ASUS ROG Zephyrus M16 Recensione: il portatile con Intel Core i9 e RTX 3070

Abbiamo messo alla prova un portatile high-end della generazione Tiger Lake, che mira a offrire un'esperienza a trecentosessanta gradi.

ASUS ROG Zephyrus M16 Recensione: il portatile con Intel Core i9 e RTX 3070
Articolo a cura di

Un portatile da gaming può riscrivere il modo di intendere l'esperienza videoludica, riscoprendo la passione in mobilità o in luoghi in cui non ci sono computer fissi. Non tutti gli utenti PC sono disposti a scendere a compromessi, per questo il nuovo Asus ROG Zephyrus M16 GU603H potrebbe risultare particolarmente interessante. Abbiamo provato la variante con processore Intel Core i9-11900H, 32GB di RAM e GPU NVIDIA GeForce RTX 3070. Come spesso accade, la disponibilità non è sempre garantita per tutte le versioni e la configurazione che si trova più spesso dalle nostre parti è la GU603HR-KR046T, acquistabile a un prezzo pari a 2.439 euro sul portale ufficiale di Asus ROG, con CPU Intel Core i7-11800H e 16GB di RAM.

Occorre, dunque, fare particolare attenzione alla configurazione prima di procedere all'acquisto. Fatta questa dovuta premessa, è giunto il momento di analizzare la proposta di Asus ROG.

Un design da gaming, ma non troppo

A una prima occhiata, l'Asus ROG Zephyrus M16 potrebbe sembrare il classico notebook da gaming. Tuttavia, al netto di alcune linee taglienti sul retro, il portatile da chiuso presenta un look meno aggressivo rispetto ad altri modelli che abbiamo testato in passato.

Non ci sono né il logo ROG né scelte troppo audaci in termini di design, ma c'è un sapiente utilizzo dei giochi di luce sulla scocca posteriore, che creano una sorta di effetto arcobaleno senza scomodare matrici a LED. Questa soluzione potrebbe non piacere proprio a tutti, ma rende il prodotto molto meno spinto verso il gaming nel design, in modo che possa contestualizzarsi tranquillamente anche in altre situazioni.
Non male dimensioni e peso: 35,5 x 24,3 x 1,99 cm, per 1,9 Kg. Nel complesso, non si tratta del classico notebook da gaming, troppo pesante e con luci RGB ovunque. La tastiera Stealth Type, che presenta i classici tasti aggiuntivi di ASUS, è retroilluminata e rappresenta un connubio affidabile insieme all'ampio touchpad collocato in basso.

Ottima la cerniera inclinabile fino a 180 gradi, che tra l'altro consente di aprire tranquillamente anche con un singolo dito il portatile, mentre lasciano a desiderare i materiali interni, con una superficie gommata che si sporca fin troppo facilmente.

Il dispositivo è il giusto mix tra sobrietà e funzionalità da gaming, una proposta che dal nostro punto di vista risulta vincente a livello generale.
Il vero punto di forza del prodotto è però lo schermo IPS da 16 pollici con risoluzione WQXGA (2560 x 1600 pixel) con refresh rate di 165 Hz, supporto Dolby Vision, copertura dello spazio colore DCI-P3 del 100% e tempi di risposta di 3ms. L'elevato screen-to-body ratio e la riproduzione a schermo dei colori convincono particolarmente.
Il comparto audio Dolby Atmos, che fa uso di 4 woofer da 2W e 2 tweeter da 2W, è davvero ottimo in termini di resa sonora e di alta caratura. Ottimo, insieme al display, nell'arricchire l'esperienza di gioco.
Dall'altro lato, nonostante il pannello sia anti-riflesso, la luminosità massima non è delle migliori, aspetto che può tradursi in qualche grattacapo in determinati contesti. In ogni caso, sulla qualità intrinseca del display c'è poco da discutere.
Un altro aspetto che convince è la dotazione in termini di porte.

Non mancano uno slot Micro SD, l'aggancio Kensington Lock, una porta USB 3.2 Gen 2 Type-A, una porta USB 3.2 Gen 1 Type-A, una porta Thunderbolt 4, una porta USB Type-C Gen 2 Type-C con supporto Thunderbolt e ricarica, una porta LAN RJ45, una porta HDMI 2.0b e un jack audio combo da 3,5 mm.

Non manca pressoché nulla e va sicuramente fatto un plauso ad ASUS ROG da questo punto di vista. A livello di connettività, invece, c'è il supporto al Wi-Fi 6, così come al Bluetooth 5.2. Da notare la presenza di una webcam 720p.

L'hardware non scende a compromessi

Snocciolate le questioni relative a design, display, porte, audio e connettività, arriviamo al punto focale della prova, ovvero le performance.

Sotto la scocca troviamo un processore Intel Core i9-11900H Tiger Lake, affiancato dalla GPU NVIDIA GeForce RTX 3070 con 8GB di VRAM GDDR6, che grazie a ROG Boost può arrivare fino a 1390 MHz a 80W e 100W con Dynamic Boost. Completano la scheda 32GB di RAM DDR4 (2x16GB) e un SSD PCIe Gen4 da 2TB. Le specifiche parlano probabilmente da sole: le prestazioni mirano in alto, puntando al gaming di attuale generazione senza compromessi. Il sistema di raffreddamento è aiutato nel suo scopo dalla scelta di Asus di applicare il metallo liquido Thermal Grizzly invece della solita pasta termoconduttiva. In generale, anche grazie a questa scelta, il laptop fa il suo dovere nella gestione delle temperature.

A ogni modo, non tutto è perfetto. Le ventole interne si fanno sentire e questo può limitare il comfort durante le sessioni di gioco più concitate.

In realtà, abbiamo a disposizione numerosi profili per il bilanciamento di prestazioni e temperature e durante le operazioni quotidiane è possibile mantenere silenziose le ventole, ma durante il gaming ha poco senso limitarsi e il rumore non può essere evitato.
Non si tratta di nulla di trascendentale e se giocate con le cuffie non avrete troppi problemi. L'altra questione che ci ha fatto storcere il naso è, invece, il calore che si viene a generare soprattutto nella zona in alto a destra della tastiera in seguito a sessioni di gioco prolungate. Per i nostri test abbiamo spesso spinto al massimo il dispositivo, portandolo anche oltre gli 80 gradi, ma in ogni caso non si tratta di nulla di particolarmente critico. Allo stesso modo, non sono temperature che possano generare thermal throttling.

Lato autonomia, la batteria da 90 Wh fa quel che può per tenere a bada la forza bruta del portatile: un notebook da gaming di questo tipo, infatti, è pensato per essere utilizzato principalmente in modalità cablata, in modo da sprigionare al massimo le sue potenzialità.
Difficilmente, dunque, vi staccherete dall'alimentatore da 240W, ma questo probabilmente lo avevate già messo in conto. In ogni caso, a livello software il prodotto dovrebbe essere ancora distribuito con Windows 10 a 64-bit, anche se nella nostra unità di prova abbiamo già trovato preinstallato Windows 11.

Possiamo confermarvi, quindi, che l'aggiornamento gratuito è possibile e non abbiamo riscontrato particolari problematiche con driver e altro. L'esperienza fa perno su Armoury Crate, una singola e comoda utility per gestire illuminazione, temperature, statistiche e molto altro. Da notare il fatto che con l'acquisto del portatile è possibile provare per un mese Xbox Game Pass, l'abbonamento di casa Microsoft che garantisce l'accesso a miriadi di titoli.

Proprio mediante quest'ultimo abbiamo potuto mettere alla prova Halo Infinite, spingendolo al massimo con preset Ultra. Abbiamo veramente svolto di tutto con il portatile, rigorosamente in modalità Turbo, provandolo sia in Full HD che alla risoluzione nativa dello schermo.

Su Halo Infinite, a risoluzione nativa si oscilla tra i 40 e i 50 FPS mentre, scendendo al Full HD, si arriva ai 60 FPS fissi. Certo, il refresh rate del pannello viene sfruttato al meglio solamente in determinati contesti, come nel gaming competitivo o in alcuni titoli compatibili con il DLSS, ma giochi molto popolari riescono a centrare l'obiettivo anche al massimo del dettaglio, arrivando spesso a superare la soglia dei 100 FPS e oltre.

Control, a risoluzione nativa, con preset elevato, Ray Tracing su Alto e DLSS attivo, gira tranquillamente a 60 FPS, un buon segno relativo alla possibilità di giocare ai titoli con RT, sia presenti che futuri. Disattivando il DLSS e provando a spingere più in alto la risoluzione di rendering, le prestazioni calano anche nella soglia dei 30/40 FPS, ma questo è assolutamente normale. L'analisi delle performance negli altri ambiti è pressoché scontata a questo punto.

Da New World a Lost Ark, passando per Resident Evil Village, l'esperienza a livello di gaming è sempre ottimale, considerando anche il fatto che, al netto dell'arrivo di Alder Lake, si sta facendo riferimento al processore Intel mobile più prestante sul mercato. Tempi di avvio fulminei, opzioni per l'overclock e supporto al mondo VR fanno il resto, posizionando Asus ROG Zephyrus M16 al centro dell'esperienza videoludica.
Per il resto, l'ottimo display e il comparto audio d'eccezione possono tornare utili nella visione di contenuti multimediali, così come che le ottime performance possono rappresentare una manna dal cielo per chi vuole effettuare editing video in mobilità quasi come con una postazione desktop.

ASUS ROG Zephyrus M16 GU603H Asus ROG Zephyrus M16 è un mostro prestazionale, che consente di godersi il mondo gaming a trecentosessanta gradi senza alcun tipo di preoccupazione. Dalla VR agli ultimi titoli in Ray Tracing giunti sul mercato, nulla è in grado di scalfire realmente le performance di questo portatile. Lo schermo e il sonoro, inoltre, sono ottimi punti di forza, per un quadro generale più che positivo. Ciò che fa storcere il naso è ovviamente il prezzo: 2.439 euro per il modello di partenza con Intel Core i7-11800H e 16GB di RAM sono tanti anche per gli utenti più esigenti, e soprattutto superiori ad alternative con un hardware di pari livello. C'è da dire che il prodotto è un gioiellino a livello tecnologico, anche per via di peso e dimensioni inferiori al solito, nonché grazie a un design più sobrio di buona parte dei prodotti di questo tipo. Insomma, chi dispone del giusto budget e vuole avere un'esperienza a prova di futuro e completa sotto tutti i punti di vista, può procedere senza troppo remore, ma non siamo dinanzi a un prodotto che punta sul rapporto prezzo-prestazioni.

8