Honor View 20 Recensione: addio notch e prestazioni di alto livello

Honor View 20 è un top di gamma senza quasi compromessi, dotato di display con foro per la fotocamera e processore Kirin 980.

Honor View 20 Recensione: addio notch e prestazioni di alto livello
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Il 2018 è stato l'anno del notch. Odiato o apprezzato, è indubbio che questo elemento ha caratterizzato il mercato della telefonia di questi ultimi mesi. Un segno inequivocabile della stagnazione tecnologica che ormai caratterizza il settore, le novità introdotte con gli ultimi top di gamma si contano sulle dita di una mano, ma molte di quelle che abbiamo apprezzato sono arrivate dalla Cina, e nello specifico da Huawei. P20 Pro e Mate 20 Pro sono stati tra i migliori smartphone usciti nel 2018, il tutto mentre Honor aggrediva il mercato nelle fasce di prezzo più basse, senza però disdegnare un approccio al segmento dei top di gamma a basso costo con View 10.
La crescita del brand cinese è stata forte negli ultimi mesi, tanto che, durante la presentazione del nuovo Honor View 20 a Parigi, il CEO Zhao Ming ha annunciato un aumento del 170% nelle vendite internazionali rispetto al 2017. Non ci stupisce quindi che Honor abbia puntato più in alto quest'anno con il suo top di gamma, sia a livello di specifiche che di prezzo, come non ci stupisce che una delle novità più importanti del 2019, ovvero l'addio al notch e l'introduzione dei display "forati", sia proprio uno dei pezzi forti di Honor View 20.

Design

Honor View 20 punta molto sul suo design. Basta osservarlo per capire di essere di fronte a uno smartphone dalla spiccate personalità, sia sul frontale che sul retro, con un contrasto di stili che non lascia indifferenti. Davanti infatti Honor ha puntato sul minimalismo assoluto, niente notch, fotocamera integrata nello schermo in alto sinistra e capsula auricolare inserita nel bordo alto. Dopo un anno caratterizzato dalla presenza del notch in tanti modelli e marche differenti la sua assenza è subito evidente, sembra quasi che manchi qualcosa. Basta poco però per farci l'occhio, scoprendo i pregi di questo design, che permette di vedere a pieno schermo i filmati con solo una piccola area occupata dalla fotocamera frontale, spessa solo 4.5 mm. Le cornici sono ridotte all'osso, solo quella inferiore è leggermente più pronunciata, le altre rimangono visibili ma sono molto sottili. Sul lato destro trova spazio il bilanciere del volume e il tasto di accensione, mentre su quello sinistro è installato lo slot per la doppia SIM card, con supporto all'LTE su entrambe le SIM.
Il bordo alto ospita il sensore a infrarossi e un microfono, oltre a una gradita sorpresa, il jack da 3.5 mm. Questo elemento è sempre più raro da trovare, soprattutto nei top di gamma, e farà sicuramente piacere ai possessori di cuffie cablate. Il bordo basso è caratterizzato dallo slot USB Type C, da un microfono e da una griglia che nasconde il singolo altoparlante di cui è dotato Honor View 20.

Lo schermo è leggermente curvo ai lati e si innesta in un frame in metallo; stessa cosa avviene per il vetro posteriore, anche questo curvo ai lati e che nasconde una delle lavorazioni più particolari che abbiamo mai visto in uno smartphone. Questa ha donato ad Honor View 20 una trama a V, che si palesa attraverso dei riflessi unici. Un plauso va fatto ad Honor per aver trovato una soluzione originale, soprattutto in questo periodo di omologazione nel design degli smartphone, ma va detto che potrebbe non piacere a chi predilige soluzioni più sobrie.
Incastonata nella parte alta della scocca c'è la fotocamera, singola, al cui fianco è collocato un sensore ToF 3D per il rilevamento degli spazi, oltre al flash led. Altro elemento particolare è il sensore di impronte, disponibile appena sotto la fotocamera.

Una soluzione meno scontata di quanto si possa pensare, visto che i produttori stanno migrando quasi tutti verso il riconoscimento facciale e i lettori di impronte sotto al display. A nostro avviso la scelta di Honor è corretta, in primo luogo perché gli utenti sono abituati a ritrovare il sensore in quella posizione. Altro fattore importante è la velocità di sblocco, che nei lettori di impronte in-display non è ancora così elevata da superare quella dei sensori tradizionali.

Display

Honor View 20 è il primo smartphone ad arrivare in Europa con un display senza notch e con la cam integrata direttamente nel pannello. La diagonale è molto generosa, di 6.4 pollici, mentre la risoluzione è Full HD+. Se non fosse per la particolare collocazione della fotocamera saremmo di fronte a un tipico display LCD di buona qualità, con una eccellente luminosità, colori piuttosto equilibrati ma neri non proprio convincenti, per quello serve uno schermo OLED. Questa tecnologia avrebbe aiutato ulteriormente a nascondere lo spazio dedicato alla cam frontale, ma già così' è ben poco evidente. I vantaggi rispetto al notch ci sono, basta guardare un video per capirlo. Girando in orizzontale questo View 20 il foro si posiziona nell'angolo in basso a sinistra, scomparendo praticamente dal campo visivo. Stessa cosa durante il gioco, anche se in questo caso la situazione si complica leggermente.

La frammentazione nel mercato Android causata dalla presenza di tipologie diverse di display (16:9, 18:9, 19:9, con notch, senza notch, con foro, etc.) non permette agli sviluppatori di stare al passo con l'hardware, con il risultato che non è impossibile trovare titoli che proprio nella zona della cam mostrano parti dell'interfaccia, che vengono così tagliate. Un po' di ordine sarebbe certamente positivo, nel caso dell'Honor tuttavia la fotocamera frontale non da quasi mai fastidio, a conferma che questo design funziona e appaga anche la vista.

Prestazioni e sistema operativo

Honor ha dotato il View 20 della miglior tecnologia oggi disponibile. Il processore è infatti il Kirin 980, lo stesso visto nel Mate 20 Pro, il primo realizzato a 7 nm ad arrivare nel mondo Android. Insieme ad esso troviamo ben 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna. Tanti, probabilmente anche troppi, in questo senso la variante da 6 GB di RAM e 128 di ROM rappresenta un ottimo compromesso tra prezzo e prestazioni, visto che viene venduta a circa 150€ in meno rispetto ai 699€ di listino per il modello top, l'unico ufficialmente disponibile in Italia. Sul fronte prestazioni il Kirin 980 assicura ancora una volta la massima flessibilità di utilizzo. Dal sistema operativo ai giochi, il SoC di Huawei non va mai in difficoltà, anche con i titoli più ostici e aggiornati sul fronte grafico. Android gira in modo molto fluido anche con tante applicazioni aperte in background, del resto gli 8 GB di RAM sono una sicurezza su questo fronte, mentre nei giochi non ci sono compromessi, da Fortnite, con cui Honor ha annunciato una collaborazione in sede di presentazione, a PUBG Mobile, la GPU Mali G76 non perde un colpo e permette di giocare sempre a dettagli massimi.

L'esperienza d'uso è speculare rispetto a quella del Mate 20 Pro, del resto l'hardware è molto simile, come identico è il sistema operativo, chiamato qui MagicUI 2 ma di fatto senza differenze rispetto alla EMUI. Permangono quindi tutti i pregi, come l'elevato numero di opzioni disponibili e la buona fluidità, ma anche i limiti visti in passato sugli smartphone di casa Huawei, come l'interfaccia graficamente datata.
In compenso il telefono è ricco di funzioni, come ad esempio la possibilità, collegando lo smartphone a uno schermo tramite un cavo USB Type C-HDMI, di sfruttare un'interfaccia desktop completa, da utilizzare con mouse e tastiera. Anche l'applicazione Gestione Telefono è rimasta e permette di ottimizzare le prestazioni dello smartphone, come anche di gestire la batteria e di proteggere il dispositivo da eventuali virus.

Fotocamera

Passiamo ora a uno degli elementi più interessanti di Honor View 20, ovvero la sua fotocamera da 48 Megapixel realizzata da Sony sulla base del sensore IMX586. La tendenza dell'ultimo anno è stata quella di creare smartphone con due o addirittura tre fotocamere, Honor invece ha puntato su un singolo sensore, con apertura f/1.8, e sull'efficacia degli ISP del suo Kirin 980. Osservando il retro del dispositivo sembra quasi che ci sia una seconda cam, ma in realtà si tratta di un sensore ToF 3D, per il rilevamento della profondità e dei soggetti nella scena.
Questa configurazione porta un vantaggio quando si va zoommare e a croppare una foto, l'elevata risoluzione rende di fatto inutile una seconda cam dedicata alla zoom. Il livello di dettaglio è molto buono, così come la luce catturata in scarse condizioni di luminosità. In questi casi è disponibile anche una modalità notturna molto efficace, identica a quella vista su P20 Pro e Mate 20 Pro lo scorso anno.

Nel punta e scatta Honor 20 View è rapido nella messa a fuoco, abbiamo però notato che il software tende a sovraesporre leggermente le immagini, catturando più luce di quanto dovrebbe. Il risultato finale sono foto comunque buone, ma un po' distanti dalla realtà. Sotto questo fronte, Mate 20 Pro rimane superiore e più versatile, merito anche della seconda fotocamera grandangolare di cui è dotato.
La cam frontale integrata nello schermo, da 25 Megapixel, fa discretamente il suo lavoro, senza però spiccare dalla massa, sopra la media invece i video, discretamente stabilizzati fino al 4K a 30 fps e con buon livello di dettaglio.

Batteria, audio e connettività

Uno dei punti forti di questo Honor View 20 è la sua batteria da 4000 mAh, 200 mAh in meno rispetto al Mate 20 Pro, che tuttavia non si sentono più di tanto a livello di autonomia. L'obbiettivo dei due giorni pieni di utilizzo è facilmente raggiungibile, una cosa non da poco per un telefono dallo spessore ridotto come questo. Se si pensa poi che è disponibile anche la ricarica rapida, è davvero difficile rimanere a metà giornata con il telefono scarico. Leggermente penalizzato invece il comparto audio, che offre una singola cassa, niente suono stereo. La qualità è comunque soddisfacente, anche al massimo del volume non si sentono distorsioni, ma il secondo speaker avrebbe dato una maggiore immersività al suono, soprattutto durante il gioco.
L'audio durante le chiamate è invece di ottimo livello, Huawei è una garanzia su questo fronte, soprattutto nella fascia alta, così come la ricezione.

Honor View 20 Honor View 20 è un top di gamma ben realizzato e con quasi tutto quello che serve per definirsi tale. Il processore Kirin 980 è una sicurezza, offrendo prestazioni ottime in ogni contesto, dall'utilizzo di Android fino al gaming. Il display con il foro è una novità interessante, non rivoluzionaria certo, ma di rivoluzioni se ne vedranno ben poche in questo settore nei prossimi mesi, salvo clamorose novità ancora sconosciute. La dotazione di memoria è molto elevata, anche troppo, probabilmente la versione con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna offre un miglior rapporto prezzo-prestazioni, ma ancora non è disponibile in via ufficiale in Italia. Decisamente particolare anche il design, unico nel suo genere e appariscente, una caratteristica che potrebbe dividere il pubblico: con Honor View 20 non ci sono vie di mezzo, o piace o non piace. Cosa manca quindi ad Honor View 20? Innanzitutto, in questa fascia di prezzo ci saremmo aspettati un display OLED, che si fonderebbe ancora meglio con la fotocamera dal design circolare. Il comparto fotografico inoltre, pur eccellente, non raggiunge la fedeltà ottenibile dal Mate 20 Pro, che rimane sopra in questo ambito. Con un prezzo di 699€, Honor ha deciso di fare un all-in nella fascia alta, ora sarà il mercato a decidere se la scelta si rivelerà corretta.

8.5