Google Nest Audio Recensione: qualità audio al servizio della famiglia

Google Nest Audio è la proposta più recente del colosso di BigG in campo di smart speaker: lo abbiamo messo alla prova per capire come funziona.

Google Nest Audio Recensione: qualità audio al servizio della famiglia
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Contestualmente alla recensione di Google Pixel 4a, abbiamo messo alla prova anche un altro prodotto dell'azienda di Mountain View, ovvero l'ultimo arrivato in campo di smart speaker: Google Nest Audio, venduto a 99,99 euro mediante il portale ufficiale (a volte si trova in offerta anche nelle principali maggiori catene di elettronica). Il nome è autoesplicativo: nessun display, tutto si basa sull'esperienza sonora. Nest Audio è dunque un prodotto che va calato in un contesto ben specifico per essere apprezzato a dovere.
La prova non poteva quindi che svolgersi principalmente all'interno di un'abitazione, mettendo il prodotto al servizio di una famiglia più che di un singolo. Complici anche i limitati spostamenti consentiti in questo periodo, non abbiamo avuto troppi problemi a effettuare questo test. Inutile dire che quella che ne deriva è una recensione basata più sull'esperienza che questo prodotto offre piuttosto che sulla scheda tecnica, che non mancheremo in ogni caso di analizzare. D'altronde, Nest Audio va "vissuto" nella quotidianità.

Esperienza d'uso e scheda tecnica di Google Nest Audio

Una volta collegato alla presa di corrente e configurato mediante l'apposita applicazione Google Home (disponibile anche su App Store), Nest Audio è un prodotto che si contestualizza bene nel design dell'abitazione. Le dimensioni sono pari a 175 x 124 x 78 mm, per un peso di 1,2 Kg (senza alimentatore esterno), dunque il dispositivo si può tranquillamente posizionare anche in una mensola, anche se è bene fornirgli il giusto spazio. Per un prodotto del genere, il look non è dunque solamente importante, bensì fondamentale. La società di Mountain View lo sa bene e infatti la colorazione Chalk (Grigio chiaro) che abbiamo avuto modo di provare si immedesima perfettamente in molti contesti. Chi predilige invece i colori "scuri" può optare per la variante Charcoal (Grigio antracite).

Al netto della soggettività della scelta, quello che colpisce è la semplicità estetica del prodotto: un singolo interruttore per spegnere il microfono fa capolino sul retro, mentre anteriormente ci sono quattro LED che compaiono unicamente quando si fa una richiesta all'assistente, lampeggiano in fase di ricerca e scompaiono una volta esaurito il proprio compito. Il colore dei LED è praticamente sempre bianco, tranne quando si disattiva il microfono e si passa all'arancione fisso.
Per il resto, in basso al centro sul retro c'è il logo Google, affiancato un po' più a destra dall'uscita per l'alimentazione (30W, standard proprietario). A tal proposito, il cavo bianco da 1,5 metri fornito in confezione non è particolarmente ingombrante e si può "nascondere" bene. Per quanto riguarda i materiali, il tessuto è di buona qualità e l'alloggiamento è composto per il 70% da plastica riciclata, quindi l'azienda californiana dimostra una certa attenzione all'ambiente.

Qualcuno di voi si starà sicuramente chiedendo se l'assenza di ulteriori interruttori oltre a quello relativo al microfono possa inficiare l'esperienza. La risposta è no, dato che in realtà i tasti ci sono, ma sono "nascosti" sotto alla scocca. Infatti, è possibile effettuare una leggera pressione sulla parte alta del dispositivo per utilizzare i controlli multimediali. Al centro c'è il tasto per mettere in pausa la riproduzione, in alto a destra fa capolino il pulsante per alzare il volume e a sinistra troviamo quello per abbassarlo. Insomma, l'azienda di Mountain View ha trovato il modo per garantire dei controlli funzionanti senza andare a "rovinare" il design del prodotto. Una soluzione intelligente, che sicuramente farà piacere a un certo tipo di utente.

Facciamo riferimento a una determinata tipologia di persona perché Nest Audio è un prodotto divisivo proprio nella sua essenza: la mancanza di uno schermo inibisce alla base alcune possibilità che invece si hanno con altri dispositivi, basti pensare alla gamma Nest Hub. Questo può far storcere il naso a qualcuno, ma in realtà, inserito nel contesto quotidiano, si comprende ben presto il reale valore di Nest Audio.
Inizialmente anche chi vi scrive vacillava un po' dinanzi alla reale utilità di un prodotto tecnologico privo di display venduto a questo prezzo, dato che ci sono indubbiamente soluzioni più economiche sul mercato (il riferimento non può che andare ad Amazon Echo), ma dopo svariate settimane di prova tutto è iniziato a divenire più chiaro.

Google ha infatti equipaggiato Nest Audio di un woofer da 75 mm, un tweeter da 19 mm e tre microfoni a lungo raggio, in modo da puntare a un'elevata resa sonora, consentendo al contempo all'utente di dare comandi vocali anche con rumori di sottofondo importanti, pensiamo ad esempio a una lavatrice. Da non sottovalutare inoltre il supporto alla tecnologia Voice Match.
Lo diciamo subito: nonostante sia un prodotto che strizza molto l'occhio alla riproduzione musicale, vista anche la possibilità di scegliere il servizio di streaming predefinito (da YouTube Music a Spotify), Nest Audio non è un dispositivo che punta agli audiofili, visto che le imperfezioni non mancano. Tra l'altro, l'audio viene diffuso dalla parte frontale, quindi niente 360 gradi. In parole povere, ricordatevi che state pur sempre acquistando uno smart speaker.

Sciolto questo nodo, l'azienda di Mountain View ha lavorato per rendere l'audio più forte del 75% rispetto all'originale Google Home, rendendo anche i bassi più squillanti del 50%. Nonostante questo, lo spettro sonoro non risulta sbilanciato verso questi ultimi, dato che medi e alti non vengono praticamente mai sovrastati. Il comparto audio è dunque di elevata caratura per un prodotto di questo tipo, visto che risulta pulito e ricco. Possiamo tranquillamente dire che, prendendo in esame la famiglia di prodotti Google disponibile in Italia, Nest Audio è quello che suona meglio.
Qui entra in gioco una questione cruciale: a meno che la vostra famiglia non sia composta interamente da audiofili, se posizionato in modo strategico nella giusta stanza e abbinato a un account Premium di una delle principali piattaforme di streaming audio, questo smart speaker è in grado di garantire l'accesso a una qualità audio che in genere non si trova in questi contesti. Contate che si può anche un po' "giocare" con l'equalizzazione, regolando bassi e alti oppure affidandosi a specifiche funzionalità automatiche.

In parole povere, il giusto modo di guardare a Nest Audio è quello di contestualizzarlo come un oggetto che si inserisce nel quotidiano. A supporto di questa nostra "tesi" troviamo le miriadi di funzionalità disponibili mediante l'app Google Home. Siete di fretta e volete avvertire chi abita con voi del fatto che state uscendo? Si prende in mano lo smartphone, si apre l'app Google Home, si fa tap su "Annuncio" e si dice rapidamente a voce il messaggio che si vuole far riprodurre a Nest Audio. La mattina, appena svegliati, volete sentire il notiziario, avere informazioni sul meteo e ottenere i promemoria della giornata, magari nell'ordine che volete voi? Basta impostare una routine, magari attivata dal comando vocale "Buongiorno". Avete a disposizione delle lampadine smart che volete spegnere in automatico prima di uscire? Si può fare, mediante l'apposito comando. Siete clienti TIM e volete effettuare chiamate direttamente da Nest Audio? Basta eseguire l'adeguata configurazione.
Questo senza contare tutte le possibilità che un assistente vocale come quello di Google, tra l'altro sempre preciso e rapido anche in italiano (anche se c'è del lavoro da fare per raggiungere l'inglese), può offrire. Insomma, i contesti in cui Nest Audio può tornare utile sono molteplici.

L'interazione con un prodotto di questo tipo a un certo punto diventa naturale: se lo si sfrutta bene, non si riesce più a farne a meno, diventa un'abitudine. Vi assicuriamo che, se i componenti della vostra famiglia sono un po' "tecnologici", alla fine finiranno un po' tutti per "usufruire del servizio". D'altronde, si ha sempre a disposizione un assistente con processore quad-core A53 operante alla frequenza massima di 1,8 GHz, che dispone anche di Bluetooth 5.0 e Wi-Fi 802.11ac (2,4GHz/5GHz). Tutto assume inoltre più senso se si guarda al futuro: la domotica sta prendendo sempre più piede e, una volta messa in piedi una casa di questo tipo, può risultare complesso tornare indietro da una tale comodità.

Google Nest Audio Google ha realizzato un prodotto che fa fede al suo nome. Nest Audio è infatti uno smart speaker che fa un netto salto in avanti nella qualità sonora rispetto a Google Home, pur non arrivando ai livelli di un prodotto per audiofili. Questo è normale, vista la tipologia di prodotto e il costo pari a 99 euro. Il dispositivo va infatti contestualizzato nell'uso casalingo, posizionato magari al fianco di prodotti iOT compatibili. La possibilità di effettuare chiamate mediante TIM o Google Duo lo rende sicuramente interessante per un certo tipo di utente, ma la vera natura di Nest Audio è probabilmente quella di "dispositivo di famiglia", che torna utile nel quotidiano e diventa una comoda abitudine. Avere a disposizione in questo contesto una qualità audio di tale calibro può consentire di ascoltare della buona musica in compagnai, nonché di passare le giornate con quel tocco di spensieratezza in più che non guasta mai. L'unico reale dubbio che potrebbe sorgervi se state cercando un dispositivo di questo tipo è quello relativo alla concorrenza: quale gamma si adatta di più alle vostre esigenze? La scelta è vostra. Tuttavia, chi metterà gli occhi su Nest Audio, sapendo bene di cosa si tratta, non rimarrà deluso.

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