POCO F5 Recensione: leggerezza e prestazioni in un medio gamma 2023

Maneggevolezza e performance sono le parole chiave del primo smartphone con SoC Snapdragon 7+ Gen 2: ecco il nuovo POCO F5.

POCO F5 Recensione: leggerezza e prestazioni in un medio gamma 2023
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Nei primi giorni di maggio 2023 abbiamo avuto modo di raccontarvi la nostra esperienza con quello che abbiamo definito come "un medio gamma dall'animo top" nella recensione di POCO F5 Pro, facendo quindi riferimento allo smartphone più costoso della serie POCO F5, ma abbiamo avuto modo di mettere alla prova il "piccolo" della gamma POCO F5, che punta invece su leggerezza e prestazioni.

Il modello "base" viene venduto a un prezzo di partenza di 429,90 euro per il taglio da 8/256GB (c'è anche una variante da 12/256GB a 479,90 euro): ecco cosa ne pensiamo.

Uno smartphone dal peso piuma

Il design di POCO F5 non brilla più di tanto in termini di originalità, nonostante la particolare texture "obliqua" sulla backcover e un imponente comparto fotografico sul retro (lo smartphone non "balla" comunque troppo se posto su una superficie piana).

Tuttavia, ciò che stupisce sin da subito è una insospettabile leggerezza, tradotta in un peso di appena 181 grammi.
Le dimensioni sono invece di 161,11 x 74,95 x 7,9mm e garantiscono un'ottima maneggevolezza a livello generale.
Certo, non si tratta di uno smartphone propriamente compatto in termini assoluti, ma per il mercato attuale si tratta di una soluzione interessante da questo punto di vista.
Capitolo materiali, sì, si fa abbondante uso di plastica, ma in realtà è normale per un prodotto che cerca di contenere il prezzo. Se in termini di peso e dimensioni lo smartphone convince, ciò che ci ha fatto un po' storcere il naso è invece la colorazione Black, eccessivamente "conservativa". Sul mercato sono però disponibili anche le varianti Blue e White, dunque la possibilità a livello di scelta non manca.
Da notare, per il resto, la presenza della certificazione IP53 per gli spruzzi d'acqua.

Anteriormente la selfie-camera è incastonata in un foro di piccole dimensioni, collocato in alto, al centro del display, per non dare troppo fastidio durante la riproduzione dei contenuti multimediali.
Il sensore per le impronte digitali è fisico ed è collocato sul lato destro, integrato nel pulsante d'accensione.
Non manca anche il riconoscimento facciale, mentre tornando sul lato destro ad affiancare il tasto d'accensione c'è il bilanciere del volume. In alto troviamo invece sensore infrarossi, microfono, altoparlante e jack audio per le cuffie.
In basso, infine, sono presenti carrellino per la SIM (dual nanoSIM), microfono, porta USB Type-C e altoparlante.
Quanto alla dotazione di vendita, neanche qui si resta a bocca asciutta, dato che si trovano una cover trasparente, un cavo USB Type-C/USB Type-A, manualistica varia, la spilla per l'estrazione del vano SIM e, soprattutto, un caricabatterie da 67W.

Il primato dello Snapdragon 7+ Gen 2

POCO F5 è il primo smartphone ad approdare sul mercato con il nuovo SoC Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 2, ufficializzato a marzo 2023.
Nel nostro sample, il chip è affiancato da 12GB di RAM LPDDR5 (espandibile in via virtuale fino a 7GB, anche se di default ci si ferma a 3GB) e 256GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile).
I risultati sono stati soddisfacenti per la fascia di prezzo, considerando che le prestazioni si sono rivelate ottime sia a livello quotidiano che per le attività un po' più spinte (come vedremo poi lato gaming).

Per chi apprezza i numeri, durante la nostra prova POCO F5 ha fatto registrare 949.581 punti su AnTuTu Benchmark v9.5.7, nonché 1.641 punti in single-core e 4.286 punti in multi-core su Geekbench 6.
C'è ben poco da recriminare da questo punto di vista, considerando anche che le performance sono supportate da un'ampia batteria da 5.000 mAh, che ci ha sempre consentito di arrivare serenamente a fine giornata.

Senza troppi giri di parole, l'autonomia è ottima ma non tutti riusciranno probabilmente a raggiungere le fatidiche due giornate (ci si può riuscire con un utilizzo medio e parsimonioso).
C'è però la ricarica rapida a 67W via cavo a garantire che POCO F5 non vi lascerà mai "a piedi".

Un altro comparto in cui la soluzione di POCO non delude è quello multimediale. Frontalmente troviamo infatti uno schermo Flow AMOLED DotDisplay da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), refresh rate fino a 120Hz, touch sampling rate di 240Hz, supporto all'HDR10+, picchi di luminosità di 1000 nit, PWM dimming 1920Hz e protezione Corning Gorilla Glass 5.

Si tratta di un ottimo display per la fascia di prezzo, sia in termini di bilanciamento dei colori che per luminosità.
Non mancano poi né i DRM Widevine L1 per guardare i contenuti di piattaforme come Netflix in Full HD, né la modalità Always-on (seppur con limitazione di 10 secondi).

A chiudere il cerchio ci pensa un reparto audio stereo, che magari non arriva ai livelli di smartphone più costosi ma di certo rende l'esperienza di intrattenimento valida su più fronti.
Uno sforzo c'è stato anche per avere un comparto connettività completo, dato che sono presenti 5G, NFC, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.3.
Quanto al comparto fotografico, sul retro fa capolino un sistema a tripla fotocamera con sensore principale da 64MP (f/1.79, OIS) + 8MP (f/2.2, ultra-wide, 119 gradi) + 2MP (f/2.4, macro), mentre sul frontale c'è un sensore per i selfie da 16MP (f/2.45). I video si possono registrare con il modulo principale fino a 4K/30fps, mentre con la selfie-camera si arriva a 1080p/60fps. La stabilizzazione è nella media.

Passando agli scatti, le fotocamere posteriori convincono in condizioni di buona luce, contestualizzandosi bene nella fascia di prezzo (anche se in determinati contesti l'uso dell'IA vada a distanziare un po' troppo i colori dalla realtà).
Le limitazioni iniziano a emergere quando si vanno a scattare grandangolari e macro, con queste ultime che sono ancora una volta di una risoluzione troppo bassa per un uso superiore a quello "social".
Il rumore digitale, poi, si fa notare nei contesti notturni e a scarsa luminosità: l'apposita modalità notte riesce un po' a mitigarne l'effetto, ma non può fare miracoli. I selfie risultano generalmente discreti.

Il reparto fotografico di POCO F5 è tutto sommato in grado di convincere un ampio numero di utenti, anche se le limitazioni ci sono (basti pensare anche allo zoom digitale, massimo fino a 10x) e coloro che cercano un focus maggiormente dedicato a quest'ambito potrebbero un po' storcere il naso.
Se volete farvi un'idea più precisa e in autonomia di ciò che viene offerto da POCO F5 in questo ambito, potete fare affidamento sulla nostra cartella Drive dedicata a POCO F5, in cui potete trovare alcuni scatti non compressi.

Funzionalità software e gaming

Il sistema operativo è Android 13 con personalizzazione MIUI 14, l'immancabile POCO Launcher e patch di sicurezza di aprile 2023 (al momento in cui scriviamo): una soluzione ormai ben nota e rodata, che presenta miriadi di funzionalità software aggiuntive (sì, c'è anche la possibilità di spegnere lo schermo mentre si ascolta qualcosa da YouTube, ad esempio) ma non rappresenta propriamente la più pulita delle personalizzazioni.

Di mezzo ci sono infatti anche le classiche app preinstallate di dubbia utilità, quali ad esempio giochi come Dust Settle e Tile Fun.
La questione è sempre la solita: basta "sporcarsi le mani" e disinstallarle, ma comprendiamo che comunque si tratti di un motivo per cui più di qualcuno potrebbe storcere naso. La fluidità di sistema offerta da POCO F5 invece è ottima e non abbiamo mai riscontrato troppi problemi in tal senso.

Visto che si tratta del primo dispositivo ad arrivare sul mercato con lo Snapdragon 7+ Gen 2, POCO F5 è un osservato speciale non solo per le performance del quotidiano ma anche per il gaming.
L'insostituibile Call of Duty Mobile, per esempio, si fa giocare con dettagli su Alto e FPS su Max.

A consentire di ottimizzare le performance in-game ci pensa tra l'altro anche il solito pannello Game Turbo, fondamentale anche per accedere a funzionalità aggiuntive quali, ad esempio, l'apertura di app come WhatsApp in Picture in picture e la possibilità di non farsi disturbare dalle notifiche mentre si è impegnati con il gaming.

La temibile prova con Diablo Immortal, gioco decisamente più esoso in termini di risorse, è andata piuttosto bene e si può giocare senza troppi problemi con Risoluzione e Qualità su Alta a 60 FPS.
Insomma, anche quella che rappresenta la fascia medio/alta del mercato riesce ormai a difendersi egregiamente in questo campo, nonostante non si arrivi, come facilmente intuibile, alle vette garantite dai gaming phone pensati con focus principale su questo tipo di contenuti.

Anche il sistema di raffreddamento con LiquidCool Technology 2.0 , basato su vapor chamber, si è rivelato molto buono e durante la nostra prova è sempre riuscito a mantenere le temperature su buoni livelli anche in seguito a sessioni prolungate con lo smartphone.

POCO F5 POCO F5 è uno smartphone che si fa notare nel marasma della fascia media, soprattutto per via di peso e dimensioni ridotti, nonché grazie al primato nell'uso del chip Snapdragon 7+ Gen 2. Il livello, in termini di performance, è ottimo per la fascia intorno ai 400 euro. C'è poi un reparto connettività completo di 5G, NFC e Wi-Fi 6, così come non mancano la certificazione IP53 per gli spruzzi d'acqua e il jack audio per le cuffie. Convince il display AMOLED con refresh rate fino a 120Hz, ma c'è anche un'ottima autonomia (affiancata da una ricarica rapida a 67W). Ai suoi importanti punti di forza, tuttavia, si contrappongono aspetti meno convincenti, come un software non dei più puliti, l'impossibilità di espandere la memoria interna e il reparto fotografico non al top, ma più di qualcuno potrebbe reputare POCO F5 una scelta intrigante a livello di rapporto qualità/prezzo, soprattutto guardando ai dispositivi usciti nel 2023.

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