Huawei è conosciuta soprattutto per i suoi ottimi smartphone, che da anni vanno a inserirsi in ogni fascia di mercato esistente. Ma la casa cinese non si ferma certo ai telefoni, anzi, si è addentrata anche nel mondo dei notebook attraverso la gamma MateBook. Annunciato nel corso dell'edizione 2018 del Mobile World Congress di Barcellona, MateBook X Pro è arrivato in Italia ad agosto 2018. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e al CES 2019 è stato ufficializzato MateBook 13, che si colloca tuttavia in una fascia di prezzo inferiore, entrando in competizione con il MacBook Air. Huawei MateBook X Pro rimane quindi al momento il top di gamma della linea notebook di Huawei, che abbiamo provato nella variante con processore i7-8550U, 16GB di RAM e 512 GB di memoria. Le versioni vendute in Italia dispongono invece di 8GB di RAM e nel corso del tempo sono scese a un prezzo di partenza di circa 1700 euro su Amazon.it (a fronte dei circa 1900 euro del lancio).
Design e connettività
Il nostro primo incontro con MateBook X Pro è avvenuto proprio durante l'edizione 2018 del Mobile World Congress di Barcellona, appena finita la conferenza della società cinese. Un primo rapido e fugace sguardo ci aveva già fatto intuire che si trattava di un prodotto di alta caratura, ma abbiamo potuto comprendere appieno la cura riposta nel design solamente una volta che il notebook di Huawei è giunto in redazione. La qualità costruttiva di MateBook X Pro rasenta la perfezione, dall'estetica ai materiali passando per la portabilità. La caratteristica che salta subito all'occhio sono i ridotti bordi che circondano lo schermo da 14 pollici, che la società cinese è riuscita a inserire nelle dimensioni abituali di un 13/12 pollici, portando al 91% la copertura dello schermo rispetto al coperchio.
A destra e a sinistra della tastiera retroilluminata sono presenti gli speaker, che possono quasi non essere visibili a uno sguardo non attento e si adattano perfettamente al design.
Una delle caratteristiche peculiari di MateBook X Pro è la fotocamera a scomparsa. La webcam è infatti "nascosta" sotto a un apposito pulsante, che dispone di un meccanismo per farla fuoriuscire. Questa scelta ha consentito a Huawei di non andare ad aumentare le dimensioni del display e risulta vincente, in quanto oramai è possibile implementare una fotocamera di qualità anche in questo modo.
Non manca il pulsante d'accensione che funge anche da sensore di impronte digitale, che abbiamo trovato comodo e veloce. Il grip è molto buono e il notebook è interamente in alluminio, cosa che garantisce una buona solidità costruttiva. Inoltre, la scocca non trattiene troppo le impronte e il peso di 1,34 kg rende comodo l'uso in mobilità. Le dimensioni del notebook sono di 217 x 304 x 14,6 mm.
Sul retro del coperchio troviamo unicamente il logo Huawei in posizione centrale, mentre sotto la tastiera ci sono i quattro piedini stondati agli angoli. Per quanto riguarda la connettività, troviamo unicamente una porta USB Type-A 3.0 sulla destra e il jack audio da 3,5mm per le cuffie, una porta Thunderbolt 3 e una porta USB Type-C sulla sinistra. Le ultime due porte citate sono utilizzate anche per alimentare il notebook. Insomma, una connettività che comprende tutto ciò di cui l'utente ha bisogno e tralascia il superfluo. Tirando le somme, il design di Huawei MateBook X ci ha convinti al 100% e riesce sicuramente a spiccare tra la massa e a dare la sensazione di trovarsi dinanzi a un prodotto premium.
Caratteristiche tecniche
Se pensate che Huawei si sia concentrata unicamente sul design, vi sbagliate di grosso. Infatti, la versione di MateBook X Pro da noi testata monta un display touchscreen LTPS da 13,9 pollici con aspect ratio 3:2 e risoluzione 3200 x 2000 pixel, che arriva a una copertura sRGB del 96%. Rispetto ai classici schermi 16:9, il pannello si estende più in verticale e dispone di bordi dalle dimensioni ridotte. Questo torna utile quando si naviga sul web, si gioca oppure si effettuano lavori in ambito grafico, ma mostra delle bande nere durante la riproduzione dei video a schermo intero su essenzialmente tutti i servizi di streaming video, da YouTube ad Amazon Prime Video. Un'altra piccola pecca è costituita dal sensore di luminosità, che tende spesso a "conservare energia", forse un po' troppo per i nostri gusti. Tralasciando questo, si tratta di un pannello di fascia alta con ottimi angoli di visione e qualità generale, che spesso fa impallidire la concorrenza.
Troviamo poi, sotto la scocca, un processore quad-core (8 thread) Intel Core i7-8550U operante a una frequenza base di 1,8 GHz e con una frequenza Turbo di 4,0 GHz, realizzato con processo produttivo a 14nm. Uscita nel Q3 2017, questa CPU Coffee Lake viene spesso montata su notebook di fascia alta per via della sua affidabilità, delle alte prestazioni e di un TDP di 15W, un netto salto avanti rispetto alla generazione Kaby Lake. Nel sample di prova il processore è affiancato da 16GB di RAM SK Hynik LPPDR3 a 2133 MHz, un SSD NVMe LiteOn da 512GB e una scheda video NVIDIA GeForce MX150 da 2GB GDDR5. Da segnalare il fatto che ci sia una divisione dell'SSD in due partizioni: una da 80GB e una da 380GB.
Il sistema operativo è installato nella prima e questo comporta il finire quasi subito lo spazio a disposizione, salvo dover passare all'altra partizione. Una scelta che facciamo francamente fatica a comprendere. Tuttavia, la presenza di un SSD aiuta molto in diversi contesti, come i caricamenti nei videogiochi, mentre la GPU non è chiaramente la migliore per quanto riguarda il gaming, ma viene spesso utilizzata su notebook di questo tipo, in quanto le prestazioni offerte sono più che sufficienti per un uso "da ufficio" o in mobilità e per far girare qualche gioco non troppo pesante, anche se con diversi compromessi.
Da segnalare anche la presenza di una scheda video integrata Intel UHD 620. Non mancano anche una webcam 720p a scomparsa, che offre una buona qualità visiva, e il supporto al Wi-Fi ac dual band e al Bluetooth 4.1. Infine, la batteria da 57 Wh è stata in grado di sostenere un'autonomia di circa 6 ore e mezza durante la nostra giornata media (browser, foto e video editing, gaming, fogli di calcolo e video chat), che probabilmente prevede un uso più intenso di quella dell'utente medio.
Nelle giornate più intense, MateBook X Pro si è fermato poco dopo le 3 ore di autonomia. Tuttavia, un utente comune potrebbe tranquillamente raggiungere anche le 10 ore, utilizzando solamente il browser e poco altro. Una ricarica completa avviene in circa un'ora e mezza. Insomma, siamo dinanzi a dei numeri positivi, che vanno ad aggiungersi a una certa affidabilità e stabilità del sistema.
Infatti, Windows 10 Home, qui presente in versione essenzialmente stock, gira in modo impeccabile su questo MateBook X Pro. Nel caso foste interessati, vi consigliamo di scaricare, dalla pagina ufficiale di supporto, Huawei PC Manager, una suite che consente di aggiornare driver e BIOS e di gestire il collegamento di uno smartphone della società cinese al notebook. Si tratta di funzionalità molto interessanti, che vanno a ricostruire un ecosistema che cerca di avvicinarsi per certi versi a quello Apple. Per quanto riguarda le temperature, CPU e GPU arrivano rispettivamente anche a 70 e 80 gradi, numeri non troppo elevati che non vanno in alcun modo a rovinare l'esperienza utente.
Esperienza d'uso
Come già accennato in precedenza, Huawei MateBook X Pro fa girare Windows 10 in modo impeccabile e non abbiamo mai avuto problemi per quanto riguarda i programmi "da ufficio" o per la grafica. Essendo dei divoratori di videogiochi, però, non potevamo ovviamente esimerci dal testare il comparto gaming. MateBook X Pro non è tuttavia un notebook pensato specificatamente per questo scopo e quindi abbiamo scelto dei titoli un po' diversi dal solito: Fallout 76, Rise of the Tomb Raider e Metro: Last Light Redux.
In parole povere, una produzione recente da giocare online, che però non richiede troppe risorse, e due titoli single-player un po' più datati. Tutti i test seguenti sono stati condotti alla risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel).
Uscito nel novembre 2018, Fallout 76 gira a 25 FPS medi con dettagli bassi. Arrivato sul mercato nel novembre del 2015, Rise of the Tomb Raider è un'avventura single-player che crea comunque ancora diversi problemi a notebook di questo tipo. Infatti, il titolo gira qui a una media di 27 FPS con preset Basso. Lo stesso discorso vale per Metro: Last Light Redux, remastered uscita nell'agosto del 2014, che qui gira a 29 FPS con dettagli medi.
Chiaramente, "giocando" un po' con le impostazioni, è possibile superare i 30 FPS con tutti i titoli citati, ma capite bene che i compromessi ci sono. Insomma, MateBook X Pro è chiaramente un notebook non pensato per il gaming, ma abbiamo ritenuto interessante testarlo anche in questo contesto. Molto bene il comparto audio, grazie alla presenza di quattro altoparlanti e di quattro microfoni e al supporto alla tecnologia Dolby Atmos. Il volume massimo è nella media e il risultato finale è ottimo.
Huawei MateBook X Pro è un ottimo notebook, anche a diversi mesi dal suo arrivo sul mercato. I punti di forza principali sono un design molto curato, un ecosistema che cerca di avvicinarsi a quello Apple, delle ottime prestazioni nell'uso quotidiano, un lettore di impronte veloce, un display touchscreen, un peso non eccessivo e un prezzo non troppo elevato per quello che offre. Qualche piccola sbavatura c'è (sensore di luminosità, bande nere nei video per via dell’aspect ratio 3:2, partizionamento non dei migliori), anche se queste ultime non vanno mai a rovinare l’esperienza utente. In definitiva, MateBook X Pro è uno dei migliori esponenti Windows in campo notebook, che non deluderà certo i futuri acquirenti.