Huawei Freebuds Pro Recensione: cancellazione del rumore e buona autonomia

Le nuove cuffie di Huawei vanno a limare i limiti dei precedenti modelli, grazie a una cancellazione dei rumori ora davvero efficace.

Huawei Freebuds Pro Recensione: cancellazione del rumore e buona autonomia
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Huawei si sta concentrando sempre di più su settori diversi dalla telefonia. Dai notebook ai televisori, Huawei sta dimostrando tutta la sua forza e la volontà di rimanere nel mercato della tecnologia di consumo al di fuori della Cina, nonostante i limiti imposti dagli Stati Uniti. Tra i dispositivi su cui punta di più ci sono sicuramente gli auricolari True Wireless, una tipologia di cuffie sempre più richiesta. Dopo aver recensito le FreeBuds 3 passiamo oggi all'ultimo modello presentato dalla casa cinese, le FreeBuds Pro, che vanno a modificare in tutto e per tutto quanto visto in passato.
Finora Huawei ha puntato su un design aperto per i suoi auricolari True Wireless, che offre un maggior comfort ma anche un minor isolamento dai suoni esterni. Ora con le FreeBuds Pro Huawei ha deciso di creare degli auricolari in-ear dotati di gommini in silicone, l'unico modo per ottenere un isolamento efficace dai rumori.

Un design rinnovato

La confezione di vendita è curata e con un "effetto sottovuoto" decisamente marcato. Il bundle comprende, oltre alle cuffie e all'astuccio di ricarica, anche un cavo USB Type C e tre set di gommini di diverse dimensioni, per adattare al meglio gli auricolari a diverse tipologie di orecchie. Il pack di vendita è realizzato molto bene e trasmette subito una netta sensazione di qualità.
L'astuccio di ricarica ha un design differente rispetto ai precedenti modelli e crescono anche le dimensioni, senza però risultare fastidiose durante il trasporto. La scocca è in plastica di buona qualità, peccato per una certa sensibilità alle ditate, che rimangono ben impresse sul policarbonato. Unico elemento visibile è il connettore di ricarica USB Type C, mentre sulla destra c'è un pulsante che serve per avviare la procedura di pairing con lo smartphone. Una volta aperto il coperchio le cuffie sono incastonate negli appositi supporti, che utilizzano dei magneti per rendere più agevole riporle nel modo corretto. Un piccolo led di stato mostra invece il livello di carica della batteria presente nell'astuccio.
Per quanto riguarda i due auricolari le linee sono più tagliate rispetto al passato. La stanghetta che scende verso il basso ha ora la forma di un parallelepipedo, per differenziarsi subito, per quanto possibile, dalle AirPods di Apple. In questa zona sono installati i contatti per la ricarica e i microfoni.

Caratteristiche tecniche, installazione ed ergonomia

Alla base delle FreeBuds Pro troviamo il processore Kirin A1 e due driver da 11 mm. Grazie a questo chip, che porta in dote il Bluetooth 5.2, è possibile connettere due dispositivi alle cuffie, una funzione comoda nell'utilizzo quotidiano.
L'installazione è differente in base al tipo di dispositivo. Con uno smartphone Huawei basta aprire l'astuccio per vedere subito riconosciute le cuffie, lo abbiamo provato con un P40 Pro e il sistema funziona molto bene. Con gli altri smartphone Android invece bisogna prima scaricare Ai Life, applicazione di Huawei per la gestione di molti dei dispostivi del suo ecosistema. Peccato che scaricandola dal Play Store questa non sia ancora aggiornata a una versione compatibile, per cui va fatto manualmente o installando App Gallery, in questo modo si può procedere all'accoppiamento. Per quanto scomodo si tratta comunque di un contrattempo temporaneo, non appena sarà rilasciata la nuova versione sul Play Store non sarà più necessario scaricarla manualmente.
Sul fronte ergonomia, chi è abituato alle cuffie in-ear si troverà perfettamente a suo agio, anzi, le FreeBuds Pro sono più piccole e leggere di altri modelli che abbiamo provato e permettono un numero elevato di interazioni tattili. Premendo con due dita sulla stanghetta si può avviare - mettere in pausa un brano, oppure rispondere a una chiamata.

Con un doppio tap con entrambe le dita si può invece mandare avanti un brano o rifiutare una chiamata. Con una pressione prolungata si attiva l'assistente vocale e, infine, scorrendo sulla scocca, si può alzare e abbassare il volume. Ci vuole un po' di pratica per prendere confidenza con questi comandi ma una volta fatta la mano diventa semplice controllare chiamate e riproduzione musicale. Tutte le gesture sono anche personalizzabili dall'applicazione AI Life.

Applicazione e esperienza d'ascolto

L'applicazione Ai Life si può sfruttare da tutti i terminali Android, anche di marche differenti, senza particolari rinunce, oltre che con iOS. Nell'ultimo periodo sono arrivati auricolari, come le OnePlus Buds che abbiamo appena recensito, che castrano in modo importante l'esperienza d'uso se associati a un telefono di un brand diverso. Basti pensare che nel caso di OnePlus non è nemmeno possibile aggiornare il firmware delle cuffie.
Questo non avviene con le FreeBuds Pro, che sono aggiornabili anche da smartphone di altre marche. Noi le abbiamo provate con un Huawei P40 Pro e con un Note 20 Ultra di Samsung, ottenendo un'esperienza d'uso praticamente speculare, anche se con il top di gamma Huawei si può contare sul codec audio loseless HWA, che migliora la qualità e abbassa la latenza.
La principale funzione dell'applicazione è quella di regolare la cancellazione attiva dei rumori, vista anche in passato in casa Huawei ma mai così efficace. Questa si può disattivare, oppure attivare scegliendo il preset più adatto al proprio caso, tra cui una modalità dinamica che sfrutta i microfoni per regolare la cancellazione automaticamente.

Ulteriore modalità disponibile è quella Aware, in cui i microfoni vengono utilizzati per riprodurre in cuffia i suoni ambientali. L'applicazione permette poi di personalizzare le gesture, di attivare il rilevamento automatico dell'effettivo utilizzo delle cuffie e mette anche a disposizione un test per capire se i gommini utilizzati sono della giusta misura.

Tornando alla cancellazione del rumore, questa è nettamente più efficace di quella vista in passato, il merito va soprattutto ai gommini, che isolano meglio l'orecchio dall'ambiente esterno. Huawei ha fatto un passo in avanti notevole, riuscendo a eliminare soprattutto i suoni continui e bassi, come ad esempio quelli che si sentono sui mezzi di trasporto. Le voci riescono a passare ma sono ovattate. In definitiva la cancellazione dei rumori offerta dalle FreeBuds Pro è molto buona, pur non raggiungendo il livello delle Sony WH-1000XM3, che tuttavia costano di più della proposta Huawei.
Positivo anche il riscontro sulla qualità audio, nonostante la scritta "Pro" non siamo di fronte a cuffie per audiofili, la parte del leone la fanno le frequenze basse, presenti in grande quantità nello spettro sonoro. Una scelta che va incontro ai gusti della maggior parte del pubblico attuale e che consente comunque una eccellente esperienza d'ascolto musicale, soprattutto con i generi più in voga oggi. Sul fronte input lag il Bluetooth 5.2 fa il suo lavoro, durante la visione di video non si avverte ritardo tra le immagini e il parlato.
Anche in chiamata le FreeBuds Pro si difendono bene e permettono di parlare in ambienti moderatamente rumorosi. L'autonomia può contare su batterie da 55 mAh installate nei due auricolari e sulla carica garantita dalla custodia, da 580 mAh. Con cancellazione del rumore attiva si riescono a fare poco più di 4 ore di ascolto musicale, un risultato nella media per questa categoria di prodotti.

Huawei Freebuds Pro Le FreeBuds Pro sono degli auricolari True Wireless ben realizzati, con una eccellente qualità di ascolto musicale e una cancellazione dei rumori efficace. Il prezzo di 179€ non è a buon mercato, soprattutto se si guarda alla concorrenza, ma fino al 31 ottobre Huawei offre in regalo anche la smartband Band 4 Pro, dal valore di 79€. Non ci sono particolari difetti, se si esclude la predominanza di frequenze basse e qualche piccola ma temporanea difficoltà in fase di installazione. L’offerta è sicuramente allettante, soprattutto se si è in cerca anche di una smartband, un pacchetto che permette di risparmiare molto sul costo complessivo.

8.6