: il primo monitor OLED 4K portatile

L'Asus PQ22UC è l'unico monitor OLED portatile da 22" 4K al mondo, con pieno supporto a HDR10 e Dolby Vision e un tempo di risposta di 0.1 ms.

Asus PQ22UC Recensione: il primo monitor OLED 4K portatile
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Disporre di un monitor OLED 4K di piccolo taglio, per di più portatile, è un sogno che grazie ad Asus è divenuto realtà. Di schermi OLED sotto i 55" pollici se ne parla già da alcuni anni, i primi prototipi AMOLED si sono visti nel 2016 presso il CHTF (China Hi-Tech Fair) in quel di Shenzhen, nota fiera cinese in cui fecero la loro comparsa dei 31" pollici di cui però non si è saputo più nulla.
Prima ancora furono annunciati da Samsung nel 2007 degli OLED 31" pollici, durante il CES di Las Vegas, ma anche questi non hanno mai visto la luce. Ci ha pensato Asus a realizzare il primo OLED portatile al mondo con il PQ22UC.

Le dimensioni contano

In campo OLED solo recentemente si è scesi sotto i 55" pollici, con una prima proposta da 48" pollici, ma raggiungere una dimensione così piccola, come nel caso dell'Asus PQ22UC, quasi 22" pollici (21.6"), ha il sapore del record proprio perché lo schermo diventa portatile. Il PQ22UC è un display che va oltre l'HDR10, peraltro ancora poco diffuso su schermi che non siano TV commerciali, dove in questo caso va ad aggiungersi anche il Dolby Vision oltre all'HLG, in tutto con un pannello a 10 bit e risoluzione UHD, a cui per completezza mancherebbe solo l'HDR10+.

Accessori si, ma da portatile

Il PQ22UC è dotato di trattamento antiriflesso e offre un livello d'ingombro ridotto ai minimi termini (510 mm x 313 mm x 8,5 mm - L x A x P), con un peso davvero contenuto di 1,5 Kg, facilmente trasportabile grazie alla pratica borsa inclusa nella confezione. Gli accessori comprendono un cavalletto con base in metallo su cui lo schermo poggia restando ancorato a un elemento in plastica sporgente, oltre a una più classica custodia protettiva che, come nel caso di un tablet, consente d'inclinare lo schermo. Niente attacco VESA, flessibilità e adattabilità restano confinati all'ambito portatile: se non ci penserà qualche produttore di accessori a fornire una valida alternativa con una diversa base d'appoggio e stativo la regolazione in altezza resta una delle note dolenti.

A chi si rivolge

La densità di pixel è eccellente, di 204 ppi, andando quindi in competizione con monitor state of the art come i Retina di Apple per cui la percezione dei pixel dovrebbe essere molto difficile se non impossibile da notare. Lo sfruttamento in campo foto/video è anche per questo l'ideale, il PQ22UC è un monitor dedicato ai professionisti. La cornice dello schermo si fa notare ma a questi livelli sarebbe stato impensabile offrire un'ulteriore riduzione della stessa. Questo consente una salda presa in movimento, ma anche per interagire con l'OSD. Qui sotto il momento della prova con la versione 4K di "Profondo Rosso" di Dario Argento (copyright RTI)

Poche connessioni

Era lecito aspettarsi un ingresso dedicato all'alimentazione, invece sono presenti tre terminali: due USB-C (con modalità Display Port 1.2) e uno Micro HDMI 2.0. Una delle due USB-C viene per forza impegnata per alimentare lo schermo, mentre resta disponibile l'altro terminale per diverso uso. Attenzione però che la porta USB-C libera non si può usare per connettere un'eventuale docking station dato che la suddetta non è alimentata. I pulsanti di controllo si trovano tutti sul bordo sinistro: uno per accensione / stand-by e due sottostanti per la navigazione all'interno dei menù. I preset così come i settaggi sono piuttosto immediati e intuitivi e non dovrebbero esserci difficoltà nello scegliere la migliore condizione operativa.

Qualità video da sballo

Il tempo di risposta di 0.1 ms farebbe gola ai gamer ma, ricordando anche la questione ritenzione degli OLED, resta il fatto che qui non si va oltre i 60 Hz di refresh rate. Inoltre il PQ22UC non è compatibile FreeSync, che avrebbe offerto una più efficiente frequenza di aggiornamento e scongiurato il rischio di tearing. Il contrasto infinito, neri come da tradizione OLED, la possibilità di visionare materiale UHD nativo, anche Dolby Vision, sono una magnifica realtà anche con uno schermo così piccolo. Lo stesso dicasi per la pre-calibrazione di fabbrica, dove il DeltaE a REC.709 supera anche se di poco il valore 2, qualcosa di più misurando in DCI-P3, ma trattasi di scostamenti che teoricamente non impongono intervento manuale (nelle immagini la rilevazione DCI-P3 e sotto REC.709).

Prestazioni professionali

Questo particolare schermo da 21.6" pollici dispone di un altissimo potenziale in quanto ampiamente portatile, per foto ritocco o per elaborazioni video dove la fedeltà cromatica deve essere la priorità assoluta. La copertura DCI-P3 è attorno al 99%, sRGB al 100%, con una luminosità media di 140 nits e picchi HDR anche oltre 330 nits. Lo spettacolo è garantito per... vedere un intero film in UHD o videogiocare? Lo schermo è troppo piccolo per prenderlo in considerazione per un simile utilizzo. In ambito professionale invece il PQ22UC trova la sua naturale collocazione, del resto chi desiderasse muoversi outdoor con un display capace di prestazioni anche superiori a quelle di un TV OLED al momento non avrebbe altra scelta.

Asus PQ22UC Il PQ22UC offre un nero perfetto e uno strabiliante grado di profondità degli elementi visualizzati sul classico desktop, come solo un OLED può restituire. L'uniformità del pannello è ottima e nel complesso si tratta di un dispositivo dai colori fedeli, con un contrasto stratosferico e una resa fenomenale. Questo display portatile da 22 pollici è dedicato ai pochi che possono permettersi un impegno economico attualmente sui 5.000 euro, che in quanto tale resta molto importante. Anche per questo l'accuratezza dei colori meritava un ulteriore livello di rifinitura, benché un simile grado tecnico raramente è raggiunto da uno schermo non professionale. Vero è che a livello progettuale siamo di fronte a un vero e proprio outsider, dove per parlare di concorrenza occorre alzare ulteriormente l'asticella oltre l'ambito consumer, con monitor peraltro non portatili e tipicamente impiegati per la color correction (come nel caso del Canon DP-V3120 31” pollici LCD IPS da 2.000 nits, 31 Kg di peso e 32.000 euro di budget) al cui confronto l'Asus PQ22UC è decisamente più che economico.

9.3