Recensione Huawei Honor 6 Plus

Il top di gamma di casa Honor si è rivelato una piacevole sorpresa, grazie al suo design curato, alla doppia fotocamera posteriore e alla fluidità di utlizzo, per un'esperienza d'uso di alto livello.

Recensione Huawei Honor 6 Plus
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Il brand Honor rappresenta un'occasione molto importante per Huawei. Si tratta di un marchio con un target giovanile, attento alla qualità ma anche al prezzo, disponibile esclusivamente sul web, segno dell'enorme fiducia che Huawei ha nei confronti del pubblico della rete. L'attuale top di gamma di questa linea di prodotti è l'Honor 6 Plus -in attesa dell'Honor 7-, che abbiamo avuto modo di provare velocemente durante la sua presentazione italiana. Ora, dopo averlo sfruttato per diverso tempo, siamo pronti a tirare le somme su questo smartphone, che non sarà marchiato Samsung o LG, ma gira davvero bene. Ovviamente, l'ottima componentistica interna e la particolare configurazione delle fotocamere hanno un prezzo, fissato in questo caso a 399€, una cifra che non stona affatto con l'esperienza d'uso offerta da Honor 6 Plus, convincente su quasi tutta la linea. Certamente, il gap rappresentato dalla poca conoscenza del marchio in Italia si farà sentire a livello di vendite, ma resta il fatto che, per gli appassionati, Honor ha realizzato un prodotti solido, performante e dotato di soluzioni tecnologiche particolari, che lo rendono diverso dalla massa.

Caratteristiche tecniche

Huawei avrebbe potuto realizzare un dispositivo assolutamente prestante e in poco tempo, riadattando linee e componentistica già viste in altri modelli della casa cinese. Invece che intraprendere la strada facile però, gli ingegneri che hanno curato lo sviluppo del prodotto hanno preso quella più difficile, realizzando una linea originale per questo modello (anche se lo stile iPhone è ancora presente) e dotandolo di soluzioni tecniche uniche, soprattutto per quanto riguarda il comparto fotografico. Partiamo però dal processore utilizzato, un Kirin 925 Octa Core, realizzato con 4 Core Cortex A15 a 1.8 GHz e 4 A7 a 1.3 GHZ, coadiuvati da una GPU Mali-T628 MP4. Visto che si tratta di una famiglia di processori sviluppata direttamente da Huawei, per farci un'idea delle performance generali ci affidiamo ad AnTuTu, in cui l'Honor 6 Plus raggiunge un punteggio di 43609, niente male.
Il display è un modello da 5.5" con risoluzione Full HD, con una definizione di 401 PPI. Le dimensioni del bordo superiore e di quello inferiore sono nella norma, mentre quelli laterali sono davvero minimali, sfruttando molto bene la superficie frontale del terminale, coperta per il 73.2% dallo schermo. All'interno troviamo anche 3 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione, espandibile tramite slot Micro SD. Quest'ultimo è condiviso con il secondo alloggiamento per SIM card, tuttavia i 32 GB di memoria interna rendono spesso superflua la sua espansione, lasciando così libero l'utente di utilizzare due SIM senza particolari limiti nella quotidianità. Pieno supporto è dato allo standard LTE fino a 300 mbps in entrambi gli slot, inoltre la loro particolare conformazione li rende compatibili sia con le Micro SIM sia con le Nano SIM. Sempre parlando di connettività, sono disponibili tutti i più moderni standard, dal Bluetooth 4.0 al GPS, anche GLONASS, passando per il Wi-Fi b/g/n.
Sul versante fotografico, Honor ha deciso di dotare il suo top di gamma con una soluzione particolare, che non ha portato particolarmente fortuna alla concorrenza, installando due fotocamere da 8 Megapixel nella parte posteriore e un doppio flash LED, con un ulteriore sensore da 8 Megapixel in quella anteriore. Chiudiamo la rassegna delle specifiche tecniche con la batteria, da 3600 mAh, che si è comportata bene durante la prova.

Design, materiali e pack di vendita.

Il design di questo modello ricorda molto quello dell'Honor 6 standard, anche se la qualità è salita, grazie ai bordi, realizzati con vero metallo, al contrario della plastica vista nel modello precedente. Le linee sono piuttosto sobrie e razionali, nell'insieme sono gradevoli. Tornando ai materiali, oltre al metallo che ricopre i bordi laterali segnaliamo anche che la cover posteriore, non removibile, è realizzata in materiale plastico rinforzato con della fibra di vetro, che dovrebbe conferire una particolare resistenza al tutto.
Smartphone alla mano, nella parte anteriore troviamo il display, la capsula auricolare e la fotocamera frontale; assenti i tasti capacitativi, sostituiti da una nav bar a schermo. Sul lato destro trovano spazio il tasto di accensione, il bilanciere del volume e i due slot per SIM card. Nel bordo inferiore sono collocati il connettore Micro USB e un microfono, in quello superiore il jack per le cuffie, un ulteriore microfono e, gradita sorpresa, la porta infrarossi, utile per comandare i dispositivi casalinghi basati su questo standard. A proposito della presa Micro USB, questa è in grado di leggere senza problema le chiavette USB, particolare che può tornare utile in diversi frangenti.
Passando al pack di vendita, color Tiffany, all'interno troviamo un manuale di istruzioni, in cui manca l'italiano, e due pellicole protettive, una per la parte anteriore e una per la parte posteriore del dispositivo. Abbiamo poi una clip per aprire gli sportelli delle SIM e un carica batterie con cavo di ricarica. Niente auricolari purtroppo, un accessorio che, in questa fascia di prezzo, può far sentire la sua mancanza.


Software

Il sistema operativo utilizzato è Android 4.4.2, personalizzato con l'interfaccia utente EMUI 3.0. Honor ha già annunciato l'arrivo di Lollipop, previsto per la fine di agosto per questo modello, per cui non c'è da preoccuparsi sui futuri aggiornamenti. Prima cosa da segnalare è l'assenza del Drawer nell'interfaccia, caratteristica distintiva di tutti i telefoni Huawei. Sempre a proposito dell'interfaccia, la EMUI 3.0 fornisce pieno supporto ai temi, disponibili a decine tramite l'applicazione dedicata pre-installata. Sono diverse le applicazioni Huawei disponibili fin dal primo avvio, per un parco software completo e ben assortito, mai invasivo. Oltre alle solite app Google, troviamo "Controller intell"(qui la traduzione lascia a desiderare purtroppo), dedicata alla porta infrarossi, che contiene un elenco davvero vasto di dispositivi da comandare tramite smartphone, dai TV ai condizionatori. Abbiamo poi il meteo, lo specchio, che attiva la camera frontale, la lente d'ingrandimento, che trae beneficio dal doppio sensore fotografico, la torcia, il blocco note, la radio FM e il registratore. Presenti anche diversi giochi preinstallati, tra cui Asphalt 8, Real Football 2015 e Spiderman: Ultimate Power, oltre all'immancabile Kingstone Office, per gestire i documenti.
Interessante la galleria, che ordina le immagini in ordine cronologico, oppure per posizione geografica: con uno swipe verso l'alto inoltre è possibile accedere direttamente alla fotocamera. Tutta l'esperienza d'uso generale dello smartphone viene toccata in modo diretto dal software Huawei, che comprende anche un player musicale, un browser web, non molto reattivo, un file explorer e "HiCare", che fornisce una guida dettagliata sulle funzioni del telefono.
Discorso a parte meritano invece l'app "Gestione telefono" e quella relativa alla fotocamera. La prima, presente in ogni smartphone della famiglia Huawei, permette un controllo a 360° del telefono, dando la possibilità all'utente di vedere, con pochi semplici tap, le app che consumano più risorse e traffico dati, in modo da ottimizzare al meglio il terminale. Sempre da qui è possibile fare una pulizia generale dei file temporanei presenti nello smartphone, oppure attivare il filtro anti molestie, che impedisce ai contatti indesiderati di inviarci messaggi o chiamate. Moto utile anche la sezione relativa al risparmio energetico, che presenta tre settaggi, "Normale", "Intelligente" e "Ultra" . In modalità "Normale" viene applicato un leggero downclock al processore, con qualche piccola ottimizzazione nella gestione del traffico dati. L'opzione "Intelligente" invece interviene in modo più incisivo sulla CPU, almeno nei momenti di relativa inoperabilità, anche qui risparmiando qualche ampere con un più oculato utilizzo della rete. In modalità "Ultra" invece vengono mantenute attive solo le funzionalità base di chiamata e ricezione dei messaggi, lasciando da parte internet. Queste tre opzioni riescono al meglio a coprire gli scenari d'uso tipici di uno smartphone moderno, il tutto in modo semplice e veloce.
Vista la particolare conformazione delle fotocamere posteriori, ci si potrebbe aspettare un software piuttosto complesso per la loro gestione. In verità, Honor ha deciso di puntare sulla semplicità, con un'interfaccia pulita e molto razionale. Una volta avviata, l'applicazione della fotocamere mostra tre modalità principali: foto, video e apertura ampia. In modalità foto basta inquadrare il soggetto desiderato e tapparlo sullo schermo, per una messa a fuoco davvero veloce: mantenendo il dito sul display, è possibile modificare l'esposizione della fotocamera, in modo da ottenere il risultato desiderato. Premendo invece l'icona a forma di goccia, al fianco del tasto di scatto, si possono applicare diversi filtri in tempo reale, mentre premendo l'angolo in alto a destra dello schermo si possono scegliere diverse modalità di scatto, dal panorama all'HDR, passando anche per la modalità notturna, per foto fino a 13 Megapixel (4160x3120 pixel) in 4:3. In modalità apertura ampia invece l'intervento manuale è necessario, ma rimane comunque davvero semplice effettuare scatti che giocano molto sulla profondità di campo, di sicuro effetto scenico. Smanettando un po' con le impostazioni, ci si può divertire parecchio, trovando sempre modi nuovi per inquadrare i soggetti. Nella norma invece i video, che arrivano fino a un massimo di 1080p a 30 fps.

Esperienza d'uso

Come molti degli smartphone usciti nel corso dell'anno, anche questo Honor riesce alla perfezione a gestire Android, migliorato molto con le ultime release del software. Lag e impuntamenti sono assolutamente assenti, per una fluidità generale del sistema davvero invidiabile, questo anche in presenza di molte funzioni software esclusive. A cominciare dalla gestione del display a schermo spento, che comprende il semplice avvio del terminale con un doppio tap sullo schermo, ma anche funzionalità più avanzate, come quella che permette, disegnando una lettera sul display inattivo, di avviare lo smartphone da una determinata applicazione. Tutti i disegni vengono quasi sempre riconosciuti, qualche piccola imperfezione c'è stata, ma davvero marginale. Ma le funzioni a schermo spento non sono finite e comprendono anche la risposta automatica a una chiamata semplicemente avvicinando il telefono all'orecchio, oppure la riduzione del volume della suoneria sollevando il dispositivo durante una chiamata. Anche se si tratta di funzioni avanzate, l'UI Huawei riesce sempre ad essere chiara, semplice e precisa, pur nella sua complessità di fondo. Anche se qualche piccola sbavatura nella traduzione è ancora presente, si tratta certamente di un ottimo lavoro. Unica nota dolente è il browser web proprietario, che non sempre gestisce bene le pagine, con un rendering più lento del normale. Passando a Chrome la situazione cambia radicalmente, per cui non si tratta di un vero problema. Anche l'audio in cuffia è influenzato in modo diretto dal software, grazie alle ottimizzazioni DTS, che donano alle canzoni un'equalizzazione pronta all'uso di buona qualità, anche se per i più esigenti Power AMP e il suo equalizzatore sono un'opzione ancora migliore. Versante gaming, tutte le prove effettuate hanno dato esiti positivi, da Asphalt 8 a Real Football 2015, per cui non ci sono problemi sotto questo punto di vista.
Ma veniamo al comparto fotografico, che permette di effettuare scatti davvero particolari. Le immagini di esempio qui sotto mostrano la modalità "Apertura ampia" all'opera, fornendo un'idea di massima di quello che si può ottenere con questo Honor 6 Plus. Le immagini sono di qualità eccellente e la profondità di campo può essere sfruttata in tantissimi modi, anche dopo lo scatto: basta infatti aprire la foto nella galleria per poter agire sulla sfocatura anche dopo aver scattato l'immagine, permettendo di ottenere sempre il risultato desiderato, davvero niente male.

Modalità Normale

Modalità "Apertura Ampia"

Anche la fotocamera frontale regale scatti puliti e dettagliati. Unico neo, i 13 Megapixel non consentono di agire molto sullo zoom, ma alla fine c'è davvero poco di cui lamentarsi in questo ambito. Stessa cosa per la batteria, dove Honor mantiene in pieno le aspettative: con un utilizzo medio si possono fare anche due giorni, agendo sul risparmio energetico. La cosa certa è che tra la batteria da 3600 mAh e la modalità "Ultra", è praticamente impossibile che il telefono vi lasci prima della fine di una lunga giornata di lavoro. Come da tradizione Huawei, la connessione alla rete telefonica è sempre molto stabile, mentre l'audio durante le chiamate non ha dato problemi di sorta.

Huawei Honor 6 Plus Honor 6 Plus ha stupito: vuoi per la cura nei materiali, vuoi per il software sempre fluido o per le spiccate doti fotografiche, sono davvero molti i pregi di questo smartphone. Anche la batteria non deluderà gli utenti più esigenti, sempre attenti a questo aspetto. Se con Honor 6 i risultati raggiunti sono questi, non vediamo l’ora di mettere le mani sul suo successore, che sta mietendo successi non da poco in Cina. L’arrivo di Lollipop a fine agosto non può che essere la ciliegina sulla torta, per un prodotto realizzato con tutte le attenzioni del caso. Difetti? A parte le dimensioni delle immagini scattate, che influenzano solo marginalmente un ottimo comparto fotografico, ravvisiamo una leggera tendenza a scaldarsi nella parte posteriore durante l’uso intenso, cosa che comunque non comporta alcun tipo di battery drain anomalo. In definitiva, Honor 6 Plus ha tantissimi pregi e molti pochi difetti, che per un terminale con queste specifiche, venduto in questa fascia di prezzo, significa aver centrato in pieno l’obbiettivo.

8.5