GOODRAM Iridium Pro e Iridium Ultimate Recensione: SSD SATA ed M.2 alla prova

Il produttore polacco sta per lanciare anche in Italia la sua linea di dischi SSD, con modelli SATA III ed M.2.

GOODRAM Iridium Pro e Iridium Ultimate Recensione: SSD SATA ed M.2 alla prova
INFORMAZIONI SCHEDA
Articolo a cura di

Quando si parla di aziende che operano nel campo dell'informatica, il pensiero corre subito all'Asia, terra che racchiude tutti i più grandi produttori di hardware. Con la recensione di oggi però ci spostiamo in Europa, visto che GOODRAM ha la sua sede in Polonia, dove produce una vasta serie di periferiche, tra le quali troviamo anche le nuove unità di memorizzazione Iridium Pro e Iridium Ultimate. Si tratta di soluzioni di fascia medio alta, che cercano di offrire ottime prestazioni a un prezzo ragionevole, soprattutto per quanto riguarda la variante Ultimate.

Made in Poland

I prodotti GOODRAM non sono dei semplici rebrand di dispositivi fabbricati in Cina, ma vengono fatti direttamente in Europa, una rarità al giorno d'oggi, ad eccezione dei chip di memoria, che sono fatti da partner come Toshiba. Partiamo dal prodotto più tradizionale, ovvero l'Iridium Pro, un SSD da 2.5" con interfaccia SATA III che sfrutta delle NAND Toshiba A19 e un controller Phison PS3110-S10 Quad Core. La casa madre segnala una velocità di lettura di 560 MB/s, mentre la scrittura arriva 530 MB/s. Si tratta di dati comuni a molti altri modelli, del resto a fare da collo di bottiglia troviamo l'interfaccia SATA III, che non permette di andare oltre in termini puramente velocistici.
Cosa cambia allora dagli altri modelli a listino del produttore polacco, dal costo inferiore a questo? Un po' come accade con Samsung e le sue linee di SSD Evo e Pro, anche questo modello offre un livello di affidabilità superiore alla media, e una garanzia di 5 anni anziché 3. Questo è possibile grazie all'utilizzo di chip di memoria di qualità superiore alla media, che allungano il ciclo di vita del prodotto. In effetti, osservando le specifiche, l'azienda dichiara un tempo medio fra i guasti (MTBF) di 2 milioni di ore, esattamente come il Samsung 850 Pro, contro le 1.5 milioni di ore, e i tre anni di garanzia, della serie EVO. Questo porta il prezzo a circa 180€ per il modello in prova, quello da 480 GB, ma sono a listino anche tagli da 240 GB (130€) e 960 GB (450€). Siamo dunque di fronte a un prodotto dedicato all'utenza enthusiast, che cerca la massima affidabilità e un ciclo di vita molto lungo da un SSD.

L'Iridium Ultimate invece punta tutto sulla velocità, grazie alla sua interfaccia M.2 e al protocollo NVMe, che si lasciano alle spalle i limiti dell'interfaccia SATA III. Questo modello arriverà sul mercato in tre varianti, da 120, 240 e 480 GB, equipaggiate con un controller di memoria Phison PS5007, pensato espressamente per SSD ad alte prestazioni con interfaccia M.2. Questo permette di raggiungere una velocità di lettura dichiarata di 2900 MB/s, mentre in scrittura si arriva a 2.200 MB/s, tutto un altro mondo rispetto allo standard SATA III. I prezzi per questa variante, ancora indicativi, sono di 70€ per il modello da 120 GB, 115€ per quello da 240 GB e 184€ per quello da 480 GB.

Test

Come piattaforma di prova abbiamo usato un PC con processore Intel i7 7820X, una scheda madre Asus Prime A con chipset X299 e 16 GB di RAM a 3200 MHz. Partiamo da CrystalDiskMark e dall'Iridium Pro, che ha fatto segnare 564 MB/s in lettura e 524 MB/s in scrittura sequenziale, dati in linea con quanto dichiarato dall'azienda. Gli SSD SATA III sono ormai una tecnologia matura e che ha raggiunto il suo limite in termini di velocità, motivo per cui l'utilizzo di NAND di alta qualità e di un controller di memoria prestante non può che portare alla saturazione dell'interfaccia. Il test successivo è stato svolto con ATTO Disk Benchmark, che ha confermato i dati ottenuti con CrystalDiskMark in termini di lettura e scrittura sequenziale. Niente di nuovo sotto il sole per gli SSD SATA, che non possono spingersi oltre queste velocità.
Completamente diverso il discordo per l'Iridium Ultimate con interfaccia M.2, che mostra i muscoli sia con CrystalDiskMark che con Atto. Nel primo caso, il transfer rate di picco in lettura sequenziale arriva a 2759.8 MB/s, mentre in scrittura scende a 1465.3 MB/s.

Il benchmark di Atto mostra invece meglio le prestazioni di questo SSD mettendolo alla corda con letture/scritture di diverse quantità di dati, mostrando anche in questo caso prestazioni molto solide. In alcune tipologie di test si notano valori anche superiori a quelli registrati con CrystalDiskMark, con picchi di velocità in lettura di poco oltre 3000 MB/s, mentre in scrittura la maggior parte delle prove ha superato i 2000 MB/s, confermando ancora una volta che lo standard M.2 è il presente, e il futuro, del settore.

Goodram La proposta di GOODRAM si è dimostrata all’altezza delle aspettative, con prestazioni solide e convincenti. Tra i due modelli, quello meno adatto all’utenza comune è certamente l’Iridium Pro, un prodotto pensato per il pubblico enthusiast in quanto ad affidabilità. Questo parametro spiega la differenza di prezzo tra questo modello e un comune SSD da 480GB, che si trova intorno ai 130€ online: se cercate un SSD che possa garantirvi un lungo periodo di funzionamento quindi, si tratta di una valida alternativa alla gamma Pro di Samsung. Iridium Ultimate invece ha mostrato performance davvero interessanti, il tutto a un prezzo che, se sarà confermato, darà una bella spinta alle vendite. La proposta di Goodram si conferma quindi valida e competitiva, non resta altro che attendere i prezzi ufficiali per capire meglio il posizionamento sul mercato di questi prodotti.