Recensione Asus ROG Swift PG278Q

Il monitor di ROG dedicato ai gamers fornisce un'esperienza d'uso eccellente, in grado di sfruttare al massimo la potenza delle moderne configurazioni multi GPU, seppur con qualche piccolo limite.

Recensione Asus ROG Swift PG278Q
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Le prestazioni dei PC dedicati al gioco sono spesso molto elevate. Basti pensare alle configurazioni SLI o CrossFire, che aggiungono una o più GPU rispetto alla singola scheda video, scatenando perfomance davvero elevate, potenzialmente in grado di raggiungere un frame rate, nei titoli attualmente disponibili, molto alto. In presenza di macchine di questo tipo, non si può non pensare anche a un upgrade del monitor, che deve essere in grado di supportare al meglio l'hardware a disposizione. Tra i prodotti in grado di rendere l'esperienza di gioco davvero superiore, troviamo sicuramente il monitor Asus ROG Swift PG278Q, una soluzione top di gamma proposta ad un prezzo di poco superiore ai 700€ sul web. Il costo non deve stupire, si tratta infatti di un prodotto dedicato agli appassionati, che non vogliono rinunciare a nulla durante il gioco, sviluppato per sfruttare al massimo le moderne schede video e le configurazioni multi-GPU, con un occhio di riguardo verso NVIDIA, vista la presenza del G-Sync. A conti fatti, questo monitor include praticamente tutte le caratteristiche che un utente enthusiast cerca in un monitor, grazie all'altissimo refresh rate e al design aggressivo ma non troppo appariscente.

Design, connessioni e pack del prodotto

La cura riposta nella realizzazione del prodotto è chiara fin da subito, già a partire della base, realizzata con un look simile a quella dei velivoli stealth, con linee tagliate e affilate, che donano un aspetto aggressivo ma tutto sommato elegante. Grazie al supporto di cui è dotato questo monitor, è possibile regolare l'altezza dello schermo e la sua inclinazione, con la possibilità di girarlo di 360° o di posizionare il pannello in verticale. La qualità dei materiali è molto buona, confermando le aspettative elevate che avevamo su questo monitor. L'innesto della staffa nella base è illuminato da un LED circolare di colore rosso, non personalizzabile, mentre le cornici che circondano l'ampio pannello sono molto sottili, cosa che consente di utilizzare questo ROG Swift PG278Q anche in configurazione multi-monitor, se avete un hardware adeguato per supportala. Tutti i tasti per il controllo del display sono collocati sul lato destro, nella parte posteriore, in modo da non rovinare il colpo d'occhio generale. Sono quattro in tutto, più un comodissimo stick, un particolare che potrebbe essere considerato di poco conto ma che permette di muoversi nei menù di configurazione in modo pratico e veloce. Particolare la scelta delle connessioni: è presente infatti un'unica porta DisplayPort 1.2, l'unica in grado di sfruttare al massimo le caratteristiche pensate da Asus per questo prodotto. La scelta, anche se giustificata, potrebbe non piacere a coloro i quali intendano collegare anche altre sorgenti, come ad esempio una console da gioco. Unico strappo alla regola fatto sotto il profilo delle connessioni è la presenza di due porte USB 3.0.
Le dimensioni del pannello sono piuttosto generose, ma del resto si tratta di uno schermo da 27", per cui è normale. Si arriva a 619.77mm di larghezza per 554.53 mm di altezza, con uno spessore di 237.9 mm, inclusa ovviamente la base. Viste le misure, il pack di vendita è decisamente voluminoso, ma anche realizzato come si deve, fornendo un'ottima protezione al monitor durante il trasporto. A differenza di molti altri modelli, questo si presenta già pronto all'uso, senza il bisogno di ancorare il display alla base. All'interno troviamo un cavo DisplayPort, un alimentatore e un CD con i driver.

Caratteristiche tecniche

Asus ROG Swift PG278Q utilizza un pannello da 27", di tipo TN, con risoluzione di 2560x1440 pixel. La tecnologia TN ha i suoi pregi e suoi difetti, tra i quali tipici sono gli angoli di visuale inferiori, in questo caso di 170° in verticale e 160° in orizzontale, e una minore fedeltà cromatica. D'altro canto però, la velocità del pannello è superiore a quella dei monitor IPS, con un tempo di risposta pari a 1 ms. Il refresh rate arriva a ben 144 Hz, quanto basta per poter raggiungere frame rate elevatissimi con le più potenti configurazioni hardware. La collaborazione con NVIDIA va al di là del G-Sync, vista la piena compatibilità con NVIDIA 3D Vision 2, per visualizzare sullo schermo i giochi in 3D, con l'ausilio degli appositi occhialini, acquistabili a parte. Questa tecnologia, come del resto tutta le stereoscopia, avrebbe dovuto cambiare il modo in cui giochiamo nelle intenzioni della casa di Santa Clara, ma una compatibilità non sempre eccellente e le richieste hardware piuttosto alte ne hanno limitato la diffusione. La luminosità è di 350 cd/m2 mentre il contrasto è di 1000:1.

NVIDIA G-Sync, ULMB e Asus GamePlus Technology

Due dei punti forti del monitor proposto da Asus sono sicuramente le tecnologie G-Sync e quella ULMB, entrambe sviluppate da NVIDIA. Purtroppo, una esclude l'altra, per cui bisogna scegliere quale delle due utilizzare.
Partiamo dal G-Sync, che si contrappone al Freesync di AMD, una tecnologia nata per ovviare al problema della sincronizzazione tra il refresh rate del monitor e quello del segnale in uscita dalla scheda video. Nella pratica, quando il segnale esce dalla scheda video non ha un frame rate fisso ma variabile, al contrario del display. Questo provoca fenomeni come il tearing, ovvero il classico taglio che compare sullo schermo, ad esempio quando ci muoviamo in un ambiente tridimensionale. Fino all'arrivo del G-Sync, l'unico modo per limitare questo problema era quello di attivare il V-Sync, che però porta con sé lo stuttering, ovvero dei micro scatti che infastidiscono non poco durante il gioco, aumentando inoltre l'input lag. L'esempio perfetto per comprendere i benefici di questa tecnologia è dato dal video sottostante, che mostra il G-Sync in azione, chiarendo più di tutti i dati tecnici il suo funzionamento.


Passando invece all'ULMB, o Ultra Low Motion Blur, si tratta di una tecnologia sviluppata da NVIDIA per rendere più nitide le immagini in movimento visualizzate sullo schermo. Spiegare con parole semplici il suo funzionamento non è facile, meglio fare un esempio. Quando spostiamo la visuale in uno sparatutto in modo rapido, si assiste spesso alla comparsa di motion blur e del fastidioso ghosting, creando una sfocatura che fa perdere molti dettagli alla scena. Grazie all'ULMB, questo non avviene, perché l'illuminazione dei pixel presenti nel monitor viene spenta ad ogni cambio di stato dei pixel stessi, evitando l'effetto descritto sopra. Questo porta a una minore luminosità del pannello, per cui il monitor, in presenza dell'ULMB attivo, la aumenta al massimo, per compensare la carenza. L'ULMB funziona esclusivamente con alcuni valori di refresh rate, cioè 85, 100 e 120 Hz.
Le due funzioni, all'atto pratico, funzionano, e le differenze si vedono. L'ULMB rende realmente più nitide le immagini in movimento, il problema è che la luminosità viene molto penalizzata. Il G-Sync invece ci ha stupiti. In un primo momento, una volta attivato, non ci siamo resi conto dell'influenza sulla qualità video di questa tecnologia, merito anche delle qualità di questo monitor. Poi, una volta spento, la differenza si è fatta più evidente, sintomo che ci si abitua bene con il G-Sync. A conti fatti quindi, la nostra preferenza va verso il G-Sync, anche se nei titoli meno frenetici l'ULMB potrebbe tornare utile.

Interfaccia

Qualche settimana fa abbiamo recensito un altro monitor prodotto ad Asus, il PB279Q. Una delle cose che era piaciuta di meno erano sicuramente i tasti posteriori, piccoli e scomodi da raggiungere. Il ROG Swift PG278Q però è tutta un'altra cosa, grazie allo stick posteriore, che permette di navigare tra i menù alla massima velocità. Le impostazioni non sono molte, con una sola modalità di visualizzazione, quella standard. Il primo menù permette di regolare la luminosità, il contrasto e i colori (la scelta è tra colori caldi, freddi, normali o in modalità utente). Il secondo permette di attivare la modalità ULMB, che ricordiamo è disponibile solo con determinati refresh, e di gestire l'overdrive. L'ultimo invece riguarda le impostazioni di sistema, tra cui segnaliamo una parte dedicata alla scelta dell'idioma, la posizione dell'OSD, il livello di trasparenza della sua interfaccia e le informazioni generali su risoluzione e refresh rate.

Nato per il gioco

Le specifiche e le caratteristiche evidenziate finora mostrano un dispositivo decisamente sbilanciato verso l'utilizzo in ambito gaming. Abbiamo un pannello TN, più reattivo ma anche meno equilibrato nella resa del colore rispetto agli schermi IPS. Gli angoli di visuale non sono ampissimi, ma standoci davanti la resa è ottima. Il refresh rate elevato permette di spingere al massimo le configurazioni più performanti, che possono così raggiungere frame rate elevatissimi, ma anche con una configurazione normale, con una singola GeForce 970 GTX, il risultato finale è ottimo. Tutto è stato pensato per i giocatori, e lo si capisce anche dalla risoluzione, che non sarà 4K ma riesce a dare un qualcosa in più della semplice Full HD, senza penalizzare troppo le prestazioni. La presenza del G-Sync è certamente un punto a favore, almeno per i possessori di schede video NVIDIA, che possono così godere di un'esperienza di gioco più fluida e priva di stuttering a V-Sync spento.
All'appello mancano però le connessioni, che in un monitor sono fondamentali. Vero è che per sfruttare tutte le caratteristiche dello Swift PG278Q serve la DisplayPort 1.2, però qualche HDMI sarebbe stata gradita. L'utilizzo quindi rimane legato al singolo PC da gioco, per cui se siete soliti collegare più sorgenti al vostro schermo potreste avere qualche problema.

Asus ROG Swift PG278Q Asus ROG Swift PG278Q è un monitor che farà la felicità di ogni appassionato di gaming su PC, o almeno di quelli dotati di un hardware abbastanza potente da supportarlo al meglio. I tempi di risposta e la presenza del G-Sync rendono questo prodotto tra i più completi disponibili per chi desidera un monitor di alto livello da dedicare al gioco, mentre la risoluzione è perfetta, visto che fornisce un livello di dettaglio superiore al Full HD senza appesantire troppo il sistema. I limiti ci sono, come gli angoli di visuale e una resa del colore buona ma non eccezionale, ma sono insiti in un display di questo tipo, studiato appositamente per uno scopo, ovvero fornire la migliore esperienza possibile in ambito gaming. Con l’arrivo dei nuovi monitor da gioco dotati delle stesse specifiche ma con pannello IPS (Acer ne ha già annunciato uno), vedremo un miglioramento netto anche nei punti deboli evidenziati con questo prodotto, nel frattempo però, il ROG Swift PG278Q rimane una delle alternative migliori per gli appassionati che vogliono giocare al meglio ai propri titoli preferiti.

7.5