A settembre ci sono due eventi ormai ricorrenti nel mondo della tecnologia, la presentazione dei nuovi iPhone e l'arrivo di un nuovo modello di GoPro. Quest'anno le novità sono concentrate quasi tutte sul versante software, per cui non ci sono enormi differenze con GoPro Hero 11 che abbiamo provato nel 2022, come testimonia anche il prezzo del nuovo modello, più basso di quello del suo predecessore.
Del resto il sensore è sempre quello, così come il processore che gestisce la cam, e nonostante con Hero 12 vengano introdotti l'obiettivo Max 2.0, l'HDR e il nuovo sistema di stabilizzazione HyperSmooth 6.0 la differenza con il passato non è trascendentale. I possessori della Hero 11 possono dormire sogni tranquilli e aspettare il prossimo modello, tutti gli altri invece potrebbero trarre vantaggio da quanto proposto dalla nuova GoPro Hero 12.
Il design non cambia e va bene così
Il design della GoPro Hero 12 è uguale a quello del suo predecessore, un bene anche perchè gli accessori rimangono così compatibili. La differenza è prettamente estetica, con una nuova trama puntinata a rendere chiaro che si tratta del nuovo modello. In realtà una differenza c'è ed è anche piuttosto importante, perché amplia le possibilità di utilizzo. Sul fondo è infatti presente un aggancio a vite, utile per utilizzare cavalletti e altri tipi di supporti.
Non ci sono altre novità, troviamo le solite guide pieghevoli nella parte bassa e il doppio display, lo slot per la batteria e la scheda di memoria sul lato destro, il tasto di accensione su quello sinistro e quello per avviare le riprese/scattare foto in alto. I due display, uno da 2.27 l'altro da 1.4 pollici sono molto comodi da utilizzare, anche sotto la luce diretta del sole, e rimane la possibilità di immergere la cam fino a 10 metri senza la necessità di ulteriori cover protettive. L'obiettivo è intercambiabile, con la possibilità di installare il nuovo Max Lens Mod 2.0 di cui parleremo dopo. L'unica vera novità rimane l'aggancio a vite, ma del resto non si sentiva bisogno d'altro sul fronte del design.
Le novità di GoPro Hero 12
Partiamo dal presupposto che se si esclude l'aggancio a vite e la nuova ottica non ci sono praticamente novità sul fronte hardware, tutte le funzionalità implementate in questa nuova versione sono software. Troviamo quindi lo stesso sensore fotografico da 1/1,9" con campo visivo da 156° e aspect ratio 8:7, guidato dal processore GP2, anch'esso presente sulla Hero 11. Prima che ce lo chiediate, non sappiamo se le novità di cui parleremo saranno portate anche sul precedente modello, ma molto di quello che è in grado di fare la Hero 12 sarebbe implementabile anche sulla variante precedente.

Detto questo, sulla Hero 12 arriva, finalmente, l'HDR nei video, possibile fino alla risoluzione 5.3K a 30 fps in 16;9, oppure fino al 4K a 30 fps in 8:7 oppure ancora in 4K a 60 fps in 16:9. L'HDR da una mano nell'aumentare la qualità video, lo si nota soprattutto in contesti molto soleggiati, dove in passato gli elementi in contrasto con il cielo e la luce del sole perdevano dettaglio.
C'è poi il nuovo sistema di stabilizzazione HyperSmooth 6.0, che però ha un problema, e si chiama HyperSmooth 5.0. Un problema nel senso che notare le differenze rispetto al passato è difficile, perchè GoPro Hero 11 aveva già raggiunto vette davvero elevate nel rendere stabili anche le riprese più complesse e movimentate. In realtà un piccolo miglioramento nel campo visivo c'è, il crop è meno marcato con HyperSmooth 6.0, un vantaggio che però non cambia molto l'esperienza di ripresa.
Ambito in cui troviamo invece una diversità evidente è con l'obiettivo Max Lens Mod 2.0, che offre un campo visivo davvero incredibile, di ben 177° in 4K a 60 fps, contro i 155° del modello precedente. Un campo visivo così ampio rende le riprese molto immersive, donando inoltre un taglio particolare alle immagini.

Chi realizza riprese professionali sarà felice dell'arrivo del formato LOG per la registrazione, editabile poi a piacimento in post produzione, uno scenario che riguarda una piccola parte degli utenti GoPro ma sicuramente utile per avere materiale video più flessibile durante la color correction.
Nonostante i miglioramenti finora non abbiamo descritto nulla di davvero impattante, se si esclude l'HDR, ma in realtà ci sono due elementi che torneranno molto utili ai content creator, ovvero la registrazione video in verticale e la possibilità di utilizzare microfoni esterni. Utilizzando la modalità di ripresa in 4K infatti, grazie al grande sensore in 8:7, si può mantenere la cam orizzontale ottenendo comunque un video in formato verticale in 9:16, sempre più diffusi, oppure in 16:9, tutto in un'unica ripresa, da scegliere poi tramite l'applicazione Quik.
Utile è poi la possibilità di collegare microfoni esterni, anche semplici auricolari Bluetooth, per registrare video da una distanza maggiore dalla cam e per impartire i comandi vocali, con cui governare la Hero 12 a distanza.
Sul fronte autonomia abbiamo notato un bel miglioramento rispetto al precedente modello, ma tutto dipende molto dall'ambiente di ripresa e dal fattore calore. GoPro afferma che l'autonomia è raddoppiata (70 minuti) con riprese in 5.3K 60 fps e di 1.5 ore scendendo a 30 fps. Abbiamo fatto qualche prova sotto il sole diretto e siamo lontani da questi valori, non per la batteria ma per il surriscaldamento, che a questa risoluzione si fa sentire.
Se invece immergiamo la Hero 12 in acqua si può andare avanti per molto più tempo, raggiungendo quasi l'autonomia dichiarata da GoPro alla massima risoluzione. Dare un giudizio certo sull'autonomia è impossibile perchè dipende dalle condizioni di ripresa, di certo il miglioramento rispetto al precedente modello rimane palpabile, anche se permane il problema del surriscaldamento, soprattutto se si riprende a temperature elevate.