HomTom HT17, la recensione

HomTom HT17 è uno smartphone di fascia bassa che offre una discreta esperienza d'uso, ma con tanti piccoli difetti da tenere in considerazione.

HomTom HT17, la recensione
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Un utente europeo che desidera acquistare uno smartphone al minor prezzo possibile, rifacendosi alla fascia più bassa del settore, non ha la possibilità materiale di spendere meno di una ottantina d'euro - se non rivolgendosi al mercato dell'usato. I dispositivi odierni, costruiti dalle case più note, è difficile che scendano al di sotto di tale valore. E' in questa situazione che può risultare molto utile rifarsi ad uno smartphone di provenienza cinese, device imbattibili per il rapporto fra hardware e prezzo, anche se purtroppo quest'ultimo incide molto sulla qualità generale del prodotto. Ma il solo hardware non basta per realizzare un buon device, perché anche il software fa la differenza. Quest'ultimo è spesso una delle pecche più rilevanti degli smartphone cinesi, che le società non curano in modo adeguato. Sono in genere presenti poi altri difettucci sparsi qua e là, ma per meno di ottanta euro sarebbe folle non aspettarselo. L'HomTom HT17 è uno smartphone di fascia bassa, che si va ad inserire in un range di prezzo molto contenuto, e che rispecchia più o meno fedelmente tutti i tratti appena discussi, mettendosi a disposizione degli utenti che necessitano di un'esperienza d'uso minimale.

Package, bundle e specifiche tecniche

La confezione di vendita dell'HT17 è piuttosto basilare, con un predominante color bianco e un'immagine del prodotto sul frontale. Sul retro scorgiamo tante iconcine che elencano molto rapidamente alcune delle specifiche tecniche e le features principe di questo modello. La scatola si apre togliendo la copertura superiore, sfilandola dal basso verso l'alto, in modo a simile a molti altri smartphone. Questa operazione rivela il device avvolto in una bustina di plastica opaca, che funge da strato di protezione aggiuntivo, oltre alla pellicola col logo dell'azienda. Al di sotto del supporto di cartone su cui l'HT17 è adagiato possiamo trovare l'intera dotazione del prodotto, che comprende caricabatterie da 1A, cavo USB per la ricarica e/o lo scambio dati, pellicola di riserva per lo schermo, una sottile cover in TPU trasparente e una guida rapida. Siamo contenti che HomTom regali all'utente un corposo bundle, soprattutto poi a tale prezzo.
Le specifiche tecniche si fregiano di un processore Mediatek MTK6737, a quattro core con frequenza di 1,1 GHz, con una GPU Mali-T720. La memoria RAM è la maggiore pecca dell'hardware del prodotto, visto che purtroppo è ferma ad 1 GB. La ROM disponibile è invece di 8 GB, ma fortunatamente esiste il supporto ad una micro SD fino a 128 GB. Lo schermo è da 5,5" a risoluzione HD (1280 x 720 pixel), mentre il sistema operativo è Android 6.0 Marshmallow. Fotocamera posteriore ed anteriore sono rispettivamente da 8 e 2 megapixel. Segnaliamo anche connettività LTE Cat.4, Wi-Fi mono-banda e Bluetooth 4.0. Lo smartphone è Dual SIM e accetta il formato Micro-SIM. Chiude una batteria Li-Ion da 3000 mAh.

Design ed ergonomia

Il design dell'HT17 è un po' anonimo, soprattutto sul frontale, che è in nero a prescindere dalla colorazione scelta dall'utente. Il nostro esemplare è in bianco, mentre nero e oro sono le altre due tonalità disponibili. Lo smartphone è alto 15 cm, largo 7,8 cm e spesso 8 millimetri, con un peso di 113 grammi, che lo rende piuttosto leggero. Sul davanti abbiamo tre grossi tasti a sfioramento - rispettivamente pulsante menu, home ed indietro - con la fotocamera frontale, sensore di prossimità, sensore di luminosità e capsula per l'audio in chiamata. Il sensore di luminosità si è dimostrato essere un po' impreciso, settando talvolta un valore troppo elevato o troppo basso in relazione alle condizioni di luce dell'ambiente circostante. Niente di così problematico, comunque. I laterali presentano una texture "bucherellata", e soltanto il destro è di interesse, con il bilanciere del volume e il tasto sblocco/blocco. Essi sono molto morbidi e piacevoli da premere. Jack audio da 3,5 millimetri e micro USB per la ricarica sono sul lato superiore, mentre il microfono è su quello basso. Manca un secondo microfono per la riduzione dei disturbi. Il retro del telefono è composto da una scocca removibile, che poi va a costituire anche la colorazione decisa dall'utente prima dell'acquisto. In teoria, acquistando una scocca con tonalità differente, per esempio quella champagne gold, è possibile passare ad un colore differente in maniera semplice.

Sempre nella parte posteriore troviamo la fotocamera da 8 megapixel, il flash e il sensore per le impronte digitali, che funziona abbastanza bene ed è preciso. Più in basso c'è poi l'altoparlante di sistema ed il logo della società, stampato sulla cover. La scocca è completamente in plastica, ma di buona qualità. La cover sul retro è piacevole al tatto, grazie alla superficie un po' ruvida, che contribuisce anche a fare attrito con il palmo della mano. Raramente il cellulare scivola via dalle mani.

Display, fotocamera e multimedia

Il display dell'HT17 è da 5,5 pollici a risoluzione 1280x720 pixel, che forniscono una discreta densità. La tecnologia utilizzata dal pannello è quella IPS, per cui gli angoli di visione sono ottimi, con i colori che vengono slavati solo leggermente se guardiamo lo schermo da un'angolazione molto elevata. Buoni i colori, leggermente meno la gamma ed il contrasto, così come la luminosità massima. HomTom offre una utility chiamata MiraVision, che mette a disposizione alcuni comandi utili per migliorare la resa generale, come il contrasto dinamico e i colori più vividi. Abbiamo notato che abilitando questa impostazione la temperatura colore diventa decisamente troppo calda, con una riproduzione poco fedele: per esempio, i gialli diventano quasi arancioni. Ci sentiamo comunque di promuovere il comparto display, in quanto non è per nulla malaccio per la fascia di prezzo.
Discreta la fotocamera posteriore, con scatti con luce naturale accettabili, che invece risultano eccessivamente rumorosi quando fa buio. Ricordiamo che a bordo abbiamo un sensore di fattura sconosciuta da 8 megapixel (13 tramite interpolazione software) e LED flash, il quale è però debole e non aiuta molto. Le istantanee possiedono un livello di dettaglio un po' sotto la media, e se si zooma si nota l'eccessivo effetto salt & pepper, il quale viene enormemente enfatizzato quando si fa utilizzo della modalità HDR a disposizione nell'app di serie. Essa è comunque ben fornita, con un numero impostazioni adeguato. C'è per esempio la possibilità di attivare/disattivare rapidamente il flash, di applicare un filtro bellezza (che effettua un blurring all'interno dei contorni del volto) o di passare alla modalità panorama. I settaggi disponibili sono comunque standard.
Il sensore posteriore fa meglio con i video, nonostante siano a risoluzione HD (720p) e non possiedano autofocus automatico. Il fuoco deve essere infatti regolato mano mano con un tap. La fotocamera anteriore è invece da 2 megapixel (5 tramite interpolazione). Le fotografie sono impastate ed il sensore perde tanti dettagli.

Dove acquistarlo

Il prodotto oggetto di questa recensione è stato fornito dal negozio Geekbuying ed è disponibile alla vendita a Questo link.

L'altoparlante di sistema è mediocre, con un suono poco chiaro e soprattutto un volume basso. La situazione non cambia per la capsula per l'audio in chiamata: sempre fioca e un po' pastosa, può rendervi la vita difficile se siete in un ambiente in cui c'è confusione. Nessun problema nelle situazioni normali. Nella media l'audio in cuffia, con alcuni controlli da poter regolare nel menu audio delle impostazioni, come il surround. La qualità generale della registrazione non è eccelsa, con un leggero ma costante fruscio di sottofondo che potrebbe infastidire il nostro interlocutore. Ciò è con tutta probabilità dovuto alla mancanza del doppio microfono.

Software ed esperienza d'uso

Il software dell'HT17 non è stato modificato troppo dalla casa madre, e l'esperienza è tutto sommato molto simile a quella stock. Ricordiamo che il sistema operativo a bordo è Android 6.0 Marshmallow. Alla prima accensione è arrivato un piccolo aggiornamento da circa 30 MB, che ha fixato problemi minori. L'aspetto che più differisce da Android liscio è il launcher che, oltre ad avere delle icone personalizzate, è in stile Huawei: non c'è infatti un drawer delle applicazioni vero e proprio, ma queste sono disposte lungo le varie pagine della home. Le applicazioni pre-installate da HomTom non sono molte; segnaliamo App Lock, che permette di impostare un PIN per accedere alle app selezionate, Documents To Go, con cui aprire documenti office quali file Word o Excel, e Tastiera Go, una keyboard che non abbiamo preferito a quella default di Android. Nel menu impostazioni questo smartphone ci riserva invece tante caratteristiche interessanti, a partire dalla possibilità di risvegliare il telefono col doppio tap per finire alle gestures personalizzate, passando per Turbo Download, una feature che quando attivata effettua i download sfruttando sia la connessione Wi-Fi sia quella dati per aumentare la larghezza di banda.
L'esperienza utente è sufficiente, seppur non sia fluidissima. Certe volte il software si addormenta e dobbiamo aspettare qualche secondo per farlo riprendere. Ciò è dovuto sicuramente alla poca RAM a disposizione, solo 1 GB, che molto spesso è satura e porta a rallentamenti random. Questo si ripercuote soprattutto sull'aspetto gaming, che sfortunatamente fatica molto. Pokémon Go è per esempio al limite dell'usabilità e, dopo un quarto d'ora circa di gioco, si freeza e siamo costretti a chiudere e riaprire. Asphalt 8: Airborn gira invece un po' meglio, benché il frame rate sia ben al di sotto dei 30 FPS.
Il browsing non è male e l'applicazione di default funziona abbastanza bene. Scorrevoli le operazioni di panning, scrolling e pinch-to-zoom. Abbiamo tentato di installare ed impiegare Chrome, pur essendo coscienti della sua fame di RAM: in effetti esso è stato lento e ha preso più tempo del dovuto per passare, ad esempio, da una scheda all'altra.

Anche applicazioni come Facebook non girano troppo bene ed abbiamo preferito utilizzarlo via web. Una versione lite di terze parti sicuramente aiuta in queste situazioni. La ricezione è invece sopra la media, così come il Wi-Fi, che si è dimostrato affidabile e con un raggio d'azione abbastanza ampio. Il punto forte, probabilmente il migliore, dell'HT17 è la batteria da 3000 mAh. La risoluzione un po' bassa e la frequenza contenuta del processore consentono di fare due giorni con un utilizzo classico. In una giornata tipo siamo arrivati a sera mediamente col 55% della carica residua. L'unica pecca è che il caricabatterie eroga solo 1A e, per passare dal 15 al 100 per cento, lo smartphone impiega tre ore piene.

HomTom HT17 HomTom HT17 è uno smartphone di livello base, sicuramente non adatto per gli utenti che vogliono tenere tante applicazioni installate, che desiderano avere un’esperienza di gioco oltre la sufficienza o che hanno intenzione di scattare foto dettagliate. La fotocamera posteriore è infatti mediocre, nonistante gli 8 megapixel a disposizione. Il sensore anteriore non è migliore, per cui se siete utenti che desiderano scattare selfie di qualità passate oltre. Buoni invece i materiali nel complesso e apprezzata la presenza del sensore di impronte digitali, che non ci aspettavamo di certo su uno smartphone di questo prezzo. Il design non ha molta personalità ed è identico a tanti altri dispositivi del suo genere, ma è comunque un difetto che si porta dietro la stragrande maggioranza degli smartphone a basso costo. Tutto sommato l’esperienza d’uso è passabile e, se non si carica il dispositivo di app, la RAM a disposizione è sufficiente. Se però si comincia ad installare software più pesanti allora il sistema operativo va incontro a vistosi rallentamenti, che avvengono sporadicamente. Se utilizzate lo smartphone solo per le funzionalità base quali chiamate, messaggistica e navigazione allora questo smartphone potrebbe fare al caso vostro. In caso contrario, questo non è il device che fa per voi. Il costo per portarselo a casa è pari a circa 75 euro, non compresi però di spedizione e di dogana.

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