Recensione Huawei Honor 7

Il top di gamma di casa Honor è un terminale dal rapporto qualità prezzo invidiabile, dotato di soluzioni tecniche di buon livello e di un design premium, che lo configura come una delle alternative più valide della fascia media.

Recensione Huawei Honor 7
Articolo a cura di

Dal suo sbarco in Italia, il brand Honor ci ha abituato a dispositivi dal buon rapporto qualità/prezzo, possibile anche grazie ai particolari canali di distribuzione. Niente negozi o grandi catene di elettronica ma solo disponibilità online, particolare che contribuisce a mantenere basso il prezzo dei prodotti. Prodotti che hanno raggiunto una qualità davvero buona, a cominciare dall'Honor 6 Plus, un dispositivo che non sfigura affatto nemmeno oggi. Il suo diretto successore, Honor 7, è disponibile da qualche mese, andando a migliorare molti degli aspetti che hanno caratterizzato il precedente modello. Dal processore alle fotocamere, sono molti gli elementi rivisti, e non manca nemmeno un sostanzioso update sul fronte della qualità costruttiva. Notizia di questi giorni è anche l'annuncio dell'arrivo, a dicembre, della ROM beta basata su Android Marshmallow, segno che il supporto software dato dall'azienda ha raggiunto ormai un buon livello.

Design ed ergonomia

Con Honor 7 la casa cinese ha dato l'addio al policarbonato, utilizzato nei precedenti modelli, per fare spazio a una scocca dal look più curato e premium, realizzata in alluminio. Il design non è particolarmente originale ma è comunque molto piacevole, merito anche delle cornici laterali del display, davvero minime. Già dal primo sguardo si può capire come la dotazione tecnica sia completa. Nella parte frontale si possono osservare la capsula auricolare, il sensore di prossimità e di luminosità, e anche un flash LED, per autoscatti anche in basse condizioni di luminosità. Sul lato destro invece sono collocati il tasto di accensione e il bilanciere del volume, mentre in quello sinistro sono alloggiati gli slot per le SIM Card e un tasto programmabile, in grado di effettuare diverse operazioni in base alla pressione effettuata. Ad esempio, è possibile impostare l'apertura dell'app fotocamera pigiando il tasto, oppure con una doppia pressione si può avviare la torcia, o ancora tenendo premuto il pulsante si possono lanciare altre applicazioni. Si tratta di una scorciatoia che si è rivelata utile e ingegnosa, soprattutto per avviare rapidamente la fotocamera o la torcia, ma gli utilizzi sono ampiamente personalizzabili. Nel bordo inferiore troviamo lo speaker di sistema, mono, e la porta Micro USB, in quello superiore invece è presente il jack da 3.5 mm per le cuffie. Le sorprese non sono finite, visto che la backcover incorpora la fotocamera principale, protetta da un vetro zaffiro, con doppio flash LED, e anche il lettore per le impronte digitali. La fotocamera è leggermente sporgente, mentre il lettore rientra nella scocca, e si nasconde perfettamente nello chassis di alluminio, caratterizzato da una parte superiore e inferiore con texture zigrinata. Difficile chiedere di più a un terminale sul mercato a un costo di 349,99€, che spesso si trova anche a 299€.
L'ergonomia è buona, merito anche dei bordi tagliati, anche se il peso di 157 g non è certo bassissimo per un terminale con display da 5.2". Le dimensioni sono di 143.2 mm di altezza per 71.9 di larghezza, con uno spessore di 8.5 mm, mentre i colori disponibili sono il grigio e l'argento.

Caratteristiche tecniche

Se il look non delude, le specifiche del terminale non sono da meno. A muovere il sistema operativo è un SoC Kirin 935, un Octa Core composto da quattro Core Cortex A53 a 2.2 GHz e altrettanti da 1.5 GHz, con una GPU Mali T-628 MP4. La memoria RAM è di 3 GB, un valore adeguato a supportare Android ancora a lungo, mentre quella interna è disponibile nei tagli da 16 e 64 GB (ma in Europa è disponibile solo il primo), espandibile tramite lo slot Micro SD. Come anticipato, lo schermo è da 5.2" con risoluzione Full HD e una definizione di 424 PPI, che rappresentano un ottimo compromesso tra portabilità e utilizzo multimediale. Sulla carta, le due fotocamere godono di ottime specifiche, come evidenziato dal sensore posteriore da 20 Megapixel con doppio flash LED e da quello anteriore da 8 Megapixel, anche questo con flash. Nonostante la dimensione della fotocamera principale, segnaliamo che non sono disponibili i video in 4K, anche se con l'aggiornamento a Marshmallow potrebbero essere implementati. Ottima la connettività di rete, che comprende l'LTE e il Wi-Fi ac dual band, oltre alla presenza del GPS+GLONASS e del Bluetooth. I sensori disponibili comprendono accelerometro, sensore di luce ambientale e di prossimità, bussola digitale e giroscopio, senza dimenticare quello per il rilevamento delle impronte digitali. Lo smartphone è un dual SIM, per cui è possibile utilizzare due piani tariffari, ma se si utilizza la Micro SD questa funzione viene meno, visto lo slot condiviso. Chiudiamo la rassegna delle specifiche con la batteria, che presenta un amperaggio di 3100 mAh.

Software

Il sistema operativo installato è Android Lollipop 5.0 con interfaccia personalizzata EMUI 3.1, in attesa dell'arrivo di Android Marshmallow. Questa presenta le stesse caratteristiche viste anche nell'Honor 6 Plus, aggiornato con il medesimo software. Come tutti i terminali Huawei è assente il Drawer nell'interfaccia: chi proviene da dispositivi Apple non ne sentirà affatto la mancanza, per gli altri si tratta solo di una questione di abitudine, visto che le app sono perfettamente organizzatili anche con questo sistema. A disposizione degli utenti ci sono anche diversi temi, personalizzabili ulteriormente nell'aspetto.
Huawei ha installato sull'Honor 7 diverse app, sia proprietarie che di terze parti, senza però invadere lo smartphone con bloatware. Di default troviamo tutte le app di Google, da Gmail a Chrome, ma anche Twitter, Facebook e WPS Office: se si esclude quest'ultimo, gli altri sono tutti software molto diffusi, che evitano ai futuri acquirenti di scaricarli manualmente. Di serie ci sono anche quattro giochi Gameloft, di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Passando alle applicazioni Huawei, queste sono presenti in grande quantità, ma fortunatamente si rivelano spesso utili. Nella cartella "Strumenti" si possono osservare, tra i più interessanti, il meteo, basato su AccuWeather, la torcia, il registratore vocale, la radio FM, lo specchio (che attiva semplicemente la cam frontale), Hi-Care (per il monitoraggio della salute) e la calcolatrice. Nella Home invece trovano spazio l'app "Controller Intell", ancora non tradotto a dovere a mesi di distanza con la nostra ultima esperienza sul software Huawei. Questo permette di trasformare il telefono in un vero telecomando universale. La presenza del sensore a infrarossi, stranamente, non è segnalata sul sito ufficiale del prodotto, anche se è una funzione che si rivela spesso utile. L'app ha già in memoria i codici di migliaia di TV e apparecchi elettronici, per cui non ci saranno problemi a trovare la configurazione adatta ai propri dispositivi. La galleria installata da Huawei funziona bene e cataloga le immagini in base alla data dello scatto o alla posizione, ed è presente anche un pratico gestore file.
L'app fotocamera è curata e presenta diverse modalità di scatto, alcune delle quali molto particolari. Oltre a quella standard e a quella per i selfie, ne troviamo una realizzata appositamente per scattare foto ai propri esperimenti culinari - di questa forse non ne sentiremo la mancanza - e una per immortalare le luci in condizioni di scarsa luminosità, come avviene nell'Huawei P8, che consente di realizzare scatti molto suggestivi, con un po' di pratica.
Troviamo poi anche l'app "Gestione telefono", che fornisce utili strumenti di controllo sullo smartphone, come quello per controllare le applicazioni che consumano di più, o quelle che utilizzano più di sovente il traffico dati. Da qui si può anche gestire il risparmio energetico, impostabile in tre diverse modalità.
Entrando nel menù delle impostazioni, le possibilità aumentano ancora, fornendo decine di funzionalità diverse. Troviamo il doppio tap per attivare lo smartphone, una comoda sezione per personalizzare il tasto funzione laterale e la nav bar Android (visualizzata sullo schermo). Il solo lettore delle impronte digitali ha più di sei pannelli relativi alle opzioni di utilizzo, giusto per far capire il livello di personalizzazione raggiungibile. In definitiva, la parte software convince appieno, anche se qualche lacuna a livello di traduzione è ancora presente.

Impressioni d'uso

Il livello qualitativo raggiunto dal brand Honor è senza dubbio molto alto. Sia chiaro, non stiamo paragonando Honor 7 ai top di gamma Samsung o Apple, ma se si considerano la velocità dell'OS, le prestazioni generali del telefono e le funzioni offerte, in rapporto al prezzo, allora il risultato è senza dubbio apprezzabile. Sul fronte del design c'è davvero poco da dire: la sensazione di trovarsi per le mani un prodotto più costoso è palpabile fin dal primo utilizzo, e l'alluminio satinato della scocca non fa che accentuare la piacevolezza d'uso. Il display non presenta punti critici, sia gli angoli di visuale che la luminosità sono ottimi e garantiscono sempre una resa eccellente, mentre il touch funziona anche con i guanti, grazie alla modalità ad alta sensibilità.
Le prestazioni della fotocamera principale sono buone se rapportate al prezzo ma lo diventano meno se si guarda alle specifiche tecniche, da un sensore tanto grande ci si aspettava di più, mentre le prestazioni non riescono a raggiungere il livello eccellente del resto dell'hardware. Da segnalare anche la durata della batteria, che riesce senza problemi a superare la giornata con un utilizzo medio, il tutto senza nemmeno attivare il risparmio energetico.
Spiccano le prestazioni del lettore di impronte digitali. Huawei avrebbe potuto risparmiare su questa componente, ma non l'ha fatto, e il riconoscimento è preciso e soprattutto rapido, una sorpresa per un dispositivo come questo, dal costo relativamente contenuto. Ottima anche la ricezione: da Huawei ci si aspetta sempre una buona resa in questo campo, visto il background aziendale, e le aspettative non sono state deluse. Anche lo speaker di sistema ha ben figurato, con un suono pulito e forte, anche se mono.
In ambito gaming la CPU Kirin 935 ha fornito performance impeccabili con Asphalt 8, mentre Real Racing 3 ha mostrato i limiti della GPU Mali T-628 MP4, in giro ormai da diverso tempo e destinata al pensionamento. Poco male comunque, con la maggior parte dei titoli Android non avrà problemi.

Huawei Honor 7 Anche a qualche mese dell’uscita, l’Honor 7 è un terminale di ottimo livello, che non cerca di scimmiottare i top di gamma, ma risponde con una dotazione hardware completa, un software veloce e reattivo e una marea di funzioni, già pronte all’uso, che ne fanno un telefono di fascia media davvero riuscito. Anche con Honor 6 Plus avevamo avuto la stessa sensazione, e se Honor continuerà a proporre dispositivi di questo livello, a questi prezzi, siamo sicuri che otterrà sempre un buon riscontro nel pubblico. Peccato che Honor non preveda la distribuzione al di fuori dei canali online, lasciando fuori una fetta molto grande di utenti, che si affidano esclusivamente ai negozi fisici. Per il resto, i lati negativi sono davvero pochi, fotocamera principale in primis, ma alla fine vengono messi in secondo piano da quelli positivi, che disegnano un dispositivo adatto davvero a tutti, dall’utente meno esperto, che troverà tutto quello gli serve già pronto all’uso, a quello più esigente ma che non vuole spendere troppo per uno smartphone. Il top di gamma di casa Honor è un terminale dal rapporto qualità prezzo invidiabile, dotato di soluzioni tecniche di buon livello e di un design premium, che lo configura come una delle alternative più valide della fascia media.

8