GoPro HERO 10 Recensione: la action cam che riscrive il mercato

Processore più potente che mai, stabilizzazione ai massimi storici e registrazione fino a 5,3K oppure 240 frame al secondo.

GoPro HERO 10 Recensione: la action cam che riscrive il mercato
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A distanza di una manciata di mesi dalla presentazione ufficiale di GoPro HERO 10, abbiamo finalmente messo le mani sull'ultima fatica del gigante californiano fondato da Nick Woodman. In un panorama in forte evoluzione, con smartphone dotati di sistemi multi-sensore in grado di acquisire immagini e video in tantissimi contesti, il predominio delle action cam negli ambiti di competenza è messo costantemente in discussione. La HERO 10, tuttavia, rappresenta l'ennesima evoluzione di un sistema dedicato che mira a chi è alla ricerca di una camera compatta e di altissima qualità, che permetta davvero di ottenere il massimo anche negli scenari più critici.

Caratteristiche e design

Lanciata nel settembre 2021, la GoPro HERO 10 differisce dalla sua precedente iterazione sotto molteplici aspetti, a partire dal processore interno. Ora, sotto la scocca troviamo il nuovo chip GP2, prima e più che benvenuta evoluzione rispetto al GP1 presente nelle precedenti tre generazioni.

Con una capacità prestazionale raddoppiata, anche il potenziale a livello software aumenta esponenzialmente. La HERO 10 porta con sé enormi miglioramenti sotto il profilo dell'acquisizione sia di immagini che di video, con supporto fino alla risoluzione 5,3K a 60 FPS, ma non mancano alternative come 4K/120 e 2,7K/240, ottime per gli slow-motion. Come vedremo più avanti, una delle novità più esaltanti è rappresentata dalla nuova funzionalità HyperSmooth 4.0, che porta in dote una stabilizzazione esagerata dell'immagine, mediata naturalmente dal software stesso. Il sensore, infine, è da 23 MP.

Quanto al design e al form factor, GoPro ha deciso di lanciare il suo ultimo modello nella sola colorazione black con accenti blu, con una piacevole finitura soft-touch e la classica qualità costruttiva di sempre. Esteticamente cambia davvero poco e niente rispetto alla ottima HERO 9, perciò gli amanti degli upgrade annuali potranno sentirsi a casa, oltre ad avere la possibilità di utilizzare sostanzialmente tutti gli accessori aggiuntivi anche sulla nuova cam.

Confermato anche quest'anno il sistema di montaggio a doppio piedino sul fondo del dispositivo, che ci evita di dover acquistare bumper o scafandri per gli accessori. Tutto nella GoPro HERO 10 ispira sicurezza e solidità, dalla scocca al vetro usato per la protezione dell'obiettivo, ora incredibilmente idrofobico. Buono anche il feedback dei tasti, sebbene non troppo pratici da premere per via del rivestimento, soprattutto in mobilità. Immergendoci nella scheda tecnica, troviamo una batteria removibile da 1720 mAh, la resistenza all'acqua fino a 10 metri e ben due display. Il frontale da 1,4 pollici non è altro che un modulo di dialogo più compatto, che riprende con un'interfaccia più elementare gli elementi a schermo del pannello principale posto sul retro. Fluido e di buona qualità, facilita non di poco le riprese selfie. Sul posteriore, invece, troneggia come sempre un pannello da 2,27 pollici, più fluido e preciso che mai. La HERO 10 black arriva in Italia al prezzo consigliato di 529 euro, ma oggi è possibile trovarla anche a 479 euro su Amazon Italia, venduta e spedita dal colosso dell'e-commerce.

Sotto la scocca... tutto

I benefici degli upgrade hardware apportati dalla casa californiana si vedono e sentono tutti, dall'ottima responsività generale alla velocità con cui è possibile effettuare regolazioni, cambiare modalità e accedere allo storage. Siamo finalmente su un altro livello rispetto al passato e quel salto generazionale che in molti auspicavano è avvenuto. Ora navigare nel menu interattivo e scorrere scatti e video già acquisiti è più piacevole che mai, anche nell'utilizzo on-the-go. Buono anche il comparto audio integrato, che consente di riascoltare all'istante ciò che si è appena registrato. Le novità non si limitano al software interno e al processore, dal momento che tante sono le funzionalità introdotte da GoPro nella rinnovata app Quik.

Un potente strumento di video editing e controllo manuale a portata di palmo, disponibile per iOS e Android che con HERO 10 inaugura una nuova era per le riprese sportive.
Il pairing tramite Wifi è, come sempre, molto rapido e intuitivo, seguendo le istruzioni sui due schermi, ma la funzionalità più interessante è senza dubbio la possibilità di connessione cablata, ancora più rapida e affidabile, soprattutto nel trasferimento file. Inoltre, gli utenti in possesso di un abbonamento annuale da 49,99 potranno sfruttare lo spazio illimitato sul Cloud con caricamento automatico.

Foto e Video sulla GoPro HERO 10

Se l'esperienza è promossa a pieni voti, possiamo ritenerci soddisfatti anche del motivo reale per cui si compra una camera: scattare e registrare. Niente di miracoloso nelle foto, sia ben chiaro, dove la qualità di uno smartphone top di gamma non può ancora essere pareggiata, ma la vera dimostrazione di forza la GoPro HERO 10 la mette sul piatto quando si parla di video.

Framerate raddoppiati nelle risoluzioni disponibili rispetto a HERO 9, stabilizzazione migliorata e un maggiore grado di tolleranza per il sistema di allineamento dell'orizzonte. Questi sono probabilmente i fattori che sparigliano di nuovo le carte sul mercato, con una tecnologia Hypersmooth più in forma che mai. Se da un lato nei contesti statici la HERO 10 non svetta particolarmente, in sella su uno sterrato mostrerà invece tutto il suo carattere, con riprese incredibilmente morbide in qualunque situazione, pur mantenendo una nitidezza eccezionale e un framerate elevatissimo. È forse proprio questo l'aspetto più importante da considerare se si sta valutando l'acquisto di un prodotto di questo tipo ma non si è ancora trovata la giusta motivazione.

Ciò che la HERO 10 è in grado di produrre nelle situazioni più complicate è semplicemente fuori scala rispetto ai competitor, il tutto condito da una compressione minimizzata grazie alla risoluzione 5,3K che permette ampi margini di manovra in post-produzione, dall'estrazione di fotogrammi singoli - che non sono da sottovalutare a questa risoluzione, considerata la frequenza di 60 frame al secondo - alle molteplici possibilità di crop in fase di montaggio video.
Ottima la già citata modalità di allineamento all'orizzonte, che ora riesce a mantenere il livello anche fino a 45 gradi. Dove la nuova action cam non eccelle è invece l'acquisizione audio. La qualità dei microfoni è solo accettabile sebbene il miglioramento ci sia stato anche nell'elaborazione di questo input, con un'individuazione della voce più chiara e una buona eliminazione dei rumori di fondo. Tuttavia, chi è intenzionato a produrre materiale che preveda anche l'acquisizione audio dovrebbe tenere in considerazione l'eventuale aggiunta di un microfono aggiuntivo.

Dulcis in fundo, l'autonomia. Posto un doveroso accento sulla batteria, che rimane ancora fortunatamente estraibile, certamente la sua durata non fa gridare al miracolo. Come preventivato, infatti, a elevata risoluzione o alto framerate non si riesce a sfondare il muro dei 35-40 minuti. Le clip più longeve possono essere acquisite in 4K a 60 fotogrammi al secondo, modalità che permette di superare l'ora di registrazione; tuttavia, è raccomandabile munirsi di powerbank o batterie ausiliarie se si prevedono sessioni di scatto particolarmente prolungate. Come prevedibile, la potenza del nuovo processore, unita a modalità di registrazione particolarmente esose, possono portare a surriscaldamenti più importanti se la macchina non è sufficientemente areata. Nessun problema sulle temperature, invece, se si utilizza all'aria aperta, dato che parliamo pur sempre di una action cam, soprattutto con una buona esposizione al vento.

GoPro HERO 10 La nuova GoPro HERO 10 rappresenta ad oggi lo stato dell’arte della categoria. Al netto della user experience, ora sì, da top di gamma, si può affermare con un buon grado di sicurezza che è proprio il processore GP2 il vero salto di qualità di questa generazione. L’obiettivo non è stato rivoluzionato, così come il display sembra non distaccarsi troppo dal passato, ma è proprio grazie al nuovo chip che riusciamo a percepire quella sensazione di estrema responsività nel sistema, così come è sempre lui il protagonista assoluto dell’esperienza di ripresa, dal momento che la stabilizzazione, la pletora di opzioni di risoluzione e il migliorato sistema di aggancio dell’orizzonte sono feature che ci saremmo solo potuti sognare senza la sua presenza nel corpo della macchina.

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