Honor 70 Recensione: ecco la nuova fascia media

Honor propone uno smartphone che punta sulla buona autonomia e sul comparto fotografico, con un prezzo in linea con il mercato attuale.

Honor 70 Recensione: ecco la nuova fascia media
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Honor 70 è uno smartphone figlio dei tempi e del mercato attuale. Come abbiamo visto nel nostro speciale dedicato ai costi degli smartphone in aumento, la situazione non è delle più rosee se si guarda al rapporto qualità-prezzo di molti degli ultimi telefoni usciti, almeno in confronto al passato.
Honor ha fatto di necessità virtù, puntando su un'estetica consolidata, su un comparto fotografico adatto alla fascia di prezzo, su una batteria ben ottimizzata e su un buon display. Dove sta il compromesso? Sta tutto nel frame in plastica, nell'assenza di stabilizzazione ottica e in un processore non all'ultimo grido, che tuttavia non va ad inficiare l'utilizzo quotidiano. Insomma, con la situazione e i prezzi attuali Honor ha cercato di dare il massimo al costo minimo possibile, bisogna entrare nell'ottica che da qui ai prossimi mesi sarà molto difficile uscire da questo trend con i nuovi smartphone in arrivo.

La cover brilla, le prestazioni vanno più che bene, l'interfaccia va rivista

Honor ha scelto un design molto simile a quello di altri modelli della casa cinese, a spiccare è però il retro della nostra variante di prova. La trama poligonale è spezzata da dei giochi di luce molto particolari, per un modello non adatto a tutti.

Le alternative non mancano, ci sono anche le varianti Emerald Green e la più canonica nera, sicuramente più adatte a chi cerca un telefono meno appariscente. Lo schermo è caratterizzato da una curvatura piuttosto marcata ai lati, mentre sul retro è il doppio modulo fotografico a farla da padrone. Le forme sono quelle a cui prima Huawei e poi Honor ci hanno abituati, un design nuovo avrebbe giovato ma ci sarebbe stato un prezzo da pagare in termini di costo per aggiornare una linea che ancora oggi trova comunque apprezzamento nel pubblico.
Fronte e retro dello smartphone sono in vetro, il sottile frame che li unisce invece è in plastica, mentre la sezione audio offre un solo altoparlante. Manca anche la certificazione IP, ma in questa fascia di prezzo era rara anche in passato. Il lato positivo è dato dal peso, di soli 178 grammi, un vantaggio per la portabilità e l'ergonomia.

Sul fronte prestazioni Honor 70 utilizza un processore Qualcomm Snapdragon 778G+, con 8 GB di RAM e 128/256 GB di memoria interna UFS 3.1. Piena compatibilità è garantita con il 5G, con il Wi-Fi 6, con il Bluetooth 5.2, con l'NFC e con tutti i sistemi satellitari oggi disponibili, dal GPS a Beidu.

Nell'utilizzo misto, quindi come telefono puro, navigazione web, gaming e messaggistica, non si sente il bisogno di più potenza. Anzi, per come vengono utilizzati da buona parte dell'utenza, la potenza dei processori più evoluti è quasi sproporzionata. Il sistema operativo, con la Magic UI, scorre via fluido, di fatto se non in compiti particolari non si nota la differenza con processori più performanti. A proposito di Magic UI, come abbiamo visto nella recensione di Honor 50, le differenze con la EMUI di Huawei sono pressoché nulle, se non che in questo caso è disponibile il Play Store e tutte le applicazioni di Google. I nostalgici dell'era Huawei apprezzeranno, ma una rinfrescata all'interfaccia andrebbe data, speriamo che arrivi con la prossima release software. In ogni caso non manca nulla, anzi c'è pure qualche app di troppo preinstallata, che si possono facilmente eliminare al primo avvio del telefono.
In generale Honor 70 si presenta con un design curato e senza stravolgimenti, con prestazioni ottime nell'utilizzo quotidiano e con un software che tantissimi in Italia hanno imparato ad apprezzare.

Un buono schermo e addio alle fotocamere inutili, ottima l'autonomia

Honor ha scelto uno schermo da 6.67 pollici con risoluzione di 2400x1080 pixel, un Full HD+ che non fa sentire la mancanza di una risoluzione superiore. Si tratta di un pannello OLED con refresh rate di 120 Hz, che può scendere a 60 Hz in base al contesto d'uso.

Non siamo di fronte ai pannelli più evoluti che possono gestire refresh rate inferiori, riuscendo così a consumare meno batteria, ma con la modalità Dinamica si riesce comunque a ottimizzare il dispendio energetico, ed è quella che abbiamo utilizzato durante tutta la prova. Il pannello è in grado di arrivare quasi a 1000 nit, caratteristica che lo rende perfetto per l'utilizzo anche all'aperto, ed è compatibile con lo standard HDR10+. Sotto lo schermo è installato anche il lettore di impronte, sempre veloce e reattivo. Si tratta di uno schermo adatto alla fascia di prezzo e di buona qualità, che non fa rimpiangere le soluzioni superiori, disponibili però solo sui top di gamma.
Dove Honor ha spinto è sulle fotocamere. La principale è una Sony IMX800 da 54 Megapixel, con apertura f/1.9, mentre la secondaria è da 50 Megapixel con apertura f/2.2, utilizzabile anche per le macro. Troviamo poi una cam da 2 Megapixel per gestire la profondità di campo, mentre quella anteriore è da 32 Megapixel con apertura f/2.4. La buona notizia è che Honor ha puntato su un sensore principale nuovo, l'IMX800 non si trova nemmeno sui prodotti di fascia superiore. Allo stesso tempo, la casa cinese è riuscita a contenere i costi tagliando i sensori inutili, come quello per le macro, messo spesso solo per fare numero.

Google ha dimostrato che l'effetto bokeh è perfettamente applicabile anche senza una cam dedicata, ma servono degli algoritmi adatti per poterla gestire, magari col passare del tempo diremo addio anche a questo sensore da 2 Megapixel. Le immagini del sensore principale sono appaganti soprattutto di giorno, il tutto con una rapidità di scatto notevole: basta posare il dito sul pulsante e in un istante la foto compare sullo schermo.

Di notte si possono ottenere ottime immagini ma serve un pizzico di attenzione in più nel mantenere stabile il telefono, un limite imposto dalla mancanza di stabilizzazione ottica. La cam secondaria è un classico grandangolo, anche questo genera buone foto, con un calo nella qualità in condizioni di scarsa luminosità. Abbiamo notato anche una differente gestione cromatica rispetto alla principale, non è un problema ma tenete conto che le immagini che scattate con le due cam potrebbero apparire leggermente diverse a livello di colore.
Passando alla batteria Honor si conferma uno dei brand più abili a gestire le risorse, l'accumulatore da 4800 mAh regge bene anche le giornate più intense, mentre utilizzando meno il telefono si possono superare le 24 ore di utilizzo. È poi disponibile la ricarica rapida da 66 W, non la più veloce ma comunque perfetta per dare energia rapidamente allo smartphone in caso di bisogno.

Honor 70 Come abbiamo detto in apertura Honor 70 è uno smartphone figlio di questo momento storico, con prezzi in ascesa sia per chi acquista uno smartphone, sia per chi lo produce. Il costo di Honor 70 è di 549 euro per la versione con 128 GB di memoria, che salgono a 599 euro per quella con 256 GB. Fino al 30 settembre inoltre è previsto uno sconto in carrello di 50 euro acquistandolo sul sito Honor, con in più anche le Earbuds 3 Pro in omaggio. La casa cinese ha cercato di bilanciare al meglio i costi, portando sul mercato un prodotto con cui l’utente medio probabilmente nemmeno si accorgerà di qualche mancanza. L’utilizzo quotidiano è infatti eccellente, soprattutto dove serve di più, ovvero nello schermo e nelle fotocamere, punti di forza di un prodotto che, in questo momento, non avrebbe potuto costare meno.

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