Elegoo Mars 3 Recensione: il best-buy tra le stampanti 3D a resina

Abbiamo messo alla prova la piccola Elegoo Mars 3, la proposta entry level di Elegoo per il segmento delle stampanti MSLA desktop.

Elegoo Mars 3 Recensione: il best-buy tra le stampanti 3D a resina
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Nel corso degli anni Elegoo si è presa con determinazione e impegno un posto d'onore nel mercato della stampa 3D amatoriale, sia per quel che riguarda l'offerta FDM che per la sua gamma di stampanti a resina (MSLA e DLP), con cui ha letteralmente conquistato il cuore degli appassionati grazie a un rapporto qualità/prezzo eccellente e a un'affidabilità nel tempo che pochi produttori riescono a garantire.

Una delle icone del brand è senza dubbio la piccola Mars, arrivata sul mercato in punta di piedi nel 2019 e che ha avuto modo di convincere per le sue caratteristiche tecniche e un prezzo accessibile. A distanza di poco più di due anni dalla nascita del primo modello, il brand ha lanciato la sua terza iterazione della piccola stampante desktop, attualmente in offerta su Amazon a 300 euro con coupon da applicare manualmente. Abbiamo passato qualche settimana in compagnia della Elegoo Mars 3 cercando di comprenderne pregi e difetti: ecco com'è andata.

Unboxing e specifiche tecniche

Come da tradizione, la piccola Mars 3 arriva imballata in cartone industriale ma ben protetta da eventuali urti durante il trasporto. All'interno della confezione sono presenti la stampante, il manuale e una serie di accessori per partire sin da subito con il primo test.

Già a una prima occhiata è possibile notare una forte inversione di tendenza nella filosofia del brand: infatti, con la Mars 3, Elegoo ha inaugurato un nuovo stile, con una campana schermante non più squadrata ma affusolata e smussata in alto, oltre a una serie di accorgimenti tecnici e pratici che la renderanno sicuramente di più semplice utilizzo rispetto ai già ottimi modelli precedenti. Si parte dall'ingresso USB-A, posto sul fronte insieme all'interruttore per l'accensione. Tutte le interazioni, quindi, una volta collegata la stampante alla presa elettrica, potranno essere effettuate dal fronte. In questo modo, si potrà finalmente riporre la macchina anche in spazi stretti senza il problema di dover lasciare tolleranze per infilare le braccia sul retro.

Guardando sotto la scocca, siamo di fronte a un prodotto desktop e, pertanto, con il volume più contenuto della lineup. Nonostante ciò, in un involucro dimensionalmente vicino ai modelli precedenti, Elegoo è riuscita ad aumentare il volume del 37% rispetto alla Mars 2 grazie a un display monocromatico da 6,6 pollici con risoluzione 4K, per il 30% in più di risoluzione xy (ora fino a 35 micron) nel salto generazionale.

Con queste premesse, la Mars 3 si preannuncia come un'evoluzione naturale sotto molti punti di vista, complice anche una nuova tecnologia di proiezione a 36 LED che consente di superare il 90% di uniformità luminosa, caratteristica essenziale per stampe ancora più precise. Anche la pellicola FEP compie un passo in avanti, con 90.000 stacchi garantiti e una longevità doppia rispetto alla prima versione.
Miglioramenti a tutto tondo, con una dissipazione più efficiente tramite tecnologia Smart Cooling e, ciliegina sulla torta, un anno di abbonamento a Chitubox Pro incluso nel prezzo.
Il display di dialogo, infine, mantiene un approccio conservativo con un modulo TFT preciso ma migliorabile. Manca all'appello il WiFi, così come un sistema di filtrazione dell'aria, che sta prendendo piede nei modelli più avanzati del portfolio Elegoo, come dimostra il recente reveal della Elegoo Saturn 2 8K.

Prova di stampa

La facilità d'uso è garantita dal pieno supporto dello slicer Chitubox, su cui sono presenti tutti i parametri per partire in maniera rapida ed efficace. Basta selezionare il modello di stampante e tutti i preset saranno caricati sul software in modo tale da dover soltanto collocare il modello 3D da stampare, predisporre i supporti e generare il file per la stampante.

La calibrazione della macchina segue le stesse dinamiche già viste in passato, con un braccio retrattile posto su un fermo orbitale, da fissare tramite due viti esagonali. Per portarla a termine è sufficiente rimuovere la bacinella, svitare di un paio di giri (senza rimuoverle) le due viti, posizionare un comune foglio A4 sul pannello e mandare in Home l'asse Z (che si muove su guide lineari).
Una volta impostato lo zero, tenere in sede il piatto con il palmo della mano evitando di esercitare una pressione troppo elevata e, con l'altra, serrare le due viti con la chiave in dotazione, partendo da quella frontale per poi spostarsi sulla seconda, disposta lateralmente sulla destra rispetto all'operatore.

Un sistema semplice e che ha già dimostrato la sua affidabilità, ma che riteniamo possa essere rivisitato con meccaniche differenti, come quelle proposte da Anycubic e di cui abbiamo parlato nella recensione della Photon Mono 6K, il cui serraggio del piatto ci è sembrato molto più affidabile nel mantenere la calibrazione per un numero maggiore di stampe.

Quanto alla stampa, il passo in avanti compiuto rispetto alla piccola Mars 2 con display monocromatico 2K sono notevoli, così come è ancora più impressionante il salto generazionale rispetto al primo modello. Buoni i risultati sin dalla prima stampa, così come l'adesione al piano di stampa, forte ma non troppo.

Abbiamo effettuato prove di più tipi, partendo da piatti interi di miniature e passando per modelli più grandi (con e senza hollow), senza riscontrare problemi e con un ottimo livello di dettaglio, scaturito ovviamente dall'elevata densità di pixel del display mono 4K. Il profilo preimpostato su Chitubox risulta perfetto per lo scopo, con risultati garantiti sin dalla prima stampa, come dimostrano le stampe effettuate con i test di calibrazione.

Nei benchmark, infatti, si può chiaramente vedere come la macchina sia perfettamente calibrata già da subito, con tempi di esposizione perfetti e una velocità di stampa sostenuta. A tutto ciò si aggiunge la sottoscrizione Pro per lo slicer, che consente di avvalersi di comodi strumenti per ottimizzare il modello, il suo orientamento ed eventuali errori prima di incappare in fallimenti di stampa.

Elegoo Mars 3 Nel complesso, la Mars 3 brilla nel panorama delle stampanti 3D desktop entry level grazie a un buon punto prezzo e le frequenti offerte presenti sui principali portali in cui è presente la proposta Elegoo. Un volume di stampa ridotto rispetto alle macchine di medio formato, ma comunque decisamente più generoso rispetto alla scorsa generazione, lascia già intendere come le carte in tavola siano cambiate drasticamente. A dare ulteriore valore al pacchetto ci pensa il pannello mono, che ora è da 6,6 pollici e in 4K, per una risoluzione orizzontale fino a 35 micron. Buona la velocità di stampa, così come il risultato finale: un giusto bilanciamento tra i due fattori consente di ottenere stampe affidabili e precise sin dal primo istante. D’altro canto, per un prezzo contenuto e una buona qualità di stampa bisognava pur scendere a compromessi e infatti qui manca la connettività per il controllo e il monitoraggio remoto, così come un sistema di purificazione dell’aria nella campana. Migliorabile anche il meccanismo di serraggio del piatto di stampa, che comunque compie egregiamente il suo dovere.

8.7