Huawei Mate Xs Recensione: bello e, quasi, impossibile

Il primo smartphone pieghevole di Huawei ad arrivare in Italia è pensato per gli appassionati di tecnologia e in grado di stupire fin dal primo sguardo.

Huawei Mate Xs Recensione: bello e, quasi, impossibile
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Esclusivo e irraggiungibile per la maggior parte delle persone. Huawei Mate Xs è un top di gamma unico nel suo genere, nonché il primo smartphone pieghevole della casa cinese ad arrivare in Italia. Costa 2599€, una cifra astronomica ma che punta a un target ben preciso, quello degli appassionati di tecnologia disposti a spendere molto per avere tra le mani un oggetto dalle caratteristiche innovative.
Per questo motivo, a differenza della recensione del P40 Lite, telefono indirizzato alle masse, abbiamo deciso di cambiare approccio con questo Mate Xs, scegliendone uno da utilizzatore più esperto, che ha meno problemi a destreggiarsi tra AppGalley e store alternativi, vista l'assenza di tutti i servizi Google.

Effetto wow assicurato

Huawei ha fatto una scelta molto coraggiosa con il Mate Xs, posizionando lo schermo all'esterno invece che all'interno della scocca, come ha fatto Samsung con il Fold. Si tratta dell'unico smartphone attualmente disponibile con questo form factor, se si esclude il suo predecessore Mate X. Questo semplifica in modo significativo il design: non c'è bisogno di schermi secondari, non c'è bisogno di posizionare fotocamere ovunque e in questo modo, anche da chiuso, si ha comunque a disposizione un display da 6.6 pollici che permette un utilizzo a tutto tondo del telefono.
Sul retro invece, sempre da chiuso, si viene a creare uno schermo da 6.38 pollici, da sfruttare ad esempio per inquadrarsi durante un selfie. Proprio vicino a questo schermo si trova il modulo fotografico e un pulsante rosso che aziona l'apertura del telefono.

Una volta premuto, la tensione a cui è sottoposto lo schermo ne permette il rilascio; basta poi aprirlo completamente per sentire il "click" che conferma il corretto posizionamento. Il sistema di aggancio e la cerniera che collega i due display trasmettono un'ottima sensazione di solidità, ma solo il tempo ci dirà se il meccanismo pensato dalla casa cinese resiste sul lungo periodo.

Sulla carta l'idea di Huawei è vincente e molto scenografica, è impossibile rimanere impassibili davanti a un Mate Xs in fase di apertura del display. Anche nella pratica la scelta convince, basta un attimo per passare da un display da 6 pollici a uno da 8 con aspect ratio quasi in 4:3, ma come ogni prodotto innovativo non mancano le criticità.

Gli schermi pieghevoli infatti non sono protetti da alcun vetro, ma solo da una pellicola protettiva pre-applicata che non va mai tolta, operazione possibile solo nei centri specializzati, dove è possibile sostituirla. La resistenza ai graffi è quindi inferiore rispetto ai normali schermi, noi abbiamo utilizzato il Mate Xs per circa un mese, senza mai graffiare né la pellicola né lo schermo, ma serve più attenzione rispetto a un normale telefono.

Anche in caso di caduta, le possibilità danneggiamento sono più alte e manca qualsivoglia certificazione di resistenza ai liquidi e alla polvere: meglio non portare il Mate Xs su una spiaggia d'estate, occasione per altro perfetta per sfruttare il display di dimensioni maggiorate. Altro punto debole è la resistenza alle ditate, la pellicola purtroppo le trattiene in modo significativo. La cover fornita nella confezione poi, agganciandosi al telefono anche per mezzo di un adesivo, tende a trattenere anch'essa più polvere di quanto dovrebbe. Bisogna quindi pulire lo smartphone più spesso di quanto non si farebbe con un prodotto tradizionale. A display aperto inoltre la piega si sente quando si passa il dito e si vede in base all'inclinazione con cui si osserva lo schermo, ma non da alcun fastidio durante l'uso.

Il peso di 300 grammi invece non deve ingannare, perché se è vero che è tanto per uno smartphone, non lo è per un dispositivo con uno schermo da 8 pollici. Un Galaxy Tab A con la stessa diagonale arriva a 347 grammi. Nonostante il peso Mate Xs rimane gradevole da usare, sia da aperto che da chiuso, purchè con due mani, merito soprattutto dello spessore ridotto, di soli 5.4 mm in modalità tablet.
Ad ogni modo, molto dipende dalle vostre abitudini; chi scrive ha utilizzato, negli ultimi mesi, pesi massimi del calibro di iPhone 11 Pro Max e di Samsung Galaxy S20 Ultra: chi è abituato a smartphone più piccoli si troverà meno a suo agio.

Visto il particolare design del Mate Xs non è stato possibile inserire il lettore di impronte sotto al display, che invece è collocato sul lato destro, sotto al tasto di accensione. Una posizione comoda da trovare, senza contare che i lettori impronte più tradizionali come questo sono più rapidi e precisi nello sblocco.
Appena sopra è collocato il bilanciere del volume, mentre nel bordo alto troviamo lo slot per le SIM card (o in alternativa SIM + NM SD Card) e la capsula auricolare, in quello basso invece si trova un secondo speaker e la presa USB Type C per la ricarica.

Quando serve un foldable?

Mate Xs non è per tutti, non solo per il prezzo ma anche per la tipologia di utilizzo. Questo smartphone è perfetto in mobilità più che per un utilizzo domestico. Visto l'attuale periodo non lo abbiamo potuto provare in viaggio, ma è proprio in questo contesto che da un reale vantaggio. Negli spostamenti poter accedere a un display da 8 pollici senza il bisogno di portarsi dietro un tablet è un plus importante, sia nella produttività che per l'intrattenimento.

In casa lo si apre di meno, lo abbiamo provato sulla nostra pelle in queste settimane, ma anche qui è comunque comodo, perché in un attimo si passa dall'avere in mano uno smartphone a utilizzare un tablet, per altro con un'ottima continuità di utilizzo.
Dal browser web fino a WhatsApp, passando per Facebook, Instagram e Amazon, le applicazioni vengono ridimensionate in tempo reale quando si apre o si chiude il display, non abbiamo notato problemi di compatibilità con le applicazioni che abbiamo utilizzato più di frequente.

Specifiche di alto livello e ottima autonomia

Mate Xs è un top di gamma non solo per il design, ma anche per specifiche di fascia alta. A bordo troviamo infatti il SoC Kirin 990, realizzato a 7 nm, insieme a 8 GB di RAM e 512 GB di memoria interna. Il processore è un Octa Core con GPU Mali-G76 e NPU (Neural Process Unit) dedicata. Il display aperto ha una diagonale di 8 pollici e una risoluzione di 2480x2200 pixel, ovviamente è basato su tecnologia OLED. Una volta chiuso, lo schermo principale da 6.6 pollici ha una risoluzione di 1148x2480 Pixel mentre quello secondario da 6.38 pollici arriva a 2480 x 892 pixel. Troviamo poi supporto a 5G, LTE, Wi-Fi ac e a tutti gli standard satellitari oggi disponibili. Il suono è stereo ma lo abbiamo trovato sottotono rispetto ad altri smartphone di fascia alta provati di recente.

La batteria è divisa in due unità da 2250 mAh, per un totale di 4500 mAh. Da aperto Mate Xs consuma di più, ma come abbiamo spiegato la maggior parte delle volte si può fare tutto con smartphone chiuso e in questo caso arrivare a due giorni di utilizzo è tutt'altro che impossibile. Utilizzando in modo intensivo il display aperto si arriva comunque a fine giornata.
Come sempre Huawei ha fatto un ottimo lavoro sull'autonomia, che si conferma molto valida anche su questo Mate Xs. Plus non da poco è poi il caricabatterie da 65 W, che ricarica il telefono in circa 40 minuti: difficile rimanere senza energia con una velocità di carica di questo tipo.

Niente Google ma ci si adatta

Come abbiamo anticipato in apertura, per la prova di questo Mate Xs abbiamo utilizzato un approccio diverso rispetto a quello avuto con P40 Lite. Non siamo di fronte a un telefono per il grande pubblico, ma a un prodotto indirizzato agli appassionati che vogliono avere subito l'ultimo ritrovato tecnologico. Per questo abbiamo dato più spazio alle applicazioni scaricate da APKPure, senza però abusarne perché tra AppGallery e Amazon Store si trova quasi tutto quello serve in modo ancora più semplice.
Partiamo però dalle mancanze, che rimangono importanti, soprattutto per un telefono pensato per l'utenza business. Ogni mese arrivano nuove applicazioni su AppGallery ma mancano ancora molte app bancarie e ci sono difficoltà con i pagamenti via NFC. Ovviamente assenti tutte le app e i servizi Google (Maps si può usare senza fare l'accesso con il proprio account), come anche il Chromecast.

In campo gaming Fortnite c'è ma manca ancora Call of Duty Mobile, che abbiamo però scaricato da APKPure ed è perfettamente funzionante. La situazione in questo ambito è però incerta perché in alcuni casi, come ad esempio Into The Dead 2, sono comunque necessari i servizi Google per avviare il gioco.
Il supporto allo schermo da 8 pollici inoltre non è garantito, ad esempio Call of Duty Mobile funziona solo con lo schermo chiuso, una volta aperto l'applicazione scala per adattarsi al particolare aspect ratio, generando immagini allungate.

Insomma, bisogna perdere più tempo in fase di configurazione iniziale e non sempre sono disponibili tutte le applicazioni, ma in oltre un mese senza servizi Google, la voglia di usare il Mate Xs non è diminuita. Il carico tecnologico che si porta dietro questo telefono, almeno per un appassionato, porta a pensare a soluzioni alternative per sfruttarlo al meglio.

Non eravamo più abituati a cercare le applicazioni al di fuori del Play Store, ma in un paio d'ore, tra ricerca e installazione delle app, abbiamo reso il Mate Xs un fido compagno di lavoro, il tutto usando AppGallery, Amazon AppStore e gli store F-Droid e APKPure.
Come browser web abbiamo optato per Edge. La scelta è ricaduta sul browser Microsoft perchè basato su Chromium, inoltre è in grado, dalla versione PC, di
importare preferiti e cronologia da Chrome. Come client mail invece abbiamo puntato su BlueMail, uno dei migliori disponibili su Android e presente direttamente su AppGallery, come anche Office di Microsoft.

Sempre da qui si può scaricare l'applicazione ufficiale di DropBox. Da F-Droid invece arriva NewPipe, un client Open Source per YouTube, che riesce bene a sopperire alla mancanza dell'applicazione ufficiale. Sul fronte streaming abbiamo utilizzato Amazon Video (scaricato da Amazon Appstore), Netflix (utilizzabile però solo scaricando una vecchia versione dell'app e solo in SD) e Infinity (direttamente da AppGallery). Nessun problema sul fronte social e messaggistica, almeno per le applicazioni più utilizzate, come Facebook, Messenger, Instagram, WhatsApp e Telegram.
Insomma, se si è abituati a provare molte app e giochi il Mate Xs può diventare frustrante da usare, in caso contrario, una volta speso tempo per la configurazione iniziale, si riesce ad avere quello serve per un utilizzo a tutto tondo del telefono.
Per il resto la EMUI 10.1, basata su Android 10, è quella che abbiamo visto in altri smartphone di Huawei, ma con gradite aggiunte per il multi-tasking. Si possono aprire applicazioni in finestra, come anche affiancare due applicazioni per usarle contemporaneamente, sfruttando anche la pratica funzione copia-incolla.

Fotocamere

Huawei ha sempre dotato i suoi top di gamma di fotocamere innovative e di qualità, con il Mate Xs manca l'innovazione ma la qualità rimane. Siamo di fronte a un comparto fotografico in linea con quello del P30, ma con una fotocamera in meno, quella frontale, e un sensore ToF in più sul retro. Grazie allo schermo secondario selfie e videochiamate vengono gestite direttamente dalle fotocamere principali, quattro in tutto. Il sensore primario è da 40 Megapixel con apertura f/1.8, troviamo poi un sensore grandangolare da 16 Megapixel con apertura f/2.2, un tele da 8 Megapixel con apertura f/2.4, capace di fare uno zoom ottico 3x con perdita minima di qualità, e infine un sensore ToF per il rilevamento della profondità di campo.

La resa fotografica è molto buona, il sensore principale mette a fuoco rapidamente il soggetto e riesce a catturare molti dettagli. Nessun problema nemmeno di notte, Huawei è maestra nel gestire la Night Mode e anche in questo caso i risultati sono ottimi, il telefono cattura luce anche dove non dovrebbe esserci, il dettaglio è ovviamente più basso ma se la cava bene. Gli scatti grandangolari prendono meno luce ma di giorno sono utili per immortalare i paesaggi, oltre che per fare scatti bokeh più spinti rispetto alla cam principale. Funzionale lo zoom, non arriva ai livelli del P30 Pro e si ferma a 3x senza perdita di qualità, ma anche in questo caso gli scatti restano eccellenti.

Huawei Mate Xs Costa tanto, la resistenza nel tempo è impossibile da valutare e mancano le applicazioni di Google. Nonostante questo, dopo che abbiamo utilizzato questo smartphone per quasi un mese la sensazione di avere per le mani qualcosa di realmente innovativo non è passata, portandoci a fare una recensione più personale rispetto al solito. Mate Xs è uno prodotto esclusivo e indirizzato agli appassionati con ampie disponibilità economiche, non è per le masse e non può essere paragonato ai top di gamma tradizionali. L’idea di Huawei di piazzare il display all’esterno del dispositivo convince, come anche le personalizzazioni software pensate per migliorare il multitasking. Ottime anche le prestazioni, il Kirin 990 insieme alla EMUI 10.1 non perde un colpo. L’assenza delle applicazioni Google è meno dolorosa di quanto si potrebbe pensare in questo caso, le rinunce non mancano, ma una volta speso tempo per la prima configurazione non ne abbiamo sentito più di tanto la mancanza, o per lo meno, la voglia di usare questo smartphone ha vinto sulle limitazioni che questa assenza impone. In verità, delle Gapps si può fare tranquillamente a meno, da Gmail a Chrome esistono soluzioni alternative valide, ma per un telefono di questo tipo pensato per un’utenza facoltosa, l’assenza di molte applicazioni bancarie e dei sistemi di pagamento più importanti via NFC è più significativa. Specificato questo, Mate Xs è ben più di un esperimento, ma uno smartphone innovativo, concreto, piacevole da usare e soprattutto unico nel suo genere, una caratteristica molto rara nel mondo della telefonia di oggi.

8.5