Gigabyte GA-AB350-Gaming 3 Recensione

La GA-AB350-Gaming 3 è una scheda per giocatori che vogliono spendere poco ma desiderano avere a disposizione la maggior parte delle feature per Ryzen.

Gigabyte GA-AB350-Gaming 3 Recensione
Articolo a cura di

I processori Ryzen 7 e Ryzen 5 sono arrivati sul mercato insieme ad una nuova serie di chipset, per la maggior parte dedicati ai giocatori ma anche agli utenti comuni. La società di Sunnyvale ha deciso di procedere all'immissione sui canali di vendita di una serie di componenti in maniera decrescente in termini di prestazioni; ovvero, l'azienda ha stabilito di partire in prima battuta dalla fascia alta, per poi arrivare gradualmente al settore più a buon mercato; questo è avvenuto sia per le CPU che per le Schede madri. Per quanto riguarda queste ultime, sappiamo che il chipset X370 è dedicato agli utenti più appassionati e che vogliono spingere di più dell'overclocking, e subito dopo di esso troviamo il B350, che offre poco meno del primo. Il B350 può essere definito un chipset di fascia medio-alta, e per molti utenti siamo sicuri che rappresenterà lo sweet spot fra costo e prestazioni. La scheda madre che andiamo ad analizzare oggi, la Gigabyte GA-AB350-Gaming 3, si avvale proprio del chipset B350, e non rinuncia all'overclocking pur offrendo delle caratteristiche presenti anche nei prodotti più costosi.

Pack di vendita, bundle e specifiche tecniche

La confezione di vendita della GA-AB350-Gaming 3 è molto simile alla serie da gioco di Gigabyte: sul frontale abbiamo una grossa scritta "Gaming" con i colori dell'arcobaleno, la dicitura rappresentante il nome commerciale del prodotto e alcuni loghi che vanno ad indicare la compatibilità con i processori Ryzen, il chipset utilizzato e le caratteristiche tipiche introdotte da Gigabyte. Sul retro abbiamo invece una spiegazione rapida di tali feature, come il supporto alle strisce LED RGB, la presenza di un acceleratore software integrato con la porta ethernet oppure il chip audio dedicato al miglioramento del suono in uscita dalle vostre cuffie o altoparlanti.
All'interno della confezione, la scheda madre è inserita in una bustina antistatica e al di sotto di essa troviamo il bundle, che non è troppo ricco: segnaliamo il manuale d'uso, un libretto che funge da guida di installazione, la placca per l'input output, due cavi SATA, CD per i driver, connettore per facilitare il collegamento dei cavi del case, adesivo con logo della famiglia di appartenenza e un filo che consente all'utente di connettere delle strisce LED RGB alla scheda madre e controllarle tramite un'applicazione progettata ad hoc, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
Data la compatibilità con i processori AMD Ryzen, il socket integrato su tale prodotto non poteva essere altro che l'AMD AM4, accompagnato - come abbiamo già detto - dal chipset B350. Ci sono quattro slot per altrettanti moduli RAM che supportano la tecnologia dual channel e memorie fino ad una frequenza di 3200 MHz, ovviamente in tecnologia DDR4. La capacità massima supportata è pari a 64 GB.

Design e caratteristiche

La Gigabyte GA-AB350-Gaming 3 ha un fattore di forma ATX, e di conseguenza ha una lunghezza di 30,5 cm e una larghezza di 23 cm. L'alternanza di colori impiegata dalla azienda taiwanese è simile a quella vista per i modelli dedicati alla gamma di Intel, ovvero il rosso, il nero ed il bianco. Per sfruttare il dual channel sulle memorie RAM basta inserire i due moduli negli slot con lo stesso colore, ovvero nei due rossi oppure nei due neri.
La principale caratteristica che Gigabyte mette in risalto riguarda l'illuminazione a LED presente sul PCB della scheda. In particolare, abbiamo una zona sul bordo destro che presenta delle luci che la percorrono quasi tutto, i quali LED vanno in sincronia con una delle piste audio anch'essa illuminata. Il colore può essere scelto fra 16,8 milioni di tonalità tramite un software noto come RGB Fusion, disponibile anche per smartphone e tablet. La texture dei LED sul bordo destro può essere cambiata a piacimento se si ha a disposizione una stampante 3D.
Per l'illuminazione, Gigabyte mette a disposizione dell'utente cinque pin, presenti sul lato basso, a cui è possibile collegare una striscia LED alimentata con una tensione di 12 V: essa verrà eventualmente gestita proprio tramite la scheda madre e potrà essere controllata sempre attraverso il software RGB Fusion. Tale app possiede, oltre alla modalità semplice, anche una advanced mode, per mezzo della quale è possibile personalizzare le aree e gli effetti individualmente, scegliendo anche i tempi di durata delle transizioni.

Sul PCB troviamo cinque header per ventole, che Gigabyte definisce ibridi: essi sono infatti capaci di identificare in autonomia il dispositivo che gli viene collegato, sia esso una semplice ventola di sistema, una ventola per la CPU o una pompa per il raffreddamento a liquido. Assieme agli header sono presenti anche sei sensori di temperatura sparsi un po' per ogni zona della circuiteria. Una volta connesse agli header, le ventole o le pompe possono essere gestite tramite il programma noto come Smart Fan 5, che integra vari profili e curve a loro applicabili.
L'audio è un'altra delle feature su cui l'azienda taiwanese ha puntato molto, grazie alla presenza di un chip ALC 1220 con un rapporto segnale-rumore da 120 dB.

Ad esso è stato affiancato anche un amplificatore per cuffie che capta in automatico l'impedenza in uscita per scegliere il giusto accoppiamento. Se invece si preferisce utilizzare un DAC USB, Gigabyte ha inserito sul pannello delle connettività una porta nota come DAC-UP 2 che, a detta dell'azienda, fornisce al DAC stesso un segnale di potenza più pulito e isolato rispetto alle altre porte USB 3.0. Queste sono in totale sei, con due porte USB 3.1 Type-A, un input PS/2, un HDMI, una Displayport, un ingresso ethernet e i classici jack audio dotati anche di input ottico. Sul PCB è disponibile anche un ingresso M.2 per il supporto degli SSD di nuova generazione, mentre gli slot PCIe 3.0 sono rinforzati a mezzo di punti di saldatura extra sul loro retro, che consentono di supportare più peso senza rompersi.

BIOS ed overclocking

In occasione dell'arrivo della piattaforma AM4, Gigabyte ha fatto un leggero restyling ai BIOS delle proprie schede madri, senza però stravolgere - a livello strutturale - l'organizzazione delle sezioni. Quella che più interesserà gli appassionati è senza dubbio la prima, nominata "M.I.T.", che offre sotto-menu dedicati alla gestione delle frequenze della CPU, delle memorie, dei voltaggi e al check del proprio sistema per assicurarsi che tutto funzioni come dovrebbe. In tale menu è anche compresa l'utility Smart Fan 5, che come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente consente di controllare le ventole connesse alla scheda madre e di impostare per loro di profili che più vanno d'accordo con le intenzioni dell'utente (chiaramente ne è disponibile anche una versione per Windows). La seconda sezione è nominata "System" e contiene una serie di informazioni sul PC, senza la possibilità di modificare alcunché: tali dati comprendono il modello della scheda madre utilizzato, la versione del BIOS e la data del suo rilascio, la data di sistema e poco altro. Nel terzo menu, "BIOS", si ha invece la facoltà di scegliere le opzioni relative al boot, come il dispositivo primario o l'attivazione o meno del Fast Boot, mentre il quarto, "Peripherals", non contiene altro che una carrellata di impostazioni riguardanti le porte USB, i dispositivi PCIe, NVMe e le opzioni per i LED a bordo. Dal menu "chipset" è possibile invece pilotare le porte SATA; andando invece nella sezione "Power" troviamo le impostazioni per il risparmio energetico, di cui gran parte va disabilitata durante l'overclocking per evitare picchi indesiderati e dannosi nelle tensioni.

Proprio l'overclocking è certamente uno degli aspetti più attesi dagli utenti interessati a tale scheda, seppur le fasi di alimentazione non siano paragonabili a quelle presenti sulle motherboard di livello più alto. Abbiamo utilizzato, in combinazione con tale prodotto, un processore Ryzen 5 1500X, che gli utenti potrebbero ragionevolmente utilizzare con la scheda per creare un computer da gioco di fascia media. Con la GA-AB350-Gaming 3 siamo riusciti ad arrivare a 4 GHz su tutti i core, per un risultato di fatto identico a quello raggiunto con una MSI Gaming Titanium X370; nel caso della motherboard di Gigabyte, però, siamo stati costretti a spingere un po' più in là la tensione di alimentazione per non incappare in riavvii spontanei del sistema durante lo stress test, che è stato effettuato con AIDA64. Per il dissipatore ci siamo invece rifatti al classico Noctua impiegato per le nostre prove con i processori Ryzen, ovvero l'NH-U12S SE-AM4.

Gigabyte GA-AB350-Gaming 3 La Gigabyte GA-AB350-Gaming 3 è tutto ciò che ci aspettavamo da una scheda madre dedicata ai videogiocatori e appartenente ad una delle famiglie più riuscite dell’azienda taiwanese. Come da prassi negli ultimi anni, anche questa motherboard non fa eccezione e impacchetta una serie di caratteristiche e funzionalità che non hanno nulla da invidiare a quelle presenti sui prodotti di fascia più elevata, compreso il potenziale di overclocking: come detto poco fa, infatti, siamo riusciti a raggiungere - con un leggero aumento di tensione - la stessa situazione vista su una board di fascia ben più alta, impiegando un processore Ryzen 5 1500X. È probabile però che le differenze si facciano sentire in maniera più marcata se si utilizzasse una CPU ad otto core della famiglia Ryzen 7, certamente più difficile da overclockare dato il numero elevato di unità di calcolo. In conclusione, se creare un PC da gioco di fascia media, magari proprio con un Ryzen 5 1500X affiancato da una Radeon RX 570, questa scheda madre potrebbe decisamente fare al caso vostro, permettendovi di non spendere una fortuna; il suo prezzo di vendita finale gira infatti attorno ai 135 €, rendendo questa scheda un prodotto senza dubbio dall'ottimo rapporto qualità prezzo.

8.5