Recensione Eyefi Mobi Pro 32 GB

Aggiungere il Wi-Fi nelle fotocamere che non lo includono non è cosa impossibile grazie ad Eyefi, che permette di portare una ventata di modernità anche nei modelli con qualche anno sulle spalle.

Recensione Eyefi Mobi Pro 32 GB
Articolo a cura di

La fotografia nell'era degli smartphone è drasticamente cambiata rispetto al passato. Anche se da un punto di vista qualitativo siamo ancora molto lontani dagli scatti ottenibili con una reflex, la stragrande maggioranza delle foto scattate, al giorno d'oggi, arriva dai telefoni. Vuoi per la loro semplicità di utilizzo, vuoi per il loro ingombro ridotto, che permette di averli sempre con sé, sono sempre meno gli utenti che si affidano alla macchine fotografiche, almeno per fare foto senza troppe pretese. Oltre ai motivi appena descritti, bisogna dire che sul fronte delle funzionalità, gli smartphone hanno saputo comprendere meglio i bisogni dell'utenza, grazie anche alla connessione a internet di cui sono dotati, che regala funzioni spesso non presenti nemmeno nelle costose reflex, che hanno iniziato troppo tardi ad introdurre le funzionalità Wi-Fi. Una delle conseguenze di questo fatto è che, oggi, sono utilizzate moltissime fotocamere digitali, anche di buon livello, che non possono trasferire le immagini via wireless. Anche quelle che comprendono questo utile optional inoltre, spesso non riescono a fornire la quantità di funzioni e di opzioni disponibili nei comuni smartphone a livello di trasmissione wireless.
Per andare incontro agli appassionati che necessitano di una fotocamera in grado di offrire qualcosa di più sotto questo punto di vista, sono nate le schede SD Eyefi, giunte alla loro terza incarnazione. Si tratta di dispositivi del tutto simili a delle normali schede SD, dotate però di un chip Wi-Fi installato al loro interno, che permette alla macchina fotografica di trasferire le immagini senza l'utilizzo di cavi. Dopo il primo, basico, modello e la versione Pro-X2, l'attuale top di gamma è la variante Eyefi Mobi Pro, nella versione da 32 GB, che abbiamo provato per diversi giorni.

Caratteristiche tecniche e installazione

La scheda Eyefi Mobi Pro è del tutto identica a una comune SD, e non potrebbe essere altrimenti, visto che per il suo utilizzo viene utilizzato lo slot presente in tutte le macchine fotografiche. All'interno trova spazio una memoria da 32 GB di classe 10, in grado, a livello teorico, di scrivere dati fino a 23 MB/s. La confezione, molto curata, comprende al suo interno una tessera con il codice di attivazione, che permette di associarla al PC o allo smartphone/tablet Android e iOS, e un adattore USB. Il bundle comprende anche un anno di abbonamento al servizio Eyefi Cloud, rinnovabile successivamente al costo di 44,99€ annui.
Una volta inserita la scheda di memoria nella macchina fotografica, in questo caso una Nikon D5000, che non presenta il Wi-Fi di serie, siamo pronti ad associarla al software nei vari dispositivi. Nel caso dell'iPad Air 2, grazie all'app dedicata, l'associazione è avvenuta in attimo. Avviata l'applicazione, è bastato inserire il codice disponibile all'interno della confezione, collegandosi poi all'HotSpot creato dalla Eyefi Mobi Pro, e si è pronti a partire. Stessa cosa anche per il PC fisso, con installato Windows 8.1, anche se qui le possibilità aumentano. Utilizzando l'adattare USB, è possibile infatti inserire i dati della rete Wi-Fi domestica (fino a massimo 32 punti d'accesso) o dell'ufficio, in modo che Eyefi Mobi Pro possa sfruttarla per trasferire i file, senza il bisogno di una connessione diretta verso l'hotspot della scheda SD.

Funzionalità e Software

Le schede Eyefi Mobi Pro offrono tre funzioni che le rendono differenti dal modello Eyefi Mobi. Innanzitutto, è stato abilitato il supporto al trasferimento dei file raw, una caratteristica essenziale per coloro che utilizzano questo formato. Abbiamo poi la già citata possibilità di sfruttare la rete Wi-Fi domestica per il trasferimento dei file, aumentando quindi la velocità di connessione. Un'ulteriore opzione non presente nel modello base è rappresentata dal trasferimento selettivo dei file, in modo da non dover per forza inviare tutte le immagini catturate, cosa molto utile, soprattutto per i professionisti, che spesso utilizzano lo scatto continuo o necessitano di fare molte prove prima di trovare la giusta inquadratura. La procedura per l'utilizzo di questa funzione non è molto pratica: per prima cosa, l'opzione va attivata dal software per PC, poi bisogna visualizzare le immagini da inviare sullo schermo della fotocamera, attivando quindi l'opzione "Blocca/proteggi" negli scatti che si vogliono inviare. Troviamo poi le funzioni standard, presenti anche nel modello base: invio automatico di foto e video, sincronizzazione tramite app Eyefi e Eyefi Cloud e possibilità di fare un editing delle immagini, piuttosto semplice, direttamente dall'app dedicata.
Risulta evidente quindi che l'ecosistema software messo a punto ricopre un ruolo fondamentale, soprattutto in un'ottica di semplificazione nell'utilizzo di questo accessorio. Una volta scattata una foto, in pochi istanti è possibile vederla comparire sullo schermo del tablet o del PC. La sincronizzazione però non avviene solo attraverso questi due dispositivi, ma anche con il servizio Eyefi Cloud, che diventa quindi un hub attraverso cui vengono sincronizzati tutti gli scatti fatti tra i vari device associati, messi in ordine cronologico. L'interfaccia d'uso, nelle incarnazioni PC/Tablet, appare curata ma molto semplice nelle funzionalità. Non si tratta di un difetto, anzi, rende l'esperienza d'uso molto più immediata, alla portata davvero di tutti. Le funzioni poi sono praticamente le stesse, anche se nella versione PC troviamo qualche opzione in più.
Partiamo dal software per iPad però, che risulterà utile agli utenti che devono vedere al volo le foto appena scattate, per poi condividerle in fretta.

Il primo menù che si incontra mostra la schermata delle foto. Per una ricerca più accurata nel proprio database però, meglio la sezione "Scopri", che consente di fare ricerche in base a molti parametri, anche tecnici, come l'ISO o l'apertura del diaframma della macchina fotografica. Abbiamo poi la schermata Album e quella Smart View. La prima raccoglie le foto in base alle preferenze dell'utente, mentre la seconda permette di effettuare ricerche più accurate all'interno delle foto preferite. Tutte le foto scattate possono essere contraddistinte con dei tag, e l'omonima schermata serve appunto a effettuare ricerche nei tag. Per chi collegherà più fotocamere, utile anche il menù "Fotocamere", che raggruppa le foto in base al modello che ha effettuato lo scatto.Le funzioni dedicate alla catalogazione sono molte, meno quelle dedicate all'editing delle foto. Tappando su un'immagine, è possibile solamente ruotarla, tagliarla, condividerla o eliminarla, più un altro paio di funzioni di poco conto. Molto interessante la schermata delle informazioni sulle immagini, che fornisce molti dati, dal tipo di obbiettivo all'esposizione. La schermata delle impostazioni permette invece di gestire il tipo di file da importare e le diverse schede associate. L'opzione più utile è quella che permette di disattivare l'upload delle foto nel cloud tramite rete dati, evitando così spiacevoli sorprese.
Su PC si perde la possibilità di editare le immagini, lasciando il tutto a software di terze parti, per il resto l'unica cosa veramente diversa è la possibilità di associare la schede alla rete Wi-Fi domestica, evitando così il collegamento diretto. Concludiamo con l'interfaccia via web browser, che non apporta novità sostanziali, visto che è identica a quella per tablet.

Eyefi Mobi Pro La scheda Eyefi Mobi Pro riesce davvero a dare qualcosa in più nell’utilizzo di una reflex. Non è sempre facile stare al passo con la tecnologia in questo campo, visti i costi, e dare un tocco di modernità ai dispositivi con qualche anno sulle spalle non è cosa da poco. La sincronizzazione con le immagini jpeg è veloce, non si arriva ai livelli del cavo chiaramente, ma è accettabile. Con i file raw il tempo sale di conseguenza, per cui dipende sempre dal tipo di utilizzo che si fa della macchina fotografica. Forse per i professionisti si possono trovare dei limiti, ma per l’appassionato, che non vuole spendere centinaia di euro per sostituire la vecchia reflex, il discorso diventa molto più allettante. Merito anche dell’ecosistema software, la cui semplicità denota fin da subito l’indirizzo consumer del prodotto. Semplicità che però non abbiamo trovato in fase di configurazione, non complicata ma un pochino macchinosa. Chiudiamo con il prezzo, che per questo modello arriva a circa 80 €, non bassissimo, ma comunque capace di attrarre gli appassionati, abituati a cifre ben più alte per aggiornare la propria attrezzatura.

7.5