Google Home Mini Recensione: lo smart speaker con Assistant integrato

È il fratellino minore di Google Home, dispone delle medesime funzionalità, incorpora Google Assistant e ha un prezzo accessibile: è Home Mini.

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Erano mesi che si attendeva la commercializzazione italiana degli speaker smart con assistente vocale di Google: Home e Home Mini. Dal 27 marzo di quest'anno sono partite ufficialmente le vendite online e nei negozi di questi nuovi dispositivi. Potete colloquiare con Google Assistant, chiedergli di ricordarvi appuntamenti e promemoria, di mettere in riproduzione musica e video, o ancora di raccontarvi barzellette e aneddoti. Gli utilizzi che se ne possono fare sono molteplici e questi nuovi device rappresentano un passo in avanti nell'integrazione di dispositivi dell'IoT in ambiente domestico, trasformando lentamente la vostra abitazione in una casa domotica.
Sebbene fossimo un po' scettici in merito all'effettiva utilità di Home Mini, abbiamo dovuto ricrederci al punto tale da considerarlo come un dispositivo comodo, immediato e utile in molte situazioni. Google Home, più grande, costoso e potente rispetto alla variante più piccola, è proposto al costo di 149€ sul Google Store; Home Mini ha invece un prezzo di 59€, indubbiamente più accessibile rispetto al suo fratello maggiore, e in grado di fornire ugualmente una buona esperienza utente presentando le medesime feature, al netto di una qualità inferiore nella riproduzione audio. Home Mini è dunque promosso, anche se il prodotto non è esente da alcune problematiche funzionali.

Confezione di vendita, design e materiali

Lo scatolo di forma cubica è realizzato in cartoncino, molto sobrio e dai colori vivaci. Al suo interno, oltre a Home Mini, troviamo un cavo in gomma di colore bianco con adattatore a muro incorporato da 5 V 1.8 A e alcune guide rapide al setup e all'utilizzo in lingua italiana.
Al primo impatto è quasi naturale associare la forma di Home Mini a quella di un sasso, ed effettivamente (soprattutto la colorazione grigia) ci assomiglia molto. È di forma tonda, leggermente schiacciato verso il basso. Non è molto grande, con un diametro pari a 9,8 cm e un'altezza di 4,2 cm. Il peso è contenuto: 173 grammi; il cavo di alimentazione è lungo 1,5 metri. Il design è affusolato, compatto e dai buoni materiali, rendendo Mini bello da vedere e in grado di adattarsi senza problemi ai differenti ambienti in cui può essere posizionato. La parte superiore è realizzata in tessuto colorato e nasconde sotto di esso 4 LED RGB, utili per comprendere quando l'assistente Google è in ascolto o in cerca di una risposta alla vostra domanda appena formulata. Sono inoltre presenti 2 aree touch poste agli estremi del rivestimento in tessuto attraverso cui possiamo impostare il volume o avviare/interrompere la riproduzione audio/video. La parte sottostante è invece realizzata in plastica riciclata, mentre la base piatta in silicone consente di mantenere un buon grip del dispositivo a contatto con le superfici di appoggio. Le colorazioni disponibili sono Grigio chiaro, Grigio antracite e Corallo (quest'ultima disponibile solo se acquistato direttamente dal Google Store).

Setup

Occorre innanzitutto scaricare e installare l'app Google Home disponibile per Android 4.4+ e iOS 9+. Si procede poi a collegare il cavo di alimentazione alla presa di corrente e l'estremità opposta dello stesso all'entrata micro USB di Mini. A questo punto è necessario attendere il segnale acustico emesso dallo speaker per poi poter procedere alla configurazione guidata all'interno dell'applicazione mobile. Una configurazione piuttosto intuitiva e semplice da portare a termine.

Qualità audio

Home Mini è munito di driver audio a 360° da 40 mm con una potenza di circa 10 W e supporto alla riproduzione audio ad alta risoluzione fino a 24 bit/96 KHz. Rispetto a Google Home, la versione Mini presenta una qualità audio inferiore; ciò è giustificato da un prezzo più basso di ben 90 €. Il volume massimo è elevato e i bassi sono presenti. Abbiamo però un cambiamento della qualità audio in relazione al volume impostato: fino a quando si mantiene un volume inferiore o uguale a circa il 50% si potranno udire bene sia basse che alte frequenze, mentre a volume massimo i bassi verranno soppiantati dalle alte frequenze, perdendo notevolmente in qualità sonora. È comunque possibile modificare l'incremento o la diminuzione di basse/alte frequenze dalle impostazioni mediante l'apposita applicazione. Essendo di dimensioni più contenute e dall'inferiore potenza rispetto a Home, il Mini è maggiormente indicato per essere impiegato in ambienti più piccoli e dalla buona insonorizzazione.

Funzionalità

Viste le prestazioni basilari in fase di riproduzione musicale, la vera ragion d'essere di Home Mini è la presenza di Google Assistant e la conseguente possibilità di impartire comandi vocali. Mini si connette alla rete WiFi di casa per recuperare le informazioni necessarie a rispondere ai vostri quesiti. È munito di chip WiFi 802.11 a/b/g/n/ac dual-band e Bluetooth 4.1; quest'ultimo standard è utile per potersi connettere tramite PC, tablet o smartphone per utilizzare il dispositivo come semplice speaker bluetooth. Oltre ad essere munito di entrata micro USB per essere alimentato, dispone anche di un piccolo switch fisico per abilitare o meno il microfono interno, ottima trovata per rassicurare l'utente sulla raccolta indiscreta di dati vocali. È in tutti i casi da precisare come Mini non raccolga informazioni audio se non dopo aver pronunciato la parola"Ok Google" o "Hey Google". Grazie poi alla tecnologia Voice Match, lo speaker intelligente rivelerà informazioni personali solo quando riconoscerà un determinato timbro vocale. Può riconoscerne molteplici e memorizzare un massimo di 6 timbri differenti mediante gli appositi microfoni incorporati e la memoria interna pari a 256 MB. Non risulta però particolarmente accurato, dato che una semplice imitazione della voce da parte di un'altra persona può eludere il sistema di verifica. I microfoni di cui è munito non sono dei campioni in ascolto: spesso capita che nonostante si pronunci ad alta voce "Ok Google" o "Hey Google", questi non riescano a captare il comando impartito. È bene, inoltre, pronunciare chiaramente e a velocità moderata le istruzioni che Home Mini dovrà eseguire onde evitare fraintendimenti da parte dell'assistente vocale.
Le operazioni che può svolgere, alcune delle quali simultaneamente, sono molteplici: possiamo chiedergli di aggiungere elementi alla lista della spesa, di impostare promemoria, sveglie, di avviare il timer o di ricevere aggiornamenti meteo, eseguire operazioni di calcolo e conversioni o semplici curiosità, giochi, definizioni di vocaboli italiani. Oltre a questo possiamo riprodurre musica da servizi terzi come Spotify, oltre a Play Musica. Possiamo riprodurre video da YouTube o Netflix se disponiamo di un dispositivo Chromecast collegato alla TV e connesso in rete. È anche in grado di effettuare traduzioni istantanee in italiano da altre lingue.

Mediante poi il settaggio del vostro indirizzo di casa, Home Mini sarà in grado di fornirvi informazioni circa le attività presenti in zona, così come notizie su traffico e tempi di percorrenza. Non manca infine la possibilità di richiedere informazioni su voli aerei, risultati sportivi e finanziari, oltre al controllo remoto di device compatibili dell'Internet of Things come luci e termostati intelligenti. Google Assistant ha ancora molto da imparare: la pecca forse più fastidiosa è la sua attuale impossibilità nel comprendere frasi formulate in modo differente da quanto Assistant è solitamente abituato a sentire. Possiamo dunque comporre la stessa frase in modi diversi, ma Home Mini non sarà in grado di comprenderle tutte alla stessa maniera.

Google Home Mini Google Home Mini rappresenta un ottimo punto di partenza verso un futuro sempre più domoticizzato, con Google Assistant a vostra completa disposizione per eseguire una moltitudine di operazioni utili e piuttosto immediate. Se cercate esclusivamente uno speaker bluetooth, Home Mini non è di certo il dispositivo che fa per voi, in relazione alla qualità audio e al prezzo di vendita, che risulta comunque accessibile. L'assistente vocale deve ancora imparare molto per quanto riguarda la lingua italiana, ma siamo sulla buona strada. Assistant non può fare altro che migliorare e, assieme a lui, i dispositivi che lo andranno ad incorporare.

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