Huawei Watch Fit Recensione: il punto d'incontro tra smartwatch e smartband

Huawei ha creato un indossabile a meta strada tra due mondi, caratterizzato dall'ottima autonomia e da un comfort elevato.

Huawei Watch Fit Recensione: il punto d'incontro tra smartwatch e smartband
Articolo a cura di

Meglio uno smartwatch o una smartband? Una risposta univoca a questa domanda in realtà non si può dare, dipende tutto dalle proprie esigenze. Nel caso di Huawei Watch Fit tuttavia è difficile definire bene dove comincia uno e dove finisce l'altro, perché il nuovo indossabile di Huawei si piazza esattamente nel mezzo, grazie a dimensioni contenute, che lo rendono adatto sia al pubblico maschile che a quello femminile. Huawei è stata brava a creare un ibrido che possa andare bene a una vasta tipologia di potenziali clienti, il tutto senza alzare troppo il prezzo, di 129 euro.

Un design a metà tra due mondi

Huawei Watch Fit è uno smartwatch molto particolare, che fa delle dimensioni contenute un punto di forza. La confezione è piuttosto scarna, troviamo infatti solo il cavo di ricarica, che si collega allo smartwatch tramite due pin magnetici. Lo smartwatch è realizzato in parte in metallo, utilizzato per la cassa, e in parte in vetro, a protezione del display. È presente anche della plastica nella zona dei sensori, a contatto con la pelle, mentre il cinturino è in gomma. Sul lato destro è installato un pulsante per il controllo dello smartwatch, che in coppia con il touch screen non fa rimpiangere sistemi più evoluti.

A colpire sono le dimensioni contenute, almeno se lo si considera uno smartwatch, ma soprattutto il peso, di soli 21 grammi. Una volta indossato è come non averlo, il comfort è uno degli elementi che convince di più di questo prodotto, un particolare non da poco, visto che viene indossato per molte ore al giorno. Anche di notte non da fastidio al polso, Huawei ha fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista.

Con il nostro sample di prova ci abbiamo fatto un di tutto, dall'utilizzo in palestra alla corsa, passando per la bici, e non è mai risultato scomodo. Purtroppo, dopo circa due settimane di utilizzo, è comparsa qualche riga sulla scocca in metallo, probabilmente dovuta a qualche urto, ma meglio prestare maggiore attenzione per evitare situazioni simili.

Specifiche tecniche

Nonostante le dimensioni contenute, Huawei Watch Fit è dotato di tutto quello che serve per un utilizzo sportivo, a partire dal display, un AMOLED da 1.64 pollici con risoluzione di 456x280 pixel, definizione di 326 PPI e una superficie occupata sul frontale del 70%, anche se i bordi risultano ben visibili. Huawei certifica il dispositivo per una resistenza fino a 5 ATM e ha integrato tutti i sensori e le tecnologie che si possano desiderare. Oltre al rilevamento del battito cardiaco troviamo un sensore per la SpO2, che misura il livello di ossigeno nel sangue, GPS, per il tracciamento durante la corsa ad esempio, e il barometro, ma non manca nemmeno il monitoraggio del sonno.

Il software riesce a gestire 96 sport differenti, dal nuoto alla corsa, passando per il ciclismo e il sollevamento pesi. Non abbiamo avuto problemi a installarlo sul Note 20 Ultra che abbiamo usato durante la prova, grazie all'applicazione Huawei Healt. Assenti invece l'NFC, niente pagamenti con lo smartwatch quindi, ma anche microfono e cassa, non si possono gestire le chiamate. Da segnalare la presenza del Bluetooth, standard scelto per la connessione al telefono, ma non del Wi-Fi.

Uno smartwatch concreto con LiteOS

Uno degli elementi più importanti in uno smartwatch è il display, che deve garantire una perfetta visione anche all'aperto sotto la luce diretta del sole. Huawei Watch Fit riesce bene in questo compito, grazie a cinque livelli di luminosità e alla possibilità di attivare la luminosità automatica. L'always on display è attivabile dai menù, consuma più batteria ma è comunque presente, mentre le dimensioni generali del pannello si sono rivelate ottimali per questo tipo di prodotto.
Come vedremo, non essendo presente una gestione avanzata delle notifiche, non serviva di più, da questo schermo si possono fare alla perfezione tutti i compiti che il Watch Fit è stato progettato per portare a termine. In tutto sono disponibili sei quadranti (più altri scaricabili dallo smartwatch), personalizzabili nelle informazioni, e altrettanti sono impostabili per l'always on display.
Le dimensioni dello schermo non limitano l'usabilità, grazie a un'interfaccia semplice e con un numero relativamente ristretto di opzioni, simile a quella che abbiamo visto negli smartwatch di Huawei, del resto il sistema operativo è il solito LiteOS. La buona notizia è che il processore DK3.5+ST offre una scorrevolezza migliore rispetto ai prodotti più evoluti che abbiamo provato con questo OS, come Watch GS Pro di Honor, anche se la fluidità potrebbe essere ancora migliore.

A proposito di LiteOS ritroviamo i pro, e i contro, visti con altri modelli, ma in questo caso c'è qualche limite in più dato dall'assenza di microfono e speaker. Di fatto, la personalizzazione di questo sistema operativo è ridotta al minimo, si possono attivare tutte le varie funzioni dello smartwatch, dagli allenamenti al rilevamento della frequenza cardiaca, ma permane una gestione delle notifiche solo basilare.

Lo smartwatch mostra i messaggi di testo ma non si può rispondere, le chiamate vengono visualizzate ma anche in questo caso bisogna passare al telefono per poter parlare. La flessibilità offerta da prodotti come Apple Watch manca, ma in compenso con LiteOS si ha un'autonomia molto elevata, che arriva tranquillamente a una decina di giorni se non vengono utilizzati spesso gli allenamenti. Altro punto a favore è la velocità di ricarica, in un'ora circa lo smartwatch arriva al 100%, un risultato molto positivo, soprattutto per chi è abituato ai tempi di Apple Watch.

Lite OS da accesso anche ad altre funzioni, dal monitoraggio del sonno ai livelli di stress, per un sistema operativo sicuramente poco versatile ma tarato a puntino per le caratteristiche del Watch Fit e per l'utilizzo in coppia con l'applicazione Huawei Healt dallo smartphone.
Questa riprende le funzionalità viste anche sullo smartwatch, dal monitoraggio degli allenamenti fino alle informazioni sul battito cardiaco e sulla SpO2, ma visualizzate con un maggiore dettaglio e in modo più fruibile rispetto al display dello smartwatch. Tornando per un attimo allo smartwatch, interessante la possibilità di attivare degli allenamenti guidati, con tanto di animazioni per spiegare gli esercizi, inadatti ai professionisti ma ottimi per si approccia al mondo del fitness.

Huawei Watch Fit Huawei Watch Fit è un ibrido molto interessante, soprattutto per chi è indeciso se puntare su uno smartwatch o su una smartband. Non manca davvero nulla, dal GPS al rilevatore del battito cardiaco, passando per quello della SpO2 e per il tracciamento del sonno, questo smartwatch offre tonnellate di dati sul proprio stato forma, il tutto in un form factor ridotto ma non troppo. Dimensioni e comfort, insieme al grande numero di sensori disponibili, sono certamente i punti forti del Watch Fit, che risulta però limitato nella gestione delle notifiche e con un sistema operativo completo ma non espandibile.

8