Facebook Portal e Portal TV Recensione: un'occasione per comunicare

Facebook torna alle origini con i nuovi Portal, prodotti nati per mettere in contatto le persone e offrire una nuova occasione per comunicare.

Facebook Portal e Portal TV Recensione: un'occasione per comunicare
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Facebook Portal e Portal TV sono due dispositivi di difficile collocazione sul mercato. La casa americana lo sa bene, tanto che ha atteso oltre un anno prima di portarli in Italia, con queste versioni rinnovate. Da un lato sono prodotti di alta qualità, realizzati in modo impeccabile e che possono contare su un bacino di utenza sterminato, dall'altro però, spogliandoli delle loro poche feature esclusive, non fanno molto di più rispetto ad altri smart screen, o a un normale telefono.
Come vedremo la differenza c'è, ma non per tutti potrebbe essere così rilevante da giustificare una spesa di 199€ per il Portal da 10" e di 169€ per Portal TV. Detto questo, la nostra esperienza con i due Portal è stata positiva e ci ha permesso di apprezzare un sistema di videochiamata emotivamente di impatto, pensato per mettere in comunicazione persone lontane nello spazio ma non nell'animo.

La qualità c'è e si vede

I dispositivi della gamma Portal sono pensati per mettere in comunicazione le persone tramite videochiamate su Facebook e WhatsApp. Allo stesso tempo, entrambi integrano l'assistente vocale Alexa, con tutti i vantaggi del caso.
Facebook Portal e Portal TV sono realizzati pensando innanzitutto alla qualità. Dai materiali al design, la casa americana li ha curati a puntino per risultare allo stesso tempo resistenti e belli da vedere. Il Portal ricorda, a prima vista, una di quelle cornici digitali che andavano tanto qualche anno fa, ma realizzata con un design e con materiali di alto livello. Il concetto di cornice viene ripreso anche dal piccolo alimentatore, che si posizione nella parte posteriore e funziona anche da sostegno per lo schermo, lasciandolo leggermente inclinato all'indietro. Questo permette di posizionare il Portal sia in orizzontale che in verticale.

Sulla scocca sono disponibili solo i pulsanti per abbassare e alzare il volume e uno slider per il controllo di microfono e videocamera. L'attenzione riposta da Facebook per la privacy è elevata, in qualsiasi momento è possibile disattivare il microfono e chiudere il foro della videocamera, escludendo così il Portal dall'ambiente domestico.

Fotocamera e microfono attivi

Fotocamera e microfono spenti

Sul retro si nota un foro circolare ricoperto di tessuto, che nasconde al suo interno un altoparlante per i bassi, di discreta qualità, ma sono disponibili anche altri due speaker per le altre frequenze. Un sistema perfetto per le chiamate ma a suo agio anche con la musica, seppur con una presenza massiccia di basse frequenze.
Facebook ha scelto un design minimalista per il suo Portal e la scelta si è rivelata corretta, per una linea che si adatta agli ambienti più disparati.

Portal TV riprende in pieno le funzioni della versione con schermo, con la differenza che invece di utilizzare un proprio display deve essere connesso a un televisore tramite porta HDMI. Questo da un lato permette di abbassare il prezzo e di fare videochiamate su un pannello di grandi dimensioni, dall'altro però rende meno pratica la gestione delle video chiamate, obbligando per altro ad utilizzare un telecomando apposito (simile a quello visto su Oculus Rift). Anche in questo caso tuttavia la qualità costruttiva rimane di alto livello, con l'utilizzo di un policarbonato morbido al tatto e molto resistente, almeno a questa prima analisi. Nella parte superiore si notano otto piccoli fori, posti in corrispondenza di un array di microfoni per catturare l'audio anche a distanza.

A differenza del Portal la distanza tra i microfoni e l'interlocutore può essere più elevata, ecco perchè Facebook ha curato particolarmente i microfoni di questa versione. L'installazione sopra al televisore è semplicissima, basta infatti regolare il supporto nella parte bassa per adattarlo al proprio TV e il gioco è fatto. Anche in questo caso è presente un tappo per la cam, integrato nella scocca.

Installazione e specifiche tecniche

I due prodotti sono speculari in quanto a funzionalità, l'unica differenza è il sistema di controllo, touch nel caso del Portal e tramite telecomando in quello del Portal TV. Il processo di installazione passa ovviamente per l'inserimento dei propri account Facebook e WhatsApp, meglio se fatto smartphone alla mano. Se non volete utilizzarlo dovrete mettere nome utente e password direttamente dal touch screen del Portal o dal telecomando di Portal TV. Con lo smartphone invece basta seguire le indicazioni e collegarsi ad indirizzi internet specifici, dove inserire un codice e poi le proprie credenziali, già salvate su Chrome o Safari nella maggior parte dei casi. In questo modo in meno di dieci minuti sarete pronti a partire e con tutti gli account connessi, compresi quelli di Amazon per Alexa e Music o di Spotify per lo streaming musicale.

Per questa prova abbiamo utilizzato due Portal da 10 pollici, ma è disponibile anche una variante da 8 pollici a 149€, dotati di una videocamera da 13 megapixel e con un campo visivo a 114°, un grandangolo praticamente, necessario al funzionamento particolare delle videochiamate che vedremo dopo.

Lo schermo ha una risoluzione di 1280x720 pixel e sulla scocca sono installati quattro microfoni, mentre la connessione è affidata al Wi-Fi ac a 2.4 o a 5 GHz. Portal TV invece utilizza un sensore da 12.5 Megapixel con campo visivo di 120°, più ampio per coprire una maggior superificie di visione.
Facebook ha pensato questa versione per il salotto, un ambiente di dimensioni maggiori rispetto ad esempio alla cucina, dove invece il Portal con schermo trova la sua naturale collocazione. Inutile parlare di processori e prestazioni, i Portal sono prodotti pensati per svolgere al meglio poche funzioni, tutte piuttosto leggere da gestire.

Un modo diverso di videochiamare

Le funzioni legate a Portal sono uguali per tutte le sue incarnazioni, per cui quanto diremo ora vale sia per la cornice che per la versione TV. Lo scopo primario del portal è quello di creare nuove occasioni e un nuovo modo di comunicare, con un'enfasi emotiva evidente e possibile grazie al particolare software che gestisce la videocamera e all'ampio campo visivo della stessa. Grazie ad esso è come avere un regista personale che effettua panoramiche e zoom in base a quanto avviene sullo schermo. Ad esempio, poniamo il caso che si stia effettuando una videochiamata in cucina, mentre si prepara la cena. Il primo vantaggio nell'utilizzare Portal è che si hanno le mani libere, banale ma comodo.
Finché si rimane davanti allo schermo Portal effettua un primo piano sul viso, allontanandosi invece, magari per prendere un ingrediente, la regia virtuale allarga l'inquadratura e segue il soggetto. Arrivati ai fornelli, anche questi distanti dalla videocamera, grazie all'ampio campo visivo questa effettua una panoramica per spostare l'inquadratura.

Ma cosa succede se un'altra persona entra nel campo visivo? Portal è in grado di riconoscerla, per cui allarga l'inquadratura per mantenere visibili entrambi i soggetti. L'intelligenza artificiale alla base delle videochiamate con Portal funziona bene ma soprattutto potrà ancora migliorare nel tempo. Già ora tuttavia il risultato è credibile e soprattutto dall'impatto emotivo decisamente più marcato rispetto a una semplice videochiamata, adatto più all'ambito familiare che a quello lavorativo.

Il sistema offre anche un certo livello di flessibilità, ad esempio è possibile scegliere che l'inquadratura segua un solo volto e non tutti quelli presenti sulla scena. La qualità della chiamata, sia sul fronte audio che su quello video, è ottima, tutto dipende ovviamente dalla velocità della propria rete ma nel nostro caso siamo riusciti senza problemi a videochiamare con una connessione da 40-30 Mbit, rispettivamente in upload e in download, verso una comune linea adsl da 20 Mbit.

All'interno di questo sistema ben rodato si possono inserire effetti di vario tipo, come ad esempio quello che trasforma il proprio volto in quello di un lupo, da applicare in tempo reale. Oppure, a conferma della vocazione "emotiva" delle videochiamate in salsa Facebook, è possibile raccontare una storia in diretta, con l'ausilio di una grafica contestualizzata e di effetti in realtà aumentata, una funzione pensata appositamente per un genitore che vuole comunicare in modo diverso con il proprio figlio lontano. Storie che sono ancora poche ma destinate ad arricchirsi, tutte tradotte in italiano.

Cos'altro fare con i Portal?

A nostro modo di vedere il Portal a forma di cornice ha una maggiore flessibilità di utilizzo, innanzitutto perché il suo funzionamento non è legato all'accensione del televisore. Si possono fare le stesse cose con la variante TV ma diventa meno pratico, quando si parla di dispositivi smart l'interazione deve essere il più rapida possibile nel raggiungimento di un determinato scopo. Ma oltre alle videochiamate cosa può fare il Portal? Partiamo da Alexa, perfettamente integrata. Questa riprende in pieno le funzioni ottenibili con un Echo Show, con l'utilizzo delle skill si possono comandare i dispositivi della casa, oppure si possono chiedere informazioni di vario tipo, dal meteo ai risultati della propria squadra preferita. Insomma, siamo quindi di fronte a uno schermo smart con integrate tutte le funzioni di Alexa, una scelta saggia quella di Facebook, che amplia i campi di utilizzo.

Unica pecca è che Alexa non interagisce con Portal per le chiamate. Per quello serve il comando "Ehy Portal", non ancora però attivo in Italiano, per cui per videochiamare un contatto bisogna passare dal touch screen.
L'interfaccia è divisa in due macro sezioni, nella prima troviamo i contatti rapidi, a sottolineare ancora una volta la centralità delle videochiamate, nella seconda invece, accessibile con uno swipe da destra verso sinistra, si può accedere a Facebook Video, a un browser web e alle applicazioni.
Portal è infatti in grado di far funzionare applicazioni di terze parti ma, almeno per ora, lo store ne ha pochissime, ancora meno quelle utilizzabili in Italia, tra cui Spotify, decisamente la più interessante.

Un po' poco, non ne servirebbero molte in realtà, basterebbe la presenza delle principali piattaforme di streaming video, da Netflix ad Amazon Video, per ampliare i campi di utilizzo.
Quando non utilizzato il Portal può essere usato come una vera e propria cornice digitale, per mostrare le immagini del proprio profilo Facebook o quelle presenti nel proprio telefono, previa installazione dell'applicazione dedicata. Questa funzione è stata implementata piuttosto bene, quando non c'è nessuno nella stanza infatti Portal spegne da solo lo schermo, riaccendendolo in presenza di movimenti. La temperatura colore e la luminosità inoltre si adattano all'ambiente, per un maggiore comfort visivo.

Facebook Portal Dei tre Portal arrivati in Italia il più interessante è sicuramente la variante mini. I due pollici in meno nello schermo non lo penalizzano e il costo scende a 149€, cifra comunque elevata ma più vicina a quella degli altri smart screen con Alexa oggi disponibili. Il punto di forza di questa gamma di prodotti sono sicuramente le videochiamate, molto belle da vedere ed efficaci nel dare maggiore intimità alla conversazione. Di effetto anche i vari effetti applicabili durante le chiamata e carina l’idea delle storie, che farà sicuramente felici i più piccoli. Buona la possibilità di trasformare il tutto in una cornice digitale, così come il browser web, anche se poco pratico da usare visto che il Portal deve sempre essere utilizzato su una base d’appoggio, non può essere trasportato in stile tablet. Insomma, le idee non mancano, l’integrazione con Alexa è ottima e permette di diversificare ancora di più l’utilizzo, resta però il fatto che se non si ha l’esigenza di comunicare spesso in video con i propri familiari su Facebook e WhatsApp la spesa non vale l’esperienza d’uso che i Portal possono offrire. In caso contrario i Portal diventano più utili e facili da usare, nonché un nuovo modo per mantenere i contatti con la propria famiglia.