ASUS Strix RAID Pro Recensione

La ASUS Strix RAID Pro è una scheda audio di fascia media a cui non sembra mancare proprio nulla. Rispetterà le aspettative?

ASUS Strix RAID Pro Recensione
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Le schede integrate nelle motherboard spesso non bastano ai videogiocatori amanti dell'audio, che desiderano avere un sound di livello superiore. Vuoi perché bramano ad ottenere il massimo dell'immersività, vuoi per poter apprezzare un audio più ricco di dettagli o semplicemente per perfezionismo, l'unica alternativa è puntare su una scheda audio dedicata. Nonostante i processori del suono integrati sulle schede madri stiano diventando sempre più elaborati, soprattutto sulle board di fascia più alta, questi non sono attualmente in grado di raggiungere le performance di un prodotto esterno, e probabilmente mai lo saranno. ASUS Strix RAID Pro è una scheda audio dedicata, che fa sue tutte le caratteristiche e le specifiche necessarie per differenziarsi dai prodotti integrati. Non manca davvero nulla a questa Strix RAID Pro, che sembra somigliare ad una vecchia (ma non poi nemmeno tanto vecchia) gloria, la Xonar Phoebus. Vedremo se effettivamente le due siano affini o meno nel corso di questa recensione.

Packaging, bundle e specifiche tecniche

Il pack di vendita è molto curato, come da tradizione ASUS. La confezione esterna è di cartone, con il gufo - caratteristico della serie Strix - che giganteggia sul frontale, assieme ad un'immagine della scheda sulla sinistra. Ovviamente non mancano i loghi dell'azienda taiwanese e della stessa famiglia Strix, oltre a delle icone in basso a destra che danno all'utente una visione rapida ed intuitiva delle feature software del prodotto. Queste vengono replicate sul laterale della confezione, mentre sul retro la società è andata più nello specifico delle caratteristiche, elencando le tecnicità di rilievo e parlando anche dell'hub esterno, che arriva in dotazione con la RAID Pro. La particolarità della confezione è che questa ha un frontale che può essere rialzato affinché l'utente possa osservare la scheda audio senza aprire la scatola, che si spacchetta da uno dei due lati.
Una volta aperta la confezione esterna ne abbiamo trovata una seconda, nera ed in cartone duro, che somiglia molto a quella che ASUS piazza per le sue schede video. La scheda è alloggiata nel suo scompartimento e coperta da un involucro in plastica trasparente, per una migliore protezione dagli urti. Anche la stazione di controllo esterna si trova nel suo spazio dedicato, con il cavo che serve a connetterla alla RAID Pro ed un adattatore per l'uscita ottica. Tutto il resto del bundle si trova al livello inferiore e comprende manuale utente, libretto per la garanzia, istruzioni, adesivo Strix, CD con i driver e un codice per il videogioco World of Warships, che dà l'accesso a 15 giorni di account premium gratuito e il possesso della nave Tachibana Destroyer.

Le specifiche tecniche della scheda audio parlano di un rapporto segnale-rumore (SNR) di 116 dB, sicuramente adeguato per il prodotto, una distorsione armonica totale (THD) piuttosto contenuta e pari allo 0,001 %, con una risposta in frequenza da 10 Hz fino a 48 KHz, che in teoria è capace di accomodare le richieste di qualsivoglia periferica ad essa collegata. Il processore audio è un ASUS AV100 con capacità di processare suoni fino a 192 KHz e 24 bit, con un DAC ESS SABRE9006A ad 8 canali.

Design e caratteristiche

Il design della RAID Pro riprende i canoni della famiglia di appartenenza, la Strix. Il prodotto è largo 19 cm, lungo 13 cm e spesso solo 2,2 cm, oltre ad essere piuttosto leggero. L'elemento che subito balza all'occhio è il fatto che la scheda è sormontata da una copertura in plastica che dovrebbe anche schermare la circuiteria dalle interferenze elettromagnetiche. Su di essa c'è il disegno stilizzato di un'ala e il logo di ASUS, mentre nel lato basso/destro sporge fuori l'occhio del gufo della Strix. Questo ci è sembrato però piuttosto fragile in quanto a materiali, poiché è costituito da una plastica meno resistente del resto della copertura e probabilmente ha solo una funzione estetica, considerato anche che si illumina di arancio quando la scheda è in funzione. Nessun problema comunque, poiché la scheda audio non è qualcosa che si maneggia frequentemente.
Sul lato inferiore c'è l'interfaccia PCIe x1, e la scheda va quindi inserita in uno slot compatibile, mentre sul lato alto c'è la dicitura del nome del prodotto e i 6-pin per il cavo di alimentazione aggiuntivo. Sì, questa scheda audio ha bisogno di un connettore PCI-E a 6-pin, proprio come accade per alcune schede grafiche, per cui assicuratevi di averne uno disponibile prima di acquistarla. Il retro è invece costituito dal PCB opaco e in nero, che è composto da quattro livelli (analogico, terra, terra e digitale+alimentazione) ed ospita i punti di saldatura dei vari componenti installati dall'altro lato. In quanto a connettività troviamo, dall'alto verso il basso, ingresso per microfono, per cuffie, input "Box link", ingresso per altoparlante frontale, per eventuali speaker posteriori, per diffusore centrale (se disponibile) e input ottico S/PDIF che funge anche da porta per subwoofer. Starete sicuramente chiedendovi qual è l'utilità dell'input "Box link": ebbene, ad esso va collegato l'hub esterno, che va piazzato poi sulla scrivania. Segnaliamo inoltre che quest'ultimo deve essere anche connesso ad una porta USB libera del proprio PC per funzionare. Esteticamente è affine allo stile della scheda audio, con una colorazione nera e dettagli in arancione. Ha una forma esagonale e squadrata, e la sua funzione principale è quella di semplificare alcuni controlli di utilizzo frequente.

Su di esso infatti prende parecchio spazio la manopola analogica per il volume (con LED gialli che indicano il livello), col quale controllare la potenza dei sistemi audio collegati alla RAID Pro oppure delle proprie cuffie, che possono essere agganciate direttamente al control box. L'ingresso per gli headphone si trova sulla sinistra, e al suo fianco c'è anche in ingresso per microfono, per il pieno supporto di qualsivoglia cuffia da gioco. Una funzionalità interessante è la RAID Mode (di cui parleremo meglio del paragrafo successivo), attivabile tramite la pressione di un tasto posto proprio sull'hub esterno.

Performance audio e Sonic Studio

Se lato estetico la RAID Pro somiglia poco alla Xonar Phoebus, lo stesso non si può dire dell'esperienza audio. Fra le due schede infatti c'è pochissima differenza in termini di output sonoro, il timbro è davvero molto molto simile - sia con cuffie che non - e il cambiamo da una scheda all'altro non lo abbiamo avvertito. Questo non è sicuramente un male ed anzi, la Xonar Phoebus riusciva a tirare fuori un sound ricco ed una timbrica aperta, che a quanto pare è stata qui riproposta da ASUS. L'esperienza sonora è variegata e cristallina, senza chiaramente arrivare al livello dei DAC Hi-Fi di fascia alta, che però sono inarrivabili anche in termini di costo. Insomma, il sound della RAID Pro è senza ombra di dubbio ottimo se rapportato al prezzo. L'amplificatore per cuffie lavora bene e, seppur non sia stato in grado di dare massimo volume alle nostre Sennheiser HD650, non possiamo di certo lamentarci: queste sono delle cuffie un po' ostiche da pilotare e con delle cuffie meno "invasive" tutto lavora alla perfezione.
ASUS mette a disposizione dell'utente una suite per il controllo dell'audio. L'applicativo si chiama Sonic Studio e graficamente è affine alla grafica Strix, con uno sfondo nero e controlli in arancio. Esso è composto da un'unica schermata, che però offre tutto a portata di mano. Abbiamo l'equalizzatore a dieci canali regolabili indipendentemente e una sezione per le impostazioni principali quali la frequenza di campionamento, la selezione dell'uscita e il volume generale, così come vari effetti, tutti controllabili tramite uno slider verticale. Fra questi segnaliamo Bass Boost per dei bassi più duri, Voice Clarity che identifica la voce nei film e nei giochi migliorandola, assieme poi al Compressor che si occupa di tenere la potenza di tutte le frequenze sotto una certa soglia di volume. La prima, Bass Boost, ha funzionato bene rendendo effettivamente i bassi più corposi, ma Voice Clarity e Compressor hanno un po' impastato il sound e abbiamo preferito tenerli disattivati. Non manca effettistica legata al surround virtuale (che lavora egregiamente, soprattutto in cuffia) e al microfono, che in quest'ultimo caso si focalizza sulla riduzione del rumore.

Una feature interessante, compresa in Sonic Studio, è Sonic Radar Pro, che mostra un radar a schermo utile negli sparattutto. Esso non fa altro che tracciare il suono dell'ambiente, identificando anche i passi dei nemici e gli spari, cercando di capire da dove questi vengono e mostrandolo tramite il radar.
La modalità RAID appartiene invece all'hub esterno, di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, e si attiva premendo l'apposito bottone. Questa permette di passare fra i diversi profili memorizzati tramite Sonic Studio, senza dover intervenire sul software. E' comoda se avete tante impostazioni per i vostri titoli preferiti, ma sicuramente non è essenziale.

ASUS Strix RAID Pro ASUS ha dimostrato per l’ennesima volta di saperci fare nel campo delle schede audio. Ritroviamo ancora il fattore che ha contraddistinto i suoi prodotti nell’ambito, e cioè il rapporto qualità-prezzo, molto elevato per questa RAID Pro. Rispetto alla sorella maggiore RAID DLX si perde un po’ di rapporto segnale-rumore, precisamente 8 Decibel, ma la qualità audio generale resta comunque ottima, molto simile (se non identica) a quella della Xonar Phoebus. Ci è piaciuto il design con la schermatura EMI e il LED sull’occhio del gufo Strix, ma dover collegare un cavo PCI-E a 6-pin alla scheda audio potrebbe essere frustrante, soprattutto perché la concorrenza non lo prevede. In definitiva la Strix RAID Pro è assolutamente una scheda audio promossa, e che probabilmente non ha rivali nella sua fascia di prezzo. Attualmente il costo per portarsela a casa è fissato a circa 127 euro, una cifra equilibrata per portarsi a casa un prodotto decisamente riuscito.

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